Sono 43 le ordinanze di custodia cautelare emesse dalla Procura distrettuale della Procura di Napoli per associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. L’operazione, condotta dai carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Caserta, si sta eseguendo in Campania, Emilia Romagna, Lazio, Umbria e Lombardia.
Le indagini, nel corso delle quali sono state arrestate altre 21 persone in occasione di singoli interventi, hanno consentito di smantellare un pericoloso sodalizio nigeriano che, dal Togo, dalla Turchia e dal Burkina Faso, inviava cocaina ed eroina in Europa, utilizzando centinaia di corrieri.
Sono state ricostruite nel dettaglio le rotte del narcotraffico e i canali del riciclaggio utilizzati dalla banda che acquistava cocaina direttamente dal Sud America, grazie ai consolidati collegamenti con altre cellule di etnia hibo presenti soprattutto in Brasile. L’attività investigativa ha anche documentato come l’organizzazione facesse ricorso a riti voodoo per propiziare le importazione di narcotraffico e, al tempo stesso, esercitare una vera e propria schiavitù psicologica nei confronti dei corrieri.
Caserta: coca e riti woodoo, 43 arresti
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D’accordo per quanto riguarda la coca, ma quale legge si viola praticando riti woodoo?
la stessa che violano i preti quando fanno catechismo per trombarsi i bambini…..
probabilmente qualcosa che ha a che fare con i diritti degli animali, visto che a volte il woodoo prevede sacrifici vari…
o forse siamo arrivati al livello da considerar vere certe idiozie. tanto, una vale l’altra -.-
Il bello è che quando si parla di magia, di superstizioni o di altre religioni, i TG ci tengono a sottolineare la stranezza della cosa. Quando invece si parla di religione cattolica ai giornalisti sembra sempre tutto normale, ovvio, scontato, buono, giusto, perfetto.
Insomma Wanna Marchi che vendeva i numeri del lotto si è beccata 10 anni di galera mentre il cardinale che truffa la gente col miracolo di San Gennaro viene riverito e osannato da Bassolino e Jervolino che vanno pure a baciare la teca col liquido truffaldino.
A tal proposito, segnalo a chi non lo sapesse che Garlaschelli, ricercatore di Pavia, ha dimostrato come sia possibile riprodurre il miracolo di San Gennaro creando un liquido rossastro che (per le stesse proorietà del ketchup) resta solido, ma col calore ei movimenti diviene liquido. Riprodotto con materiali e strumenti disponibili agli alchimisti.
E’ il massimo che si possa fare visto che la chiesa vieta di prelevare un campione dall’urna.
Chissà perché.
Si chiamano sostanze tixotropiche. Anche certi inchiostri (e già in tempi remoti) avevano questa proprietà. E dire che basterebbe provare ad agitare la boccetta col presunto sangue in date diverse da quella canonica per vedere se effettivamente si liquefa ad ogni scuotimento.
Garlaschelli poi ha mostrato vari sistemi per produrre delle stigmate, dall’uso di due sostanze chimiche trasparenti che messe a contatto producono un colore rosso sangue, all’uso di sostanze blandamente corrosive che col tempo producono sulla pelle delle ustioni molto suggestive, per finire all’uso di una semplice lametta da barba con la quale ci si producono piccolissimi taglietti dai quali però viene fuori il sangue sufficiente a ingannare i creduloni.
Se non sbaglio, a fronte di centinaia di stigmatizzati, la Chiesa ha ammesso come autentiche solo le stigmate di Francesco d’Assisi e quelle di Padre Pio.
Un bel libro sul tema di tissotropia, madonnine, stigmate, guarigioni miracolose. Chiaro ed equilibrato: Spiegare i miracoli, di Maurizio Magnani (giuro: non mi danno la percentuale sulle vendite ;-))
Avevo letto (ma non chiedete l’impossibile alla mia scarsa memoria) di uno studio psichiatrico sulle stigmate come manifestazione somatica di gravi disturbi.
Se volete al prossimo incontro uaar porto i colori x vetro -tixotropi- e facciamo un bel miracolo. Ne ho giusto uno di un bel rosso sangue…. 😉
Francesco Forgione alias Padre Pio usava tintura di iodio vecchia, perchè col tempo da disinfettante diventa irritante e si può produrre in modo casalingo con alcol e iodio.
Poi, che dire della Sindone? Nel 1988 alla prova del C14 si è stimato che risalga alla fine del xv secolo (con un margine di errore ridottissimo), proprio quel periodo storico che vide apparire migliaia di reliquie e stronzate varie come, ad esempio, le ampolle di San Gennaro.
Ovviamente i creduloni son liberi di credere quel che vogliono … io sto col CICAP, son cresciuto con Piero Angela! 😀
Mi correggo, la Sindone è comparsa in Europa alla fine del XIV secolo ed è stato proprio questo l’esito della radiodatazione al C14.
Anche io sono stato allattato al seno da Piero Angela, fin dai tempi di “Indagine sulla parapsicologia”. BEI TEMPI!!!
Oggi non si va più in là dei grandi predatori e degli antichi egizi 🙁
http://www.cicap.org/enciclop/enc_voci.htm
Hey, stasera sulla 7 all’ INFEDELE si parla di pacs e famiglie “tradizionali”. Cioè di quanto sia mutevole , attraverso i secoli, la cosiddetta famiglia tradizionale.
Sapete come si potrebbe riprodurre una “sindone”…..io ho una mezza idea a proposito e non è detto che non la metto in opera e poi grido al miracolo……….tante volte che ne sai….
Qualche studioso ha ipotizzato che per fare la sindone abbiano utilizzato un procedimento simile alla fotografia, impressionando con acidi sulla superficie del lenzuolo un’immagine proiettata con un sistema di specchi. E che l’autore potrebbe essere Leonardo….
Di certo ci vuole tutta la cecità della fede a crederla l’impronta di un cadavere. 🙄
Un tipo di cui non ricordo il nome ha prodotto sindoni di sé stesso nonché di Topolino scaldando un bassorilievo di metallo e usandolo per “bruciacchiare” un lenzuolo…
A Genova, qualche tempo fa, non so se lui o altri avevano prodotto per “sindonizzazione” ritratti di Sanguineti, nonché del docente universitario di Genova Vincenzo Tagliasco e del giornalista Nino Pirito, mi par di ricordare…
Buona googlata!
L’ipotesi del bassorilievo mi sembra la più probabile.
Un articolo sulla sindonizzazione
Una pagina del sito del sindonizzatore Francesco Pirella