Il Papa: “L’amore di Dio è anche eros, Gesù ne è la rivelazione più sconvolgente”

L’amore di Dio è anche eros: nell’Antico Testamento il Creatore dell’Universo mostra verso il popolo che si è scelto una predilezione che trascende ogni umana motivazione”: lo sottolinea Benedetto XVI, nel Messaggio per la Quaresima 2007. Un tema già affrontato dal Papa nella sua prima enciclica la “Deus caritas est”, nella quale si distinguevano le due componenti dell’amore: l’agape che “indica l’amore oblativo di chi ricerca esclusivamente il bene dell’altro”, e l’eros che “denota invece l’amore di chi desidera possedere ciò che gli manca ed anela all’unione con l’amato”.
Nel documento pubblicato oggi, Benedetto XVI ribadisce che se “l’amore con cui Dio ci circonda è senz’altro agape”, c’è anche una “passione divina” che la Bibbia descrive “con immagini audaci come quella dell’amore dell’uomo per una donna adultera”. “Questi testi biblici – afferma – indicano che l’eros fa parte del cuore stesso di Dio: l’Onnipotente attende il sì delle sue creature come un giovane sposo quello della sua sposa”. […]
“Ripiegandosi su se stesso – scrive ancora Joseph Ratzinger – Adamo si è allontanato da quella fonte della vita che è Dio stesso, ed è diventato il primo di quelli che per timore della morte erano tenuti in schiavitù per tutta la vita”. […]
“E’ Gesù – conclude – la rivelazione più sconvolgente dell’amore di Dio, un amore in cui eros e agape, lungi dal contrapporsi, si illuminano a vicenda. Sulla Croce è Dio stesso che mendica l’amore della sua creatura: Egli ha sete dell’amore di ognuno di noi”.

Fonte: Repubblica.it

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171 commenti

downlow

Tradotto: la scopata conforme alla legge naturale è quella tra uomo e donna all’interno del matrimonio. Non vedo cosa ci sia di nuovo nelle stronzate che vomita se non l’epressione lessicale

JSM

più sono stronzate, più il credente ci vede Verità

che in Gesù ci sia eros è davvero bella: concepito senza trombare, non tromba lui e finisce ammazzato di botte
io ci vedo più sfiga che eros

Micky

crescete e moltiplicatevi! cioè mangiate e scopate come ricci. E i preti che fanno? Digiuno ed astinenza.

inhocsignovinces

MESSAGGIO DI SUA SANTITÀ
BENEDETTO XVI
PER LA QUARESIMA 2007

“Volgeranno lo sguardo a Colui
che hanno trafitto” (Gv 19,37)

Cari fratelli e sorelle!

“Volgeranno lo sguardo a Colui che hanno trafitto” (Gv 19,37). E’ questo il tema biblico che quest’anno guida la nostra riflessione quaresimale. La Quaresima è tempo propizio per imparare a sostare con Maria e Giovanni, il discepolo prediletto, accanto a Colui che sulla Croce consuma per l’intera umanità il sacrificio della sua vita (cfr Gv 19,25). Con più viva partecipazione volgiamo pertanto il nostro sguardo, in questo tempo di penitenza e di preghiera, a Cristo crocifisso che, morendo sul Calvario, ci ha rivelato pienamente l’amore di Dio. Sul tema dell’amore mi sono soffermato nell’Enciclica Deus caritas est, mettendo in rilievo le sue due forme fondamentali: l’agape e l’eros.

L’amore di Dio: agape ed eros

Il termine agape, molte volte presente nel Nuovo Testamento, indica l’amore oblativo di chi ricerca esclusivamente il bene dell’altro; la parola eros denota invece l’amore di chi desidera possedere ciò che gli manca ed anela all’unione con l’amato. L’amore di cui Dio ci circonda è senz’altro agape. In effetti, può l’uomo dare a Dio qualcosa di buono che Egli già non possegga? Tutto ciò che l’umana creatura è ed ha è dono divino: è dunque la creatura ad aver bisogno di Dio in tutto. Ma l’amore di Dio è anche eros. Nell’Antico Testamento il Creatore dell’universo mostra verso il popolo che si è scelto una predilezione che trascende ogni umana motivazione. Il profeta Osea esprime questa passione divina con immagini audaci come quella dell’amore di un uomo per una donna adultera (cfr 3,1-3); Ezechiele, per parte sua, parlando del rapporto di Dio con il popolo di Israele, non teme di utilizzare un linguaggio ardente e appassionato (cfr 16,1-22). Questi testi biblici indicano che l’eros fa parte del cuore stesso di Dio: l’Onnipotente attende il “sì” delle sue creature come un giovane sposo quello della sua sposa. Purtroppo fin dalle sue origini l’umanità, sedotta dalle menzogne del Maligno, si è chiusa all’amore di Dio, nell’illusione di una impossibile autosufficienza (cfr Gn 3,1-7). Ripiegandosi su se stesso, Adamo si è allontanato da quella fonte della vita che è Dio stesso, ed è diventato il primo di “quelli che per timore della morte erano tenuti in schiavitù per tutta la vita” (Eb 2,15). Dio, però, non si è dato per vinto, anzi il “no” dell’uomo è stato come la spinta decisiva che l’ha indotto a manifestare il suo amore in tutta la sua forza redentrice.

La Croce rivela la pienezza dell’amore di Dio

E’ nel mistero della Croce che si rivela appieno la potenza incontenibile della misericordia del Padre celeste. Per riconquistare l’amore della sua creatura, Egli ha accettato di pagare un prezzo altissimo: il sangue del suo Unigenito Figlio. La morte, che per il primo Adamo era segno estremo di solitudine e di impotenza, si è così trasformata nel supremo atto d’amore e di libertà del nuovo Adamo. Ben si può allora affermare, con san Massimo il Confessore, che Cristo “morì, se così si può dire, divinamente, poiché morì liberamente” (Ambigua, 91, 1956). Nella Croce si manifesta l’eros di Dio per noi. Eros è infatti – come si esprime lo Pseudo Dionigi – quella forza “che non permette all’amante di rimanere in se stesso, ma lo spinge a unirsi all’amato” (De divinis nominibus, IV, 13: PG 3, 712). Quale più “folle eros” (N. Cabasilas, Vita in Cristo, 648) di quello che ha portato il Figlio di Dio ad unirsi a noi fino al punto di soffrire come proprie le conseguenze dei nostri delitti?

“Colui che hanno trafitto”

Cari fratelli e sorelle, guardiamo a Cristo trafitto in Croce! E’ Lui la rivelazione più sconvolgente dell’amore di Dio, un amore in cui eros e agape, lungi dal contrapporsi, si illuminano a vicenda. Sulla Croce è Dio stesso che mendica l’amore della sua creatura: Egli ha sete dell’amore di ognuno di noi. L’apostolo Tommaso riconobbe Gesù come “Signore e Dio” quando mise la mano nella ferita del suo costato. Non sorprende che, tra i santi, molti abbiano trovato nel Cuore di Gesù l’espressione più commovente di questo mistero di amore. Si potrebbe addirittura dire che la rivelazione dell’eros di Dio verso l’uomo è, in realtà, l’espressione suprema della sua agape. In verità, solo l’amore in cui si uniscono il dono gratuito di sé e il desiderio appassionato di reciprocità infonde un’ebbrezza che rende leggeri i sacrifici più pesanti. Gesù ha detto: “Quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me” (Gv 12,32). La risposta che il Signore ardentemente desidera da noi è innanzitutto che noi accogliamo il suo amore e ci lasciamo attrarre da Lui. Accettare il suo amore, però, non basta. Occorre corrispondere a tale amore ed impegnarsi poi a comunicarlo agli altri: Cristo “mi attira a sé” per unirsi a me, perché impari ad amare i fratelli con il suo stesso amore.

Sangue ed acqua

“Volgeranno lo sguardo a Colui che hanno trafitto”. Guardiamo con fiducia al costato trafitto di Gesù, da cui sgorgarono “sangue e acqua” (Gv 19,34)! I Padri della Chiesa hanno considerato questi elementi come simboli dei sacramenti del Battesimo e dell’Eucaristia. Con l’acqua del Battesimo, grazie all’azione dello Spirito Santo, si dischiude a noi l’intimità dell’amore trinitario. Nel cammino quaresimale, memori del nostro Battesimo, siamo esortati ad uscire da noi stessi per aprirci, in un confidente abbandono, all’abbraccio misericordioso del Padre (cfr S. Giovanni Crisostomo, Catechesi, 3,14 ss.). Il sangue, simbolo dell’amore del Buon Pastore, fluisce in noi specialmente nel mistero eucaristico: “L’Eucaristia ci attira nell’atto oblativo di Gesù… veniamo coinvolti nella dinamica della sua donazione” (Enc. Deus caritas est, 13). Viviamo allora la Quaresima come un tempo ‘eucaristico’, nel quale, accogliendo l’amore di Gesù, impariamo a diffonderlo attorno a noi con ogni gesto e parola. Contemplare “Colui che hanno trafitto” ci spingerà in tal modo ad aprire il cuore agli altri riconoscendo le ferite inferte alla dignità dell’essere umano; ci spingerà, in particolare, a combattere ogni forma di disprezzo della vita e di sfruttamento della persona e ad alleviare i drammi della solitudine e dell’abbandono di tante persone. La Quaresima sia per ogni cristiano una rinnovata esperienza dell’amore di Dio donatoci in Cristo, amore che ogni giorno dobbiamo a nostra volta “ridonare” al prossimo, soprattutto a chi più soffre ed è nel bisogno. Solo così potremo partecipare pienamente alla gioia della Pasqua. Maria, la Madre del Bell’Amore, ci guidi in questo itinerario quaresimale, cammino di autentica conversione all’amore di Cristo. A voi, cari fratelli e sorelle, auguro un proficuo itinerario quaresimale, mentre con affetto a tutti invio una speciale Benedizione Apostolica.

Dal Vaticano, 21 novembre 2006

BENEDICTUS PP. XVI

papa Nazinger

“Questi testi biblici – afferma – indicano che l’eros fa parte del cuore stesso di Dio: l’Onnipotente attende il sì delle sue creature come un giovane sposo quello della sua sposa”. “Egli ha sete dell’amore di ognuno di noi”.

In poche parole dio sarebbe una specie di padre incestuoso, se è vero che ha il dono dell’ubiquità mi sa bisogna guardarsi il culo.

neconvengo

>L’amore di Dio è anche eros

Infatti mia sembra proprio che dio si stia fottendo lo stato italiano.

Daniele Gallesio

x inhocsignovinces

Tages era un extraterrestre?
di Antonio Marcianò

Con questo breve studio, intendo provare a dimostrare che dietro Tages, il mitico profeta che rivelò agli Etruschi conoscenze relative al culto ed alla mantica, potrebbe nascondersi il ricordo di una creatura extraterrestre o, per lo meno, ibrida umano-aliena. Qualche studioso di paleoastronautica ha congetturato che profeti e fondatori di religioni che, con il loro insegnamento, impressero una svolta alla storia dell’umanità, furono visitatori di altri mondi: il caso estremo è quello del filologo russo Zaitsev che ipotizzò, suscitando scalpore con un’idea dai più ritenuta sacrilega, un’origine aliena per Gesù. [1] Un approccio di questo tipo, pur forse audace, consentirebbe comunque di spiegare l’eccezionalità di figure ritenute sovrumane. Attraverso un’analisi delle fattezze di Tages e di altri elementi, è possibile instaurare una correlazione tra il vate che erudì i Tirreni e certe creature provenienti da lontanissimi pianeti.

Tages (o Tagete) è un personaggio leggendario cui la tradizione attribuiva l’istituzione della disciplina etrusca, ossia l’insieme di pratiche divinatorie e di venerande credenze che improntavano di sé la religiosità dei Tirreni. Cicerone, Ovidio ed altri autori narrano, anche se con qualche variante, il prodigioso evento di cui fu testimone un agricoltore di Tarquinia, intento ad arare: di colpo, da un solco saltò fuori un essere dalle singolari sembianze, fanciullo, ma saggio come un uomo anziano. Al grido di spavento del contadino, tutta l’Etruria si radunò per apprendere da Tagete i fondamenti della disciplina. Secondo Festo, Tages aveva un’ascendenza divina, in quanto figlio di Genius e nipote di Giove. È stata rilevata dagli studiosi qualche affinità tra il profeta degli Etruschi ed il re Numa Pompilio: è simile la rappresentazione dell’aspetto puerile associata alla sapienza senile, simile la funzione di iniziatori del culto, assegnata ad entrambi i personaggi. Qualche studioso ha pure messo in luce gli addentellati tra la leggenda che ricorda di Numa consigliato dalla ninfa Egeria e il collegamento, in realtà piuttosto inconsistente, tra Tages e la ninfa Vegoia. Le fonti antiche riferiscono a lui i Libri haruspicini, concernenti i sacrifici e l’interpretazione della volontà divina, attraverso l’esame delle viscere degli animali immolati, oltre ai Sacra acheruntica, attinenti all’oltretomba. Giovanni Lido, monaco bizantino del VI secolo, ascrive a Tagete un libro sui terremoti (Tà seismotropicà) ed uno sui tuoni, cui forse attinse lo scrittore neopitagorico Nigidio Figulo.

