Il partito capra e cavoli

Era così semplice e non ce ne eravamo accorti! Noi ad arrovellarci su Pacs, eutanasia, aborto, darwinismo e disegno intelligente, sul conflitto tra laicità e religione. E invece tutto si poteva risolvere con un solo giro di parole. Ce lo rivela l’appena divulgato manifesto del Pd: il futuro Partito democratico avrà radici insieme «cristiane e illuministe». Era l’uovo di Colombo, anzi la radice di Colombo, perché nessuno finora ci aveva pensato. A prima vista infatti, l’exploit è notevole: non sarà come dire che uno è un vandeano giacobino, o un mistico razionalista, ma poco ci manca. Pare già di sentirla la spiega aulica di quest’acrobazia retorica: «Cristiani e illuministi nel senso in cui Benedetto Benetto Croce diceva che ‘non possiamo non dirci cristiani’». Così, noi «italiani democratici» non potremmo non dirci «insieme cristiani e illuministi». Invece possiamo, anzi vogliamo, perché viene il sospetto che dietro tanta nobiltà ideale si nasconda solo un sotterfugio per uscire dal dilemma sul partito europeo a cui affiliarsi (popolare o socialista?), scoglio su cui si era finora arenato il progetto di nuovo Partito democratico per la pertinace volontà vaticana d’inserire le «radici cristiane» nella costituzione europea. Ma quella parolina, «illuminista», non rischierà di far venire l’orticaria alla sensibilissima cute papale? E poi: se invece che a Benedetto Croce , gli estensori del manifesto avessero attinto solo alla saggezza popolare di «un colpo al cerchio e uno alla botte», o avessero perseguito l’audace utopia di «capra e cavoli»? Certo, c’è il rischio di scontentare sia l’ovino che l’ortaggio. Rimane da chiedersi chi, nel futuro Pd, impersonerà al meglio l’uomo nuovo «cristiano-illuminista»: Walter Veltroni? Francesco Rutelli? Ma sarà più improbabile il tetro Fassino nei panni del tagliente Voltaire o l’istrionico Mastella in quelli del tormentato Pascal? L’unico che potrebbe mettere d’accordo tutti è Massimo D’Alema che richiama in modo irresistibile un personaggio di Dumas: quell’Aramis – baffi fini e debole per le donne – che voleva unire in sé la spiritualità sottile del gesuita e la gaudente spavalderia del moschettiere, ma finiva per comunicare solo doppiezza.

Fonte: ilManifesto.it

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17 commenti

Damiano

Botte piena (di voti? ma sara vero?) e moglie ubriaca… eh?

Se questo e’ il manifesto del PD allora non fa per me, credo che la politica abbia a che fare con un servizio di tutela della persona dei suoi diritti e delle sue libertà non delle categorie (religiose o meno) quindi qualsiasi ispirazione di tipo “religioso” finirebbe con l’inquinare l’obiettivo primario.

I doveri dovrebbero essere conseguenza della tutela dei diritti e non viceversa…

cosimo

io sono romanista e laziale, peppone e don camillo, comunista e fascista, ortodosso ed eterodosso, james bond e SPECTRE, ateo e cattolico praticante, mastella e intelligente, berlusconi e onesto.

Barbara Monea

“mastella e intelligente”

Questa è troppo grossa 😀 😀 😀

Enrico Greco

Ma l’UAAR non ha mai pensato di formare un partito tutto suo? sarebbe l’unico voto che darei con piacere, visto che nessuno fa i miei interessi (oppure promette ma poi non pone “la fiducia”[qualsiasi riferimento è puramente casuale])…

MAC

Se sarà così come descritto, allora come suol dirsi NOT IN MY NAME…

Lamb of God

Lo sostengo da quando ho sentito nominare per la prima volta “PD”: Il partito democratico sarà la TOMBA della laicità

Hanmar

Sara’, ma mi ricorda tanto le “convergenze parallele” di democristiana memoria…
Fargli studiare un po’ di logica e di matematica a questi cialtroni no, eh?

Saluti
Hanmar

Marco

Qualunque partito laico e cristiano allo stesso tempo finirà col diventare solo cristiano, perché, mentre i laici sono di cultura tollerante e aperta al dialogo, la CCAR per definizione non lo è. Nessun laico propriamente detto si permetterebbe mai di prevaricare il diritto altrui di esprimersi democraticamente. La Chiesa cattolica, invece, non ha mai fatto altro. Motivo per cui la posizione di questo partito sarà più prona alla Chiesa che agli interessi laici, o creerà leggi untuose e bizantine come quella sui DICO.
Chiunque voti questo nuovo partito, sappia che andrà principalmente a rafforzare la posizione dei vari Bobba e Binetti di turno.

Avola

Che risate, i sofismi sono sempre divertenti.
Poveri illuministi!
Giocare cosi’ con le parole lo giudico offensivo: un po’ come con i vari laico-laicista, scienziato-scientista…
Personalmente non penso possano esistere illuministi credenti, cosi’ come diffido degli scienziati che si definiscono tali. Vuol dire che non hanno ben capito cosa il metodo scientifico (come gnoseoloigia) sia,

Bah!

Scenario futuro:
nasce il pd dalle cenere dei pds che si spezzeranno in due o piu’
la parte piu’ di sinistra potrebbe confluire con i CI, ma penso che per ragioni di poltrone fonderanno l”ennesimo partitino.
morale, avremo una margherita piu’ grande, ma piu’ piccola della somma margherita+pds

Francy by Toscana

So solo che allora non lo voterò mai
by una illuminista non cattolica

Skadivargr

Perchè non vanno a cagare loro e le loro radici ossimoriche?

Rudy

Se anni fa il partito democratico mi sembrava una prospettiva bella ed auspicabile, in queste condizioni lo fuggirò come la peste.

raphael

il futuro Partito democratico avrà radici insieme «cristiane e illuministe»

Ma come si fa a spararle così grosse?

Leo55

Bene….vedo che dal tenore dei blog postati il futuro Pd ha buone prospettive….almeno tra i non credenti.
L’importante è non abbassare la guardia e rimarcare le contraddizioni enormi e insuperabili insite in una costruzione meramente elettoralistica.

gianni

siamo o non siamo il paese degli atei devoti (pera, ferrara & c.) quindi un partito con radici cristiane e illuministe era il minimo che ci si potesse aspettare…

Johnny Golgotha

Il futuro Partito Democratico avrà radici insieme “Cristiane ed Illuministe”

Tradotto: Il futuro Partito Democratico cercherà di accalappiare i voti di Credenti ed Atei

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