Gay Pride ad Amsterdam: sfilerà una barca con gli under 16

Il sindaco di Amsterdam, che a fine gennaio aveva bocciato, ritenendola “troppo rischiosa”, la proposta di far sfilare lungo i canalid della citta’, per il gay pride, una imbarcazione riservata ai ragazzi tra gli 11 e i 16 anni, ha cambiato idea. Lo riferisce oggi l’agenzia Anp. L’idea era venuta a un quattordicenne di nome Danny Hoekzema, che aveva lanciato una campagna via internet per raccogliere adesioni: secondo lui, 10 ragazzi erano pronti a salire sull’imbarcazione (che ne puo’ ospitare 30). Gli organizzatori assicurano che la nave dei ragazzini sara’ tenuta lontano da quelle piu’ “provocatorie” che si sono gia’ iscritte alla parata, e che i genitori dei minorenni li accompagneranno a bordo.

Fonte: Repubblica.it

46 commenti

Lamb of God

Approvo in pieno, spero sia un primo passo nella piena accettazione almeno in famiglia, poi in società. Separarli dai carri più faziosi ed esibizionisti è una buona cosa, mi ci son trovato in mezzo una volta e non è uno spettacolo che aiuterebbe i genitori, meglio andar per gradi.

Kaworu

se lo facessero da noi…

ricordo il can can quando sfilò il trenino con i genitori omosessuali e relativi figli…

Lamb of God

Ammetto di esser ignorante in materia, per questo pongo la seguente domanda: siam sicuri che sotto i 16 anni sia già facile maturare una preferenza sessuale e si riesca a definire con precisione il proprio orientamento? Io non ne sono così convinto …

Daniele Gallesio

Anche a me è venuto lo stesso dubbio di Lamb of God.

Non apprezzo i genitori che indottrinano alla religione il figli approfittando della loro malleabilità giovanile, e allo stesso modo non vorrei che fosse una forma di propaganda pro omosessualità.

Un conto è propagandare il rispetto degli omosessuali (non vorrei mai che mio figlio diventasse omofobico), un conto è propagandare l’omosessualità.

Quando ci sono di mezzo bambini e ragazzini bisogna sempre stare attenti a non strumentalizzarli.

Daniele Gallesio

Avviso preventivo / Preghiera preventiva

Questo post è una ghiotta occasione per i frustrati omofobici.
Sono sicuro che verranno a miagolare implorando una scatoletta di Wiskas.

Non diamogliene nemmeno un boccone, e avremo contibuito a minimizzare la sporcizia almeno in questo thread.

Manteniamo il livello alto, così non allontaniamo potenziali navigatori intelligenti.
Grazie, e scusate se faccio sempre il maestrino dalla penna rossa.

Kaworu

@lamb of god e daniele

beh è una cosa molto soggettiva… c’è chi a 40 anni si fa ancora domande e chi a 10 si è già capito.

io per dire, l’ho capito intorno ai 13 anni, ma conosco gente che ci ha messo di più, è una cosa estremamente soggettiva 😉

sul propagandare l’omosessualità beh tranquilli che non è che si diventa omosessuali per “sovraesposizione”, se no in italia dovremmo esser tutti etero 😉 per capirci… io manco sapevo che cosa volesse dire omosessualità prima di pormi certe domande e dopo tempo, cercare e informarmi per dare un nome a come ero e sono.

virginia

se fosse giusta la teoria per cui si può “indottrinare” qualcuno ad essere gay, i gay non dovrebbero esistere, perchè tutti noi siamo “indottrinati” fin dalla nascita ad essere eterosessuali e l’eterosessualità viene propadandata a piene mani ovunque e dovunque. però le persone omosessuali esistono, a tutte le latitudini, in tutte le epoche.
quindi smettiamola con questi discorsi finti buonisti per cui per carità non sono omofobo e non vorrei che mio figlio lo diventasse, per cui, magari, cari omosessuali, non fatevi vedere e tornate nell’oscurità.

Silvia

Ribalto la domanda di Lamb… Siamo sicuri che prima dei 16 anni possiamo essere certi di essere eterosessuali? Chi ce lo garantisce?