Nella tarda antichità la figura di Tages fu annoverata tra i più insigni vati e filosofi del mondo classico accanto ad Orfeo, Pitagora, Platone, Socrate, mentre Lido precisa che gli Elleni assimilavano Tages a Hermes chtònios e che i suoi insegnamenti furono trasmessi specialmente a Tarconte, fondatore di Tarquinia, fratello o figlio di Tirreno. [2]

Passiamo in rassegna le fonti per considerare come è descritto Tages nelle opere di Cicerone, Ovidio, Giovanni Lido, Festo, Isidoro di Siviglia, lo scoliasta a Lucano. [3]

Prendiamo in considerazione come è nata l’aruspicina, così potremo giudicare nel modo più facile quale autorità essa possa avere. Si dice che, nel territorio di Tarquinia, mentre si lavorava la terra e un solco veniva impresso più profondamente, un certo Tagete balzò su all’improvviso e rivolse la parola all’aratore. Questo Tagete, a quanto si legge nei libri degli Etruschi, aveva l’aspetto di un bambino, ma la sapienza di un vecchio. Poiché il contadino, rimasto stupito da questa apparizione, levò un alto grido di meraviglia, ci fu un accorrere in massa e, in breve tempo, tutta l’Etruria convenne in quel luogo). Allora Tagete parlò lungamente dinanzi alla folla di coloro che lo ascoltavano. Questi stettero a sentire attentamente ogni sua parola e la misero per iscritto. Inoltre, l’intero discorso fu quello in cui venne contenuta la scienza dell’aruspicina. Essa poi si accrebbe con nuove conoscenze da ricondurre a quei princìpi. Abbiamo appreso queste cose dagli stessi Etruschi. Essi conservano questi scritti e li considerano fonte della loro disciplina.[4]

Il bifolco etrusco vide in mezzo ai campi una zolla fatale che si muoveva spontaneamente senza che alcuno la sollevasse e perdere l’aspetto di terra e subito assumere quello di uomo. Notò che schiudeva la bocca. recentemente formatasi, per predire gli eventi futuri: gli indigeni lo chiamarono Tagete ed egli fu il primo a svelare al popolo etrusco il modo di prevedere l’avvenire. [5]

Dice, dunque, Tarconte in questo scritto (che alcuni pensano sia di Tagete, poiché lì, come in una specie di dialogo, Tarconte domanda e Tagete risponde …), che un tempo, mentre lavorava la terra, gli capitò un fatto meraviglioso, tale che non aveva mai udito che fosse accaduto a nessuno in nessun tempo. Dal solco uscì un bambino che sembrava neonato, non privo, però, di denti e di altri segni dell’età matura. Questo bambino dunque era Tagete, che presso i Greci è anche Hermes ctonio, come in un luogo afferma anche Proclo Diadoco… Tarconte, dunque, il più antico, poiché vi fu anche il recente che guerreggiò ai tempi di Enea, sollevato il bambino e collocatolo nei luoghi sacri, pensò di imparare da lui qualcosa sulle cose segrete. Ottenuto poi ciò che aveva chiesto, compose un libro delle cose trattate, nel quale Tarconte interroga nella lingua comune degli Itali e Tagete risponde attenendosi alle lettere antiche e poco comprensibili a noi.[6]

Si chiama Tagete il figlio di Genio e nipote di Giove. Si dice che da fanciullo diede l’insegnamento dell’aruspicina ai dodici popoli dell’Etruria.[7]

Dicono che nel territorio di Tarquinia, mentre si arava, sia stato tratto fuori dalla terra un fanciullo divino di nome Tagete il quale cantò la disciplina aruspicina che i lucumoni regnanti allora in Etruria scrissero accuratamente.[8]

Dicono che l’arte dell’aruspicina sia stata tramandata agli Etruschi da un certo Tagete. Questi dettò anche l’aruspicina… e poi non apparve più …. Poiché si dice favolosamente che mentre un contadino arava, subito costui saltò fuori dalle zolle, dettò l’aruspicina e nello stesso giorno morì. I Romani tradussero questi libri dalla lingua tusca nella loro propria.[9]

Tages, in lingua etrusca vuol dire “voce mandata fuori dalla terra”. Si dice che questo Tagete nacque all’improvviso mentre si lavorava la terra. Egli scrisse i libri delle profezie. Tagete. Dicono che la scienza dell’aruspicina fu proclamata in Etruria. Si dice che Tarquinio, il flamine Diale (sacerdote di Giove), mentre arava per fare la semina, scavò il figlio di Genio e nipote di Giove. Egli dettò la scienza dell’aruspicina ai dodici figli dei principi e poi non comparve più. Poiché nacque dalla terra fu chiamato Tagete (Tages), “apò tès gès” che in etrusco vale “voce mandata fuori dalla terra”. [10]

Dalle fonti riportate, si evince che Tages aveva una fisionomia fanciullesca cui, però, era associata la sapienza peculiare di un uomo attempato: purtroppo le descrizioni sono piuttosto scarne e non si soffermano sul colore dei capelli e della pelle, tratti somatici che sarebbero stati utili per provare a dimostrare l’assunto, secondo il quale il misterioso fanciullo potrebbe adombrare la figura di un extraterrestre. Tuttavia altre testimonianze letterarie ci soccorrono: si ricordi, in primo luogo, che in Giovanni Lido Tages è collegato a Tarconte, il mitico fondatore di Tarquinia, raffigurato dal geografo Strabone nel modo seguente: “Un uomo nato con i capelli bianchi, tanta era la saggezza che aveva posseduto fin da bambino”.[11]

Secondo A. Palmucci, i due personaggi sono, almeno in una certa misura, sovrapponibili, come d’altronde si deduce dagli analoghi nomi: Tages e Tarchon. [12]In particolar modo, in uno specchio reperito a Tuscania, si trova forse l’effigie dell’eroe, che la didascalia identifica come Avle tarchunus, Aulo di Tarchon. Nel manufatto Tarconte è raffigurato come aruspice che coadiuva il giovinetto Pavatarchies (Tagete), mentre scruta le interiora di una pecora sacrificata. [13]

Le coincidenze tuttavia non finiscono qui. Nel Libro di Enoch si legge: “Dopo un certo tempo mio figlio Matusalemme prese una donna per suo figlio Lamec; ella concepì e generò un figlio la cui carne era bianca come la neve e rossa come una rosa, i suoi capelli erano bianchi come la lana, i suoi occhi erano così belli che, quando li apriva, illuminava tutta la casa rendendola splendente… Suo padre Lamec ebbe timore davanti a lui, fuggì ed andò da suo padre Matusalemme e gli disse: “Ho messo al mondo un bambino diverso dagli altri: non è come gli uomini, ma rassomiglia ad un figlio degli angeli del cielo. La sua natura è diversa e non è come noi”. [14]

Nel Libro dei re, la storia leggendaria della Persia ultimata nel 1010 dal poeta epico neo-persiano Firdausi (Tus, Khorasan, 940 ca.- 1020 ca), è raccontata la nascita di un bimbo di nome Zal, figlio del re Sam. Anche in questo caso il genitore è esterrefatto dinanzi all’aspetto anomalo del neonato che ha un corpo enorme, “lucido come l’argento”, i capelli canuti come un vecchio, “simili a neve” e un viso paragonabile al sole. Sam lo definisce figlio dei deva. [15]

Queste caratterizzazioni evocano alcuni resoconti inerenti ad entità aliene o, forse, ibride dall’incarnato chiaro, gli occhi bellissimi, espressivi, spesso azzurri, la chioma bianca o di un biondo cinereo. È noto il caso di Antonio Villas Boas, l’agricoltore brasiliano di San Francisco de Sales, nello stato di Minas Gerais, vittima di un rapimento ad opera di ufonauti alti circa un metro e mezzo, fasciati in una tuta e muniti di scafandro. Villas Boas fu costretto ad un rapporto con “una giovane donna completamente nuda, di una bellezza quasi perfetta, artificiale. Stando alla descrizione resa dall’uomo, la sua carnagione era bianchissima; i capelli altrettanto bianchi; gli occhi azzurri, a mandorla; le labbra alquanto sottili; il corpo era ben modellato nel suo complesso; una vera e propria versione adulta del neonato descritto nel Libro di Enoch”. [16]

In molte occasioni sono stati ricordati esseri di bassa statura, con grandi occhi; in altre circostanze, sono state rievocate figure longilinee, slanciate dalla chioma falba molto chiara, gli occhi azzurri e che sembravano irradiare luce. Da rammentare, infine, qualche testimonianza circa gli alieni provenienti dalla costellazione della Lyra, esili, alte e spettrali creature dalla pelle chiarissima, i grandi occhi blu, i capelli sottili e quasi argentei. Sembrerebbe una razza che, essendo afflitta da problemi genetici, tenta di risolverli con incroci del suo corredo cromosomico con quello umano. [17]

Alla luce delle analogie evidenziate, si potrebbe supporre che, dietro il personaggio di Tages si celi la reminiscenza di un’entità non terrestre, qualificata come un fanciullo dalla saggezza senile, forse perché di bassa statura e dai grandi occhi, tipici tratti infantili ma anche peculiari di certe specie aliene. Si pensi specialmente ai famosi Grigi, alti un metro, un metro e venti circa, e macrocefali. [18]Tale essere sorprese gli antichi abitanti dell’Etruria per le sue profonde conoscenze ed il senno, caratteristiche notoriamente associate all’età avanzata. Non di meno, il sapere dispensato dagli dei o da personaggi semidivini, richiama il nesso tra conoscenza ed incontri del quarto tipo: non pochi testimoni hanno, infatti, sottolineato come il loro contatto con presunti cosmonauti abbia allargato il loro bagaglio di cognizioni scientifiche e filosofiche. Infine, bisogna sottolineare un particolare che ricorre in quasi tutte le testimonianze latine, ossia l’improvviso balzare dell’oracolo dalla terra, come se Tages fosse una creatura ctonia. È noto che sia tradizioni esoteriche sia alcune recenti ipotesi ufologiche o paraufologiche fanno riferimento alla possibile esistenza di specie sia terrestri sia aliene all’interno della litosfera. [19]

[1] Cfr V. Zaitsev, Mifi, legendi i cosmos, Mosca, 1965.

[2] Su Tages, vedi M. Cristofani, Dizionario illustrato della civiltà etrusca, Firenze, 1999, s.v. Tagete e rimandi interni.

[3] Per notizie circa questi autori, vedi Enciclopedia di antichità classica, Milano, 2003.

[4] Cicerone, De divinatione, II, 23. Riporto il testo in lingua latina dell’Arpinate che, presumibilmente, è la fonte dei riferimenti posteriori.

Ortum videamus haruspicinae; sic facillime quid habeat auctoritatis iudicabimus. Tages quidam dicitur in agro Tarquininiensi, cum terra araretur et sulcus altius esset impressus, extitisse repente et eum affatus esse qui arabat. Is autem Tages, ut in libris est Etruscorum, puerili specie dicitur visus, sed senili fuisse prudentia. Eius aspectu cum obstupuisset bubulcus clamoremque maiorem cum admiratione edidisset, concursum esse factum totamque bervi tempore in eum locum Etruriam convenisse ; tum illum plura locutum multis audientibus qui omnia verba eius exceperint litterisque mandarint ; onmem autem orationem fuisse eam qua haruspicinae disciplina continerentur ; eam postea crevisse rebus cognoscendis et ad eadem illa principia referendis.

[5] Ovidio, Metamorphoseon libri. XV, vv. 553-559.

[6] Giovanni Lido, De ostentis, II, 6, B.

[7] Festo, Compendio del De verborum significatione di Verrio Flacco, s.v. Tages.

[8] Censorino, De die natali, IV, 13.

[9] Isidoro di Siviglia, Ethymologiae, VII, 9.

[10] Commento bernense a Lucano, I, 636.

[11] Strabone, Geographica, V, 2, 2.

[12] A. Palmucci, Tarconte e Mantova.

[13] Su Tarconte, che, per incarico di Tirreno, avrebbe fondato le dodici città dell’Etruria, vedi M. Cristofani, op.cit., s.v. inerente e rimandi interni. Secondo Columella, scrittore latino del I sec.d.C., Tarconte fu il primo a delimitare i campi con la vitalba, evitando così i fulmini di Giove. Sarà un caso se la vitalba è un arbusto rampicante dai piccoli fiori … bianchi?

[14] Libro di Enoch, traduzione ed interpretazione a cura di M. Pincherle, Cesena, 2004.

