E’ stato lanciato un appello online per l’uguaglianza di diritti tra coppie etero ed omosessuali. L’appello supporta una proposta di legge il cui primo firmatario è Daniele Capezzone.
Manifesto per l’uguaglianza dei diritti
37 commenti
Commenti chiusi.
Molto, molto , molto contrario. Non ci sono abbastanza soldi, è la famiglia che va tutelata prima ancora che le coppiette: i gay maschi potrebbero mettersi d’accordo con gay femmine per fare figli.
!
No, no, no, ho un’idea migliore! Facciamo accoppiare Preti, Vescovi, Cardinali e, perchè no, il Papa con tutte le suore di sto paese. Cazzo che ideona per creare e salvare la “Famiglia Cattolica Naturale”!
I nuclei abitativi ci sono (chiese, conventi, seminari, etc … ) mentre i soldi li tiriam fuori dall’8×1000, poi mettiamo le guardie svizzere a badare che non trombino con precauzioni (non sia mai!!).
Problema risolto. Mi aspetto un appaluso.
🙂
clap clap clap! 😀
Applaudo.
Ho già aderito.
Alessio Paturnie scrive:
16 Febbraio 2007 alle 16:06
Molto, molto , molto contrario. Non ci sono abbastanza soldi, è la famiglia che va tutelata prima ancora che le coppiette: i gay maschi potrebbero mettersi d’accordo con gay femmine per fare figli
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Uhm ci avevo pensato e ne parlavo con una mia amica. Permettimi di ricordarti che io e il mio compagno non usufruiamo di sconti fiscali per il fatto di non fare famiglia e che le nostre tasse contribuiscono esattamente come quelle delle famiglie. A questo punto correttezza imporrebbe che le famiglie si finanziassero da sole o no?
OMOSESSUALI DI TUTTA ITALIA UNITEVI
E BOICOTTATE LE TASSE che servono a dare incentivi a chi, ad eccezione vostra può fare una famiglie e che servono per dare lo stipendio ai parlamentari che vi negano i diritti e vi considerano inferiori.
SE TUTTI I GAY DOVESSERO BOICOTTARE LE TASSE FINCHE’ NON GLI VENGONO DATI DIRITTI IL GOVERNO AVREBBE TROPPA PAURA E GLI DAREBBE SUBITO.
meditate, meditate, non credete che la Chiesa sia più potente dei soldi……
sono pienamente d’accordo sul manifesto d’uguaglianza.
“i gay maschi potrebbero mettersi d’accordo con gay femmine per fare figli.”
Bello. Sarebbe interessante da fare come esperimento. Se l’omosessualità avesse anche solo una piccola componente genetica, si dovrebbe vedere che la percentuale di gay nella discendenza di queste coppie aumenta nel corso delle generazioni…il problema sarebbe risolto.
APPLAUSI per Lamb Of God!!! 😀
clap clap clap!!!! 😀 😀
ma alessio paturnie cos’è, il nuovo dottor mengele?
ci hai preso forse per animali?
ma vai tu ad accoppiarti con tua moglie.
che cazzo fai qui? compito di ogni buon cristiano è procreare, quindi orsù, staccati dal pc e dalle foto di pamela anderson e vai a ingravidare tua moglie. credo sia una delle poche cose che il tuo neurone ti permette.
Avete visto che fra i firmateri c’è anche un certo “Don Franco Barbero, Associazione Viottoli – Comunità cristiana di base – Torino”? E mo’ come la mettono i vari bigottotroll?
don franco barbero è stato scomunicato però, se non ricordo male…
appunto per queste sue idee…
Allora Don Barbero sei il benvenuto fra noi scomunicati!
Io mi sono chiesto molte volte perché mai i gay debbano avere gli stessi doveri se non hanno gli stessi diritti degli altri cittadini. Per quale motivo poi sulla RAI lo stile di vita gay non è rappresentato? A me sembra che stiamo vivendo ancora nel medioevo. Non c’è il coraggio effettivo per fare qualcosa di realmente innovativo. I gay in TV sono ancora come animali dietro le sbarre di uno zoo. Penso che la società sia abbastanza matura per accettare trasmissioni televisive fatte da omosessuali per gli omosessuali e per chi vuol conoscere di più il mondo gay. Su Internet di siti gay ce ne sono molti, mi riferisco a siti nei quali si parla di omosessualità, in modo semplice, chiaro, senza morbosità o cose simili. Sarà che dobbiamo per prima cosa risolvere il conflitto o per meglio dire il rapporto di amore-odio tra Chiesa e politica.
