Usa, si risveglia il Ku Klux Klan

Volantini in Indiana e in Iowa, riunioni in Texas e forse anche un blitz ai confini fra Arizona e Messico. L’organizzazione razzista bianca del Ku Klux Klan rialza la testa negli Stati Uniti grazie a un boom di adesioni favorito dall’emergenza clandestini. I dati raccolti dal «Southern Poverty Law Center», dalla Lega anti-diffamazione (Adl) e dall’Fbi coincidono nel descrivere la crescente popolarità dei cappucci bianchi nelle zone dove sono più forti le tensioni con gli illegali: in primo luogo ispanici ma anche musulmani.
Fra i primi testimoni del fenomeno Randy TenBrink, sergente della polizia di Amarillo in Texas, che confessa di essere rimasto «sorpreso» non solo «dal primo raduno del Klan avvenuto da queste parti negli ultimi 30 anni» ma anche «per il contenuto dei messaggi» mirati contro i clandestini ispanici al posto di afroamericani e ebrei. «Il Kkk fa leva sull’allarme immigrati per diffondere l’immagine di un’America sotto assedio – spiega Deborah Lauter, direttore del dipartimento Diritti Civili dell’Adl guidata da Abraham Foxman – e cercare reclutare come non avviene dagli anni Sessanta». […]
Per avere un’idea delle dimensioni del fenomeno in una mattina degli ultimi giorni del 2006 la città di Bloomington, in Indiana, si è svegliata ricoperta da seimila manifesti che accusavano i clandestini di «rubare il lavoro». Fra i leader del Kkk c’è il «Mago imperiale» Phil Lawson che guida l’«Unione dei Cavalieri del Nord e del Sud» e, durante un raro scambio di email con un giornale locale dell’Indiana, ha confermato la crescita di adesioni: «ogni giorno in cui il governo consente all’invasione illegale messicana di continuare, gli iscritti si moltiplicano.
A provare la matrice dell’ondata di razzismo anti-immigrati c’è la crescita del Kkk in alcune zone occidentali dell’Iowa teatro negli ultimi 10 anni di una consistente rafforzamento della presenza di latinoamericani. «Il Kkk è convinto – aggiunge Deborah Lauter – che il governo americano stia abbassando la guardia contro l’immigrazione di non bianchi, ispanici e musulmani, su istigazione degli ebrei al fine di stravolgere l’identità nazionale».
Le inchieste svolte dall’Adl hanno portato ad identificare le roccaforti della rinascita del Klan in Alabama, Arkansas, Mississippi e Tennessee mentre le maggiori novità sarebbero i gruppi formatisi di recente in Maryland, New Jersey e Pennsylvania ovvero sulla costa atlantica.

Fonte: laStampa.it 

8 commenti

Kris

Ecco la dimostrazione di come queste orgamizzazioni vivano di odio puro e semplice, senza nessun retroterra razionale: Basta guardare la facilità con cui si scagòiano su obbiettivi diversi a seconda dell'”emergenza”! sono patetici!

Stefano

Avevo letto la notizia anche si Affari Italiani ed in quell’articolo dicevano che anzichè fare come in passato, cioè compiere atti illegali, questa volta attuano una politica di persuasione al fine di far commettere gli atti illegali agli altri.
Onestamente questo comportamento non mi è nuovo, devono aver preso ad esempio certi schieramenti politici italiani che hanno le medesime finalità…

Ernesto

“il governo americano stia abbassando la guardia contro l’immigrazione di non bianchi, ispanici e musulmani, su istigazione degli ebrei”
Certo, gli ebrei vogliono più islamici in America…

Edoardo Paravano

Ernesto sei un grande!

Comunque bisogna dire che certe politiche dell’immigrazione fatte col deretano sono foriere della nascita di queste organizzazioni, sarebbero rimasti quattro poveri pirla se non ci fosse stata una immigrazione così di massa ed incontrollata.

Poi ovvio tutto il disprezzo per queste azioni…

lik

@ Ernesto

Ma è una lunga tradizione dei movimenti razzisti e di estrema destra negli USA e anche in Francia, accusare gli Ebrei di proimmigrazionismo. In sostanza la loro teoria è la seguente: favorendo l’aborto e l’immigrazione gli Ebrei vogliono vendicarsi del genocidio e concorrere all’estinzione dei bianchi. Ora gli Ebrei sono stati in prima linea, in USA e in Francia per i diritti delle donne e per i diritti delle altre minoranze, ad esempio i neri che poi come ringraziamento hanno invetato (in particolare il convertito all’islam antisemita Louis Farrakhan) la leggenda che gli Ebrei abbiano fatto più affari di tutti nella tratta degli schiavi.
Probabilemente hai ragione tu, adesso gli Ebrei americani non sarebbero certo favorevoli all’immigrazione islamica di massa (che del resto negli USA è comunque marginale) ma si preoccupano pure dell’immigrazione ispanica. Su Haaretz ho letto due interessanti articoli sul fatto che l’antisemitismo sia particolarmente diffuso tra gli immigrati ispanici per il fatto che la traduzione della Nostra Aetate del 1965 che avrebbe assolto gli Ebrei dal “deicidio” è arrivata più tardi in america latina. Comunque huttington ha scritto le stesse cose sui latinos che sugli islamici. Si tratta comunque di un fenomeno molto particolare. Fino ad adesso l’immigrazione negli stati uniti si basava sull’assimilazione linguistica (i programmi di repressione del tedesco, del fracese e dell’italiano sono esistiti eccome). Gli ispanici sono talmente tanti che non si assimilano linguisticamente. Quindi un fenomeno nuovo, una minoranza sempre più in crescita di persone cattoliche e ispanofone che demograficamente porterà cambiamenti nuovissimi negli USA. Persino la chiesa cattolica ha istituito la messa in spagnolo, come del resto ha fatto a Genova dove il 50% degli immigrati sono ispanici.

davide

Ecco a voi una nuova reazione chimica:
Ratzy+lega nord+ teocon +teodem>>Kkk

Edoardo Paravano

Ratzy+lega nord+teocon+teodem=non danno proprio una sega!!!
Vuoi farvi credere a preti con maroni con rutelli?
Ma cos’hanno in comune?

Il KKK ha una sua storia che nulla c’entra con il nostro paese.

Commenti chiusi.