[15] Firdausi, Shahnamah o Libro dei re. Firdausi (il paradisiaco), il cui vero nome era Abu’l Qasim, scrisse il lunghissimo poema che ripercorre le vicende storico-leggendarie dell’Iran dalla creazione del mondo alla conquista araba. Vedi Dizionario della letteratura, Milano, 1997, s.v. inerente.

[16] G. Degli Esposti, Incontri del quarto tipo, Sesto Fiorentino, 2003, p. 205.

[17] Vedi P. Ayo, Razze aliene.

[18] Id. ibid.; S. Di Gennaro, Homo Saurus, Una creatura aliena sta popolando il nostro mondo, Ferrara, 2004, p. 18. Lo studioso ricorda che i Grigi sono “una razza molto antica”. Ergo potrebbero essere stati protagonisti di qualche incontro ravvicinato già migliaia di anni fa.

[19] Vedi A. Marcianò, I serpenti nel mito greco ed i Rettiliani nell’Ufologia, 2005 con la bibliografia ivi contenuta.

Daniele Gallesio

Ora aspettiamo un bel copia-e-incolla degli sproloqui di Otelma e di Giucas Casella e abbiamo fatto il pieno di minchiate… 🙄

Franco Siccardi

Cani in fedeli, prostratevi dinanzi alla grandezza del Flying Spaghetti Monster!!!!

Stefano

Mi sa che si riferisce al famoso detto per cui Gesù a forza di ricevere baci (agape) da Giuda, alla fine l’ha preso al culo da tutti (eros) ed è finito cricifisso da quei sado maso dei Romani!

Daniele Gallesio

Avete notato che qualcuno sembra avere i riflessi troppo lenti per rilasciare lo shift dopo il primo carattere?

Cioè il più delle volte per scrivere l’iniziale maiuscola finisce per scrivere due lettere maiuscole a inizio parola…

…degenerazione nervosa?

(e così ti offro pure l’assist per il gioco di parole su degenerazione/degenerati, contento? dai divertiti)

JSM

SI, SI, METAFISICO! siamo servi del demonio perchè paga meglio del vaticano…

Kaworu

@JSM
del resto “meglio sovrani all’inferno, che servi in paradiso” XD

Mattia

Come sempre razzinga si dimostra essere ossessionato dal sesso.
Ma fatelo trombare poverino !!!

Stefano Chiaudano

@Daniele: si si, notato. Me lo vedo con la bava alla bocca, la mano tremante e gli occhi iniettati di sangue. “Sacrilegio! Sacrilegio!”

L'Italiano metafisico

Razza di pervertiti, lasciate stare il Papa che non fa nulla di male ma solo del bene!
AIuterebbe anche quelli come voi se aveste l’umiltà di chiedergli aiuto per uscire dal volstro tunnel di nichilismo e cattiveria

inhocsignovinces

come mai siete tanto contro la Chiesa e poi ne parlate sempre?
avete carenze di affetto?
problemi di solitudine?
manie di protagonismo?

o siete semplicemente una massa di stupidi ignoranti?

inhocsignovinces

“Dico”… Le priorità sono altre

L’Azione Cattolica Italiana esprime, come parte integrante della propria organica partecipazione alla missione della Chiesa e del proprio contributo alla vita del Paese, l’impegno convinto e positivo a favore della vita e della famiglia. Tale impegno è volto ad accreditare culturalmente il valore antropologico della famiglia come “società naturale fondata sul matrimonio”, di cui anche la nostra Costituzione riconosce i legittimi diritti, in quanto patrimonio irrinunciabile e fonte di relazioni umane (coniugali, parentali e fraterne) primarie e liberanti, e – a un livello diverso – ad onorare coerentemente, in quanto cristiani, la dignità sacramentale del matrimonio, che genera una comunità familiare abitata da un amore infinito.

Tale impegno si manifesta non solo attraverso un contributo di partecipazione e sostegno ad organismi e associazioni specificamente dedicati a questi temi, ma anche promuovendo direttamente iniziative, approfondimenti, prese di posizione e sussidi che entrano a fare parte dei nostri cammini formativi ordinari. In questa prospettiva s’inserisce, tra l’altro, anche il prossimo convegno nazionale delle presidenze diocesane dell’associazione, sul tema: “Le responsabilità pubbliche dell’amore: matrimonio, famiglia, educazione” (Roma, 27-30 aprile 2007).

Siamo all’indomani dell’approvazione, da parte del Consiglio del Ministri, del disegno di legge sui “Diritti e doveri delle persone stabilmente conviventi”. Riteniamo si tratti di un provvedimento non prioritario nell’agenda politica nazionale. È tempo, piuttosto, che si proceda agli interventi legislativi di cui hanno realmente bisogno le famiglie italiane, ovvero politiche sociali, fiscali, del lavoro e della previdenza esplicitamente mirate alla loro promozione e tutela, messa pericolosamente in discussione dalle dinamiche che governano la nostra società.

Pur riconoscendo l’impegno di chi ha operato per migliorare proposte precedenti, il testo inviato alle Camere suscita gravi preoccupazioni per le conseguenze che potranno prodursi sulla vita sociale, culturale e civile del nostro Paese. Tali conseguenze, oltre ad indebolire l’istituto del matrimonio, espongono le giovani generazioni al pericolo di una ambigua equiparazione tra forme di relazioni affettive radicalmente diverse. Questo ci spinge a un lavoro ancora maggiore di approfondimento e formazione, per una testimonianza sempre più coerente della vita familiare nella sua “unicità irripetibile” (Benedetto XVI) e nel suo profondo valore antropologico. Auspichiamo che questo valore sia riferimento costante per i parlamentari che parteciperanno all’iter legislativo che accompagnerà il ddl.
Su questi temi il nostro Paese non ha bisogno di scontri, ma di un dibattito pubblico serio ed aperto, sottratto a semplificazioni e irrigidimenti ideologici, in modo tale che tutti i cittadini siano messi in condizione di comprendere la reale posta in gioco, nell’orizzonte di un’autentica cultura del bene comune.

La Presidenza nazionale dell’AC

Stefano Chiaudano

Come mai Ratzinger è tanto contro gli omosessuali e poi ne parla sempre?
ha carenze di affetto?
problemi di solitudine?
manie di protagonismo?

o è solo uno stupido ignorante?

Daniele Gallesio

Io ho sia carenze di affetto che problemi di solitudine.

E tu? Come mai sei tanto contro gli atei e poi cerchi sempre la nostra compagnia?
Speri che ti insegnamo dei peccatucci nuovi? 😀

inhocsignovinces

sei tu che pensi che ratzinger parli sempre di loro…informati, leggi i documenti della Chiesa ed eviterai di sparare cretinate come questa!

inhocsignovinces

“Io ho sia carenze di affetto che problemi di solitudine.

E tu? Come mai sei tanto contro gli atei e poi cerchi sempre la nostra compagnia?
Speri che ti insegnamo dei peccatucci nuovi?”

io non sono contro gli atei, ma sono contro gli stupidi ignoranti come voi

inhocsignovinces

caro daniele hai almeno letto quello che ho postato?
oppure critichi a priori?

P.S. sai leggere?

Daniele Gallesio

inhocsignovinces:

io non sono contro gli atei, ma sono contro gli stupidi ignoranti come voi

Allora riformulo la domanda:

come mai sei contro gli stupidi ingoranti come noi, ma cerchi sempre la nostra compagnia?
Siamo i soli al cospetto dei quali ti senti intelligente?

inhocsignovinces

forse sì, ma questo denota ancora come io sia più intelligente di te

inhocsignovinces

no, tu non sai leggere e basta! sei solo una capra ignorante e presuntuosa!

Daniele Gallesio

Ma tu non hai ancora risposto alla domanda: perché sei qui?
Per sentirti intelligente confrontandoti coi più stupidi che trovi?
O perché nei siti intelligenti ti hanno bannato?

Daniele Gallesio

sì io non so leggere, sono ignorante e presuntuoso, e pure arrogante nichilista etc.. etc…

ma tu che cazzo ci fai qui?

inhocsignovinces

e tu nn hai ancora risposto alla domanda: perchè parlate sempre della Chiesa pur essendone tanto contro?

la prima domanda formulata era la mia, quindi la prima risposta dovrebbe essere la tua!

inhocsignovinces

non posso venire qui per caso?
vi do fastidio?
oppure è solo la vocina della vostra coscienza che volete mettere a tacere?

Daniele Gallesio

Io ti ho già risposto. Se fai uno scroll up puoi verificare, comunque per comodità (e visto che il copia e incolla vadi moda) lo ricopio qui:

# Daniele Gallesio scrive:
13 Febbraio 2007 alle 17:33

Io ho sia carenze di affetto che problemi di solitudine.

E tu? Come mai sei tanto contro gli atei e poi cerchi sempre la nostra compagnia?
Speri che ti insegnamo dei peccatucci nuovi? 😀

Daniele Gallesio

La coscienza noi non ce l’abbiamo. L’abbiamo venduta a Satana 😀

inhocsignovinces

ti do fastidio vero?
non sai quanto mi rende felice questa tua affermazione…forse, ripeto, è la tua coscienza che ti parla…il diavolo non l’ha accettata perchè fa schifo anche a lui!

Daniele Gallesio

Eh… e pensare che io sono quello che dice agli altri di non dar da mangiare ai troll! 😳

Kaworu

ah l’ironia, questa sconosciuta…

mi chiedo cosa ci facciano ‘sti troll qui, visto che ci disprezzan tanto 😉

andate in parrocchia a pregare per noi, suvvia 😉 nella vostra ottica, sarebbe più utile che sbrindellarci le palle.

Kaworu

non mi risulta che tu e i tuoi correligionari rispettiate chi non la pensa come voi, gli omosessuali e altro…

io non rispetto chi non mi rispetta 😉

Daniele Gallesio

ah l’educazione e il rispetto, questi sconosciuti!

Sì perché TU saresti educato & rispettoso!!!! 😀
😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆

Ma allora non sono l’unico che non sa leggere!!!!
I tuoi post li scrivi ma non li leggi se ti credi educato…
😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆

inhocsignovinces

evidentemente dovresti approfondire leggermente la cultura dei miei correligionari, e capiresti che ciò che dici sono cretinate!

inhocsignovinces

scua daniele tu mi chiami troll e io dovrei stare zitto?

Daniele Gallesio

evidentemente tu dovresti rileggere quello che TU scrivi QUI e (forse) capiresti che TU sei tutto tranne che EDUCATO E RISPETTOSO

Stefano Chiaudano

@inhocsignovinces: ma almeno la decenza!!!
Stai riempiendo di insulti e vieni a parlare di educazione e rispetto.
Hai dimenticato anche quanto sei tollerante e di vedute larghe!

Daniele Gallesio

ma lo sai cosa vuol dire troll?

e soprattutto, guarda un po’ cosa hai scritto PRIMA che ti definissi troll….

Daniele Gallesio

Flavio:

Daniele per favore non dare da mangiare al troll 🙂

Eh… questa me la sono meritata!!!! 😳 😳

Kaworu

wow come sei educato e rispettoso XD

ma perchè qualcuno rispettosamente non banna questa combriccola di inutili disturbatori?

Carlo

Beh, scusate, ma su questi argomenti non c’e’ molto da commentare. Personalmente questi del papa mi sembrano sproloqui (un dio onnipotente che ha bisogno dell’amore dell’uomo: mah!! Questo concetto e’ troppo difficile per la mia mente limitata…) ma liberissimi i cattolici di pensarla cosi’ se vogliono. Basta che in base a questi argomenti non pretendano di dettare una morale, come purtroppo sembra vogliano fare.

E comunque questo papa mi sembra fissato con il sesso, come hanno fatto gia’ notare in molti.

inhocsignovinces

kaworu quando avrò bisogno di lezioni di morale verrò da te, grazie

Kaworu

@carlo

non è solo QUESTO papa…

pare che tutti quelli che volontariamente scelgono di non far sesso, ne siano ossessionati….

Bobbi

UN AVVISO A TUTTI
SUL NUMERO DI QUESTO MESE DI LE MONDE DIPLOMATIQUE (se non riuscite a recuperare l’originale francese lo vende dal 15 cm il Manifesto) C’E’ UN BELL’ARTICOLO DI UNO STUDIOSO FRANCESE A PROPOSITO DI….. SUA BEATITUDINE RATZINGER!!!!
DICE COSE MOLTO INTERESSANTI SULLA SUA SOSPETTA VICINANZA CON LO SCISMA DI LEFEVRE (quello mandato a fanculo da GP2) CHE HA AMOREVOLMENTE RIAMMESSO NELLA CHIESA UNIVERSALE, perché………………………..

Daniele Gallesio

Oddio… anche quelli che non riescono a farne, indipendentemente dalla propria volontà un minimo di ossessione ce l’hanno!!! 😆

Daniele Gallesio

Bobbi:

ma il Manifesto vende la traduzione in italiano?