Quanti tra quelli che ci leggono non avevano già idee piuttosto chiare su ciò che apprezzavano e che cosa no alle medie?
Gli amici omosessuali che me ne hanno parlato hanno tutti detto che fin da bambini erano attirati da persone del proprio sesso, che la cosa difficile è stata accettare di essere diversi da quello che gli altri si aspettavano da loro, non il capire che cosa desideravano.

Poi certo ci sono altrettante persone che hanno le idee confuse ben avanti negli anni, ma non tutti…

Paolo

Sapevo di essere gay a 5 anni… e pure mio fratello (eh si siamo una famiglia molto allegra;)). Come sempre l’Olonda è anni luce avanti… tra poco seguiranno a ruota Svezia, Francia, Gran Bretagna, Spagna, Germania… 😉

RazionalMENTE.net

Daniele Gallesio scrive: Anche a me è venuto lo stesso dubbio di Lamb of God. Non apprezzo i genitori che indottrinano alla religione il figli approfittando della loro malleabilità giovanile, e allo stesso modo non vorrei che fosse una forma di propaganda pro omosessualità.
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Daniele, stai parlando come quel Campanini su La7!!! In primo luogo non si diventa gay per contagio o per propaganda. In secondo luogo… che c’è di male a essere o diventare gay?

Ho la sensazione che certi pregiudizi siano duri a morire.

Daniele Gallesio

Ribalto la domanda di Lamb… Siamo sicuri che prima dei 16 anni possiamo essere certi di essere eterosessuali? Chi ce lo garantisce?

Certo che no.
Ed è per questo che sono contrario all’indottrinamento eterosessuale.

Quanti omosessuali repressi ci sono che negano a sé stessi la propria omosessualità per colpa dell’ambiente discriminatorio in cui sono cresciuti?

Non vorrei mai avere un figlio eterosessuale represso che a causa della mia educazione crede di essere omosessuale e naviga in internet ad insultare gli eterosessuali…
…ahem… non so se… 😉

Daniele Gallesio

Daniele, stai parlando come quel Campanini su La7!!! In primo luogo non si diventa gay per contagio o per propaganda. In secondo luogo… che c’è di male a essere o diventare gay?

Bah, che non conti il vissuto infantile per determinare l’orientamento sessuale non mi convince per nulla.

Essere omosessuali repressi è male tanto quanto essere eterosessuali repressi.
(vedi mio post a Silvia)

RazionalMENTE.net

Io credo che il problema consista nel crearsi degli inutili problemi. C’è poco da fare, siamo così immersi in una cultura sessuofobica ed omofobica che non riusciamo ad essere immuni da pregiudizi.

Posso capire che oggi a un padre non faccia piacere avere un figlio gay, in linea di massima è così. Ma saremo liberi davvero solo quando non ci interesserà più se un figlio è etero o gay.

Alessandro

Io ricordo che quando facevo le elementari, già avevo dei problemi a rapportarmi ai mei compagni maschi e femmine nello stesso modo in cui facevano loro: un pò come i mancini che sono obbligati ad usare la mano destra. Più tardi ho realizzato che la mia situazione di disagio era data dal fatto che tentavo di relazionarmi agli altri da etero, o per lo meno da etero stereotipato.
Se l’ambiente sociale intorno a me fosse stato più aperto e mi avessero spiegato che esistevano altre realtà, ci avrei messo di meno a capire e a stare meglio con me stesso e gli altri.

@Daniele Gallesio
>Un conto è propagandare il rispetto degli omosessuali (non vorrei mai che mio figlio
>diventasse omofobico), un conto è propagandare l’omosessualità.

Allora anche avere due genitori gay o dei parenti stretti gay o degli amici gay o degli insegnanti gay dichiarati alla luce del sole è ‘propagandare l’omossessualità’? (io sento la propaganda etero tutti giorni a tutte le ore, ovunque, eppure …)

RazionalMENTE.net

Daniele Gallesio scrive: Essere omosessuali repressi è male tanto quanto essere eterosessuali repressi.
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Allora non portare tuo figlio nemmeno al cinema, tienilo chiuso in casa, che non veda o senta nulla, qualunque cosa potrebbe influenzarlo e farlo diventare un “represso”.

