[…] «Ottenere il riconoscimento individuale dei diritti, senza legittimare lo status. Dovremo essere molto cauti e abili nel trovare il linguaggio giuridico adatto a spiegare il concetto, anche per evitare che la gente, non capendo bene le differenze, possa omologare le coppie di fatto al matrimonio». […] La prima bozza di legge del ministro Pollastrini prevedeva un registro e quindi un riconoscimento dello status. Adesso si parla di autocertificazione. Ma voi non ci state. Perché? «Dipende da come viene fatta la certificazione. Se nella proposta si dirà che i due partner devono presentarsi congiuntamente all’anagrafe non siamo d’accordo. Sembra una cosa da niente, e invece definisce un rituale, dove l’ufficiale dell’anagrafe prende atto della volontà di convivere. Quindi si tratta di qualcosa assolutamente analogo, anzi un facsimile del matrimonio civile. E ne diventa una brutta copia». E allora cosa proponete? «La stessa procedura prevista per le carte di identità. Uno si presenta allo sportello e risponde alle domande: altezza, occhi, stato civile. E si può rispondere nubile, celibe, coniugato o convivente. L’ufficiale non indaga: non chiede con chi si convive, perché, cioè, non entra nel merito degli affetti, né deve sapere da quanto tempo. Assume un fatto, lo scrive sulla carta d’identità e basta». E poi cosa capita per i diritti? «Una persona una volta ottenuta la registrazione sulla carta di identità come convivente, se vuole, potrà avvalersi dei diritti previsti dalla legge. Ma dovrà essere il singolo ad andare all’Asl, all’Istituto case popolari eccetera, e sarà lui a dichiarare a chi lasciare la pensione, cioè i contributi che avrà maturato. Insomma, nessun automatismo, per evitare di definire a priori uno status». […]
Paola Binetti lancia in resta contro i Pacs
29 commenti
Commenti chiusi.
questa donna è veramente una cerebrolesa.
ma veramente è una psicoterapeuta?
ma questa è da rinchiudere, altro che palle… poveretti i suoi pazienti, gli consiglierà 10 frustate e 40 ave maria al giorno -_-
Hanno tutti timore che la specie umana, soprattutto la magnifica razza italica, si estingua…pare che l’indice di fecondità delle coppie conviventi sia inferiore a quello delle coppie sposate ritualmente, quindi se la convivenza diventa una istituzione si rischia di mandare in giro un messaggio ambiguo…è un discorso che non fa una piega, l’istinto di sopravvivenza del gregge, non solo è prepotente,ma anche stupido e cieco.
http://gattomalvagio.blog.espresso.repubblica.it/il_gatto_malvagio/
Cioè, se ho capito bene, il problema per questa minus habens è che non si debba andare insieme a chiedere la certificazione, mentre non ci sarebbero problemi se lo si facesse uno dopo l’altro, in fila indiana? La situazione è talmente surreale che mi verrebbe quasi da ridere, se non fosse che esiste anche qualcuno che l’abbia votata per rappresentare il Popolo Italiano in Parlamento.
@Kaworu
>ma veramente è una psicoterapeuta?
No non e’ psicoterapeuta e’ psicocattoterapeuta… e’ una cosa diversa.
Se non mi facesse incazzare come una iena, la binetti sarebbe un’ottima comica. Ma si rende conto delle caxxate che dice? Per evitare un “rituale” e cercare di far accettare i pacs al vaticano si duplica la burocrazia. Come se in italia ce ne fosse poca.
E tutto per far piacere a 4 pretacci vecchi e rincoglioniti…. Mah!!
La Chiesa è preoccupata che i PaCS possano scardinare la famiglia tradizionale. Ma nessuno vieta ai cattolici di continuare a sposarsi in chiesa! Evidentemente la Chiesa ha poca fede… nei fedeli. Questa presa di coscienza da parte della Chiesa mi sembra un buon segno. Finalmente hanno capito che non basta essere battezzati per essere cattolici e che i cattolici, quindi, sono veramente pochi!!!
@Marco
>qualcuno che l’abbia votata per rappresentare il Popolo Italiano in Parlamento.
ti correggo… Nessuno (o quasi) l’ha votata.
E’ stata imposta dall’Opus Dei a Rutelli, ben sapendo che con la legge elettorale non contava il nome in lista ma il simbolo del partito.
Er Cicoria ha accettato, per lui Parigi val bene 365 messe all’anno.
Prova – prova – prova
Che fine ha fatto il msg che ho inviato poco fa? Prego il webmaster di pubblicarlo.
è veramente una cosa vergognosa che si stia a discutere per queste cose, comunque…
non è un rituale, semplicemente se dico “tizia e io viviamo insieme e siamo una coppia di fatto” si suppone che il documento debba esser firmato da tizia e me. se si va separatamente che cazzo fanno?
mi vergogno sempre di più di essere italiana -.- per mia fortuna come aspetto all’estero mi scambiano per scandinava/tedesca…
@emel
devo informarmi su che scuola ha seguito per non farla MAI oO
Una psichiatra dell’Opus Dei … brrrrrrr!!!!! Rabbrividisco solo a pensarci
http://www.odan.org/what_is_opus_dei.htm
@alessandro
anche io… è agghiacciante…
poi si nasconde dietro l’apparenza da nonna papera, quando invece andrebbe buttata senza pietà sotto la metro…
Posso fare la domanda scema delle 18 di sera? Ma perchè dovremmo accettare lezioni sulla famiglia da chi, come Paola Binetti e Rosy Bindi, una propria famiglia non l’hanno? Naturalmente non tiro in ballo le alte gerarchie ecclesiastiche perchè si arriva al paradosso, ma i nostri governanti dovrebbero avere un minimo d’amor proprio e parlare a ragion veduta.