Dandus

I troll siete tu, inhocsegnumminges, e il solito italiano metafisico. Noi stavamo conducendo un discorso su basi pacifiche, poi arriva l’italiano metafisico che senza motivo ci insulta dicendo GLi unici malati siete voi perversi servi del demonio, calpestatori della verità e venditori del nulla
e tu, invece di accorgerti che è una provocazione gratuita volta solo a sollevare uno sterile flame, ci caschi con tutte le scarpe e ti accodi al troll.

Se non rispetti come puoi sperare di essere rispettato?

Quanto alla chiesa, noi ne parliamo perchè la riteniamo una organizzazione che come una piovra gestisce lo stato italiano, e ci piace portare alle nostre reciproche attenzioni esempi di questa mafia governata da Don Ratzinger. O almeno per me è così.

L'Italiano metafisico

inhocsignovinces, la feccia nichilista chiama troll chi li scuote dal loro manto di merda

inhocsignovinces

Se Dio esiste, è l’Essere di cui nulla di più grande e di più perfetto può esser pensato. Il concetto di un simile Essere è nella nostra mente, ma deve esistere anche nella realtà. Perché, altrimenti, sarebbe possibile supporre un Essere (che non sia Dio) più grande e più perfetto, in quanto esistente non solo teoricamente ma anche realmente.
Dunque, non c’è scampo: pensare Dio è già affermarLo, averne l’idea è già ammetterne l’esistenza.

Anselmo d’ Aosta s.

L'Italiano metafisico

Voi deridete la Chiesa sulla base del vostro nulla interiore, siete dei seminatori di gramigna

Carlo

@ Kowaru:
si, una fissazione generica ce l’hanno avuta tutti i papi, ma questo esagera. Parla di sesso a proposito e sproposito. E soprattutto in continuazione. Dategli un po’ di bromuro, li in vaticano 🙂

Stefano Chiaudano

Quindi anche il “Flying Spaghetti Monster” esiste perchè lo sto immaginando.
Aiutooooo!

inhocsignovinces

Quindi anche il “Flying Spaghetti Monster” esiste perchè lo sto immaginando.
Aiutooooo!

ecco cosa intendo io per ignoranza

Micky

“Il Papa: “L’amore di Dio è anche eros, Gesù ne è la rivelazione più sconvolgente””. Tradotto dal dizionario parla come mangi: in nome di Dio si può trombare ed alla grande. Guardate Maria, a furia di trombare (in nome di Dio) ha dato al modo un certo Gesù, personaggio divenuto famoso in tutto il mondo.

Carlo

Se un dio perfetto esistesse e avesse creato il mondo, i troll non esisterebbero, in quanto allora potremmo immaginare un dio in grado di creare un mondo senza troll e di conseguenza molto piu’ perfetto.

Ma i troll esistono, ergo dio non esiste o non ha creato il mondo.

La prova trollologica dell’inesistenza di dio 🙂

inhocsignovinces

Se un dio perfetto esistesse e avesse creato il mondo, i troll non esisterebbero, in quanto allora potremmo immaginare un dio in grado di creare un mondo senza troll e di conseguenza molto piu’ perfetto.

Ma i troll esistono, ergo dio non esiste o non ha creato il mondo.

La prova trollologica dell’inesistenza di dio

un’altra straordinaria prova di ignoranza

Kaworu

@carlo
beh si effettivamente hai ragione, si vede che sbaglian pillole al mattino 😉

@inhocsigno…
io non ho proprio l’idea di dio. per me non esiste nessun essere superiore.

inhocsignovinces

promuovere maturazione coscienza morale

CITTA’ DEL VATICANO, 13 FEB. 2007 (VIS). Ieri, a fine mattinata, nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico Vaticano, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in Udienza i partecipanti al Congresso Internazionale sul Diritto Naturale promosso dalla Pontificia Università Lateranense.

Il Santo Padre ha iniziato il suo discorso, reso pubblico questa mattina, constatando “i grandi vantaggi” del progresso tecnologico, ma anche “le minacce di una distruzione della natura per la forza del nostro fare. C’è un altro pericolo meno visibile, ma non meno inquietante: il metodo che ci permette di conoscere sempre più a fondo le strutture razionali della materia ci rende sempre meno capaci di vedere la fonte di questa razionalità, la Ragione creatrice”.

“È proprio alla luce di queste constatazioni” – ha proseguito il Santo Padre – “che appare in tutta la sua urgenza la necessità di riflettere sul tema della legge naturale e di ritrovare la sua verità comune a tutti gli uomini (…). Questa legge ha come suo primo e generalissimo principio quello di ‘fare il bene ed evitare il male’. È, questa, una verità la cui evidenza si impone immediatamente a ciascuno. Da essa scaturiscono gli altri principi più particolari, che regolano il giudizio etico sui diritti e sui doveri di ciascuno”.

“Tale è il principio del rispetto per la ‘vita umana’ dal suo concepimento fino al suo termine naturale” – ha ribadito il Pontefice – “non essendo questo bene della vita proprietà dell’uomo ma dono gratuito di Dio. Tale è pure il ‘dovere di cercare la verità’, presupposto necessario di ogni autentica maturazione della persona. Altra fondamentale istanza del soggetto è la ‘libertà’. Tenendo conto, tuttavia, del fatto che la libertà umana è sempre una libertà condivisa con gli altri, è chiaro che l’armonia delle libertà può essere trovata solo in ciò che è comune a tutti: la verità dell’essere umano, il messaggio fondamentale dell’essere stesso, la ‘lex naturalis’ appunto”.

“E come non menzionare, da una parte, l’esigenza di ‘giustizia’ che si manifesta nel dare ‘unicuique suum’ e, dall’altra, l’attesa di ‘solidarietà’ che alimenta in ciascuno, specialmente se disagiato, la speranza di un aiuto da parte di chi ha avuto una sorte migliore? Si esprimono, in questi valori, norme inderogabili e cogenti che non dipendono dalla volontà del legislatore e neppure dal consenso che gli Stati possono ad esse prestare. Sono infatti norme che precedono qualsiasi legge umana: come tali, non ammettono interventi in deroga da parte di nessuno”.

“La legge naturale” – ha detto ancora il Pontefice – “è la sorgente da cui scaturiscono, insieme a diritti fondamentali, anche imperativi etici che è doveroso onorare. Nell’attuale etica e filosofia del Diritto, sono largamente diffusi i postulati del positivismo giuridico. La conseguenza è che la legislazione diventa spesso solo un compromesso tra diversi interessi: si cerca di trasformare in diritti interessi privati o desideri che stridono con i doveri derivanti dalla responsabilità sociale”.

“In questa situazione è opportuno ricordare che ogni ordinamento giuridico, a livello sia interno che internazionale, trae ultimamente la sua legittimità dal radicamento nella legge naturale, nel messaggio etico iscritto nello stesso essere umano. La legge naturale è, in definitiva, il solo valido baluardo contro l’arbitrio del potere o gli inganni della manipolazione ideologica. La conoscenza di questa legge iscritta nel cuore dell’uomo aumenta con il progredire della coscienza morale. La prima preoccupazione per tutti, e particolarmente per chi ha responsabilità pubbliche, dovrebbe quindi essere quella di promuovere la maturazione della coscienza morale”.

“Quanto fin qui detto ha applicazioni molto concrete se si fa riferimento alla famiglia” – ha spiegato il Papa – “cioè a quella ‘intima comunità di vita e d’amore coniugale, fondata dal Creatore e strutturata con leggi proprie’ (Costituzione pastorale ‘Gaudium et spes’, 48). Nessuna legge fatta dagli uomini può perciò sovvertire la norma scritta dal Creatore, senza che la società venga drammaticamente ferita in ciò che costituisce il suo stesso fondamento basilare”.

“Sento infine il dovere di affermare ancora una volta” – ha aggiunto il Pontefice – “che non tutto ciò che è scientificamente fattibile è anche eticamente lecito. La tecnica, quando riduce l’essere umano ad oggetto di sperimentazione, finisce per abbandonare il soggetto debole all’arbitrio del più forte. Affidarsi ciecamente alla tecnica come all’unica garante di progresso, senza offrire nello stesso tempo un codice etico (…), equivarrebbe a fare violenza alla natura umana con conseguenze devastanti per tutti”.

“L’apporto degli uomini di scienza è d’importanza primaria. Insieme col progredire delle nostre capacità di dominio sulla natura, gli scienziati devono anche contribuire ad aiutarci a capire in profondità la nostra responsabilità per l’uomo e per la natura a lui affidata. Su questa base è possibile sviluppare un fecondo dialogo tra credenti e non credenti; tra teologi, filosofi, giuristi e uomini di scienza, che possono offrire anche al legislatore un materiale prezioso per il vivere personale e sociale”.

Il Papa ha concluso il suo discorso auspicando che le giornate di studio “possano portare non solo a una maggior sensibilità degli studiosi nei confronti della legge morale naturale, ma spingano anche a creare le condizioni perché su questa tematica si arrivi a una sempre più piena consapevolezza del valore inalienabile che la ‘lex naturalis’ possiede per un reale e coerente progresso della vita personale e dell’ordine sociale”.

Daniele Gallesio

Carlo:

Se un dio perfetto esistesse e avesse creato il mondo, i troll non esisterebbero, in quanto allora potremmo immaginare un dio in grado di creare un mondo senza troll e di conseguenza molto piu’ perfetto.

Ma i troll esistono, ergo dio non esiste o non ha creato il mondo.

La prova trollologica dell’inesistenza di dio 🙂

😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆
Grande carlo!

Dandus

inhocsegnusminges, sei tu l’ignorante se pensi che la prova di s. anselmo, che oggi si studia in 4° liceo come esempio di errata deduzione logica, possa essere considerata attendibile. Leggiti questo articolo e poi ne riparliamo.

http://libertalandia.blogspot.com/2007/01/largomento-ontologico.html

In secondo luogo, se anche la dimostrazione ontologica fosse vera, non staresti dimostrando l’esistenza di dio più di quanto non staresti dimostrando l’esistenza di yawhè, Manitù, Allà, Brahma o chi per essi.

inhocsignovinces

ascolta dandus, insegno filosofia al liceo e vuoi venire a dare lezioni a me?

Chiara P.

Per i nostri cari troll all’ascolto: ecco la definizione di troll fornita da Wikipedia: (Visto che , a quanto pare, nessuno di voli è andato a leggerla)

“nel linguaggio di Internet, un troll è una persona che interviene nelle discussioni solo per il gusto di far irritare le altre persone coinvolte. “

Daniele Gallesio

quella vicino al tuo liceo, intelligentone!
Non te l’ha insegnato nessuno il significato dell’emoticon ” 😀 ” ?

L'Italiano metafisico

imbecilli nichilisti qui chi fa il troll siete solo voi con i vostri pretestuosi attacchi alla CHiesa

inhocsignovinces

allora stai zitto…
ma ti diverte sempre così tanto sparare cretinate?

Mattia

Scusate ma la chiesa cattolica non dice cose come: “porgi l’altra guancia”, “ama il tuo nemico”
e cose simili?
Ma allora perché i cattolici che frequentano questo sito non rispettano nessuno di questi comandamenti?
Mi rispondete cattolici?

Micky

Ma cos’è la legge naturale? Scusate ma non capisco! Per me, biologo, la legge naturale è per esempio quella che spinge il carnivoro a divorare la sua preda. La legge naturale è ad esempio quella che descrive la caduta di un grave. Certo che quella mela, cadendo non sulla testa di Newton, ma di un religioso, ne ha fatti di danni!

Daniele Gallesio

se un pirla saccente abbocca sì 😆

1. Fai presto a dire che sei professore se ti nascondi dietro uno pseudonimo
2. Il fatto che tu sia professore non significa che tu abbia ragione
3. Se ti nascondi dietro il principio di autorità vuol dire che non hai argomenti convincenti

e su questo ti plonko

Kaworu

@mattia
perchè sono come tutti i cattolici: pensano che la religione sia un elastico da adattarsi come meglio credono.

altrimenti starebbero a preoccuparsi delle loro travi anzichè delle nostre pagliuzze 😉

Carlo

# inhocsignovinces scrive:
13 Febbraio 2007 alle 18:27

ascolta dandus, insegno filosofia al liceo e vuoi venire a dare lezioni a me?

Spero sia falso. Se non hai ancora capito che la prova ontologica e’ sbagliata (se fosse vera tutti DOVREBBERO credere in dio) saresti la vergogna della categoria.

E comunque ignorante detto da te lo prendo come complimento, vuol dire che ignoro la massa ribollente di assurdita’ che popolano il tuo cervello.

Jean Meslier

Leggo in mailing list che il sito UAAR ha segnato un numero record di contatti nella giornata di ieri, con un totale di 528 commenti.