Personalmente penso che la rottura del concordato sia la cosa migliore. La Chiesa ci sta lavorando e se continua così ci riuscirà. Io desidero ringraziare personalmente Ratzinger e Ruini per tutto quello che stanno facendo per noi anticlericali 🙂
PROMEMORIA: ragazzi, impegnamoci a non insultarci a vicenda. Repetita iuvant.
Firmato con commento:
Ricordiamoci che siamo tutti persone…Persone, uniche e diverse, libere e uguali nei diritti e nei doveri.E’ solo il privilegio di pochi a definire le differenze insormontabili tra una persona e l’altra.
Trovo giusto estendere alle coppie gay il diritto al matrimonio e anzi ritengo tale soluzione preferibile a pacs e dico; una volta riconosciuto tale diritto, però, non avrebbe più senso parlare di diritti delle coppie di fatto, dal momento che tutti i cittadini, eterosessuali e omosessuali, avrebbero la possibilità di scegliere tra un’unione tutelata dallo Stato e un’unione libera, valutando i pro e i contro di entrambe e optando per la soluzione più adatta alle proprie esigenze(una riduzione dei tempi per ottenere il divorzio sarebbe comunque auspicabile in ogni caso). Qualche cautela sarebbe inoltre necessaria, almeno in un primo tempo, in materia di adozioni, nell’interesse dei minori: gli omosessuali possono essere genitori magari anche migliori degli altri, ma l’umanità è crudele, bambini compresi, e non oso pensare a come sarebbe trattato a scuola un bambino con due papà o con due mamme. O forse sono troppo pessimista?
Ma col mio iguana…niente da fare?
@ g.b.
Tra tutti i miei amici, i migliori genitori che conosco sono proprio omosessuali. Credo che, nel loro caso, la scelta di avere un figlio sia stata talmente ponderata e sofferta che il carico d’attenzione e d’amore che danno ai loro bambini è straordinario. Trovo aberrante che qualcuno (non tu, ovviamente) possa pensare che un bambino stia meglio in un orfanotrofio piuttosto che in una casa con delle persone che gli vogliano bene e vogliano curarsi di lui. Trovo altrettanto aberrante e sessista che qualcuno pensi che un bambino possa crescere bene solo in presenza di due genitori di sesso opposto, perché implica che la presenza di due genitori dello stesso sesso potrebbe forse portare anche il bambino ad una condotta di vita omosessuale (cosa peraltro dimostrata chiaramente falsa dagli studi scientifici in materia), come se la preferenza omosessuale fosse comunque meno degna di quella eterosessuale.
L’unica conseguenza del permesso di adozione a coppie omosessuali, a mio modo di vedere, sarebbe un abbassamento del numero degli orfani, ed una diminuzione degli omofobi nelle generazioni a venire (suppongo infatti che il figlio di due omosessuali sia più propenso ad essere una persona veramente liberale e tollerante).
Proprio su queste basi, devo dirti che non posso condividere la tua richiesta di cautela sulle adozioni. Benché convenga con te che l’ignoranza sia dilagante, soprattutto in uno stato teocratico come questo, sarebbe come vietare l’immigrazione in una società monoetnica. Ciò che dovrebbe essere fatto è, al contrario, non solo permettere l’adozione alle coppie omosessuali, ma prevedere, proprio in vista di questa fondata preoccupazione, un maggiore controllo dell’integrazione di questi bambini a livello scolastico, con informazione capillare da parte dei docenti, della TV e dei mezzi di comunicazione.
