Io, prima rabbina d’ Italia

L’assoluta uguaglianza tra i sessi è il tratto fondamentale dell’ebraismo progressivo. È pericoloso quando le donne sono soggiogate e non si danno loro gli stessi diritti e le stesse opportunità dei maschi. La tradizione ebraica riveste indubbiamente una grande importanza. Ma se l’ebraismo esiste ancora è perché, nei secoli, siamo riusciti ad adattarlo alla modernità», spiega la rabbina progressiva Barbara Aiello in un italiano incerto perché, nonostante il cognome, la sua lingua madre è l’inglese.
Sessant’anni, Barbara Aiello è una delle cinquecento rabbine nel mondo, soprattutto anglosassone, e l’unica in Italia. È esponente di punta del movimento ebraico progressivo, fondato in Germania a metà Ottocento e che oggi conta due milioni e mezzo di fedeli nel mondo di cui cinquecento nel nostro Paese. Rabbi Barbara ha guidato, nella sinagoga liberale Lev Chadash, la comunità ebraica progressiva di Milano dal 1999 alla primavera dell’anno scorso. Dopodiché è andata a vivere in Calabria. […]
Un altro aspetto fondamentale dell’ebraismo progressivo, rispetto a quello ortodosso, è che riconosce agli uomini il diritto a trasmettere l’identità ebraica ai figli. Un nodo centrale, dice, «soprattutto oggi, con i matrimoni misti così frequenti. Gli ortodossi tendono a vivere separati, ma quando gli ebrei si definiscono popolo eletto occorre spiegare che siamo stati scelti per portare la gioia della Torah a tutto il mondo e non per vivere isolati».

L’articolo completo è raggiungibile sul sito della Stampa

20 commenti

davide

“L’assoluta uguaglianza tra i sessi è il tratto fondamentale dell’ebraismo progressivo.”
Allora l’ebraismo è l’unica religione che si salva dallo schifo delle religioni rivelate

Kaworu

non direi… tempo fa avevo letto di una donna malmenata su un autobus da un gruppo di ebrei ortodossi perchè non voleva stare nella parte dietro del bus, riservata alle donne.

Franco Siccardi

Se passate dall’aeroporto di Zurigo, troverete sempre un certo numero di cornacchioni vestiti di nero, con un cappello nero, e le treccine sulle tempie (il loro libro della smorfia punisce con la morte chi si taglia i capelli sulle tempie).

Le loro donne, anche loro vestite da cornacchie, camminano rigorosamente tre passi dietro di loro.

Leggetevi cosa dice il loro libro della smorfia a proposito delle donne (in inglese):

http://www.evilbible.com/sexism_in_the_torah.htm

RazionalMENTE.net

Ma se non riescono a portare la gioia neanche a se stessi!!! Ma chi li ha scelti? Secondo me si sono scelti da soli.

Vediamo un po’:
schiavi in egitto
dispersi nel deserto per 40 anni
cattività babilonese
persecuzione da parte dei cristiani
olocausto

Sì… realmente è il POPOLO ELETTO!!! Possono ringraziare Dio per la gioia che ha donato loro.

Ma anche le rabbine hanno quella bella barba lunga? Io se un rabbino non ha la barba e i riccioli che scendono ai due lati della testa non mi fido.

Mi sembra di vedere Woody Allen che in “Prendi i soldi e scappa” a causa di esperimenti con medicinali fatti su di lui che era ergastolano si era trasformato in rabbino 🙂

RazionalMENTE.net

Franco Siccardi scrive: il loro libro della smorfia punisce con la morte chi si taglia i capelli sulle tempie
———

Un po’ come il nazireato. Sansone era un nazireo (consacrato a Dio già prima della nascita) e la sua forza era nei capelli. Per meglio dire, poiché i Filistei erano riusciti a tagliargli i capelli, Dio gli tolse tutta la sua forza per punizione. Punito probabilmente per essere stato 1) troppo scemo da sposarsi una filistea, 2) ancor più scemo per averle rivelato come vincere la sua forza.

Marco G.

Sembrerebbe quasi che in Italia perfino gli atei non siano immuni da certi condizionamenti della Chiesa cattolica. Il fatto che da noi ci sia una religione che obbliga tutti a fare allo stesso modo, non vuol dire che tutte le religioni funzionino così. Anzi, Cattolicesimo e Islam sono piuttosto l’eccezione: la maggior parte delle religioni ammette al suo interno opinioni, e ancora di più comportamenti, molto diversi.

tito

condivido quanto scrive Marco G.
mi spiace aver letto in questo sito, sito di un’associazione che porta nel suo nome l’aggettivo “razionalista”, la solita sequela di pregiudizi e luoghi comuni sugli ebrei, tra l’altro, come dice Marco, condizionati dal pensiero più stupido della chiesa cattolica (lo stesso Voltaire non era immuna direte voi…).
Non lasciamoci tirare in mezzo a queste diatribe cretine tra ebrei, cristiani, mussulmani ecc. su chi è più figo, chi è il popolo eletto, chi ha le treccine e chi no.
Credo che l’attegiamento più giusto, per un ateo razionalista quali penso di essere, sia quello di conoscere, studiare e rispettare chi crede in dio e segue una religione e pretendere da loro lo stesso rispetto e gli stessi diritti.
E ovviamente pretendere che lo Stato sia veramente laico.
Saluti, Tito.