Lì per lì ho pensato che c’entrasse il Darwin Day, ma temo più
realisticamente che abbiamo solo allargato l’audience di ‘iddioti’, come
dimostra la nuova ondata di troll. Poiché questa è la piattaforma che ci
troviamo ad utilizzare, che non prevede iscrizione o possibilità di
ignorare i troll, rilancerei l’invito a non alimentarli troppo
(ricordate che i cattotroll non praticano la contraccezione, quindi si
riproducono in fretta) altrimenti l’unico risultato che otteniamo è
ridurre questo spazio a un porcile, che sminuisce il sito agli occhi dei
neovisitatori e impedisce un vero scambio di opinioni.

Non è una critica a nessuno in particolare, purtroppo a volte ci casco
anch’io (e mi ci diverto), ma capisco anche che questo andazzo, alla
lunga.

Jean Meslier

maledizione… ho perso la fine 🙂

ma capisco anche che questo andazzo, alla lunga… allontani chiunque voglia discutere senza lasciarsi coinvolgere in stupidi battibecchi.

just my 2 cents

Cris

Questa uscita di Razzinga mi ricorda molto la tecnica di pubblicare tette e culi sulla copertina dei settimanali per aumentarne le vendite…

guido

Finalmente una discussione divertente ed istruttiva (perche’ mostra i limiti delle argomentazioni dei credenti acculturati).
Chiedo ai Sigg. Trolls (si chiamano cosi’?) di sintetizzare in poche righe i loro interventi in modo da renderli leggibili in relazione al mezzo di comunicazione utilizzato.
Grazie.

Chiara P.

Sono d’accordo con Jean Meslier. In questa “ultimissima” il dibattito con i troll ha assunto proporzioni mai viste prima…
Però devo dire che io mi sono divertita un sacco a leggere tutto… Faccio i miei complimenti a Daniele Gallesio! Certo che in questo caso, altro che dargli da mangiare! Rischiano di fare indigestione…
Se è vero, poi, che inhocsignovinces è un prof. di filosofia apriti cielo! Non oso immaginare che cosa insegni!

Bobbi

secondo me pure il papa legge i commenti al sito dell’uaar per eccitarsi, proprio come i troll!

Marco

1. La distinzione tra agape ed eros non ha alcun fondamento neuroscientifico di sorta. Le stesse definizioni che leggo sono estremamente ambigue o primordiali. Nell’ammettere che l’eros è la spinta a ciò che manca, sembra di leggere il Convivio di Platone. Che puzza di ragnatele.

2. L’omosessualità e l’asessualità sono varianti comportamentali presenti nella maggior parte delle specie animali ad organizzazione sociale.

Quest’uomo dovrebbe cominciare ad aprire qualche libro di biologia e di scienza, non solo la bocca. Capisco che non sia semplice imparare le scienze alla sua età, ma l’ignoranza scientifica che affiora da tutto ciò che dice e scrive è veramente imbarazzante. Capisco le posizioni religiose e tutto il resto, ma dev’esserci un limite minimo. Questo è di gran lunga al di sotto.

matteo

Però, c’è qualcosa che non mi torna: io il sesso lo pratico (e non solo quello solitario) però ne sono ossessionato lo stesso! 🙂

† Requiem Aeternam Deo †

LEGGE CONTRO IL CRISTIANESIMO (F. Nietzsche)

Data nel dì della salute, nel primo giorno dell’anno
uno (- il 30 settembre 1888 della falsa cronologia)

Guerra mortale contro il vizio:
il vizio è il Cristianesimo

Prima proposizione.

– Viziosa è ogni specie di contronatura. La più viziosa specie d’uomo è il prete; egli insegna la contronatura. Contro il prete non si hanno motivi, si ha la prigione.

Seconda proposizione.

– Partecipare ad un ufficio divino è un attentato alla pubblica moralità. Si deve essere più severi contro i protestanti che contro icattolici, più severi contro i protestanti liberali che contro quelli di stretta osservanza. Il delittuoso dell’esser cristiani cresce vieppiù ci si avvicini alla scienza. Il criminale dei criminali è quindi il filosofo.

Terza proposizione.

– Il luogo esecrando in cui il cristianesimo ha covato le sue uova di basilisco sia distrutto pietra su pietra e sia il terrore di tutta la posterità quale luogo abominevole della terra. Su di esso si allevino serpenti velenosi.

Quarta proposizione.

– La predicazione della castità è istigazione pubblica alla contronatura. Ogni disprezzo della vita sessuale, ogni contaminazione della medesima mediante la nozione di “impurità” è vero e proprio peccato contro il sacro spirito della vita.

Quinta proposizione.

– Chi mangia alla stessa tavola di un prete sia proscritto: con ciò egli si scomunica dalla retta società. Il prete è il nostro Ciandala – lo si deve mettere al bando, affamare, menare in ogni specie di deserto.

Sesta proposizione.

Si chiami la storia “sacra” col nome che merita in quanto storia maledetta; le parole “Dio”, “salvatore”, “redentore”, “santo” siano usate come oltraggi, come epiteti da criminali.

Settima proposizione.

Il resto è conseguenza.

Perché dunque L’Italiano Metafisico è ancora in libertà?

paolino

Mi domando perchè non si liquidi semplicemente le dichiarazioni di B16 per quello che sono (delle ca7ate, per dirla con Celentano).
Quanto pensate resteranno nella testa degli italiani queste panzane? Specie con il linguaggio impegnato e impegnativo che il personaggio vestito di bianco adopera, anche uno specialista fa una fatica da matti a capirlo. Penso che in capo a una settimana, a voler essere generosi, la cavolata odierna sarà dimenticata. Quello che mi fa paura è che certi personaggi, che noi comuni mortali abbiamo ficcato in posti di potere senza rendercene conto (a causa della “legge porcata”), se ne ricorderanno… 🙄

Attenti a rispondere ai vari italiani metaqualcosa: in molti forum c’è l’avviso: Vietato dare da mangiare ai Troll!” :mrgreen:
I troll, ed in particolare i Cattotroll (o CiTroll… :mrgreen: ) devono essere periodicamente “innescati” perchè da soli non funzionano…

@Requiem Aeternam, hai detto perfetto: metastitico. Segui il mio sillogismo (seguilo tu, il troll non ce la farebbe :mrgreen: ): per diventare santi bisogna soffire; gli stitici soffrono perchè non la fanno; quindi: per diventare santi bisogna essere stitici! :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

PS: Qualcuno che se ne intende di Nietzsche, mi potrebbe spiegare chi era Ciandala?

ossobuco2007

maremma maiala, questi fraquentatori di sacrestie sono stizzosi mi fanno venire in mente i bimbini quando frignano senza ragione. che male facciamo se siamo un pochino atei un n’è mia colpa nostra, madonna sul ciuco e beppe a piedi, ogni tanto mileggo in SANTA pace gli scritti dei miei fratelli e cosi mi erudisco ma stasera con l’ intervento di quei due tre o quattro arrampica pile ho perso un sacco di tempo a leggere i loro rogiti ( un si capisce bene perché mettono tutta quella roba copiata )che però mi hanno fatto riflettere molto: é meglio che rimanga ateo per sempre. poi con tutto l’ astio che hanno contro quelli che sessano in tutte le maniere fanno sentì la mancanza di una legge che si potrebbe chiamà ESAME FINESTRA PER TUTTI I CREDENTI per vedè se sono idonei a salire in cattedra, comincerei dalla cei, anche se sono ormai tutti vecchi. una raccomandazione a squassinger prima di lui eravamo un pò più uniti.

carlo

il buon naziger non lascia passare giorno senza sparare cazzate. e ci sono dementi, come l’italiANO metafisico, che gli danno retta.

ossobuco2007

mi sono dimenticato qualcosa nei tasti, ma perché gli arrampica pile un si abbonano al VERNACOLIERE?.

Kaworu

va beh poverino, per una volta che gli tolgono le cinghie di contenzione… 😉

Fabris

Grande e divertente discussione.
Mi associo, anche se un po’ tardi: non diamo da mangiare ai trolls, specialmente quelli che riempiono il sito con i sermoni, papali e non (signori trolls, un po’ di decenza/buonsenso: l’indicazione del sito internet è sufficiente!).

Certo che bisogna proprio essere un insegnante liceale di filosofia per addurre la prova ontologica dell’esistenza di Dio in una discussione sul sito UAAR.
Che risate mi sono fatto.
Come se l’esistenza fosse una semplice qualità!

Perfino S. Tommaso d’Aquino, principe della Scolastica e Dottore della Chiesa (dottore angelico), non solo non cita la prova ontologica nelle sue cinque prove principali dell’esistenza di Dio, ma addirittura respinge l’argomento ontologico di S. Anselmo (cfr. Summa Theologica).

Prova la prossima volta con la storiella della freccia scagliata dall’arco, che non raggiungerà mai il suo bersaglio perché un benpensante come te sostiene logicamente che essa dovrà percorrere tutti i punti (infiniti) tra l’arco e il bersaglio stesso oppure l’altra storiella del piè veloce di Achille e la tartaruga (vedi la difesa di Parmenide da parte di Zenone di Elea con i suoi quattro paradossi del moto e la conseguente ‘reductio ad absurdum’).

Io comunque, come ho gìà più volte ribadito, rimango fedele ai sacri grifoni di Zoroastro, che non devono assolutamente essere mangiati (vedi ‘Zadig e il destino’, dell’immortale Voltaire. E’ uno spasso, specialmente quando Zadig afferma “Dov’è la felicità? Tutto mi perseguita in questo mondo, perfino gli esseri inesistenti!”)

Naturalmente rispetto molto gli amici credenti nel Flying Spaghetti Monster, poiché mi hanno informato che loro i grifoni non li mangiano.

ossobuco2007

adesso parliamo seriamente; dobbiamo essere preoccupati entrando nel forum per l’ accanimento che si nota, da parte dei teocattocristian. gli atei in italia sono una minoranza che cresce e acquista coraggio e si espone di più causando reazioni scomposte e ingiustificate. tutto per loro (i teocattocristian) è offesa non sanno mettersi in discussione ne tantomeno accettare o fare ironia, ne abbiamo invece bisogno per continuare a vivere su questa terra. facciamo due conti in tasca ai teocattocristian, i matrimoni stanno calando tantissimo, meno matrimoni meno annullamenti per la sacra rota, ogni annullamento tante migliaia di euro in meno, lo sò è un conto della serva ma un pò di meno lì, se si riuscisse a fargli pagare l’ici, la luce, l’ acqua, che loro consumano, i viaggi del loro santopadre che non è nostro etc. siamo a tantissimi milioni di euro che non entrano nelle loro tasche ma rimangono nelle tasche degli italiani. e poi non sarebbe poco, anche un pò di giustizia in più.

Luca

“Il minimo dei santi è più grande del massimo dei poeti.” (L’italiano metafisico )
Uno che pubblica nel suo sito certe cose e si definisce persona ragionevole dovrebbe riconsiderare il significato della parola ragione.

inhocsignovinces

io bestemmio molto e con gran gioia… bestemmiate insieme a me…

Damiano

“passione divina” che la Bibbia descrive “con immagini audaci come quella dell’amore dell’uomo per una donna adultera”

B16 deve essere in calore in questo periodo…

inhocsignovinces

io insegno al liceo e do sempre 3 agli atei e dal 6 in su ai cattolici. Poi se vanno pure a messa la domenica parto dal 7. Se hanno un santino di Ratzinger nel portafoglio parto da 8. Se dicono un rosario in classe 9. Se insultano la ragione e il teorema di Pitagora 10. Se dicono che Lourdes è una città miracolata 11. E cosi via…

Uno E Trino

Il Papa: “L’amore di Dio è anche eros!”
E’ ufficiale, dio tromba

One

Perchè non posso scrivere che mi diverto ad articolare indicibili moccoli e bestemmie? Non approvano il messaggio… mah…

Marforio

AVE O MARIA
PIENA DI GRAZIA
IL SIGNORE E’ CON TE.
TU SEI BENEDETTA FRA LE DONNE
E BENEDETTO E’ IL FRUTTO DEL TUO SENO GESU’.
SANTA MARIA MADRE DI DIO
PREGA PER NOI PECCATORI,
ADESSO E NELL’ORA DELLA NOSTRA MORTE
AMEN