Basterebbe ridurre il tempo dedicato alle confessioni religiose nella TV di stato (cosa completamente inutile in uno stato che si dichiari laico) e sostituirlo con programmi che presentino l’omosessualità e la vita familiare omosessuale come ciò che è, ovvero una delle tante varianti possibili, e come tale perfettamente accettabile (cosa invece doverosa, perché informativa di un fenomeno del quale la massa ignora praticamente tutto). E, al contempo, dimostrare una maggiore severità nei confronti della cultura omofobica (la Svezia ha previsto il reato d’odio per l’omofobia, sarebbe poi così sbagliato applicarla anche qui?)
g.b. scrive: Trovo giusto estendere alle coppie gay il diritto al matrimonio e anzi ritengo tale soluzione preferibile a pacs e dico; una volta riconosciuto tale diritto, però, non avrebbe più senso parlare di diritti delle coppie di fatto, dal momento che tutti i cittadini, eterosessuali e omosessuali, avrebbero la possibilità di scegliere tra un’unione tutelata dallo Stato e un’unione libera
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Matrimonio gay e tutela delle coppie di fatto sono due questioni separate. Se anche si concedesse il matrimonio ai gay resterebbe il problema di tutelare le coppie etero e omosessuali non sposate.
A Marco
Difficile dire chi tra noi due abbia maggiori probabilità di avvicinarsi al vero; ti lascio il tuo ottimismo, ma non mi sento di rinunciare al mio pessimismo.
A RazionalMENTE.net
Non si potrebbe sperare di arrivare a risultati anche migliori riconoscendo maggiori diritti civili e sociali ai singoli INDIVIDUI, senza distiguere tra coniugati, conviventi, coppie non conviventi, single etc? Certo è una strata più lunga, e forse io ragiono in termini troppo astratti, ma non sempre le scorciatoie sono le vie migliori. Non nascondo comunque che la questione sia estremamente complessa, implicando idee diverse sulla libertà, sul rapporto individuo-formazioni sociali etc. D’altra parte trovarci talora in disaccordo tra noi è quello che ci distingue dai clericali e dagli altri seguaci di forme di pensiero dogmatiche.
Ancora a Marco
Comunque prudenza non significa necessariamente preclusione totale, ma soltanto che forse è meglio fare un passo alla volta.
@ Ernesto
“i gay maschi potrebbero mettersi d’accordo con gay femmine per fare figli.
Bello. Sarebbe interessante da fare come esperimento”
Guarda che certi gay e lesbiche lo fanno già da tempo. Prima magari si mettevano d’accordo e si sposavano adesso soprattutto nei paesi esteri è una situazione abbastanza diffusa. Io non ho nulla in contrario, dopottutto è la natura che lo permette. L’unico problema è che molto spesso queste persone escono fuori con discorsi particolarmente reazionari. Ad esempio “ho deciso di fare un figlio con una lesbica perché per me un bambino non puo’ crescere equilibrato senza un padre ed una madre”. E non sono d’accordo con alcune rivendicazioni che avanzano. Per esempio rivendicano uno statuto per i due partner rispettivi (se ci sono). No per me non ha senso, anche perché alcuni gay il figlio lo fanno con una donna eterosessuale (o con un uomo eterosessuale se sono lesbiche) quello che conta è che si inseriscono in un contesto eterosessuale, sono dunque un uomo e una donna che hanno un figlio insieme e il fatto che vivano con partner dello stesso sesso non deve essere trattato in maniera diversa se vivessero con un partner di sesso opposto. La rivendicazione è dunque il matrimonio per tutti non uno statuto particolare.
@ Marco
“Tra tutti i miei amici, i migliori genitori che conosco sono proprio omosessuali. Credo che, nel loro caso, la scelta di avere un figlio sia stata talmente ponderata e sofferta che il carico d’attenzione e d’amore che danno ai loro bambini è straordinario”
Non si capisce di chi stai parlando: di genitori gay che hanno avuto figli da un precedente matrimonio etero? Di genitori gay che si sono sposati (dopo aver vissuto come gay) per avere un figlio? Di gay che si sono messi d’accordo con lesbiche? Comunque questa è una tua esperienza, invece secondo me i gay non sono né migliori né peggiori genitori rispetto agli etero. E ho conosciuto gay che hanno fatto figli con superficialità e gay che sono stati genitori assenti. Cerchiamo di non passare da un estremo all’altro. E ricordiamoci che spetta ad un figlio decidere se ha avuto dei buoni genitori o meno, vale per gli etero, vale per i gay.