Daniele Gallesio

Ma saremo liberi davvero solo quando non ci interesserà più se un figlio è etero o gay.

Appunto.
Per quello non dovremmo fargli fare il tifo.

Essere vittima di discriminazione non rende immuni dagli errori del discriminatore.

Gli ebrei sono stati vittima di razzismo, ma quanti ebrei razzisti ci sono…
Non tutti, ovviamente.

Sicuramente (per questioni numeriche) fra i milioni di gay ce ne sarà qualcuno che “ci terrebbe” ad avere un figlio gay. Magari inconsciamente.

Non mi piace vedere dei bambini che si dichiarano a 6 anni di questo o di quel partito politico perché glielo hanno insegnato i ganitori. Nemmeno se è il mio partito…

RazionalMENTE.net

Vedi Daniele, io non sarei contrario nemmeno al catechismo, purché non ce ne fosse uno solo cattolico, ma 100 di 100 religioni diverse.

Potrei capirti se dei genitori gay costringessero il figlio a vivere esclusivamente in un ambiente gay. Ma non mi pare che di questo si stia parlando.

Lo hai poi visto il film Cachorro? Vedilo!! Il bambino protagonista ha uno zio gay ed è spesso a contatto con l’ambiente gay, eppure cresce sano, forte e robusto da vero etero 🙂 E se anche crescesse da gay, non sarebbe certo un represso.

Ma fammi capire, secondo te i cattolici che hanno subito il catechismo sono degli atei repressi? 🙂

Mah!!!

RazionalMENTE.net

Daniele Gallesio scrive: Appunto. Per quello non dovremmo fargli fare il tifo.
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Il tifo? Ma essere gay o etero è come una partita di pallone? 🙂

Dai… non credo proprio che esista questo pericolo del tifo. Sono ben altri i condizionamenti nella nostra società. Comincia a spegnere la TV, allora!!!

Kaworu

concordo con razionalmente… io ribadisco, neanche sapevo cosa volessero dire parole come “omosessuale”, “gay”, “lesbica”… frocio lo consideravo un insulto al pari di stronzo. però sapevo che mi piacevan le bambine (quando io ero bambina, ovvio…).
e i miei sono etero e non ho mai visto scene omo prima…

Lamb of God

Silvia scrive:
9 Febbraio 2007 alle 13:20
Ribalto la domanda di Lamb… Siamo sicuri che prima dei 16 anni possiamo essere certi di essere eterosessuali? Chi ce lo garantisce?

E’ proprio questo il punto, non volevo fare un distinguo fra i due orientamenti perchè l’argomento (molto delicato) del post è l’omosessualità e per questo ho indirizzato la mia domanda in questo senso, certo non perchè sia omofobo o razzista. Rimane il fatto che forse non è così semplice stabilire a quell’età se si è attratti o meno dall’altro sesso, conosco una ragazza lesbica che si definiva tale ben prima dei 16 anni e una mia ex che verso i 20 anni si è “scoperta” bisex. Per questo ribadisco che a 16 anni, forse, non si hanno le idee ben chiare.

Kaworu

@lamb of god

beh ma appunto perchè è una cosa soggettiva, su quella barca ci saranno logicamente solo i ragazzi e le ragazze che le idee ce le hanno chiare.

o almeno, questo secondo la mia logica 😀

Alessandro

@Daniele Gallesio
>Daniele Gallesio scrive: Appunto. Per quello non dovremmo fargli fare il tifo.

Spiegare ai bambini o ai ragazzi, magari facendoli partecipare ad una festa colorata e allegra come il gaypride, con i genitori al fianco, che esistono tipi di relazioni o amori di diverso tipo, non lo catalogherei come ‘fare il tifo’, ma educare alla diversità; saranno poi loro a scegliere a seconda del loro orientamento quando sarà il momento (a parte il fatto che potrebbero aver già le idee chiare). Sicuramente si sentiranno meno soli e ‘alieni’ di coloro che sono cresciuti in ambienti etero bacchettoni.
Educare alla diversità è l’esatto contrario di ‘fare il tifo’.