Opopomoz

Buongiorno a tutti.
Non sono un gran frequentatore di forum, ma vorrei dire anche la mia, se mi è concesso.
Per lunghi anni della mia vita sono stato credente, ora sono fieramente agnostico (che considero la posizione più razionale). La notoria insofferenza all’innovazione, alla scienza tipica del fondamentalismo cattolico (ci sono anche tantissime ottime persone tra i credenti, ma non i fondamentalisti) mi fa supporre che non esistano forum o siti analoghi a questi tra le posizioni cattoliche più radicali, ma se così fosse non credo che questi siano frequentati da atei/agnostici insultanti (se così fosse chiedo venia). Ciò di per se mostra da che parte stia la tolleranza, che di per se NON è un concetto cattolico o strettamente religioso. Siamo cei condannati all’inferno? Forse. Ma in questo caso sarebbe compito del credente farci ragionare e capire i nostri errori. E se questo è lo scopo, l’insulto e la lite sono sicuramente il metodo meno efficace (qualsiasi corso/libro/testo di comunicazione o trattativa lo insegna). Se fossimo tutti irrecuperabili (ma non vedo perchè) sarebbe più utile mostrare pietà verso le nostre anime e pregare per noi o occupare il proprio tempo a convertire anime ancora recuperabili. In ogni caso credo che i fondamentalisti che insultano manchino alla loro missione apostolica.
Grazie per l’attenzione

Opopomoz

Ho letto un volta su questo sito (ma non ricordo in che sezione) una confutazione della pretesa che un uomo creda in dio punto e basta.
Sarebbe troppo lunga da esporre ma si parlava di un drago nel garage. Qualcuno tecnicamente più esperto di me e dotato di una memoria meno colabrodesca della mia potrebbe postare il link? Credo che risulterebbe interessante ai fini di questa conversazione.
Saluti a tutti

Johnny Golgotha

Ecco perchè sostengo che sia impossibile essere atei in Italia senza nutrire un certo sentimento anticlericale

Johnny Golgotha

Adesso la Chiesa Cattolica ammette perfino l’eros, attitudine umana che ha storicamente represso; questo perchè la Chiesa è conscia di essere oramai priva di argomentazioni valide a sostegno delle proprie tesi, ed allora prova a frenare il crescente allontanamento dei fedeli mostrandosi indulgente su diversi temi, che sono sempre stati motivo di dibattito, pur esprimendosi sempre in maniera piuttosto ambigua e sibillina, per non contraddirsi del tutto

ossobuco2007

carissimo JUDE non comprendono ,certi teocattocristiani, che anche gli atei hanno frequentazioni con i cattolici in quanto persone, che poi ci guardiamo bene di osteggiare o non comprendere. in tante occasioni si sviluppano amicizie serie per tutta la vita. non comprendono, non comprendono, e mi domando perchè; perchè antepongono a tutti gli atti della vita il loro credo, sempre contro chi non si sottomette alla loro religione cristiana?.sarebbe bene per loro ogni tanto farsi un esame di coscenza invece di andare a confessarsi farsi assolvere e poi ricominciare, sempre contro. ovviamente spero che comprendano che il mio non è un ragionamento generalizzante, ma dubito che ne abbiano la capacità. maremma maiala, devo trovare la forza di non intervenire più e non accettare le provocazioni di questi teocattocristiani, arrampicapile………….

Kaworu

il brutto è che se si va sui loro siti di merda, si viene bannati all’istante.

ossobuco2007

Johnny Golgotha scrive:

14 Febbraio 2007 alle 11:14
Adesso la Chiesa Cattolica ammette perfino l’eros, attitudine umana che ha storicamente represso; questo perchè la Chiesa è conscia di essere oramai priva di argomentazioni valide a sostegno delle proprie tesi, ed allora prova a frenare il crescente allontanamento dei fedeli mostrandosi indulgente su diversi temi, che sono sempre stati motivo di dibattito, pur esprimendosi sempre in maniera piuttosto ambigua e sibillina, per non contraddirsi del tutto.

a me sembra una tesi giusta, però gli interventi dei gerarchi teocattocristiani degli ultimi tempi( se non degli ultimi anni ) sin dall’ era cardinal squassingeriana non sono stati molto teneri ne indulgenti nè ambigui. sono stati autoritari e si sono molto interessati delle leggi dello stato italiano, loro che italiani non sono.

Chiara P.

Io non vedo nessu atteggiamento indulgente da parte della Chiesa. Ho provato a rileggere queste nuove affermazioni sull’eros e sinceramente trovo il discorso piuttosto ambiguo. Forse sono io che non le capisco… Ad esempio:

C’è anche una “passione divina” che la Bibbia descrive “con immagini audaci come quella dell’amore dell’uomo per una donna adultera”

Quindi l’eros è ammissibile se si parla della passione per una peccatrice? Fin’ora ci hanno presi in giro? Credevo che la Chiesa invitasse l’uomo ad allontarare le passioni e i desideri terreni per diventare sempre più simile a Dio… E’ questo che si insegna a catechismo.

Adesso invece, secondo il papa: l’eros fa parte del cuore stesso di Dio: l’Onnipotente attende il sì delle sue creature come un giovane sposo quello della sua sposa.
Attende il sì delle sue creature nel senso che le desidera in senso erotico o attende il loro sì inteso come matrimonio tra le sue creature?

Ely

Ma se ce l’ha con gli omosessuali, perché ha scelto proprio il XVI (16) che come tutti sanno, per la smorfia è il culo?

Fabris

Non male, dopo aver dannato tutto il genere umano per la colpa della prima coppia, ora scopriamo che Dio vuole instaurare con noi discendenti, dannati prima ancora della nascita, anche un rapporto in qualche modo erotico.

Forse comincio a capire.
Dovremmo prenderlo nel didietro una seconda volta…

Oddio, allora torno al liceo e riascolto la prova ontologica di S. Anselmo!

Paolo

Ti fumi una canna, un bel bicchiere di vino, ti leggi la bibbia e… giù a ciacolare di amore divino come fosse verità incontestabile e vincolante… Ma ha qualche senso?! Cristo erotico pare una bestemmia! 😉

Lucifero1972

Amici, ancora vi chiedete come mai Maledetto XVI (come tutti i suoi degni predecessori) parli sempre di sesso? Meno ne fai e più ne sei ossessionato. E’ chiaro che lui non può farlo perchè non gli tira più quel minuscolo uccello di cui è stato dotato (padre George ne sa qualcosa!) ma fino a qualche anno fa era un vero toro da monta. Si vede dalla faccia laida. Ad ogni buon conto vi invito a dilettarvi con la lettura degli scritti delle grandi mistiche (Margherita Maria Alacoque, Santa Guyon, Sant’Angela da Foligno, Santa Rosa da Lima, Santa Giovanna degli Angeli, Santa Teresa d’Avila, etc. etc. etc.) dai quali potrete agevolmente apprendere a quali livelli di alienazione possa portare l’astinenza dal sesso. Per un vostro piacere immediato vi copio, di seguito, la descrizione di un’estasi di quella isterica di Santa Margherita Maria Alacoque (anche lei professoressa di filosofia?): “Un giorno che Gesù mi si mise sopra con tutto il suo peso, egli rispose così alle mie proteste: “Lascia che ti usi a mio piacere perché ogni cosa va fatta a suo tempo. Adesso io voglio che tu sia l’oggetto del mio amore, abbandonata alle mie volontà, senza resistenza da parte tua, in modo che io possa godere di te”.
La stessa pazza isterica aggiunge, in un passo successivo:
“Ero di natura così delicata che la più piccola sporcizia mi rivoltava lo stomaco. Gesù mi rimproverò così energicamente per questa mia debolezza che io reagii contro di essa con tanta decisione che un giorno pulii con la mia lingua il pavimento sporco del vomito di una malata. Egli mi fece provare tanta delizia in questa azione che avrei voluto avere l’occasione per farlo tutti i giorni” … e ancora “Una volta che avevo dimostrato una certa ritrosia nel servire una malata di dissenteria, Gesù mi rimproverò così severamente che, per riparare, mi riempii la bocca dei suoi escrementi; li avrei ingurgitati se la Regola non avesse proibito di mangiare fuori dei pasti”.
Adesso, invece, la merda vogliono farla ingoiare a noi!

Pacs

Il sunto del discorso è che noi schiavi della chiesa bisogna scopare tra uomo e donna (per procreare altri schiavi) anche se la donna è troia (solo la donna naturalmente).
Nessuno deve scoprire quanto può essere meglio il sesso con uno del proprio sesso.
Se lo scopre è peccatore e sporcaccione, pervertito e invertito ecc….
Solo preti e suore hanno l’esclusiva.

Paolo

Una volta che avevo dimostrato una certa ritrosia nel servire una malata di dissenteria, Gesù mi rimproverò così severamente che, per riparare, mi riempii la bocca dei suoi escrementi; li avrei ingurgitati se la Regola non avesse proibito di mangiare fuori dei pasti”

La coprofagia era la pratica preferita di De Sade! 😉

Gio

Ratzinger dovrebbe tenere una rubrica su qualche rivista intitolata: “LA CAZZATA DEL GIORNO”.

Micky

AVE O MARIA
PIENA DI GRAZIA (non sapevo che lo sperma si chiamasse grazia)
IL SIGNORE E’ CON TE (diciamo pure dentro, in senso carnale)
TU SEI BENEDETTA FRA LE DONNE (nel senso che fra tutte le donne, sei quella più furba)
E BENEDETTO E’ IL FRUTTO DEL TUO SENO GESU’ (frutto del ventre, per l’esattezza)
SANTA MARIA MADRE DI DIO (ma se è madre di Dio e Dio e padre di Gesù, Maria si trova a dover essere madre e nonna al tempo stesso di Gesù. Chi ha inventato questa preghiera aveva qualche problema!)
PREGA PER NOI PECCATORI (ognuno parli per se)
ADESSO E NELL’ORA DELLA NOSTRA MORTE (tiè)
AMEN

Paolo

Vuoi vedere che finalmente faranno santa e dottoressa della chiesa Madonna per l’album “Erotica”?! Se bxvi aggiungesse “put your hands in all my body” dopo il ritornello, ci sarebbe un’identica concordanza d’idee tra i due testi… 😉

Hanmar

Ma non potremmo trasformare il sito in un forum?
Capisco sarebbe piu’ impegnativo per i moderatori, ma almeno si potrebbero bannare rapidamente i cattrol… Mi offro volontario per fare il mod, tempo permettendo.

Saluti
Hanmar

ossobuco2007

inhocsignovinces scrive:

14 Febbraio 2007 alle 00:05
io insegno al liceo e do sempre 3 agli atei e dal 6 in su ai cattolici. Poi se vanno pure a messa la domenica parto dal 7. Se hanno un santino di Ratzinger nel portafoglio parto da 8. Se dicono un rosario in classe 9. Se insultano la ragione e il teorema di Pitagora 10. Se dicono che Lourdes è una città miracolata 11. E cosi via…

rimaremma maiala, io lavoro e dirigo in una miniera quando mi mandano un aperaio credente lo mando nella galleria in fondo, con due minatori alti metri 1,90 per 110 kg. l’ uno e fanno loro l’esame finestra fino a che non ripudiano. ti aspettiamo, probabilmente non sarà una cosa lunga perchè abiurerai con MOLTO piacere. capisco che sei un provocatore nato e prezzolato, noi invece facciamo sul serio partecipiamo a dei corsi formativi, due ore al giorno per sette giorni su sette senza riposo.

ossobuco2007

L’italiano metafisico scrive:

13 Febbraio 2007 alle 22:49
piantatela di prendere in giro il Papa e a intossicarvi con i fumi dell’odio.

lo sai perchè lui si è chiamato benedetto XVI ?. quando sarà morto nonostante i guasti prodotti all’ umanita intera dovranno chiamarlo santo per forza, senza meriti però sia chiaro.

Lucifero1972

Italiano metà-fisico @:
“bestemmiatori pervertiti, siete nell’abisso senza ritorno”

Caro Italiano metà-fisico, come ho già chiarito in altri interventi, di bestemmie, su questo sito, non ce n’era nemmeno l’ombra prima che vi comparissero le vostre provocazioni.
Quanto al mio abisso, io ci sto da dio (cioè da me che sono il mio dio): si mangia, si beve, si fa l’amore e anche sesso senza amore, e non esistono sensi di colpa. Del resto non mi pare proprio che il tuo dio sia troppo incazzato con questo povero pervertito bestemmiatore (che sarei io), perchè la vita è stata, e continua ad essere, con me generosa di ogni fortuna. Cosa che, da quel che si desume dai tuoi interventi, non può dirsi per te!

Paolo @:
La coprofagia era la pratica preferita di De Sade

“La filosofia nel boudoir” è uno dei testi cardine della letteratura di ogni tempo. Altro che la Bibbia!