“Proprio su queste basi, devo dirti che non posso condividere la tua richiesta di cautela sulle adozioni. Benché convenga con te che l’ignoranza sia dilagante, soprattutto in uno stato teocratico come questo, sarebbe come vietare l’immigrazione in una società monoetnica.”
Beh gli immigrati sono generalmente molto ostili all’adozione gay in particolare i musulmani. Quindi mi sembra un paragone senza senso. Mi domando se tu non concepisca l’immigrazione come una maniera per indebolire la chiesa. Guarda che gli integralismi non si annullano si sommano.
Leggi:
http://www.gaynews.it/view.php?ID=72273
@ Lik
Gli amici in questione sono genitori adottivi. Mi riferisco a coppie di omosessuali in America (dove vivo) che hanno adottato (come mi sembrava ovvio dal seguito del post, e come era pertinente alla discussione, che si riferiva infatti principalmente alla concessione dell’adozione alle coppie omosessuali tramite l’istituto matrimoniale).
Dici bene, è infatti la mia esperienza. Cerchiamo di non passare da un estremo all’altro, ma neanche di saltare a conclusioni affrettate sulla base delle nostre interpretazioni, o di fare il processo alle intenzioni e soprattutto di mettere parole in bocca agli altri.
Forse sarebbe bene riflettere che un simile atteggiamento è altrettanto deprecabile quanto quello delle altre discriminazioni, compresa l’omofobia, in quanto completamente infondato e presuntivo. Non credo di essere abbastanza importante da meritare esegeti, nè li trovo particolarmente piacevoli. Del resto, se i messaggi non sono perfettamente chiari, non ho nessun problema a renderli più espliciti.
Se invece ti riferisci al mio commento sul fatto che suppongo che un figlio di due omosessuali abbia più probabilità di diventare una persona tollerante rispetto al figlio di eterosessuali, ritengo che sia una conseguenza abbastanza logica, al meno da un punto di vista statistico. Ma immagino che se ne possa discutere.
Quanto al discorso dell’immigrazione temo proprio che tu non abbia capito neanche vagamente il riferimento metaforico. “Sarebbe come vietare l’immigrazione in una società monoetnica” significa, in quel contesto, che permettere a coppie di sposarsi senza dare loro il permesso di adottare figli per paura dell’intolleranza degli omofobi sarebbe come vietare a stranieri di giungere in uno stato monoetnico per paura del razzismo.
Ti domandi se io non concepisca l’immigrazione come una maniera per indebolire la chiesa. Ti rispondo, per quanto completamente off topic, che credo che l’unico modo di indebolire la chiesa sia proprio quello di aumentare la laicità dello stato.
Interessante che tu stesso ponga il concetto della somma degli integralismi. Sappi che sono gandhiano convinto e che ho sempre partecipato a lotte contro i regimi totalitari di destra o di sinistra. E detesto l’intolleranza dell’islam almeno quanto quella cattolica.
Mi pare però che la fretta di alcune tue interpretazioni e risposte (che a volte si traducono in malcelati attacchi contro opinioni mai espresse nè pensate dai tuoi interlocutori) denoti proprio un atteggiamento integralista e massimalista uguale ed opposto a quello che tu giustamente deprechi. Pensaci dunque bene, gli integralismi non si annullano, ma si sommano. Anche in un forum.
Grazie.
@ G.B.
Credo in effetti di essere talvolta troppo ottimista nei confronti della natura umana e del futuro. Haha, è il viziaccio di tanti umanisti! Penso però anche che il lungo e difficile percorso dell’integrazione debba essere fatto anche di strappi con lo status quo, quando ci sono forti ragioni razionali a consentirli. Vivendo in America, ringrazio sempre le Rosa Parks della storia per avere anche amici e colleghi di colore.