@Daniele Gallesio
>Essere omosessuali repressi è male tanto quanto essere eterosessuali repressi.

Solo che l’omosessualità problematica è riconosciuta ufficialmente come forma di disagio, mentre l’eterosessualità problematica no: chissù come mai 🙂

RazionalMENTE.net

Vedi Lamb, l’importante è cercare di non condizionare i propri figli e ogni buon genitore dovrebbe sapersi comportare in tal senso. Lasciare quindi i propri figli liberi verso le proprie inclinazioni, siano esse di tipo artistico piuttosto che sportive, politiche o sessuali.

Finché non vi sarà condizionamento, almeno consapevolmente, allora non ci saranno problemi.

Io da bambino ero attratto prima dalle donne, successivamente dagli uomini, poi di nuovo dalle donne, ecc.

Con uomini non sono mai stato e penso che ciò sia dovuto proprio al condizionamento etero che ho avuto.

Viviamo in una società maschilista, patriarcale, sessuofoba, omofoba. Basta sentire gli sragionamenti di Ignazio La Russa per rendersene conto, o quelli di Calderoli.

E ovvio che in una siffatta società siamo tutti condizionati verso l’eterosessualità. E possono esserci quindi dei gay repressi, non lo metto in dubbio.

Ma prima di arrivare alla situazione opposta mi sa che ci vorranno secoli. Quindi non capisco le preoccupazioni di Daniele e le tue.

RazionalMENTE.net

# Kaworu scrive:beh ma appunto perchè è una cosa soggettiva, su quella barca ci saranno logicamente solo i ragazzi e le ragazze che le idee ce le hanno chiare. o almeno, questo secondo la mia logica 😀
——

MA SE IO LE IDEE NON LO HO CHIARE NEMMENO ADESSO CHE SONO VECCHIO!!!!!!!! DAI!!!! 🙂

La sessualità varia anche nel tempo. Condizionamenti ce ne saranno sempre di tutti i tipi, non possiamo sottrarci ai condizionamenti. Un bambino diventa gay? No problem!

E’ proprio il farsi troppi problemi che crea stati di sofferenza, sessualità represse, ecc.

Io ad esempio sono convintissimo che La Russa desidererebbe ardentemente fare sesso sfrenato con dei giocatori di rugby, però non è in grado di ammetterlo neppure con se stesso!!! 🙂

Se la passavano meglio gli antichi romani che non si facevano tanti problemi. Se ti piaceva un uomo andavi con un uomo, se ti piaceva una donna andavi con una donna. E CHE CRIBBIO, MI CONSENTA!!! 🙂

Poi ci sorprendiamo che Silviolo dice che i gay sono tutti dall’altra parte. Secondo me è lui che sta dall’altra parte ammesso che esistano delle parti 🙂

Valerio

Mamma mia, si scende sotto la famosa età del consenso e iniziano i dubbi. I minori di 16 anni tenuti lontani dai carri più provocatori, I genitori che potrebbero indottrinare i figli e determinare così il loro orientamento sessuale… bah.

Non so dirvi se il fatto di essere gay sia una questione genetica,di educazione, o se vi sia un ruolo dei due fattori, non lo so io come, mi risulta, non lo sa nessuno, visto che nessuno studio è mai stato confermato…. non lo so e non mi interessa, so che sono gay, che i miei genitori sono etero, mio fratello è etero, la sua ragazza è etero, ho amici gay, amici e amiche etero, amiche lesbiche, amici e amiche transessuali, transgender, crossdresser. Sto bene con loro. Non chiedo mediamente ad una persona con chi va a letto ne di sapere di che sesso è nata, non mi interessa.

