Domani referendum sull’aborto in Portogallo

In Portogallo s’infiamma il dibattito sull’aborto a quattro settimane dal referendum per la depenalizzazione dell’interruzione di gravidanza. Questo fine settimana è scesa in campo la chiesa cattolica con un pellegrinaggio al santuario di Fatima. Durante l’omelia di sabato il vescovo Antonio Marto ha definito l’aborto “una piaga sociale” che “riduce la vita umana a un prodotto biologico”.
Secondo i sondaggi gli anti abortisti in Portogallo sono comunque la minoranza e il sì alla depenalizzazione dovrebbe vincere con circa il 60% dei consensi. “Non credo che nessuno abbia il diritto d’interrompere la vita di un altro. Solo Dio può dare la vita e toglierla”, dice una donna. “Per me l’aborto può essere autorizzato solo in caso di strupro o se c’è qualche malformazione del feto”, afferma un’altra.
A fianco degli abortisti si è schierato anche il primo ministro portoghese il socialista José Socrates che ha detto che farà campagna per il sì. Secondo uno studio pubblicato da un’associazione per la pianificazione familiare nel 2005 in Portogallo sono stati effettuati 18.000 aborti clandestini.

Fonte: EuroNews.net 

15 commenti

Franco Siccardi

18.000 aborti clandestini.

Tutti praticati da cattolicissime mammane, che prima di iniziare ad operare, invece di disinfettare i ferri e le mani, si fanno il segno della croce.

Marja

Durante l’omelia di sabato il vescovo Antonio Marto ha definito l’aborto “una piaga sociale” che “riduce la vita umana a un prodotto biologico”.
…………….. Invece, il divieto di aborto(che poi significa gravidanza coattiva) riduce la donna a contenitore biologico, ad incubatrice umana.

dv64

Speriamo che questo referendum distragga il papa dagli affari di casa nostra, non lo si regge più ultimamente, il suo umorismo teutonico alla lunga stanca…
Che divertisse per un po’ gli amici portoghesi, così da far alzare da 60 a 90 la percentuale degli abortisti.

dv64

Speranza vana, il referendum è domani, non fra quattro settimane 🙁
Già, ma a lui in fondo che gli frega del Portogallo, campa benone coi soldi degli Italiani…

Marja

non se ne occupa perché sa che è una causa persa, ormai il Vaticano vince solo in Italia

ateismo

Possibile che dopo decenni queste cose non siano entrate nella coscienza comune di noi “moderni” europei? Possibile… perchè siamo ancora fermi all’idea ipocrita che un feto o un embrione valgano più della vita di un bambino nato! Purtroppo anche qui la chiesa ha dato un contributo molto forte: quantomeno in italia alla legalizzazione siamo arrivati negli anni 70, fatto strano visti i tentativi di ritorno al medioevo degli ultimi tempi

mauro cassano

Un referendum di grande importanza e rilievo.
La vittora dei sì potrà significare molto per la donna, abituata da troppo tempo, in questi come in altri paesi dove domina la funesta presenza cattolica ad essere ritenuta “ad opus generationis ordinata”.

lik

@ Mauro Cassano

Adesso non esageriamo, in Portogallo le donne di figli ne fanno tanti quanti in Italia dove l’ivg è legale, l’aborto non deve essere visto come un mezzo di controllo delle nascite, la prevenzione non va comunque dimenticata, soprattutto per quanto riguarda le minorenni. L’olanda attraverso corsi di informazione sessuale è riuscita a diminuire il numero di aborti tra minorenni. Comunque noto che lei è sempre molto aggressivo quando si parla di cristianesimo o ebraismo (quest’ultimo innocuo per l’Italia)), e interviene solo per difendere quando si parla di islam. Ottima come strategia.
PS Quando sei stato In Iran sei andato a manifestare contro le esecuzioni di omosessuali?

@ ateismo

Occorre stare attenti anche ad un altra cosa: la lotta all’ivg viene anche dal basso, in Portogallo, una volta legalizzato, quanti medici lo praticheranno?

lik

In Portogallo quando c’è stato il riconoscimento delle coppie gay nel 2001, la chiesa ha giocato un ruolo marginale. Ma sull’aborto restano più reticenti. Anche in Spagna esiste una legislazione stranissima. Nelle cliniche pubbliche è vietato l’aborto tranne in alcuni casi, ma nelle cliniche private, non rimborsate, sono permessi aborti sino alla 22 settimana. Tanto è vero che Barcellona è diventata meta del turismo abortivo. Quello che succede nei paesi iberici è importantissimo per le evoluzioni in America Latina.

cartman666

E’ vero che qui in italia il pastore tedesco rompe come non mai, pero’ c’e’ da dire che noi l’aborto l’abbiamo da parecchio tempo.

lik

Appunto cartman, tra l’altro per adesso non abbiamo ancora avuto commandos antiaborto come è successo in Francia dove erano particolarmente fetenti. Ogni paese ha le sue particolarità. Per certi aspetti il Portogallo è più laico dell’Italia nel senso che alla televisione portoghese non c’è tutto il bombardamento vaticanista che c’è da noi, su altri è più indietro.

Marco

Nella speranza che anche quest’altro mattoncino caschi, rimane ancora problematica la situazione sugli aborti in Polonia, Irlanda e Malta. Quest’ultima, in particolare, è probabilmente il peggior ghetto cattolico europeo, dove l’aborto non è consentibile neanche in caso di rischio di vita della madre o di stupro. Richiamato dal Parlamento Europeo sulla questione, il Governo Maltese ha reagito aggressivamente (similmente a quanto già accaduto con l’Irlanda), richiamandosi al diritto di legiferare in materia. Lla possibilità che riforme democratiche e laiche vengano approvate a Malta su questa e altre questioni è minima. Uno dei motivi per cui sarebbe auspicabile un passo in avanti verso il criterio di maggioranza (piuttosto che unanimità) nella nuova Costituzione Europea.

Se diamo a paesi illiberali come Polonia, Malta o Cipro la possibilità di applicare dei veti
sulle future riforme federali, potremmo determinare l’arresto del progresso culturale europeo.

lik

L’astensione è del 58%. Ma leggo sulla stampa portoghese che il primo ministro José Socrates ha detto che se il SI è maggioriatario anche se il 50% di partecipazione non viene ottenuto cambierà lo stesso la legge.

Marco

Il SI sembra aver prevalso. Anche in assenza del quorum, Socrates si è impegnato a portare avanti la riforma. L’unico ostacolo potrebbe essere il veto del presidente Sampaio, che in molti ritengono però a favore della riforma. Sembrano buone notizie, speriamo solo che non ci si metta di mezzo il Vaticano (o che almeno in Portogallo non lo si ascolti quanto in Italia).

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