Un articolo di Chiara Lalli sul blog Bioetica prende di mira le opinioni dell’ennesimo apologeta cattolico ‘de noantri’: Giacomo Samek Lodovici. La tesi che sostiene costui è degna del Bagaglino: “i matrimoni sono automobili progettate per funzionare per tutta la vita”. Ora si capisce perché Avvenire dia ampio spazio a ex laici: come ai tempi della Patristica, da Giustino ad Agostino, è meglio far crescere i propri sostenitori nel campo avverso, per poi farseli propri quando sono giunti ad adeguata maturazione – la cultura cattolica, di suo, sembra proprio incapace di esprimere pensatori di rango. Ma anche come cabarettisti c’è in giro di meglio…
Convivenze: automobili progettate per non durare
36 commenti
Commenti chiusi.
”i matrimoni sono automobili progettate per funzionare per tutta la vita”
beh, visti i risultati, cambiate ingegnere!!!!
JSM:
😀
Comprereste un’auto usata da questa gente? No, e neanche nuova…
x Kaworu se capita qui:
sui manifesti della campagna omofila ho trovato il sito del comune di venezia
http://www.comune.venezia.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/3533
Il problema di questa gente è che vogliono imporre un solo modello – obsoleto, senza sistemi di sicurezza e altamente inquinante- a tutti: la Ma-duna
Viva il libero mercato!
E poi che miseria di paragone…. 🙁
se i matrimoni sono automobili progettate per durare tutta una vita, è meglio andare a piedi o riscoprire il cavallo 😀
http://gattomalvagio.blog.espresso.repubblica.it/il_gatto_malvagio/
Comunque la maggior parte dei matrimoni che conoscono vanno fuori uso a breve termine, però con un po’ di ipocrisia e con delle buone motivazioni economiche e sociali possono anche continuare in forma di mera apparenza. In ogni caso continuo a non afferare il nocciolo del problema, il fatto di introdurre i pacs, vieterà forse a qualcuno, che ne abbia il desiderio, di sposarsi in maniera solenne, con il rito civile o religioso? Secondo me la Chiesa e i cattolici, che non vogliono vedere tramontare il predominio della nozione cristiana di matrimonio e famiglia(perché in realtà anche il matrimonio civile si ispira al modello canonistico e non al modello matrimoniale del diritto romano classico, che invece è più vicino ai pacs), strumentalizzano le fobie di quei laici familisti che credono(buon per loro)nella favola dell’amore eterno e totalizzante(che comunque non ha niente a che vedere con il concetto cristiano e cattolico di amore inteso in senso stretto e rigoroso).
ho letto l’intervento di chiara lalli, è davvero molto arguto, non c’è bisogno di dire, ma lo dico lo stesso, che quel lodovici ha sparato una serie di ca..ate pazzesche.
“i coniugi assumono i doveri di coabitazione, di curarsi reciprocamente, di contribuire ai bisogni della famiglia, di versare gli alimenti in caso di separazione o divorzio, ecc. Se il governo attribuirà ai conviventi i diritti dei coniugi, ma non gli stessi doveri, i coniugi saranno discriminati” (Samek Lodovici)
Palese assurdità: il dovere di uno dei coniugi è il diritto dell’altro (io devo pagarti gli alimenti, ma tu li ricevi), quindi un tornaconto in questi diritti per qualcuno ALL’INTERNO DELLA STESSA COPPIA c’è.
Per molte coppie questi diritti sono o non voluti in quanto tali (ad esempio trovo indegni gli alimenti e non accetterei mai l’idea di un uomo che mi mantenga), o non voluti in forma obbligativa (reputerei squallido che mio marito mi stia accanto in malattia perché obbligato dalla legge).
Se uno dei due vuole avere questi diritti, in genere, spinge per sposarsi (guarda caso) e, sempre generalizzando, o ottiene il matrimonio o cambia partner.