Mi spaventa leggere che qualcosa possa rischiare di far diventare un giovane gay e quindi sia forse da evitare.
Mi spaventa perchè questa affermazione contiene in se il concetto che sia meglio essere etero che gay…. i gay e le lesbiche vivono per anni in “ambienti etero” e nessuno si preoccupa che possano essere “convertiti”.
Mi spaventa perchè c’è già chi ci pensa a fare ragionamenti del genere, c’è un sito americano (http://www.lovegodsway.org/ ma il titolo compelto è “god hates fags! Love Gods way!”) dove è presente una lista di autori musicali da NON ascoltare, perchè fanno diventare gay.

Mi preoccupa perchè è lo stesso meccanismo maschilista, machista, omofobo che vede in un maschio poco abile nello sport, che sia etero o gay, un frocio, un finocchio, una checca…

A parte questo io l’anno scorso ero ad amsterdam, sulla barca di un progetto internazionale lgbt durante il canal pride.
Ho visto tante famiglie, bambini, anziani, Amsterdam vive il pride come una festa cittadina, e sono daccordo con Alessandro, è educare alla diversità, è un ottimo modo di educare alla diversità.
Se ho 14 anni, sono convinto di essere gay, e voglio partecipare al pride su una barca che problema c’è?

Marco

Io credo che dovremmo cercare di superare queste dicotomie fittizie tra eterosessuali e omosessuali. Come per tutte le varianti comportamentali, è altamente probabile che le preferenze sessuali siano dettate da un insieme polimorfo di fattori (predisposizione genetica e determinanti ambientali). E’ anche verosimile che le percentuali di “puri” eterosessuali e di “puri” omosessuali siano molto basse, assumendo una distribuzione statistica gaussiana. Questo è anche quanto si vede in molte società animali.
In una società a tradizione monogamica come la nostra, certe canalizzazioni semplicistiche entro “filoni” sono una facile tentazione culturale. Non dovremmo però cercare di evitarla comunque, promuovendo l’utilizzo di strumenti più scientifici nel trattare questi argomenti?

RazionalMENTE.net

Dice bene Alessandro, i propri figli vanno educati alla diversità, cioè va loro fatto comprendere che non esiste una realtà unica ed immutabile, ma tanti stili di vita tutti ugualmente validi e dignitosi. E non mi riferisco solo alla sessualità. Occorrerebbe far conoscere ai propri figli i tanti aspetti della realtà, dagli usi e costumi dei popoli, al comportamento degli animali, alle tante religioni, filosofie di vita, ecc.

Il mondo è bello perché è vario e più è vario, più è bello. Per questo personaggi come Ratzinger e soci non ridono mai, chiusi come sono nel loro arido assolutismo, incapaci di amare se stessi e gli altri.

RazionalMENTE.net

Condivido quel che dicono Marco e Valerio. Kinsey aveva realizzato una scala della sessualità umana basata su 6 valori. Di proposito credo non avesse messo un valore centrale. Era un’approssimazione un po’ semplicistica, ma forse rendeva piuttosto bene l’idea che l’individuo può essere più decisamente etero o tendenzialmente bisessuale secondo gradi maggiori o minori di omosessualità.

Ernesto

Forse i gene legati all’omosessualità non esistono (la ricerca di Dean Hamer che affermava di aver trovato qualcosa sul cromosoma X è stata screditata e altri dati non ci sono perché perfino i ricercatori hanno esitazioni ad affrontare il tema) ma che l’orientamento sessuale sia una componente della personalità che si rivela presto durante l’infanzia (10 anni più o meno) lo sanno tutti (che ci pensino anche gli etero: quando hanno apprezzato per la prima volta una ragazza? se gli avessero detto che l’attrazione per i due sessi è ugualmente accettabile, avrebbe fatto differenza per loro?). Probabilmente il tratto non è strettamente innato ma dipende dal livello di androgeni nell’utero alla fine della vita fetale quando prendono forma le reti neuronali che presiedono ai comportamenti sessuali. Non si è gay al momento dell’unione dei 2 gameti, ma lo si è già alla nascita (in generale; poi c’è chi come Cecchi Paone ci mette 30 anni per capirlo, ma è un caso molto insolito, e sospetto…).