Opopomoz

Leggo con apprensione una frase sull’insultare la ragione. Posto che quel personaggio (in questa sede definito troll) altro non è che uno che si diverte a vedere i suoi messaggi pubblicati (dubito fortemente che sia veramente un fondamentalista cattolico, ritengo sia solo frutto di una misera vita personale e sociale), purtroppo coglie nel segno. Nel senso che il vero nemico della fede è il raziocinio. Fede è per definizione ignoranza (il dogma presuppone che tu creda senza avere cognizione della cosa, ergo ignoranza nell’accezione di “non conoscenza”, credi e basta senza pretendere di capire). Se si considera ciò, si comprende facilmente come il clero e la religione codificata (non necessariamente la percezione del sopranaturale) traggano linfa vitale dall’ignoranza, dalla mancanza di raziocinio e cultura (vedi sondaggio nella homepage sulla relazione direttamente proporzionale tra non credenza e livello culturale). Questo è pericolosamente simile alla base di qualsiasi volontà di controllo dispotica e potenzialmente violenta e xenofoba. Sui precedenti violenti, xenofobi etc della Chiesa abbiamo drammatiche testimonianze nella storia recente e non. Essere accusati di ignoranza da chi professa la contrapposizione alla ragione ed alla cultura è una contraddizione in termini: essere ignorante inquanto rifiutante la non conoscenza, l’ostilità verso la scenza e la ragione porta ad essere il contrario di ignoranti. Saluti a tutti

Opopomoz

Ricordo che alcuni mesi fa (ma riguardo alla collocazione temporale potrei sbagliare) è stato abolito (? E’ il termine tecnico giusto?) il Purgatorio. Ora mi chiedo come la cosa sia concepibile. Analizziamo logicamente la cosa: se dio non esiste stiamo facendo pura accademia e il discorso decade. Se dio esiste ma in una forma diversa da quella cristiana e concepita nella Bibbia idem. Se dio esiste ed è il dio dei cristiani e la Bibbia è effettivamente un testo ispirato direttamente da Dio che conseguenza dobbiamo trarre? E’ cambiato l’universo, necessariamente. Bene, e tutte le anime del Purgatorio che fine hanno fatto? Sono andate all’inferno? E perchè mai? Che fine avrebbe fatto la clemenza ed infinita bontà divina? Sono andate in paradiso? Non ne avrebbero diritto. Sono state dissolte? Atroce ipotesi (dal punto di vista cristiano). Una sola conseguenza è ipotizzabile. O siamo stati ingannati prima o lo siamo ora. Quindi o la Bibbia e la teosofia cristiana sono errate (quindi non divine, quindi se esiste dio non è quello cristiano) o Ratzinger sta minando la Chiesa nelle sue fondamenta (sarebbe quindi l’anticristo?). In ogni caso l’attuale gerarchia cristiana sarebbe nel torto. Stesso discorso per l’eros. I precetti religiosi del dio cristiano dovrebbero essere per definizione immutabili. Se il fondamentalista cattolico è in grado di rispondere (o chiunque altro) sono disposto a discuterne pacatamente. Qualsiasi insulto o mancanza di spiegazione non farebbe altro che dimostrare una delle ipotesi: 1.- Dio non esiste; 2.- Se esiste non è il dio dei cristiani (o di qualunque religione che abbia apportato dei cambiamenti seppur minimi); Dio esiste ed è quello dei cristiani e quindi Ratzinger è l’anticristo.
Saluti agnostici

Francy by Toscana

Ciao caro agnostico Opopomoz, non è stato il purgatorio a chiudere ma il Limbo..quello dei bambini non battezzati e morti prima del battesimo e quello delle persone nate prima di cristo..io mi ci sono fatta tante di quelle risate quando l’ho letto..i cardinali dissero che l’esistenza del limbo non era una verità di fede e che Dio era misericordioso e avrebbe mandato sta gente in paradiso..ora così si spera che diminuiscano i battesimi fatti da piccoli. Cmq la CCAR (Chiesa cattolica apostolica romana) si dimostra sempre per quella che è ..un branco di coglioni che prendono in giro la gente..

Lucifero 1972: l’ho letta anche io quella roba, nel sito di Cascioli. allucinante!! pervertite, masochiste, fatte sante..non ho parole! La chiesa è nemica del sesso ma non dei pervertiti a quanto pare.

Opopomoz

X Francy:
Ah, ecco. La sostanza resta quella comunque. Restano quindi in piedi le tre tesi proposte.
Sui battesimi fatti da piccoli non ci conterei. Ricorda che la fede è per definizione ignoranza.
Riguardo il fatto che le persone nate prima di cristo ora siano in paradiso… beh si commenta da solo. Perchè io agnostico, per colpa del fatto di essere nato nel XX secolo e non in epoca antecristiana devo fare i conti con l’inferno? Questo esclude la misericordia divina. Quindi, a rigor di logica, qualcosa non va. Se non è così allora sono dei bugiardi e una delle tre tesi precedenti è necessariamente vera. Se è così dio non è misericordioso, quindi non è il dio preteso dai cristiani. Torno a dire che la fede è ignoranza e superstizione. Liberi di avere cornetti portafortuna, ferri di cavallo o crocifissi, ma che non si pretenda di assurgerli a valore universale.

Opopomoz

Grazie Centauro, sia per il benvenuto che per la segnalazione. Era proprio quello il saggio che intendevo. Bel sito, l’ho messo tra i preferiti.

Damiano

@opopomoz

Ho letto un volta su questo sito (ma non ricordo in che sezione) una confutazione della pretesa che un uomo creda in dio punto e basta.
Sarebbe troppo lunga da esporre ma si parlava di un drago nel garage

E’ tratto dal libro di Carl Sagan “Un mondo infestato dai demoni” http://www.uaar.it/ateismo/contributi/01.html
bellissimo e spietato allo stesso tempo. 😉

Damiano

@opopomoz

Ricordo che alcuni mesi fa (ma riguardo alla collocazione temporale potrei sbagliare) è stato abolito (? E’ il termine tecnico giusto?) il Purgatorio.

Hanno chiuso il Limbo, pare lo vagliano abbattere per costruire un nuovo centro commerciale (per il commercio delle anime ovviamente) o un parcheggio, la cosa non è chiara. Pare sia stata bandita una gara d’appalto, inutile dire quali siano i favoriti. Si, li hanno sfrattati tutti quanti e ora sono tutti in mezzo ad una strada poverini.

PS: Hai mai sentito un Troll rispondere sensatamente (ma molto spesso si tengono semplicemente alla larga) a queste piccole “chicche” della CCAR?

Opopomoz

X Damiano
1.- Grazie per l’indicazione circa il drago nel garage. Credo che comprerò il libro.
2.- Bellissima lettura circa la chiusura del limbo. Effettivamente i troll non rispondono se non con insulti o con previsioni apocalittivhe circa il nostro futuro. Ma prova a valutare una cosa:
Ipotizziamo due persone, che dedicano la loro vita ai diseredati, tra i barboni, gli ammalati, a spendere il loro tempo a lenire le soferenza dei meno fortunati, magari in Africa, magari nelle zone di guerra, sottraendo tempo alle loro famiglie, rinunciando a vite comode e a carriere remunerative. Bene, uno dei due, supponiamo, sia un missionario cristiano e l’altro un ateo/agnostico. Chi sarebbe più meritevole dei due? Quello che ritiene di andare in paradiso o comunque di potersi aspettare una giusta ricompensa nel aldilà o quello che ritiene non ci sia nulla dopo morto e nonostante tutto sacrifichi l’unica possibilità di percezione autocosciente della sua esistenza per il bene di gente sconosciuta? Se esistesse, chi avrebbe più diritto di andare in paradiso, in odore di santità? Essere non credenti ed onesti (se non dei “missionari atei”) pur ritenendo di non dover mai scontare il fio delle properi colpe condurrebbe all’inferno in un’ipotesi misericordiosa della divinità? Ma quanti controsensi… non trovate?

Damiano

Ma quanti controsensi… non trovate?

si ma…. l’eventuale missionario ateo è anche comunista? te lo chiedo perche pare sia un fattore decisivo… infatti quando si è accorto che il suo (presunto) figlio su questa terra aveva delle tendenze socialiste, si è subito premurato di farlo ammazzare “per il nostro bene” … 🙂

Comunque il messaggio di B16 mi sembra chiaro:

– Dio (almeno quello di B16) nutre anche un amore erotico nei confronti dell’uomo (e vorrebbe un pochettino trobarselo…)
– B16 è (a suo dire) il rappresentante supremo di dio (?)
– conclusione: … vediamo chi indovina?

Opopomoz

Allora, facciamo il punto. Se ho ben capito: il rappresentante in terra di un collega del “drago invisibile del garage” amerebbe sodomizzare un eventuale missionario ateo comunista (che nonostante tutte le sue benemerenze andrebbe all’inferno). Ma quella specie di meringa semovente (per capirci la “mossa di battaglia navale” -> B16-colpito e affondato)resterebbe in odore (o tanfo) di santità. Tutto questo in nome dell’equivalente di un mitico rettile indistinguibile che dubito paghi l’affito per soggiornare nei garage.
Ma come facciamo a non essere ferventi credenti! E’ tutto così credibile e lineare!!
Che razza di gente che siamo.

Gio

@ inhocsignovinces @ Italiano Metafisico

Siete le persone più idiote, più ignoranti e più inutilmente offensive che siano mai comparse sul Web.
E questa non è solo una mia opinione, è un dato di fatto oggettivo, dimostrato da voi stessi.