Però la garanzia non la mettono, altrimenti gli toccherebbe pagare le spese a quelli che divorziano
@vassilissa
grazie mille per il link 🙂
li trovo molto carini e ben fatti, spero anche che siano altrettanto ben diffusi per la città 🙂 chiederò a un amico che ci vive di farmi sapere.
dovrebbero fare cose del genere in tutta italia, comunque…
“i coniugi assumono i doveri di coabitazione, di curarsi reciprocamente, di contribuire ai bisogni della famiglia, di versare gli alimenti in caso di separazione o divorzio, ecc.”
Ma non si era detto che le coppie dovrebbero rimanere unite solo perchè si amano?
Si noti anche che, a dispetto del fatto che il matrimonio sarebbe “un’auto progettata per durare una vita” la tutela in caso di divorzio diviene una motivazione valida per sceglierlo 🙂 è come dire “La nostra è una macchina progettata per durare una vita e conviene perchè se si spacca potrete far causa al progettista”.
“Se il governo attribuirà ai conviventi i diritti dei coniugi, ma non gli stessi doveri, i coniugi saranno discriminati”
E come dire se pagano quelli sposati dovrebbero pagare anche quelli non sposati.
Questa uscita conferma tutte i miei dubbi nei confronti dei sostenitori del matrimonio come “status superiore”:
si traduce in una “invidia” da quattro soldi (letteralmente) nei confronti di coloro che hanno il coraggio non essere conformisti.
Visto che in Italia la gente preferisce i slogans alla riflessione, la Chiesa cattolica preferisce mandare messaggi, idioti se uno ci pensa bene, ma che possono anche funzionare presso un certo tipo di gente ….
Ma certo che il matrimonio religioso è Superiore….. come il Divorzio con la sacra rota che NON ti obbliga a versare gli alimenti !
Ipocrisia, ipocrisia, per piccina che tu sia…..
Posso lanciare una provocazione? Per me è il matrimonio civile a non avere senso. Se sei credente ti sposi con un rito che la tua religione prevede (e poi vai anche a regolarizzare civilmente, non può essere automatico), se sei laico dovresti poter sottoscrivere un’unione civile che prescinda dal sesso o persino da un effettivo rapporto affettivo inteso come “coppia”. Il matrimonio civile pare un “contentino” per chi non vuole o non può sposarsi in chiesa, ma di fatto ha la stessa impostazione di quello cristiano. Ad esempio, non vedo perchè due anziani soli che si dividono le spese di una casa non possano essere tutelati.
Immaginate uno scenario del genere: due anziani che vengono abbandonati dai familiari per non finire in un ospizio si dividono la casa, le spese, si aiutano reciprocamente. Se uno dei due morisse la sua pensione e un’eventuale eredità andrebbe a quelli che lo hanno abbandonato e non potrebbe andare all’amico/a con cui ha diviso la propria solitudine.
Sydbarrett76 scrive: Posso lanciare una provocazione? Per me è il matrimonio civile a non avere senso.
——–
Condivido. E’ uno scimmiottamento di quello religioso e segue gli stessi identici canoni.
La Chiesa si scaglia contro i PaCS ma non contro il matrimonio civile (quello che da tantissimi anni la gente fa in Municipio), perché? Perché i PaCS darebbero una sorta di legittimazione alle coppie gay e la Chiesa è palesemente razzista.
E razzisti sono tutti quei cattolici contrari ai PaCS ma non al matrimonio civile.
Io credo che in un Paese civile dovrebbero esserci sia il matrimonio tra persone dello stesso sesso, sia i PaCS per le coppie di fatto.
Se per i grandi c’ e’ l’ automobille, allora mi preoccupa di piu’ il monopattino (=veicolo con bambini) che piace ad alcuni preti.
Mi trovo pienamente d’accordo con Sydbarrett76, per questo non trovo giusto che proprio questi casi siano esclusi dai Pacs, per trasformarli invece in un matrimonio di serie C per i gay, quando, come in Spagna, si poteva fare un matrimonio civile senza distinzione di sesso.
@Sydbarrett76
Sono perfettamente d’accordo.
Paradossalmente trovo che il matrimonio cattolico sia molto più coerente di quello civile. Il matrimonio prevede che due persone promettano di amarsi e di stare insieme per tutti gli anno a venire. Il matrimonio in Chiesa non si può sciogliere (anche se poi c’è sempre la sacra rota) dimostrando così di dare valore alla promessa chi viene fatta.