Lamb of God

Ho premesso la mia ignoranza in materia per evitare spiacevoli episodi o urtare la sensibilità di qualcuno, visto che si tratta comunque della vita privata delle persone e, se leggete bene il mio primo post, scoprirete che la mia maggiore preoccupazione è l’accettazione da parte dei genitori del differente orientamento sessuale dei figli. Dico solo che una così ostentata dimostrazione dell’orgoglio gay come questa parata può non aiutare un genitore in questo senso, naturalmente se l’adolescente in questione è perfettamente consapevole ed accettato in famiglia son felicissimo per lui, ci mancherebbe, ma mi pare che spesso non sia così.

zumpappa

Insomma, è le gioia dei pedofili. Manca solo il loro riconoscimento, e non credo tarderà.

Lamb of God

PS:
Ci tengo a chiedere scusa a chi si fosse sentito offeso dalle mie parole, non era assolutamente mia intenzione.

Marco

@ Ernesto:
ancora una volta, non sarei così certo che ogni orientamento sessuale si riveli precocemente, né che rimanga fisso nel corso della vita. Credo che la pressione sociale eserciti un fattore fortemente condizionante nella manifestazione dei propri impulsi sessuali (e intendo anche ad un livello sinaptico), ma penso che, come tutti i fattori comportamentali, anche l’orientamento sessuale possa avere oscillazioni nel corso dell’esistenza. Ciò certo non significa, come credono alcuni ritardati, che ci si possa “convertire” volontariamente da un orientamento ad un altro, nè tantomeno implica che, anche nell’assurda ipotesi che si potesse, ci sarebbe alcuna ragione concreta per farlo.

La mia personale teoria è che l’omosessualità (così come l’asessualità) sia un carattere evolutivo fondamentale per il mantenimento delle specie a forte istinto sociale come Homo sapiens sapiens. E’ interessante per esempio notare che i comportamenti omosessuali tra ratti (Rattus norvegicus), roditori ad organizzazione tipicamente sociale, sono molto più comuni rispetto ai topi (Mus musculus), più tipicamente territoriali ed individualisti. Idem come sopra, le femmine di topo cannibalizzano i piccoli molto più frequentemente di quelle di ratto. Considerando che il successo evolutivo della nostra specie è fondamentalmente dovuto alla sua capacità di strutturare società ad organizzazione complessa, penso sinceramente che avremmo avuto scarsissimo successo evolutivo senza il nostro vasto range di varianti sull’orientamento sessuale e gamico.

Damiano

“Insomma, è le gioia dei pedofili. Manca solo il loro riconoscimento, e non credo tarderà.”

Per questo esistono i seminari cattolici. 😉

statolaico

Secondo me non dobbiamo mai smettere di considerare i minori per quello che sono: minori, appunto. Ed a fronte di questo sentirci sempre obbligati nel fare l’unica cosa giusta nei loro confronti: tutelarli. Attenzione, non a tutelarli dal “gay cattivo” o dalla sfilata “poco ortodossa”, sono molto aperto su questi temi. Ma dalla strumentalizzazione. Ora, ritengo poco probabile che ragazzini dagli 11 (UNDICI!), ai 16 anni abbiano non solo maturato un proprio orientamento sessuale ma anche combattuto e vinto i moti interni che portano alla scoperta della propria omosessualità, se del caso. Non solo, essi si organizzano anche perchè, avvertendosi già discriminati (e magari non capiscono un tubo di politica a 11 anni), decidono “spontaneamente” di sfilare per protesta e per reclamare i propri sacrosanti diritti. Come la bambina di dodici anni che denuncia la scuola per discriminazione perchè lei il velo lo vuole proprio è una sua scelta religiosa da rispettare, una scelta fatta a dodoci anni, ovviamente (e poi vai a vedere e invece c’entra la famiglia). Penso che sia piu’ giusto riconoscere ai minori i diritti propri dei minori, a diventare “maggiori” ci mettono poco, evitiamo inutili accelerazioni.

downlow

Lamb of God scrive:

9 Febbraio 2007 alle 12:07
Ammetto di esser ignorante in materia, per questo pongo la seguente domanda: siam sicuri che sotto i 16 anni sia già facile maturare una preferenza sessuale e si riesca a definire con precisione il proprio orientamento? Io non ne sono così convinto …

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Per esperienza personale ti dico che è possibilissimo 😀

statolaico

Come non porterei mio figlio ad una sfilata dell’uaar, se esistesse, come non lo farei sfilare nella barca dei piccoli atei dagli 11 ai 16 anni.