Alessandro

Anch’io sono d’accordo con Marco G. e tito.
Il rispetto chiama rispetto: per questo preferisco la compagnia di persone che rispettano la mia sensibilità e il mio modo d’assere, siano essi religiosi, spirituali, atei o agnostici
Credo gradirei molto fare ‘due chiacchiere’ e avere uno scambio di vedute con la rabbina qui descritta: rapportarsi con altri, anche molto diversi da sè, io lo reputo un sempre arricchimento personale.

Kaworu

momento, non si tratta di luoghi comuni.

semplicemente nelle “frange più conservatrici” di quella religione, le cose funzionano così.

il fatto che poi quelli più modernisti stiano tentando di cambiare le cose per adeguarsi ai tempi, è un altro discorso, anche apprezzabile se vogliamo, se non altro iniziano un po’ a capire come gira il mondo.

Silvia

Direi che sia un errore paragonare l’ebraismo al cattolicesimo: potrebbe meglio essere paragonato al cristianesimo. E come tra i cristiani ci sono sensibilità diverse (quasi agli antipodi: i valdesi difatti sono persone con cui si può ragionare, i cattolici… beh… BLEAH!!!).
Anche nell’ebraismo quindi possono esserci ale più progressiste e altre popolate da idiote.

Non credo che necessariamente un ateo debba rispettare proprio tutto: posso essere convinta che uno abbia il diritto di vivere le sue superstizioni come preferisce (con il mago Othelma, con Jahveh, Maometto o lo Spirito Santo), ma da lì al cercare il dialogo con gente sessista (e l’ebraismo ortodosso è estremamente sessita), razzista (l’endogamia è razzismo: non violento, ma razzismo) e che vive la propria vita in base a precetti assolutamente irrazionali (cibo kosher, COSMETICI kosher, non muoversi al sabato, bibbie da portarsi addosso come talismani…), beh… preferisco dialogare con persone che abbiano qualcosa di SENSATO da dire…
Non sono inoltre d’accordo con il politically correct a tutti i costi. 6 milioni di ebrei uccisi + milioni perseguitati in tutto il mondo per secoli sono una realtà della storia, ma ciò non rende incriticabili l’ebraismo e gli ebrei, qualsiasi cosa facciano e qualsiasi credenza abbiano (così come non vale per qualsiasi gruppo perseguitato: donne, omosessuali, minoranze etniche…).

Silvia

ehmm…
Anche nell’ebraismo quindi possono esserci alI più progressiste e altre popolate da idiotI.

E’ lunedì anche per l’ortografia…

tito

sono d’accordo con te, Silvia.
anche tra gli atei ci possono essere ali più progressiste e altre popolate da idioti.
putroppo, come dice mio zio, la madre dei cretini è sempre incinta, e spesso partorisce dei gemelli!

Marco G.

Secondo me è soprattutto una questione di distiguere (laicamente) tra religione e politica. Dal punto di vista “religioso” è ovvio che per gli atei le religioni sono tutte uguali, nel senso che non ce n’è una più vera. Dal punto di vista politico invece possono essere più o meno tolleranti.

Franco Siccardi

Marco, ma dove hai mai visto una religione tollerante dal punto di vista politico?
Hanno la verita’ in tasca, non possono essere tolleranti.
L’unica cosa che capiscono e’ il bastone (dato ben forte!): lo sapeva bene il buon Saddam Hussein, che riusciva in quel modo a far star cheti i suoi fanatici concittadini.

emel

>Hanno la verita’ in tasca, non possono essere tolleranti.
>L’unica cosa che capiscono e’ il bastone (dato ben forte!):

Sono assolutamente d’accordo con Franco.

Io sono e morito’ razzista nei confronti di tutti gli imbecilli del mondo, faro’ di tutto per non farne mai parte, visto che ci si puo’ anche ammalare (o guarire), ma che mi venga un colpo se mi porro’ mai il problema se devo dire o meno a un imbecille che e’ imbecille per paura di offendere la sua “sensibilita'” religiosa, anzi tanti imbecilli sono tali “a vita” perche’ si coprono di tale ipocrisia.

Lo stesso ovviamente vale per un gay o una lesbica (ma questi non hanno nessuna sensibilita’ secondo un noto imbecille di questi tempi).

Lamb of God

Gli ebrei ortodossi sono una piaga, penso che a livello di rincoglionimeto ecclesiastico siano ai primissimi posti davanti a frati certosini e suore di clausura. Sbaglio o sono quelli che per fare sesso con la propria moglie usano una specie di lenzuolo bucato? Brrrrrrr …

RazionalMENTE.net

Si fanno circoncidere, non mangiano carne di maiale, mangiano pane azzimo, insomma fanno tutte le cazzate che fanno i cattolici e qualcuna in più.

Popolo eletto? Se essere popolo eletto significa avere 4000 anni di sfiga, meglio non esserlo.

Marco G.

Perché dovrebbe darmi fastidio il fatto che uno si faccia circoncidere, non mangi carne di maiale, mangi pane azzimo (a Pasqua e al Sabato, i pretzel non mi risulta siano azzimi), finché non obbliga gli altri a fare altrettanto? In fatto di tolleranza io non sono relativista.

Daniele Gallesio

Perché non circoncidono sé stessi da adulti, ma i loro figli da neonati.
C’è una enorme differenza.

Un adulto può anche farsi tagliare un braccio e due gambe, ma mutilare un neonato dovrebbe essere reato.

cartman666

Non si puo’ nascondere che anche la loro religione e’ intollerante e misogina come il cristianesimo, ma se qualcuno prova a dire questo viene tacciato di neonazismo.

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