«L’Olanda è lontana»

«I Dico? Una pagliacciata»
E’ una bocciatura netta quella che esprimono Antonio Garullo e Mario Ottocento, la prima coppia gay italiana che per sposarsi è dovuta andare in Olanda e che non riesce a trascrivere il matrimonio in Italia. «Viviamo insieme da anni, adesso dovrei fare una raccomandata a Mario e aspettare l’avviso di ricevimento per formalizzare la nostra unione?», si chiede Antonio Garullo. «Non scherziamo, quella raccomandata non la spedirò mai – prosegue – qui si è fatta una proposta scontentare tutti e accontentare solo il Vaticano con responsabilità anche delle associazioni gay». Garullo e Ottocento, residenti a Latina, si sono sposati in Olanda il primo giugno del 2002. Nei prossimi giorni il difensore della coppia ha intenzione di presentare ricorso in Cassazione contro la decisione di non registrare il matrimonio all’anagrafe di Latina. «Non ci hanno mai citato un articolo di legge che vieta la possibilità di registrare il nostro matrimonio», spiega Garullo.
Blair e l’«equality agenda»
«In Gran Bretagna si vive bene». Con una confessione in «podcasting» dal sito di Downing Street Tony Blair ha difeso a spada tratta, tra le altre cose, la sua «equality agenda». Il primo ministro inglese ha lodato il pluralismo confessionale e culturale che si respira in Gran Bretagna notando che alla sua gestione «poco liberal» sulla sicurezza ha contrapposto una visione assolutamente «pro diritti dei gay» per molti versi estranea alla cultura tradizionale del Labour.
La via colombiana ai «Pacs»
Coppie omosessuali equiparate a quelle eterosessuali per i diritti patrimoniali in Colombia. Il requisito? Che la convivenza duri da almeno due anni. Lo ha deciso la Corte costituzionale con una sentenza che farà epoca: in caso di separazione i beni vanno suddivisi come tra marito e moglie. Allo stesso modo, è riconosciuto il diritto all’eredità in caso di decesso di uno dei due conviventi.
Scisma tra gli anglicani?
Non solo per i gay ma quasi. Critiche furiose dai vescovi africani contro la Chiesa episcopale americana, dove un gay dichiarato, Gene Robinson, è stato ordinato vescovo. «I sacerdoti dei paesi africani sono in genere molto più rigidi sui diritti civili di quelli dei ricchi paesi occidentali, tanto che potrebbero quasi far parte di chiese diverse», ha commentato alla «Reuters» lo storico Philip Jenkins. La disputa sarà affrontata a un convegno che si apre il 14 febbraio a Dar Es Salaam.

Fonte: IlManifesto.it

13 commenti

Ernesto

Mi stupisce che Blair continui a lodare il pluralismo confessionale, con tutti i danni che ha portato. Quanto ai “DiCo”, che sia una pagliacciata lo si capisce anche solo dal nome.

Daniela

quando amato disse che sfidava chiunque a dire che i pacs francesi erano migliori dei dico italiani, mi sono messa a ridere, una affermazione tanto ridicola e quanto superflua. I pacs francesi sono infinitamente migliori dei dico italiani, la scemenza della raccomandata non riesco prorpio a mandarla giù

L'italiano metafisico

Perr fortuna è lontana!
QUi abbiamo il Vaticano che ci tutela dalle perversioni diaboliche di certi fenomeni da baraccone
che vorrebbero diritti per amenità!
Piantatela di farvi pubblicità e chiedere tutele solo per i vostri gusti sessuali traviati!

Lorenzo

già, anzi riaprano i campi di concentramento per i gay, così almeno i gay italiani potranno ottenere asilo politico nei paesi civili, quelli lontani dal Vaticano.

archibald.tuttle

«Non ci hanno mai citato un articolo di legge che vieta la possibilità di registrare il nostro matrimonio»

questo dimostra la grande laicita dell’anagrafe di latina, che avrebbe potuto citare l’articolo 6: non commettere atti impuri…

Lorenzo

andiamo tutti in Colombia, gay, donne, atei, liberali e altre persone perbene.
In Italia lasceremmo solo i corrotti, i mafiosi, i picchiatori e gli assassini, che come è noto sono persone assai religiose (a Pinochet in fin dei conti nessuno ha negato il funerale in chiesa).

Lafayette

Nel paese che accetta supinamente di pagare la “decima” dell’otto per mille IRPEF ad un clero da ancien règime,i politici della corte infeudati all’ultimo monarca assoluto del pianeta ,si apprestano a recitare l’ennesima patetica farsa votando un provvedimento insignificante e accomodante!
Ci vogliono ben altro che le brioches a placare la fame di democrazia e legalità dei buoni Cittadini!

Ernesto

Non è l’ultimo monarca assoluto, ce ne sono altri: Arabia Saudita, Tonga, …

emel

>QUi abbiamo il Vaticano che ci tutela dalle perversioni diaboliche di certi fenomeni da
>baraccone che vorrebbero diritti per amenità!
>

Non ci restera’ per molto se continua a rompere la minchia, larva cattolica.
Poi lo mandiamo a casa tua il metapapa, tu quale parte del maiale preferisci ?

zumpappa

>Non ci restera’ per molto se continua a rompere la minchia, larva cattolica.
>Poi lo mandiamo a casa tua il metapapa, tu quale parte del maiale preferisci ?

I maiali erano quelli della rivoluzione d’ottobre, non hai letto Orwell? Poi son nati i porcellini…

Ely

Ma l’italiano metafisico è un bigotto reazionario illiberale e un po’ fascistelpaolotto?

Kaworu

@zumpappa

ti prego, non citare orwell se non hai capito una minchia di quello che voleva dire…

“tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri”. questa frase è adattabile all’attuale situazione italiana…

@ely
si, è così. ed è anche ignorante come una capra…

Lafayette

Financo D’alema e Amato,a suo tempo anticipatori della tendenza,oggi assai à la page,dell’ateismo “devoto” hanno obbiettato,seppur blandamente alle farneticazioni d’oltretevere!
Ma oramai la peste nera si é diffusa ovunque:l’incredibile bombardamento mediatico degli ultimi decenni ha veicolato il contagio.
Due secoli fa,il palazzo e il clero erano isolati nella società,oggi sono molto più forti; a noi tocca subire questo rigurgito di totalitarismo novecentesco,ma ça ira,anche questo regime nella polvere cadrà!

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