Caso Nuvoli: un intervento di Chiara Lalli

Sul blog Bioetica è stato pubblicato un interessante articolo di Chiara Lalli sulla decisione del tribunale di Sassari sul ‘caso Nuvoli’ (cfr. Ultimissima di ieri). Ne riportiamo la conclusione:

Ogni medico combatte la malattia (e la morte), ma ogni medico dovrebbe sapere che non è in suo potere eliminarla. E che la volontà del paziente è più importante di qualunque sua idea sulla vita e sulla morte. Il rianimatore sa bene che in alcune circostanze non si può rianimare, è preferibile non rianimare. Non è un macchinario cieco che esegue il comando: “rianima!”. Di pessimo gusto il paragone tra ventilatore e computer sui quali le dita del medico scorrono. E di pessimo gusto il ricorso al “mai”. Ha perfettamente ragione nel sostenere che non ci si può ergere a giudice dell’altrui coscienza. Peccato che l’abbia appena fatto. Perché della coscienza di Giovanni Nuvoli se n’è bellamente infischiato.

Archiviato in: Generale

4 commenti

Daniela

bellissimo intervento, è vero non si tiene minimamente conto del volere del paziante, ma i medici che non ascoltano i propri pazienti che razza di medici sono? Si credono propretari del corpo del paziente e di disporre di loro come meglio credono, sono barbari e selvaggi, ipocriti e sopraffatori, fino ad ora pochi sono i medici che hanno la mia stima.

gianni

continuo a non capacitarmi del fatto che qualcuno, sia un medico o un giudice o un religioso,
possa arrogarsi il diritto di decidere su una cosa così personale come la decisione di smettere di soffrire.

Daniele Gallesio

L’avevo postato per Welby, ma -purtroppo- va bane anche per Nuvoli:

«Quanti cristi inchiodati a una sedia o a un letto la gente scavalca, per inchinarsi a un cristo di legno. Quanti sacrifici dimenticati, per ricordarne uno. Se mi facessero entrare in una chiesa, griderei: smettete di guardare quell’altare vuoto. Adoratevi l’un l’altro».

(Stefano Benni)

Adriano

Adesso che il sig. Nuvoli è a casa sua non chiede più di morire. Per Pasqua è stato confortato dalla visita di amici e del Vescovo di Alghero. Il caso mediatico si è sgonfiato. Cosa sarebbe successo se fosse stato subito accontentato? Non voleva forse solo attirare l’attenzione sulla sua condizione e ricevere un pò di calore umano? Viva la vita.

Commenti chiusi.