Anche nel matrimonio civile viene fatta una promessa molto simile ma in questo caso c’è la possibilità del divorzio. Quindi gli sposi promettono di amarsi tutta la vita con una clausula! A questo punto io direi: se è così fate a meno di farla questa promessa!
Proprio perchè do valore alle promesse e alla coerenza trovo che il matrimonio civile non abbia senso. Io non voglio promettere alla persona di cui oggi sono innamorata che questo mio sentimento durerà tutta la mia vita. Non ho controllo su questo!
Ciò non significa che la mia attuale relazione sia superficiale e che io non mi impegni a farla durare. Io ho 23 anni e sto con il mio ragazzo da 5 anni e mezzo. Appena ne avremo la possibilità andremo a vivere insieme ma, esattamente come le persone che si sposano con rito civile, sappiamo che un giorno potremmo lasciarci e, a differenza di queste, non vediamo la necessità di farci una promessa!
Non voglio essere fraintesa. Io sono favorevole al divorzio e mi rendo conto che, ora come ora, è necessario anche il matrimonio civile ma mi piacerebbe che le cose in futuro cambiassero. Se non si chiamasse matrimonio e non prevedesse certe promesse sarei disposta a farlo anch’io.
Sydbarrett
Infatti è proprio per questo che c’è urgenza di un patto di convivenza civile, pacs, chiamiamolo come ci pare, non solo per un’unione “classica” -2 persone che si amano e fanno un progetto di vita affettiva, lunga o corta si vedrà- ma per una serie di casi diversi, 2 anziani come hai citato tu, 2 ragazze madri, un disabile che ospita in casa sua un’altra persona e tante altre situazioni. Si è voluto creare un gran polverone agitando lo spauracchio delle coppie gay, una tattica di guerra vincente purtroppo.
Sul matrimonio civile ti do ragione: io e il mio compagno dopo anni di convivenza ci siamo “dovuti” sposare, altrementi non ci sarebbe stata possibilità di assistenza in ospedale, cosa invece consentita all’ex coniuge, o il diritto alla casa. Non mi è piaciuto sposarmi, l’ho vissuto come una costrizione da parte di uno stato che non mi tutela come individuo adulto e responsabile, ma appunto è lo stato attuale. Ormai è fatta, ma se passasse una bella legge sui pacs mi verrebbe voglia di divorziare e pacsarmi, tiè. ,)
CHIARA P: SCRIVE:Paradossalmente trovo che il matrimonio cattolico sia molto più coerente di quello civile. Il matrimonio prevede che due persone promettano di amarsi e di stare insieme per tutti gli anno a venire. Il matrimonio in Chiesa non si può sciogliere (anche se poi c’è sempre la sacra rota) dimostrando così di dare valore alla promessa chi viene fatta.
Anche nel matrimonio civile viene fatta una promessa molto simile ma in questo caso c’è la possibilità del divorzio. Quindi gli sposi promettono di amarsi tutta la vita con una clausula! A questo punto io direi: se è così fate a meno di farla questa promessa!
Proprio perchè do valore alle promesse e alla coerenza trovo che il matrimonio civile non abbia senso. Io non voglio promettere alla persona di cui oggi sono innamorata che questo mio sentimento durerà tutta la mia vita. Non ho controllo su questo!
Ma scusa, anche nel matrimonio religioso due persone si possono divorziare..che discorso è? Sembri una ragazza che conosco che è di Azione Cattolica: lei è convinta che il matrimonio in chiesa duri per sempre perchè è fatto davanti a Dio, mentre due si sposano civilmente perchè sono meno innamorati e sanno che possono divorziare..roba da matti. Per me il matrimonio civile è un’ottima cosa e lo estenderei anche agli omosessuali, il matrimonio religioso è una grande boiata e leverei il Concordato così uno poi si dovrebbe sposare anche civilmente..
qui puzza di froci cornuti sgualdrine e vecchie baldracche
Se si è atei ovviamente il matrimonio religioso è un’idiozia, come tutti i sacramenti, ma se si è cattolici ha un suo senso.