Kaworu

in terza media io sono stata vittima di un pestaggio da parte del raagzzino che avevo lasciato (e che chissà come aveva saputo che ero lesbica… premetto che non lo avevo mai detto).

se fossero esistite cose come questa iniziativa olandese, probabilmente lo avrei denunciato, così invece ho finto di esser caduta dalla bicicletta per giustificare a mia madre lividi, escoriazioni e un labbro spaccato da un pugno.

quindi ben faccia l’olanda.

Silvia

“Ora, ritengo poco probabile che ragazzini dagli 11 (UNDICI!), ai 16 anni abbiano non solo maturato un proprio orientamento sessuale ma anche combattuto e vinto i moti interni che portano alla scoperta della propria omosessualità, se del caso”

Io lo ritengo invece assolutamente probabile che un ragazzino alle medie. Altrimenti non mi spiego il numero di ragazzine che restano incinte a 14-15 anni. O partiamo dal presupposto che la sessualità etero si manifesta prima e quella omo deve maturare di più?

Ribadisco: ci sono persone che “oscillano”, ma se in quel momento si sentono più di una “sponda” (non lo dico con malignità), in quel momento lo sono. O stiamo facendo il discorso che l’essere o l’avere esperienze omosessuali è in sé un atto grave ed irreversibile come, che so, una vasectomia?

RazionalMENTE.net

Io ero interessato al sesso già verso i 7 anni, anche se non ci capivo molto. Ma già prima dei 7 anni ero attratto dai seni delle donne di casa mia. A 12 anni mi interessavo al sesso già da tempo. E stiamo parlando di un bimbo di migliaia di anni fa :). Figuratevi i bimbi di oggi che sono molto più svegli e precoci.

P.S.: per farvi un esempio, io alla scuola elementare avevo già le mie ragazzine preferite.

statolaico

X Silvia: No, no, assolutamente. Dico solo che il minore deve essere considerato minore. E che deve essere tutelato. Per manifestare rispetto a diritti che non ha c’è tempo. Quando sarà maggiorenne manifesterà per quello che li pare. Mi sembra una strumentalizzazione, tutto qui. Ti prego di non vedere pregiudizi da parte mia perchè ti assicuro non ce ne sono. D’altra parte anche se un minore avesse già la consapevelezza della sua omosessualità, che fosse giunto ad una conclusione seria, solida e incontrovertibile … chi se ne frega? Scusa la brutalità, ma chi se ne frega? E’ o non è minorenne? Allora viene prima di tutto quello. Perchè con la tendenza che c’e’ a far crescere i bambini, finiscono per rincoglionirsi gli adulti. E mi riferisco alle giunte comunali “dei bambini” (diteci voi come volete la città), mentre ai bambini spetterebbe il diritto ad avere una città che li considerasse, se i cialtroni votati anche per questo facessere il proprio mestiere e cosi’ via… Per non parlare del fatto che a quell’età (pre adolescenza/adolescenza) si è troppo fragili, per cui sentire dire da alcuni che assolutamente si, non vi è dubbio, certamente si possa avere ben bene tutto chiaro in testa… beh mi sembra una forzatura. Oppure sono da buttare tutti i libri sull’adolescenza vista come un’età, appunto, critica e un’età dove si può essere facilmente preda di manipolazioni.

Daniele Gallesio

Valerio:

Capisco la tua preoccupazione, ma non so… ho delle resistenze, non so che dire.

Il machismo mi ha fatto fin troppo soffrire da ragazzino, quindi non lo apprezzo di certo.

Non so. Ho le idee confuse.
Mi dispiace. 🙁

Un abbraccio.
Daniele

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