Gli esperti di relazioni di coppia sostengono che uno dei motivi più frequenti delle crisi coniugali può essere fatta risalire al fatto che prima di sposarsi non ci si è abbastanza impegnati a conoscersi fino in fondo. Non si è dunque avuto il coraggio di farsi le domande giuste su se stessi e sul partner in relazione alla vita di coppia che ci si avvia ad affrontare.
Per questo il New York Times ha provato a elaborare una lista di domande imprescindibili da porsi prima di fare il «grande passo». Corriere.it le ha riprese e rielaborate. Voi ve le siete fatte? Proprio tutte?
Per questo il New York Times ha provato a elaborare una lista di domande imprescindibili da porsi prima di fare il «grande passo». Corriere.it le ha riprese e rielaborate. Voi ve le siete fatte? Proprio tutte?
Abbiamo risolto il problema alla radice.
coglionazzi direbbe Camilleri
ieri da lerner c’era quell’invasato che diceva che si divorzia cosi tanto perche ci si conosce poco, QUINDI bisogna evitare le convivenze che non permettono di conoscersi…
Ma perché ci sono ancora delle persone che si sposano senza prima esseri poste reciprocamente queste domande?
Forse il problema delle convivenze(nel pensiero dei reazionari)è che permettono di conoscere troppo bene l’altro, per cui ci si ripensa quando si è ancora in tempo. Invece, al tempo in cui la convivenza era socialmente riprovata, la gente appena sentiva attrazione sessuale per una persona, subito desiderava sposarla, e se c’erano tutte le altre condizioni sociali ed economiche a posto, si concludeva subito il matrimonio. Solo dopo il matrimonio i partner cominciavano a conoscersi, però a questo punto la conoscenza reciproca non rappresentava più un pericolo per il prolificio, perché ormai non si poteva più tornare indietro.
Domanda: “Sei atea?”
“Sì”.
“Mi tocco gli zebedei e resto scapolo”