Pacs: è scontro dentro la Margherita

La questione della legge sulle unioni di fatto scatena una spaccatura all’interno della Margherita.
Ad aprire le ostilità il gruppo dei laici del partito di Francesco Rutelli. In un documento sottoscritto da 60 parlamentari ( 43 deputati e 17 senatori) che fanno riferimento alle diverse aree dei Dl si dice un chiaro sì al disegno di legge Bindi-Pollastrini. Nel documento, scrivono i parlamentari a sostegno della loro presa di posizione che da «cattolici democratici, da cristiani laici impegnati in politica, assumiamo per intero la fatica di una mediazione che sappia produrre un punto di incontro tra sensibilità diverse, e che, raccogliendo il sentire diffuso, gli interrogativi e le domande che attraversano anche la comunità ecclesiale di cui ci sentiamo parte, eviti lacerazioni e contrapposizioni ideologiche». Per questo «chiediamo, proprio nel rispetto di quella missione, che non si metta in dubbio la laicità delle istituzioni, e la nostra responsabilità di legislatori cui tocca il compito di legiferare per tutti». Nel testo si legge ancora come «la scelta di sostenere in Parlamento una legge che preveda il riconoscimento giuridico di diritti, prerogative e facoltà delle persone che fanno parte delle unioni di fatto, risponde al necessario rispetto di un impegno assunto da ognuno di noi con gli elettori, e sancito nel programma dell’Unione in una equilibrata sintesi tra posizioni e sensibilità culturali diverse».
Una posizione quella dei laici della Margherita che contrasta con quella dei cosidetti fondamentalisti cristiani democratici , i cosidetti teodem, i quali dicono no alle «parafamiglie» e minacciano di votare contro il ddl sulle coppie di fatto e a procedere con «tutti gli strumenti legislativi» per «rimettere in moto la cultura della famiglia». […] La linea è comune e la sintetizza bene lo slogan coniato da Paola Binetti: «Più famiglia, meno pacs».
Ma c’è chi come il presidente del Senato Franco Marini si opera per far trovare un accordo sul testo all’interno del suo partito. «Sulle unioni civili c’è un dibattito molto acceso. Per quanto riguarda la posizione della Margherita, può darsi che io non sia molto informato perchè da quando sto quì al Senato non è che mi occupi molto del mio partito, però è caricaturale questa rappresentazione che si dà sulla Margherita ancora organizzata sui gruppi che si fusero cinque anni fa. Non è così. Questo è un partito che va assieme all’appuntamento del partito democratico. Io non vedo queste divisioni, non riesco proprio a vederle – sottolinea Marini – sempre con il limite che io seguo di meno le cose ma da Rutelli a tutto il gruppo parlamentare, anche i senatori, c’è una posizione unica dentro la Margherita su questo problema delle unioni civili. c’è disponibilità a fissare bene, a definire i diritti dei conviventi ma sempre con riferimento al quadro preciso alla centralità della famiglia fissato dall’art. 29 della Costituzione. Io sono convinto che alla fine, in questo dibattito così delicato, che arriverà in Parlamento, la Margherita riuscirà a dare tutta assieme un contributo positivo nell’interesse del Paese».

Fonte: Corriere.it 

8 commenti

Artaserse

…slogan coniato da Paola Binetti: «Più famiglia, meno pacs».

A quanto mi risulta quella vecchia diabolica megera della Binetti non è sposata e non ha figli.
Ma allora che CxxxO ne vuol sapere lei della famiglia? Perchè non si dà all’ippica?
Già che ci sono mi rispondo da solo: la vecchiaccia deve averci pensato, ma certo non è lo sport più indicato per una con la schiena ridotta a pezzi (da buona OPUSDEISTA ama dormire su tavole dure di legno).

Micky

A Artaserve
non ti preoccupare. La Binetti, come tutti i pretacci (ed anche l’itagliano merdafisico), parla di cose che non conosce. E sono bravi: conoscono tutte le posizioni del kamasutra e sanno anche quale è lecita e quale no. Probabilmente leggono anche tanti porno. Poi da depravati quali sono decidono di farsi del male in due possibili modi:
1. Procurandosi dolore
2. Non dando sfogo alla libido che intanto hanno sollecitato
Poveracci, mi fanno tanta pena

Marco G.

Non sono gli unici a cui piace farsi del male: ci sono anche tutti quelli che volevano i Pacs ma hanno votato CdL o Margherita

Lamb of God

Però do atto alla Margherita di aver messo all’angolo quei bigotti e spero vivamente che vengano costretti a votare in favore dei PACS, poi sarò curioso di leggere con quali scuse torneranno dal loro padrone. Già li vedo a coda bassa col cilicio sanguinante … mia colpa, mia grandissima colpa …
Penosi.

Marco

A Micky:
a me, invece, questa capra sembra proprio in una fase di classica “sublimazione”. Essendo brutta come uno scorfano e d’intelligenza pari ad una salamandra, la sua assenza di sesso è stata probabilmente una scelta… altrui. La poveraccia condanna i piaceri della vita per l’ovvio motivo che lei comunque non potrebbe usufruirne. Pensiamoci: per una che crede in un’intelligenza superiore, pensare che un Dio possa averla veramente fatta così dev’essere insostenibile… a quel punto cos’altro le rimarrebbe a cui attaccarsi, se non queste quattro stroppole sulla moralità della famiglia?

Charles Marra Brest

Artaserse ore 18,40 ha scritto:

……A quanto mi risulta quella vecchia diabolica megera della Binetti non è sposata e non ha figli. Ma allora che CxxxO ne vuol sapere lei della famiglia?……

Passi x la Bineti, ma ruini, bertonio, maggiulinu e & che all’anagrafe figurano “MASCHI” con quale faccia di m**** vogliono parlare di famiglia se hanno fatto voti perpetui di NON TROMBARE, non sposarsi, nessuna relazione con il gentil sesso, ma
di andare in giro travestiti da donna e farsi chiamare in pubblico “PADRE”
Invece di rompere i Sacratissimi agli italiani adulti che sanno come comportarsi, perchè non si interessano dei preti pedofili ed accertarsi se Milingo pratica il coitus interruptus? o la posa del missionario dopo di aver getteto la grande uniforme viola nel cesso
Porco*** nessuno li obbliga a pacsarsi, a divorziare, ad abortire: però la smattano di rompere i coglioni a chi la pensa in modo diverso! Sono argomenti che non li riguardano.

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