In Italia le coppie di fatto sono in continuo aumento, un fenomeno al quale corrisponde una diminuzione dei matrimoni. Non solo: sono sempre di più le coppie di fatto che scelgono di avere dei figli. L’incidenza dei bambini nati al di fuori del matrimonio, attesta l’Istat nell’indagine ‘Il matrimonio in Italia: un’istituzione in mutamento’, è attualmente intorno al 15 per cento, cioè quasi 80.000 nati all’anno, quasi il doppio rispetto a 10 anni fa, quando questo valore era pari all’8 per cento.
“Questo fenomeno – spiega l’Istat – va interpretato nel quadro più generale delle trasformazioni dei comportamenti familiari. Sono infatti sempre più numerose le coppie, ormai oltre 500.000, che scelgono di formare una famiglia al di fuori del vincolo del matrimonio”.
Nel 2005 sono stati celebrati poco più di 250.000 matrimoni. Rapportato al ’72 il numero presenta un vistosissimo calo: infatti in quell’anno ne vennero celebrati 419.000.
Oltre alla tendenza a vivere la vita di coppia senza contrarre matrimonio, si è rafforzata nel 2005 (anno di riferimento dell’indagine) la tendenza a posticipare l’età delle nozze per chi invece continua a fare questa scelta: attualmente infatti gli sposi alle prime nozze hanno un’età media che è intorno ai 32 anni e le spose quasi 30, quattro anni in più dell’età che avevano in media i genitori al primo matrimonio.
Istat, aumentano le coppie di fatto e i figli nati fuori dal matrimonio
6 commenti
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prima o poi anche i politici sbatteranno il naso contro la realtà…
dubito che in un paese a maggioranza di coppie di fatto, possan prendere voti senza dare qualcosa in cambio.
ovviamente quando questa maggioranza ci sarà, e secondo me tra non così tanto tempo
Dico: primo passo in avanti verso uno stato davvero laico o contentino per la sinistra cosiddetta radicale? Intanto la proposta c’è e speriamo che passi in Parlamento!
ma se la gente continua a dare voti in cambio di favori da parte dei potenti o per compiacere i capimafia, chiaramente i partiti daranno la preminenza a chi veramente garantisce loro i voti, e non ai cittadini. E si sa che in Italia i potenti (e i capimafia per primi) sono tutti cattolicissimi!
Ma tanto le coppie di fatto non sono un problema urgente… Secondo Buttiglione i pacs servirebbero solo ai gay, a chi vuole evitare di perdere l’assegno di mantenimento che gli arriva dall’ex coniuge, a chi non si può sposare perchè in attesa del divorzio e ai giovani che convivono per in periodo di prova in attesa di sposarsi. Ma per favore!
E’ partita la macchina organizzativa per promuovere il Referendum popolare propositivo a favore dei pacs. I cittadini ed elettori su un tema così importante devono potere esprimere la loro posizione.