Titti de Simone: «Un testo da cambiare. Radicalmente»

Titti De Simone, deputata di Rifondazione comunista, storica esponente del movimento gay e lesbico, non fa parte della schiera che cerca di indorare la pillola sull’accordo raggiunto ieri in Consiglio dei ministri sui Pacs.

Un’intesa alta e soddisfacente, lo dice il ministro Rutelli.
Appunto, c’è da preoccuparsi. Io non sono soddisfatta per niente: il testo approvato è al di sotto di quanto previsto dal programma dell’Unione e sicuramente inadeguato rispetto alle aspettative delle coppie di fatto e delle coppie omosessuali di questo paese. Occorre fare una battaglia in parlamento per cambiare radicalmente il testo.

Sarà difficile, visto che l’Udeur ha dichiarato che voterà contro. E anche i laici di destra sembrano non essere disponibili.
Lo so, sapevamo sin dall’inizio che su questa materia tutto sarebbe stato in salita. Ma sono ancora convinta che in parlamento possano succedere molte cose. Anzi, spero che i laici di destra cambino idea e mi auguro ci possano essere spazi di confronto con alcuni di loro, penso ad esempio a Chiara Moroni. Il problema è che anche loro hanno parecchie spaccature interne.

Ognuno ha i suoi problemi. Anche Rifondazione: non pensa che è proprio a voi che verrà chiesto il conto?
Rifondazione deve continuare ad avere il ruolo che ha sempre avuto: rilanciare una mobilitazione nel paese sulla laicità e sui diritti delle coppie omosessuali. Io, che sono sempre stata per la linea matrimonialista, credo che in questo momento sia importante rilanciare: ricominciamo a parlare di matrimoni per i gay e di adozioni. Dopdiché penso che il governo aveva preso un impegno, ed era giusto che esprimesse una proposta. Per noi è un punto di partenza, ma non un punto di arrivo. Bisogna considerare che qui c’è stata una vera e propria battaglia per far sì che, alla fine, dei Pacs non si facesse nulla. Lo dico chiaramente: questo testo ha subito delle pressioni vergognose da parte delle gerarchie vaticane e dei loro scagnozzi, che ci sono anche dentro i «nostri». Era del tutto evidente che qualcuno aveva promesso di non fare nessuna legge, e che fino all’ultimo ha cercato di far saltare tutto per aria. Per non parlare del dibattito sul Partito democratico, che ha pesato come un macigno: se non si è fatto qualcosa di meglio, è perché bisognava trovare la quadra dentro il dibattito sul Pd. Rifondazione, fin dall’inizio, ha detto con molta trasparenza quali erano i temi da trattare, sui quali non si poteva mediare: uno di questi è il riconoscimento dei diritti degli omosessuali. Ma tutte le cose sono fatte di tappe. Anche se questo è veramente un piccolo, piccolo passo.

Davvero non si poteva ottenere di meglio?
Stando così le cose, onestamente credo di no. Ci tengo a ringraziare pubblicamente i ministri Bindi e Pollastrini che, ne sono certa, hanno fatto tutto ciò che si poteva fare.

Come dovrebbe migliorare il testo?
Intanto, nelle sedi in cui verrà discussa, sulla reversibilità della pensione, che certo non può arrivare dopo nove anni di convivenza. Trovo che ci siano degli squilibri tra diritti e doveri davvero pazzesca: come si fa a introdurre la legittima per l’eredità fino al terzo grado di parentela prima del subentro del convivente. E’ ridicolo. Per non parlare dell’articolo 1: persino il testo del Comune di Padova, votato anche dalla Margherita, è più avanzato. Si prevede almeno la comunicazione congiunta quando si richiede il certificato di famiglia anagrafica. Bisogna fare una legge che sia in sintonia con i bisogni del paese reale, è questa la grande scommessa.

Che ne dice del nuovo acronimo Dico al posto di Pacs?
Azzeccatissimo. Ribattezziamolo lo faccio ma non lo Dico….

Fonte: ilManifesto.it

8 commenti

Maurizio

Io, che sono sempre stata per la linea matrimonialista. [..] ricominciamo a parlare di matrimoni per i gay e di adozioni

Faccio sommessamente notare che Rifondazione non ha votato la mozione della Rosa Nel Pugno che proponeva appunto questo…

PriofumoLavanda

..in sostanza è quello che credo anche io ed io eviterei di farne una battaglia ideologica tra destra e sinistra,sempre non si voglia fare la fine dei talebani religiosi che si contengono il falso scettro dei giusti e gli sbagliati.Comunque che questo governo non abbia le palle per cambiare il paese e rinnovarlo lo s’intuisce dalla finanziaria che cambiava a seconda delle lamentele del momento e così si è fatto per i PACS che si sono trasformati in ridicoli DiCo,ma in sostanza non accontentano nessuno e deludono fortemente gli elettori che in questo governo volevano dimenticare cinque anni di retrocessione al MedioEvo..

salvatore

@maurizio: figuriamoci, non dovrebbe essere una novità nemmeno per rifondazione

Silent

Il testo è ancora grezzo e va affinato, ma credo che Rifondazione non potrà ottenere nulla in più di quanto previsto dal DDL. è una legge non pesante, leggera, che andrebbe rinforzata, ma purtroppo il quadro politico non è favorevole. Invece di fare le solite barricate sarebbe meglio collaborare. Prendiamo questi DICO, almeno smuoviamo un pò le acque

Marco G.

Se torna Berlusconi lo cambia lui il testo, radicalmente… l’unico modo di avere di più è avere più voti la prossima volta che si torna a votare

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