Pakistan, no ai matrimoni forzati

Vietare la tradizione secolare dei matrimoni combinati dai genitori con le ragazze “date” in sposa per placare i conflitti familiari. Eliminare le procedure che permettono di togliere alla moglie la sua parte di eredità familiare. Sono due degli obiettivi del progetto di legge “prevenzione di atti contro le donne” presentato oggi in Parlamento dal governo guidato dal Pakistan Muslim League, il partito del presidente Pervez Musharraf. La moderazione illuminata, come il presidente ama definire questo corso della vita politica pachistana, passa ora attraverso il riconoscimento dei diritti alle donne che ancora, soprattutto nelle aree povere e rurali, subiscono discriminazioni e violenze. Già a novembre, nonostante le dure proteste dei gruppi conservatori, il governo ha fatto una legge per penalizzare lo stupro. Musharraf ha promesso di andare avanti con le riforme. Dopo l’abolizione dei matrimoni forzati presentata oggi – ma la cui discussione avverrà nei prossimi mesi – il presidente ha annunciato una riforma della legge sulla blasfemia che, secondo quanto denunciato dagli attivisti per i diritti umani, viene spesso usata per opprimere le minoranze religiose. […]

Fonte: Repubblica.it