Vaticano all’attacco di Nonno Libero

L’«Osservatore Romano» accusa Lino Banfi. Perché sotto le spoglie paciose di Nonno Libero si impegnerebbe a promuovere le famiglie omosessuali. Anzi, secondo il quotidiano della Santa Sede il popolare attore farebbe parte di un disegno prestabilito della Rai, partito da lontano: «Riciclare un comico nel ruolo di nonno saggio e bonario, imporlo come l’eroe rassicurante di una perfetta famiglia italiana per poi fargli piazzare un messaggio ben preciso in un momento particolarmente favorevole». Questo: proprio mentre nel Paese si discute del ddl sui Dico e le unioni di fatto.
E tutto ciò perché nella quinta serie del popolarissimo «Medico in Famiglia», in onda a marzo su Raiuno, il dottor Oscar (Paolo Sassanelli), medico della Asl, ufficializza la sua relazione sentimentale con il collega pediatra Max (Alessandro Bertolucci). Oscar però è anche il papà di Agnese, nata da una relazione fugace con l’amica di sempre Jessica. E per la quale Max diventerà un secondo padre, con la indiretta benedizione di Banfi-Nonno Libero.
Ed è in questa parte della trama che l’«Osservatore Romano» legge un via libera televisivo e culturale non solo alle unioni ma anche alle adozioni per i gay. «Certe discutibili fiction della Rai», così si intitolava ieri l’elzeviro di Mario Gabriele Giordano. Che ironicamente riconosce a Viale Mazzini una certa lungimiranza. «Captato un trascinante consenso tra la folla dei meno provveduti», la Rai e Banfi avrebbero piazzato il primo colpo alla famiglia tradizionale con la minifiction «Il padre delle spose» (7 milioni di spettatori) in cui Banfi impersonava il papà di una ragazza lesbica che va in Spagna a sposare la fidanzata. E che gli valse il ringraziamento del presidente Claudio Petruccioli a nome di tutta l’azienda. Ora con la coppia fissa omosex del «Medico in Famiglia» (stessa sceneggiatrice, Paola Pascolini) il passo successivo: «Si propaganda la possibilità di affidare a coppie omosessuali l’educazione di bambini per un’ambigua parodia di famiglia».
Sbalordito ma sereno Lino Banfi: «Se ho sbagliato chiedo scusa ma sinceramente non capisco perché proprio adesso l'”Osservatore Romano” se la prenda con me. In tv sono stato il fratello di un gay, un frate con un figlio. Mi pare una tiratina d’orecchie un po’ tardiva. Nel “Medico in Famiglia” c’è una coppia gay, è vero, ma a parte che non convivono, nella storia io con loro non c’entro nulla. E comunque guardino la fiction prima di giudicare». […]
Apprezza il monito Mario Landolfi, An, presidente della Commissione di Vigilanza: «La Rai dovrebbe avviare una seria riflessione su come trattare i temi della diversità e della famiglia senza inseguire mode e tendenze del momento». Per Francesco Giro, responsabile di Forza Italia per i rapporti con il mondo cattolico «spesso i palinsesti Rai sono penosi e la fiction con Banfi è una corsa banale alla cattiva imitazione della realtà». Di parere opposto il Ds Giuseppe Giulietti, commissario in Vigilanza, per cui «i temi delle unioni di fatto e dell’omosessualità sono stati affrontati con grande sensibilità e rigore professionale». Sconsolato Banfi: «Pensare che il primo marzo faccio 45 anni di matrimonio e che a luglio ero a Valencia per il quinto incontro mondiale delle famiglie. Il mio intervento è stato applaudito pure dal papa… Più che un rimprovero mi aspettavo un invito dal Vaticano».

Fonte: Corriere.it 

Archiviato in: Generale

13 commenti

RazionalMENTE.net

Beh, almeno questo sarebbe un disegno realmente intelligente!!! 🙂

L’Ossevatore Romano è da ricoverare d’urgenza in reparto psichiatria intensiva.

RazionalMENTE.net

All’Osservatore Romano, Banfi dovrebbe rispondere: “Non sono frocione, non mi chiamo Frifrì, sono commisserio e ti faccio un culo così” 🙂

archibald.tuttle

“E comunque guardino la fiction prima di giudicare”

banfi crede ancora che sta gentaglia basi il proprio giudizio sull’evidenza?

dv64

Banfi, mandali a prenderselo in culo, che ci sei andato a fare Valencia, ma quale invito dal Vaticano, alla tua età non hai ancora capito quale feccia merdosa si nasconde sotto quei sottanoni?

