E’ ormai evidente che le gerarchie ecclesiastiche hanno deciso di collocare i loro interventi e le loro iniziative in una dimensione che va ben al di là del legittimo esercizio della libertà d’espressione e dell’altrettanto legittimo esercizio del loro magistero. Giudicano i nostri tempi con una drammaticità che fa loro concludere che solo una presenza diretta, non tanto nella società, ma nella sfera propriamente politica, può rendere possibile il raggiungimento dei loro obiettivi. E così espongono anche i loro comportamenti ad un giudizio analogo a quello che dev’essere pronunciato sull’azione di qualsiasi soggetto politico. Benedetto XVI ha affermato in modo perentorio che «nessuna legge può sovvertire la norma del Creatore senza rendere precario il futuro della società con leggi in netto contrasto con il diritto naturale». Ed ha aggiunto che non si possono ignorare «norme inderogabili e cogenti che non dipendono dalla volontà del legislatore o dal consenso degli Stati, ma precedono la legge umana e per questo non ammettono deroghe da parte di nessuno». Di rincalzo, il Presidente della Commissione Episcopale Italiana, il cardinale Camino Ruini, da almeno dieci anni protagonista indiscusso del corso politico della Chiesa, ha annunciato una nota ufficiale con la quale verrà indicato il modo in cui i cattolici, e i parlamentari in primo luogo, dovranno comportarsi di fronte al disegno di legge sui “diritti e doveri delle persone stabilmente conviventi”, i cosiddetti “Dico”. Così, in un colpo solo, viene aperto un conflitto con il Governo, affermata la sovranità limitata del Parlamento, azzerata la Costituzione. Le parole sono chiare. Se nessuna legge può sovvertire la norma indicata dal Creatore per la famiglia, la legittima approvazione del disegno di legge sui Dico diviene un atto “sovversivo” del Governo. Se i parlamentari cattolici devono votare secondo le indicazioni della Chiesa, viene cancellata la norma costituzionale che prevede la loro libertà da ogni “vincolo di mandato” e l’autonomia e la sovranità del Parlamento devono cedere di fronte ad istruzioni provenienti da autorità esterne. Se non sono ammesse leggi che non corrispondono al diritto naturale, la tavola dei valori non è più quella che si ritrova nella Costituzione, ma quella indicata da una legge naturale i cui contenuti sono definiti esclusivamente dalla Chiesa. […] Sapranno le istituzioni dello Stato rendersi conto di quel che sta accadendo? Non devono ritrovare solo l’orgoglio della propria funzione, ma il senso profondo della loro missione, la stessa loro ragion d’essere,che ne fa il luogo di tutti i cittadini, credenti e non credenti, comunque liberi e degni d’essere rispettati in ogni loro convinzione, e in ogni caso fedeli, come devono essere, alla Costituzione e ai suoi valori.
Rodotà su Chiesa cattolica e costituzione
40 commenti
Commenti chiusi.
Katia Belillo, sull’ingerenza del Vaticano nella politica italiana:
Ormai l’ingerenza del Vaticano nella vita pubblica e politica di questo Paese è “affare costituzionale”. L’elemento di ambiguità, presente nella nostra Costituzione, fra il valore laico che la pervade e il regime concordatario previsto all’articolo 7, si sta risolvendo a favore di questo ultimo. La CEI sta sempre più assumendo il ruolo che nei regime teocratici medio-orientali svolgono “i guardiani della rivoluzione” . Non nego che guardo a questo fenomeno con non poca apprensione. La salvaguardia della civile convivenza è una funzione fondamentale delle Istituzioni democratiche e laiche. Del resto in Italia il potere temporale della chiesa si è rafforzato enormemente in questi ultimi dieci anni. Con leggi e leggine vengono ogni anno trasferite nelle casse arcivescovili, quote consistenti delle risorse pubbliche che sarebbero dovute servire agli enti locali per garantire pari opportunità nei diritti ai cittadini e che invece quando non sono utilizzate per rafforzare il loro apparato e il loro patrimonio edilizio, vengono utilizzate per la beneficenza. Il sistema fondato sul primato dell’economia e quindi sull’ingiustizia sociale ha bisogno delle chiese e del loro enorme potere per far apprezzare ai più la loro condizione di indigenza!
Forza Ruini ! Non si rende conto che così facendo spinge per forza gli italiani tutti a schierarsi definitivamente. O con il libero stato o con la chiesa. E qui penso che lui e i suoi accoliti avranno amare sorprese, non ultima, quella di un parlamento che in un indispensabile scatto di orgoglio a difesa dell proprie sovrane prerogative, prenderà finalmente e in modo definitivo, le distanze dalle indebite ingerenze.
Noi tutti un giorno saremo eternamente grati a Benedetto XVI e Don Camillo, stanno aumentando il laicismo e l’avversione per questa bieca morale medievale. Avanti così!