Ma ve l’immaginate il teatrino di questi poveri cristi ? Dovranno fare finta di non conoscersi se si incontrano in comune o all’asl. Certo lo fanno per tutelare la privacy… trooooppo gentili!
Questa donna è pazza. (ma è sposata?)
@lamb of god
me lo chiedo anche io…
@vassilissa
no, non è sposata, è una numeraria dell’opus dei con probabilmente tanto di cilicio e cintura di castità sotto la gonna
Ahhhhhh……la sagra della demenza!!!!!!
Ah è vero, quelli non hanno una vita privata, nè vera vita.
Già che c’era poteva proporre un marchio d’infamia da cucire addosso ai conviventi, che sò una C rossa…. :schock:
non c’era neanche da inventare, poteva riproporre il buon vecchio triangolo rosa per gli omosessuali e magari quello rosso (comunisti) per gli etero.
viste le proposte, probabilmente ci sta pensando e lo proporrà a breve -_-”’
ma si è proprio rimbecillita, guarda che si sta inventando per non dire che anche quella formata dai conviventi è una famiglia.
Dovremmo istituire la gara di arrampicata sugli specchi, chissa chi vincerebbe tra Rutelli, Binetti, Mastella e altri ancora?
E non solo. I conviventi dovranno praticare il sesso disgiuntamente, non insieme! 🙂
a razionalMENTE
«Ottenere il riconoscimento individuale dei diritti, senza legittimare lo status. Dovremo essere molto cauti e abili nel trovare il linguaggio giuridico adatto a spiegare il concetto, anche per evitare che la gente, non capendo bene le differenze, possa omologare le coppie di fatto al matrimonio». queste parole non sembrano ricalcare perfettamente quelle del suo bosssempre a questo proposito che tu hai inserito nel tuo sito?
A chi (giustamente) rabbrividisce a pensare che la Binetti sia specialista in psicologia clinica e in neuropsichiatria infantile e psicoterapeuta, consiglio di godersi questo video dove l’esimio psichiatra prof. Simone Morabito ci istruisce sulle sette, sul satanismo e soprattutto ci fa ascoltare delle urla demoniache. 😯
Merita farsi l’ADSL solo per vedere questo video 🙄
Notate come pronuncia il nome dell’allora cardinale Ratzinger…
…COME SE FOSSE INGLESE!!!!!!!! 😀
@daniele
magari domani, non vorrei rovinarmi la digestione :rolleyes:
Perchè qualcuno non aiuta la CCAR ad avere una nuova martire? 😉
Date un’occhiata qui:
http://www.ilcounseling.it/articoli/formecontrollo.htm
“Quindi si tratta di qualcosa assolutamente analogo, anzi un facsimile del matrimonio civile. E ne diventa una brutta copia”
Perchè una brutta copia? Non è dato saperlo, ovviamente lo decide lei il perchè.
“Insomma, nessun automatismo, per evitare di definire a priori uno status”.
Perchè bisogna evitare di definire a priori uno status? L’unico motivo che vedo è legato alla volontà di creare, in pieno 2007, il clima razzista proprio del nostro tragico passato (proprio in questa Italia che dovrebbe avere robusti anticorpi a tutto ciò che potrebbe anche lontanamente lasciare intarvedere la possibilità di creare distinzioni tra i cittadini): lo “status” di cui la binetti si riempie la bocca a sproposito e che vuole a tutti i costi non riconoscere altro non è che il riconoscimento, da parte dello Stato e verso le coppie di fatto, di quei diritti “per il fatto stesso di essere coppia convivente”. Si tratterebbe, quindi, di equiparare i cittadini, parificandoli e non discriminandoli. Discriminazione a cui tiene tanto la binetti (e quel pazzo di mastella), discriminazione religiosa, che ha la pretesa di vedere “il giusto” e “la bella copia” nelle unioni ariano-cattoliche, e tristi brutte copie al di fuori di esse.
Anche se io spero che un giorno anche il giornalismo cambi, che ci sia qualche giornalista in grado di far fare a questi medioevali personaggi la figura che meritano: farli apparire per quello che sono. Qualcuno che avvicinando mastella non abbia remore a chiedere: “Come spiega agli Italiani il suo razzismo?”, oppure “Lo sa che le sua ultime dichiarazioni rientrano perfettamente nella definizione di -discriminazione-? Può far chiarezza con gli Italiani e spiegare le motivazioni che la inducono a definire col termine forte di “brutta copia” le unioni difformi dal suo culto?” Insomma qualcuno che gli inchiodi a dover dire quello che non vogliono (“perchè noi cattolici siamo migliori”).
Ma la Binetti è numeraria di quell’organizzazione di sado-masochisti dell’Opus Dei..rabbrividisco..sto leggendo il libro di Pinotti “Opus Dei segreta” ed è allucinante..andrebbe messa in galera, altro che farla stare in un partito di uno stato come il nostro..