Franco Siccardi

«La Rai dovrebbe avviare una seria riflessione su come trattare i temi della diversità e della famiglia senza inseguire mode e tendenze del momento»

No. Sono piuttosto loro che dovrebbero finalmente smetterla di giudicare la societa’ attuale con le fisime ed i tabu’ di un libro di favole scritto da trogloditi medioorientali tremila anni fa.

Quando mi troveranno nel loro libro della smorfia una sola parola che, ad esempio, e’ pericoloso per la salute usare la droga, o fumare tabacco, allora parlino.

Ma troveranno solamente che e’ un abominio mangiare crostacei… Quelli si, la droga no.

Pacs

Commissione di Vigilanza: «La Rai dovrebbe avviare una seria riflessione su come trattare i temi della diversità e della famiglia senza inseguire mode e tendenze del momento»

Aiuto

RazionalMENTE.net

La RAI dovrebbe avviare una seria riflessione sulla porosità spongiforme cerebrale di Landolfi. Propongo una puntata monografica di Superquark.

franco viola

E’ ora di finirla di affidare a proposito della “famiglia omosessuale”il contraddittorio alla Chiesa Cattolica:la questione è di capitale importanza invece per la società in senso laico,la forma che vuole darsi,il futuro che vuole garantirsi.Il dibattito DEVE essere interno al mondo laico.La Chiesa fa la sua parte,che dovrebbe fare sennò?Quanto agli omosessuali(so quel che dico),non facciamoci ingannare:tutta questa attesa spasmodica di avere accesso a matrimonio,adozioni e compagnia bella,ammesso che sia generalizzabile, nulla ha a che vedere con la reale capacità di sostenere/mantenere un rapporto veramente stabile la cui legalizzazione sarebbe quindi il coronamento di una effettiva unione e non l’illusoria soluzione di un probleba esistenziale-affettivo che può essere semmai affrontato ed eventualmente risolto dall’interno e non magicamente con una legge.Ci sono le eccezioni,ci sono sempre state,ma a parte il fatto che non bisogna dare per scontato che a queste coppie interessi inevitabilmente sposarsi o stipulare dei pacs,semplicemente non dovrebbero prendere il posto degli altri e ricorrere al diritto privato per aggiustare le loro legittime esigenze.Tutto questo casino nasce dalla pretesa assai infondata di una perfetta omologazione tra etero ed omosessualità(e di tante altre faccende di cui qui non parlo),e dico questo non perchè necessariamente io stabilisca delle gerarchie,ma perchè per me è lapalissiano che le due forme amorose,al di la delle apparenze, hanno significato,struttura,rapporti di potere,limiti e possibilità molto diverse.L’omosessualità snatura se stessa e perde i propri specifici valori e significati se pretende di essere ciò che non è.A buon intenditor poche parole.

RazionalMENTE.net

Caro Franco Viola, a me non interessano tutti ‘sti ragionamenti. Personalmente non mi sposerei né uomini, né donne, ma penso che chi voglia farlo debba poterlo fare. Insomma esiste il matrimonio per gli etero, allora è giusto che esista anche per i gay. Tutto il resto sono chiacchiere. L’omofobia cattolica va stigmatizzata esattamente come quella di altra provenienza.

Hanmar

@ Franco Viola

Sara’ l’ora post-prandiale che mi rende pericolosamente incline all’abbiocco, ma… non ho capito una beata fava!
Mi ci metti i sottotitoli per favore?

Saluti
Hanmar

franco viola

Siete gente in malafede e intenzionalmente ottusa,quindi vi lascio cuocere nel vostro stupido brodo(primordiale).

aldo

La Chiesa Cattolica deve poter dire la sua circa i sacramenti che gestisce.
I politici la smettano di fare a gara su chi è più cattolico e riverente verso le gerarchie ecclesiastiche.
Secondo me ci sono più cattolici nei partiti cosidetti laici che in quelli di “ispirazione”cattolica.
E poichè anch’io debbo poter dire la mia dico questo: Perchè la Chiesa non denuncia chiaramente quei politici che vivono in situazioni di concubinaggio vedi Berlusconi,Casini ecc.
questi ultimi fra i più accesi paladini dei “valori” cristiani ??
Quanto agli omosessuali ritengo che si debba guardar loro con spirito di carità cristiana.

Commenti chiusi.