“…e l’autonomia e la sovranità del Parlamento devono cedere di fronte ad istruzioni provenienti da autorità esterne.”
cosa che sarebbe gia gravissima di per se, ma il bello e’ che questi attentatori esterni alla democrazia sono PESANTEMENTE FINANZIATI DALLO STATO, e’ pazzesco, almeno i fascisti se la sono pagata da soli la marcia su roma…
Va detto che:
1. “nessuna legge può sovvertire la norma del Creatore senza rendere precario il futuro della società con leggi in netto contrasto con il diritto naturale”.
L’esistenza di un diritto naturale è tutta da dimostrare e da dimostrare scientificamente perchè su di esso si devono fondare le leggi di uno stato, finora questo non è stato fatto.
2. “norme inderogabili e cogenti che non dipendono dalla volontà del legislatore o dal consenso degli Stati, ma precedono la legge umana e per questo non ammettono deroghe da parte di nessuno”
Che si indichino queste norme che “precedono la legge umana” e da dove sono ricavate. E’ evidente che esse non possono derivare da credenze/atti di fede dato che andrebbero a regolare la vita di persone non religione o di altra religione.
3. Se le leggi attuali italiane sono corrette, allora è lo stato del vaticano che è nel torto. Vogliamo parlare del fatto che non c’è una rappresentanza parlamentare eletta dal popolo?
Vogliamo parlare del fatto che una donna, in quanto tale non può essere il capo dello stato? (discriminazione in base al genere)
Vogliamo parlare del fatto che un mussulmano, in quanto tale non può essere il capo dello stato? (discriminazione in base al credo religioso)
Non sono così ottimista….. sigh…. anche perchè gente come casini o pera o calderoli hanno
ancora una lunga vita davanti….solo il ricambio generazionale ci potrà venire in aiuto…
o mastella e la binetti, per par condicio…
“solo il ricambio generazionale ci potrà venire in aiuto…”
non c’e da essere ottimisti neanche su quello.
@ archibald.tuttle
🙁 🙁 dai, forse un giorno…
Non date ascolto ai troll.
Non rispondete ai troll.
Non date cibo ai troll.
Ignorate completamente quello che scrivono i troll.
Sapranno le istituzioni dello Stato rendersi conto di quel che sta accadendo?
No
Ma non è detto che sia un male….credo che lo sputtanamento debba essere totale perchè si rinsavisca
ma l’italia se la meriterebbe davvero una dittatura cattolica…
dovrebbe iniziare con la galera per tutti i divorziati, condita da flagellazioni varie.
forse gente come Berlusconi ( http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Berlusconi ) e Casini finirà per cambiare idea su certe cose 😉
rodotà si dimostra un fine giurista, anch’io vorrei sapere come reagiranno le istituzioni, ma da esperienze precedenti non crede che ci si possa aspettare una seppur minima reazione, più che altro vorrei sapere se finalmente i ds cacceranno le p..le.
E come mai vuoi sapere dei DS? Forse che atei e sinistra politica sono un tutt’uno…?
Rodotà chi? Stefano? Maria Laura…?
La CEI sta sempre più assumendo il ruolo che nei regime teocratici medio-orientali svolgono “i guardiani della rivoluzione” .
Questa è la cosa preoccupante, altro che il pericolo di islamizzazione, noi siamo già sulla via di diventare come gli islamici…
Rodotà è un grande giurista, uno dei pochi italiani cui ancora funzionano le sinapsi, gli altri hanno abortito il proprio cervello sul sito del Movimento per la Vita.
http://misoprostol.blogspot.com/
altri invece lo hanno abortito per scherzo di natura…
alludi a te stesso forse?
Lo Stato finanzia il Vaticano a suon di migliaia di miliardi, lo colma di pivilegi e il Vaticano ricambia attaccando lo Stato e derubando il Parlamento del suo potere legislativo. A sua volta lo Stato tace, si genuflette e rifinanzia il Vaticano e lo ricolma di privilegi.
Ma questi che si illudono di governarci sono degli uomoni politici o dei poveri imbecilli?
E’ miai possibile che si fanno strappare la sedia da sotto il culo senza reagire?!
Mandiamoli a cagare tutti.
è proprio questo di cui hanno paura gli intellettuali cattolici (almeno quelli dotati di 2 dita di cervello): la strategia Ratzingeriana-ruiniana è destinata a lacerare in modo pesantissimo il mondo cattolico e la Chiesa stessa. E così continuando a seguire sulla loro linea dura questi un giorno faranno fare alla Chiesa la stessa fine che fecero Roma e Sparta: l’autocollasso preceduto da dure prese di posizione dei cosiddetti cattolici democratici, i quali non tendono a vedere di buon occhio tutto questo desiderio di imporre prima per via indiretta (che può diventare diretta da un momento all’altro) la teocrazia e un odio sempre più profondo del mondo laico verso quella Chiesa che mira alla sua sottomissione, per non dire al suo annullamento totale. Infatti caro Camillone, re delle sette fogne, sbaglio o qualcuno che conosci ha detto:”Quando un regno è diviso in sè stesso cade”?