Alberto Palmucci

GLI ETRUSCHI, TAGETE E TARQUINIA
di Alberto Palmucci

Il bizantino Giovanni Lido (VI sec.d.C.), nel proemio al De Magistratibus Populi Romani, scrisse: “Tirreno, trasferitosi dalla Lidia in occidente, insegnò i Misteri dei Lidi a quelli che allora si chiamavano Etruschi ed erano un popolo di Sicani”. Nell’opera, poi, su I Prodigi, Lido sostenne di aver letto sia in Etrusco che in Latino quei Libri Tagetigi che si dicevano scritti in forma poetica da Tarconte o da Tagete stesso. Egli narra: “Tarconte era un aruspice, com’ egli stesso dice nel libro, uno di quelli istruiti dal lidio Tirreno […]. Costui dice che un tempo, mentre lavorava la terra […], da un solco uscì fuori un bambino […]. Questo bambino era Tagete […]. Tarconte dunque, sollevatolo e postolo nei luoghi sacri, pensò di imparare da lui qualcosa sulle cose segrete. Ottenuto poi ciò che aveva chiesto, compose un libro delle cose trattate, nel quale egli interroga nella lingua comune degli Itali, e Tagete risponde attenendosi alle lettere antiche e poco comprensibili a noi. Nondimeno cercherò, per quanto possibile di riferirvi quelle cose facendo uso da un lato delle informazioni (cioè di quel ch’era contenuto nel testo etrusco) e dall’altra di coloro che le tradussero in Latino, cioè di Capitone, di Fonteio, di Vicellio, di Labeone, di Figulo e del naturalista Plinio”(1).
Coerentemente, Lido, nel proseguo della sua opera, tradusse in Greco il Poema sui Terremoti che Vicellio aveva a sua volta tradotto in prosa dal testo etrusco attribuito a Tagete. Egli tradusse pure in greco dal latino il Calendario Brontoscopico che Publio Nigidio Figulo (I sec.a.C.) aveva tratto dai Libri Tagetici. Sia i testi etruschi che quelli latini non esistono più, però esistono ancora e per fortuna le traduzioni di Giovanni Lido; e, poiché queste non sono mai state riportate in Italiano, lo abbiamo fatto noi. Qui riportiamo la traduzione dei passaggi più significativi del Calendario.
TESTO
Traduzione letterale del Calendario Brontoscopico locale, basato sul corso della Luna, secondo il romano Figulo, tratto dai Libri Tagetici.
Se è vero che gli antichi in ogni scienza augurale han preso a guida la Luna poiché è da lei che dipendono i segni tratti dai tuoni e dai fulmini, a ragione dovremo parimenti regolarci sulla posizione della Luna. Perciò partendo dal Cancro e dal novilunio, secondo i mesi lunari, noi formuliamo l’esame giornaliero dei temporali. E’ a seguito di un simile esame che i Tusci hanno tramandato le osservazioni locali riguardanti le regioni colpite dal fulmine.
GIUGNO. 5- Se tuonerà, coloro che governano i borghi e le città minori (polichne) avranno turbamenti. 13- S.t., è minaccia di rovina per un uomo molto potente. 27- S.t., ci sarà un pericolo militare per chi ha il potere supremo. 29- S.t., le cose della città regina (tes basilìdos poleos) miglioreranno.
LUGLIO. 5- S.t., si avrà la caduta d’un arconte eccellente (archontos agatou). 8- S.t., vuol dire pace per le Comunità (tois coinois). 14- S.t., vuol dire che il potere di tutti (panton dynamis) toccherà ad un sol uomo molto iniquo per gli affari dello Stato. 16- S.t., il re dell’Oriente (o anatoles basileùs) subirà la guerra e la malattia. 17- S.t., annuncia la successione di un grande arconte (megàlou archontos). 19- S.t., annuncia guerra e strage d’uomini potenti (dynaton).
AGOSTO. 3- S.t., annuncia al popolo processi e assemblee. 5- S.t., annuncia che le donne saranno più assennate. 14- S.t., presagisce guerra per le Comunità (tois coinois). 18- S.t., minaccia guerra interna (polemon emfylion). 19- S.t., donne e schiavi oseranno stragi. 20- S.t. minaccia morte per i buoi, le greggi e gli affari pubblici (tais pràgmasin). 24- S.t., minaccia morte per giovani nobili. 30- S.t., minaccia malattie per la città ( te polei) su cui erompe il tuono.
SETTEMBRE. 6- S.t., le donne avranno un potere più grande di quel che loro conviene. 7- S.t., minaccia malattia e anche strage di schiavi. 8- S.t., rivela che nello Stato i più potenti meditano cose subdole, ma che non entreranno nella futura gestione delle cose pubbliche. 10- S.t., tra le regioni sulle quali il tuono eromperà, e su altre, accadranno motivati dissidi. 11- S.t., i clienti dei nobili tenteranno qualcosa di nuovo nelle Comunità (en tois coinois). 19- S.t. ci saranno malattie e sedizioni popolari. 25- S.t., a seguito dei disordini dello Stato, un tiranno salirà al potere. Egli perirà, ma i potenti subiranno mali intollerabili. 26- S.t., il cattivo principe (dynastes= dominatore, signore, principe) perirà per volontà di Dio. 27- S.t., quelli che hanno il potere (dynatoi) si divideranno e si distruggeranno vicendevolmente. 30- S.t., le Comunità (ta coinà) passeranno da una situazione meno buona ad una migliore.
OTTOBRE. 1- S.t., minaccia che un tetro tiranno avrà il comando dello Stato. 3- S.t., annuncia tempeste e turbini che distruggeranno gli alberi; e ciò sarà indizio di grandi tempeste per le Comunità (tois coinois). 4- S.t., gli inferiori prenderanno il posto dei superiori. 8- S.t., c’è d’aspettarsi terremoti con muggiti. 13- S.t., il dominatore importuno della cosa pubblica non durerà a lungo. 19- S.t., presagisce la caduta (ptosis) d’un principe (dynastes = dominatore, principe) o l’espulsione d’un re (basileùs); e così discordie, ma pure abbondanza per il popolo. 24- S.t., per la dissensione dei principi il popolo diverrà superiore.
NOVEMBRE: 1- S.t., annuncia discordie per la città (te polei). 3- S.t., accadranno avvenimenti per i quali gli inferiori supereranno i superiori. 7- S.t., minaccia malattie per uomini e animali che sono in occidente. 9- S.t., dei plebei subiranno il supplizio del palo. 10- S.t., avranno fine le inopportune dispute tra i prìncipi (tois cratousin). 16- S.t., pericolo per il re (to basilei). 18- S.t., annuncia guerra e affanno per gli abitanti delle città. 19- S.t., è prosperità per le donne. 24- S.t., un castello utile allo Stato cadrà in potere dei nemici. 26- S.t. annuncia guerra interna (pòlemon emfylion) e molti morti. 28- S.t., molti dell’Assemblea (tes syncléton) se ne andranno per scoraggiamento.
DICEMBRE. 14- S.t., annuncia insieme guerra civile ed abbondanza. 24- S.t., presagisce guerra civile. 27- S.t., il re (o baliseùs) sarà utile a molte cose. 30- S.t., predice ribellione contro il regno (catà tes basileìas), e appunto guerra.
GENNAIO. 7- S.t., annuncia guerra servile (doulamachìa) e numerose malattie. 8- S.t., il dominatore (signore, principe) dello Stato (o dynastes tes politeias) correrà pericolo da parte del popolo. 9- S.t., il re dell’Oriente (o anatoles basileùs) affronterà un pericolo. 15- S.t., rivolta di schiavi e loro punizione. 16- S.t., il popolo sarà vessato dal re (ypò tou basiléos). 19- S.t., il re (o baliseùs) vincerà, e lo stesso popolo otterrà una posizione più elevata. 21- S.t., il re (o basileùs), tese molte insidie, diverrà egli stesso oggetto di complotti. 23- S.t., significa buon ordine per la città (te polei). 25- S.t., ci sarà una guerra servile (doulomachya). 26- S.t., molti saranno uccisi da colui che ha il potere (pros tou cratountos), ma poi sarà il suo turno.
FEBBRAIO. 3- S.t., avverrà un dissidio interno (stasis emfilios). 8- S.t., avverrà un grande avvenimento per lo Stato (te politeia). 13- S.t., ci sarà abbondanza, si avrà tuttavia un dissidio politico (stasis politiké). 16- S.t., cose fauste per il popolo, infauste per i potenti (dynatois) a causa di dissensi. 27- S.t., al popolo annuncia dissidi. 30- S.t., significa insieme cose buone e lunghi dissensi per il popolo.
MARZO. 7- S.t. , il principe della città (o craton) farà cambiamenti. 12- S.t., un principe dello Stato (dynatos tou politemaia), o un capo d’esercito (strategos), correrà un pericolo; in proposito, avverranno combattimenti. 23- S.t. annuncia dissensi. 26- S.t., annuncia acquisizione di schiavi importati. 29- S.t., le donne conseguiranno maggior gloria. 30- S.t., un possente (dynatos) sarà signore del Regno (encratès basileìas): la cosa procurerà gioia.
APRILE. 1- S.t., minaccia dissidio interno, e rovina di fortune. 6- S.t., nasceranno guerre interne (polemoi emfylioi). 9- S.t., annuncia vittoria (niken) per il Regno (te basileìa), e gioia per i potenti (tois dynatois). 19- S.t., un uomo potente nella città rovinerà insieme la sua fortuna e la sua autorità. 24- S.t., ci saranno dissensioni dei potenti (dichònoia ton dynaton), ma i loro progetti saranno scoperti.
MAGGIO. 14- S.t., annucia guerre orientali (anatolicòs pòlemos) e molte rovine. 19- S.t., qualcuno, col favore del popolo, arriverà al colmo della fortuna. 20- S.t., abbondanza nell’Oriente (perì tèn anatolèn), non così in Occidente (epì dysin). 24- S.t., grandi mali, così i sudditi (toùs ypecoòus) verranno meno (leipothymesai) per lo scoraggiamento. 27- S.t. avverranno prodigi, e appariranno comete. 29- S. t. significa guerra settentrionale (pòlemon arktòon), ma senza pericolo per la vita pubblica.
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Giovanni Lido, in fondo al testo di Nigidio, pone una propria nota dove informa che l’autore del Calendario “giudicava che questo diario brontoscopico non ha valore generale, ma solo per Roma”. La notizia contrasta con almeno due punti dell’opera (vd. 30 ag.; 10 sett.): potrebbe trattarsi di un autoschediasma o della nota di un copista. Il Calendario, comunque, anche se certamente adattato ai bisogni dei Romani, proviene dai Libri Tagetici, e come tale mantiene sia la struttura di un primissimo anno etrusco basato sui cicli lunari, sia la nomenclatura delle istituzioni statali del tempo delle sue prime stesure. Siamo dinanzi a un calendario lunare che inizia alla metà dell’anno solare con il novilunio del solstizio estivo. Allo stesso modo per gli Etruschi ogni nuova giornata partiva da mezzogiorno. Questo maniera di scandire gli anni e i giorni era usato anche dagli Ateniesi. Per entrambi, era forse il residuo di un’antichissima pratica di genti mediterranee.
Da questo calendario si può ricostruire il quadro politico e amministrativo dell’Etruria. C’è innanzi tutto una città regina (29 giugno). Questa, nelle intenzioni di Tarconte e Tagete, autori dei cosiddetti Libri Tagetici, o di chi altro li abbia compilati con il loro nome, sarà stata Tarquinia. Secondo Semerano, il nome di questa città, etimologicamente, avrebbe proprio il significato di Città Regina o Sovrana o Dominatrice [2]. Si diceva, comunque, che Tarconte ne fosse stato l’eponimo re fondatore, e che Tagete vi fosse nato. Cicerone narrava che in occasione di quella nascita tutta l’Etruria convenne a Tarquinia [3]. Altri precisavano che vi convennero i dodici lucumoni o prìncipi delle altre città [4]. Nella città regina risiedeva evidentemente il re. Costui è nominato spesso (19 ott.; 16 nov.; 27 dic.; 19 e 21 genn.; 30 mar.). Egli governa il Regno (30 mar.; 9 apr.): verosimilmente la Federazione. Anche Virgilio, chiama “Regno” la Federazione Etrusca [4] . Abbiamo poi gli Stati, ovvero le città stato, comandate da un capo variamente denominato dynastes (26 sett.; 19 ott.), dynatòs (12 marzo; 19 lugl.; 27sett.; 16 febbr.), archon (5 e 17 lugl.) e kraton (7 marzo; ecc.), il cui significato generale è “principe” o “colui che ha il potere”. Si tratta verosimilmente di quelle stesse figure che le fonti latine chiamano lucumoni o principi delle città. A volte questi governanti sono buoni, altre volte sono cattivi (16 genn.), e vengono abbattuti (19 sett.; 8, 21 e 26 genn..). I re vengono espulsi (19 sett.). Se il re del regno ottiene una vittoria egli può elevarsi (19 genn.) Quando vince, i capi delle città esultano (9 aprile); ciò perché evidentemente fanno parte della Federazione che ha vinto la guerra. A volte questi capi si dividono e si distruggono a vicenda ( 27 sett.; 10 nov.); altre volte alle fine si pacificano (10 nov.). Ci sono pure guerre servili (7 e 25 genn.; 6 apr.), e schiavi che si rivoltano e vengono puniti ( 15 genn.). Abbiamo poi le città minori, dette polichne , i castelli e i borghi, ognuno con il suo governante (5 giugno). Il calendario menziona poi una volta dei sudditi che defezionano per scoramento (24 maggio). Molto spesso si nomina il popolo, qualche volta gli schiavi, e una volta i plebei. A quest’ultimi capita di subire il supplizio del palo (9 nov.). All’interno della Federazione e delle città i rapporti non sono sempre felici né tanto meno pacifici: vi sono sedizioni, dissensi (24 apr.) e cattivi potenti che prendono il potere (14 lugl.). Le donne a volte prosperano (19 nov.), ed hanno un ruolo importante nella vita sociale; ma capita che commettano crimini insieme agli schiavi (19 ag.). Spesso gli uomini sono contrariati dal loro comportamento (6 sett,; 5 ag.). Si ricordi il caso di Volsini dove gli schiavi si ribellarono, presero il potere e sposarono le consenzienti donne dei loro padroni.
I responsi del calendario si preoccupano pure del re dell’Oriente (16 lugl.; 9 genn.), di guerre orientali (14 maggio) e settentrionali (24 maggio), nonché di paragoni fra situazioni economiche orientali ed occidentali (20 maggio). Ciò forse per il ricordo di antichi apporti di gente dall’Oriente (Troiani, Misi e Lidi come vorrebbero le tradizioni). Nel re dell’Oriente potrebbero adombrarsi vari personaggi mitici.
· Tirreno e Tarconte, figli di Ati, re della Lidia. Giovanni Lido ricorda che Tirreno avrebbe condotto presso i Sicani d’Etruria una colonia di Lidi. Giovanni nella sua versione dei Libri Tagetici scritti da Tarconte, sostiene pure che lo stesso Tarconte in quei Libri avrebbe affermato che Tirreno lo avrebbe istruito nei Misteri dei Lidi. In proposito, si raffronti questa notizia con l’affermazione “Lidia nostra patria dell’Asia minore” contenuta alla fine del sopra riportato Poema sui Terremoti.
· Tarconte e Tirreno, figli di Telefo re della Misia, e di Iera o di Astioche sorella del re di Troia. Egli avrebbe fondato tutte le città della federazione Etrusca, ed avrebbe dato il suo nome a Tarquinia.
· Enea, il troiano che, secondo Virgilio ricondusse a Corito (Tarquinia) i profughi troiani e divenne capo della Federazione Etrusca. In epoca posteriore alla distruzione di Troia, sia la Misia che la Troade fecero parte della Lidia.

Giovanni Lido, De ostentis, Lipsia, 1897.
G. Semerano, Il popolo che sconfisse la morte, Milano, 2003, p. 25: “Il nome di Tarquinia ha il significato di città sovrana e richiama alle conclamate origini della nostra civiltà: il nome Tarquinia ha base nella denominazione Sarrukinu, Sarrukenu (= re legittimo), reso dalla vulgata Sargon ”.
Cicerone, Divinazione, II, 50
Festo, De significatione verb., s.v. Tages; Censorino, De die natali, IV, 13; Commento Bernense a Lucano, I, 636.
Virgilio, Eneide, VIII, 505-507

Antonio Marcianò

Quel simpatico fanfarone di Daniele Gallesio, piccolo fan di un Attivissimo personaggio, ha inserito un mio studio che non so quali attinenze abbia con il tema proposto. Lo ringrazio della pubblicità gratuita di cui mi beneficia. Saluti

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