Ha senso soprattutto se si pensa alle donne dei secoli passati: senza beni propri, senza un lavoro, senza la possibilità di essere indipendenti e valide se non come fattrici o come compagne di letto (difficilmente conciliando lo stesso ruolo con lo stesso uomo).
Il matrimonio cattolico è figlio di una mentalità sessista e quello civile (con la possibilità di divorziare) è figlio della stessa mentalità, ma con un pizzico di diritti per la donna. Del genere: non riesci comunque a gestirti la propria vita da te, ma almeno non ti butta via quando sei vecchia senza darti gli alimenti.
In una società moderna, dove una donna può essere effettivamente indipendente, cala di molto l’esigenza del matrimonio (religioso o civile). Resta l’esigenza dei diritti civili che citava Vassilissa, che discendono appunto dall’impegno reciproco di assistersi nei momenti di difficoltà e di delegare atti di estrema importanza ad una persona di fiducia (vedi testamento biologico).
Per i gay credo che sia un discorso a parte: il fatto di non consentirne il matrimonio è un atto di discriminazione e la voglia di sposarsi penso che possa crescere in una coppia gay non solo per garantire quei diritti civili alla mutua assistenza, ma anche se non soprattutto come atto di legittimazione ed accettazione di un rapporto che di fatto viene discriminato
nel matrimonio religioso non si può divorziare, lo si può fare annullare (pagando qualche decina di migliaia di euro), annullandolo è come se il matrimonio “non fosse mai avvenuto”, quindi il valore della promessa viene ritenuto nullo come se non fosse mai stata fatta.. in parole povere povere la differenza è nell’immensa ipocrisia che come al solito contraddistingue i cattolici e la loro chiesa..
credo di aver capito cosa intendesse chiara p. e devo dire che l’approvo.. costringere le persone a una promessa “per tutta la vita” è in definitiva un’enorme cretinata..
IL MATRIMONIO NON DURA SEMPRE TUTTA LA VITA.
COSI’ COME IN GENERE NON CI SONO MACCHINE FATTE PER DURARE COSì A LUNGO, IN PRIMIS PERCHE’ COSTEREBBERO TROPPO E DIVENTEREBBERO OBSOLETE.
Qualche matrimonio dura per sempre e non per ipocrisia..pochi ma ce ne sono. Spero che il mio futuro matrimonio civile sia una di queste unioni! 😉
Per un cattolico avrà anche senso il matrimonio religioso ma mi spiegate perchè tanti non cattolici si sposano in chiesa? Ve lo dico io.. per la scenografia..per quella si ciucciano tutto l’orrido corso prematrimoniale e le boiate che il prete ti dice durante la messa..tipo “Accetterete tutti i figli che verranno” o “L’uomo non divida ciò che dio ha unito”..roba che io mi alzerei e direi al prete “Ma ci sei o ci fai?”..mi sembra strano che proprio in questo sito si capisca di più il matrimonio religioso che il civile..il civile è un atto che per me ha un grande valore, una promessa che faccio, in più mi assicura diritti e doveri (che mi prendo). Sono d’accordissimo anche sui PACS e che dice che sono un attacco alla famiglia sta male di testa secondo me!
@Francy by Toscana
“Ma scusa, anche nel matrimonio religioso due persone si possono divorziare..che discorso è? ”
No, non esiste il divorzio per quello religioso. Il matrimonio religioso può solo essere dichiarato nullo (dietro compenso) dalla sacra rota. Il fatto che molti di coloro che si sposano in chiesa ricorrano poi al divorzio, dipende solamente dal fatto che in chiesa spesso si fa il matrimonio ocncordatario, ovvero il rito civile contemporaneamente a quello religioso. Quando due persone sposate in chiesa con rito concordatario divorziano di fatto interrompono il rapporto civile non quello religioso, tu mi dirai che non ce ne frega na cippa (e concordo) ma di fatto è questo che succede.
Sembri fare un po’ di confusione tra le due cose.
“Sembri una ragazza che conosco che è di Azione Cattolica: lei è convinta che il matrimonio in chiesa duri per sempre perchè è fatto davanti a Dio,”
In teoria ha ragione.