Un mito (divinità), onnipotente ed infallibile, è tale in quanto vi è una massa che ritenendosi inferiore al mito stesso, lo considera tale. Nel momento in cui ci si accorge che il mito non è più tale (“un regno diviso in sè stesso”), il mito casca. L’attuale politica fondamentalista della dirigenza ecclesiastica, in particolare della fondamentalista CEI, dà una mano a far crollare il mito. Per cui come dice trotzky il ferro va battuto quando è caldo. L’imperialismo clericale sta vacillando (altrimenti perchè si scalderebbero tanto?).
Il problema è operare in modo tale che all’attuale verità assoluta vi sia una valida alternativa condivisa, ed accettata almeno dalla maggioranza delle masse, senza incorrere nell’errore di sostituirla con la verità assoluta di un qualsiasi partito.
Rodotà è da sempre anticattolico, quindi non laico, quindi non imparziale.
Camillo Ruini è presidente di una conferenza che accoglie (anche secondo i vostri sondaggi di parte, ma in realtà sono molti di più) oltre il 35 % degli italiani.
E’ possibile sapere perché Ruini non si deve esprimere anche a nome mio?
Perché è un pretaccio e doveva morire al di là degli Urali, deportato da zi’ Peppe.
Ho visto ruini esprimersi su youtube e, per la prima volta, condividevo….. 🙂
Bene, questa è la “norma del creatore”, ovvero quello che possono fare gli integralisti religiosi in una società sufficientemente tradizionalista, senza sostenitori della laicità dello stato a fermarli. (Si legga in particolare il commento della Christian Association of Nigeria, tanto per sapere cosa fanno gli omologhi dei teocratici di casa nostra):
http://news.bbc.co.uk/2/hi/africa/6362505.stm
(Scusate, non so inserire il link)
@Francesco: guarda che nessuno vuole negare a Ruini il diritto di esprimersi, eventualmente in rappresentanza di quelli che la pensano come lui. Per quanto parziale, siamo ancora una democrazia. Il problema e’ che, mentre io non voglio imporre il mio agnosticismo a nessuno, lui vuole imporre le sue visioni del mondo (che io trovo semplicemente deliranti e prive di carita’) a me e a chi non crede.
Per quanto mi riguarda, io mi sono proprio rotto i c… e ho deciso 1) di iscrivermi all’UAAR, 2) di non fare piu’ parte della chiesa cattolica. E la lettera che accompagnera’ la mia richiesta al parroco la mendero’ in conoscenza anche a lui.
A me va bene che Ruini si esprima ma mi dovrebbe spiegare questo: se Prodi decide di non votare più i Dico e, nello stesso momento, di divorziare dalla sig.ra Flavia, in questo caso un cattolico può votarlo?
*francesco
alla risposta di guido aggiungerei una domanda:
a te sembra giusto che lo stato finanzi, anche con i soldi nostri, le posizioni di chi (la Chiesa) è contro di noi? E non mi riferisco solo all’8 * mille
Almeno si abbia il buon gusto di predicare solo in chiesa e l’accortezza di non amplificare la propria voce sui media.
E’ difficile? E’ impossibile? OK si rinunci al concordato ed ai privilegi e ci si misuri con gli altri in uno stato laico (equidistante)
“solo il ricambio generazionale ci potrà venire in aiuto…”
Di chi parlate: della Carfagna?
X Lucifero1972
La Carfagna non conta nulla all’interno del partito, fa solo i pompini a Berlusconi, mentre Chiara Moroni per fortuna ha un minimo peso garantito anche dall’appoggio della Prestigiacomo.
@ Francesco
“Camillo Ruini è presidente di una conferenza che accoglie (anche secondo i vostri sondaggi di parte, ma in realtà sono molti di più) oltre il 35 % degli italiani.”
Resta da vedere se li rappresenta realmente, dato che la modalita’ con cui viene eletto il presidente della cei non ha nulla di democratico e/o rappresentativo della base sulla quale dice di poggiare.
Saluti
Hanmar
Tutta la mia stima a Chiara Moroni
@Francesco > Rodotà è da sempre anticattolico
Questa proprio… è un giurista talmente moderato e ragionevole! L’hai mai sentito parlare?!
Rodotà è sempre stato uno dei pochi SIGNORI che possano fregiarsi di questo appellattivo nella classe politica italiana.
Nutrirsi è un diritto naturale, ma le leggi economiche lo precludono a molti, così come precludono molti altri diritti. Di conseguenza il nostro modello economico (capitalista) va contro il diritto naturale. Spero che il papa e Ruini si scaglino anche contro il capitalismo, gli USA e le loro guerre con la stessa veemenza con cui si scagliano contro i DiCo.
Ma perché non va più di moda, tra i cristiani, desiderare il martirio? Io sarei felice di vederli martirizzati, tutti però!
Non ne dubito ely…
Ely, qui danno consigli per chi vuole comprare leoni: casomai volessi far sbranare i cristiani…
http://www.tamu.edu/univrel/aggiedaily/news/stories/03/010703-2.html