” mentre due si sposano civilmente perchè sono meno innamorati e sanno che possono divorziare..roba da matti.”
Qui invece ha torto, anche lei quando è di fronte al prete fa una promessa che potrebbe non mantenere (se non altro perchè sono coinvolte due persone con due volontà distinte).
“Per me il matrimonio civile è un’ottima cosa e lo estenderei anche agli omosessuali, ”
Questione di gusti, io non mi sposerei mai.
Francy by Toscana
“perchè tanti non cattolici si sposano in chiesa? Ve lo dico io.. per la scenografia..per quella si ciucciano tutto l’orrido corso prematrimoniale ”
Ho ragione o no a dire che se esistesse la possibilità di fare Matrimoni Finti Religiosi in posti scenografici (chiesa gonfiabile 😉 ) con tutti gli effetto speciali di luci suoni colori ecc la gente correrebbe come ai saldi all’Euronics? 🙂
i giapponesi e i cinesi del resto si sposano con l’abito bianco perchè fa scena.
non c’era mica quel detto giapponese secondo cui uno nasce buddista, si sposa cristiano e muore scintoista? (non so se “buddista” e “scintoista” siano al posto giusto, sinceramente, non ricordo)
l’apparenza signori miei, l’apparenza 😉
bella figura retorica…. me la segno
Nasce scintoista perché è la religione tradizionale
Si sposa cattolico perché la cerimonia è bella
Muore buddhista perché c’è la reincarnazione
🙂
@daniele
ecco si, scusa, ricordavo male l’ordine dello scintoista e del buddhista 🙂
Scusate, ma perché criticate il matrimonio civile e poi vi lamentate perché i pacs sono meno “completi” di questo (sono stati definiti “matrimoni di serie C”)? Non capisco, è la promessa del “per sempre” che trovate ipocrita? Io continuo comunque a credere nel matrimonio (civile) e proprio per questo ritengo che sarebbe giusto permettere il matrimonio civile anche tra persone dello stesso sesso. A ognuno, poi, la libertà di scegliere tra matrimonio e pacs… sarebbe bello, no?
@Francy by Toscana
Ti rispondo anche se c’è chi ha già fatto le mie veci.
Il matrimonio cattolio non ha nessun senso per i non cattolici, non ci piove. Infatti io non lo prendo in considerazione. Se però lo andiamo ad analizzare vediamo che è un legame indissolubile all’interno delle chiesa. Chi si sposa in chiesa può sempre divorziare agli occhi dello stato, certo, ma non per la chiesa. In questo senso trovo che abbia senso farsi, in chiesa, la promessa di stare insieme tutta la vita.
Il matrimonio civile, invece, pur comprendendo questa stessa promessa (anche se formulata in modo diverso) può essere tranquillamente sciolto. Chi si sposa in comune sa in partenza che potrà divorziare.
Quello che io dico è: PERCHE’ ALLORA FARE QUESTA PROMESSA?
Ho letto un libro di fantascienza in cui i matrimoni erano dei contratti che, per mantenere la loro validità, dovevano essere rinnovati ogni tre anni. Carino no?
L’accordo su sui si basa una convivenza, sia esso religioso, civile o puramente economico è come lo creiamo noi. Il matrimonio civile in italia è semplicemente la versione non religiosa di quello cattolico. E io trovo che non abbia senso. Ma questa è solo la mia opinione.
Che io sappia il detto giapponese, e’ nasce buddista,si sposa cattolico e muore shintoista!
@ Damiano: Per divorzio nel matrimonio religioso intenedevo che nel concordatario si può divorziare per la parte civile e ti puoi pure risposare in comune altre 15 volte..per quello dicevo che anche sposandosi in chiesa si può divorziare, lo so che uno si divorzia solo per quanto riguarda la parte civile ma anche se uno resta “legato” religiosamente di fatto si può risposare quante volte vuole..cmq è chiaro, per la chiesa ci vuole l’annullamento per far finire un matrimonio.
@ Vassilissa: hai ragione
@ Per Chiara P : non sono d’accordo, ma è bello confrontarsi
@Silvia Viterbo: sono esattamente d’accordo con te