@ Marco
Quanto al discorso dell’immigrazione temo proprio che tu non abbia capito neanche vagamente il riferimento metaforico. “Sarebbe come vietare l’immigrazione in una società monoetnica” significa, in quel contesto, che permettere a coppie di sposarsi senza dare loro il permesso di adottare figli per paura dell’intolleranza degli omofobi sarebbe come vietare a stranieri di giungere in uno stato monoetnico per paura del razzismo.
Mi sembra un paragone un po’ sbagliato perché qui non si sta parlando di adulti ma si parla comunque di bambini e io pur essendo favorevole all’adozione gay penso sia lecito porsi quella domanda per chi se la pone e l’esempio dello stato monoetnico non ha molto senso perché nel mondo occidentale per esempio gli stati non sono mai monoetnici e l’immigrazione porta anche razzismi intercomunitari (es arabi-ebrei, turchi-armeni)
“denoti proprio un atteggiamento integralista e massimalista uguale ed opposto a quello che tu giustamente deprechi. Pensaci dunque bene, gli integralismi non si annullano, ma si sommano. Anche in un forum.”
Non mi risulta di aver mai incitato all’omicidio di cattolici o di musulmani cose che invece trovo scritte nei miei confronti in determinati testi sacri, quindi questi paragoni li tieni per qualcun’altro.
Marco:
“E detesto l’intolleranza dell’islam almeno quanto quella cattolica.”
Beh marco vivendo negli USA dove l’islam è ultraminoriatario e continuerà a restarlo visto che l’immigrazione di massa è cattolica e latinoamericana, non credo che vi sarai particolarmente confrontato nell’avvenire.
@ Lik:
Ribadisco ancora una volta che il soggetto della metafora non erano gli individui ma l’equazione “novità contro lo status quo – intolleranza a seguito”. Prendilo come esempio filosofico (ovvero di filosofia del diritto), perché tale è, e tale voleva essere. Sostengo che non sia giusto impedire una legge razionale per paura della reazione discriminatoria che essa potrebbe scatenare. Concordo con te sul fatto che sia lecito porsi comunque il problema, e mi sembra di aver indicato in un commento precedente alcune misure che potrebbero consentire una soluzione alternativa.
Integralismo non significa necessariamente incitamento all’omicidio. Nel principio (bada bene, ho detto nel principio o nell’atteggiamento, non ho MAI detto nell’applicazione), fare il processo alle intenzioni e dare interpretazioni arbitrarie del pensiero altrui è un atteggiamento completamente integralista. Hai tante volte lodevolmente invitato a fare distinzioni tra chiesa cattolica e islam sul tema dell’omofobia. Credo pertanto che dovresti fare distinzioni anche tra le varie forme di intolleranza, vera o presunta, che si incontrano in alcuni interlocutori nel forum. In taluni casi ho avuto l’impressione che giungessi a conclusioni troppo affrettate sui tuoi interlocutori, e credo che non sia corretto.
Vivo in Sud California, dove le comunità medioorientali (siriane, magrebine e soprattutto persiane e turche) sono ottimamente rappresentate (e me ne rallegro). Per di più, il fatto che adesso viva in California non significa che ci vivrò in avvenire, come tu presumi. Infatti, ho vissuto in Francia, Spagna, UK, Germania e Olanda in passato, dove i problemi che tu citi sono ben noti, e molto più che in Italia.
Il mio intervento non ti sembri pedante. Non era un attacco. Solo ti invito amichevolmente a non presumere, interpretare o giudicare frettolosamente il pensiero degli altri, perché molto spesso può essere un atteggiamento che impedisce la vera comunicazione (cioè il capire ciò che gli altri intendono e misurarsi con le loro opinioni) e lo scambio intellettuale.
Grazie.
@ Marco
Io invece ti invito a risparmiare le tue prediche moralistiche contro chi insulta e in questo blog ce ne sono parecchie. Quella si che è una forma di integralismo che impedisce la discussione.”
“Vivo in Sud California, dove le comunità medioorientali (siriane, magrebine e soprattutto persiane e turche) sono ottimamente rappresentate (e me ne rallegro).”
Qui non si stava parlando di “mediorientali” ma di musualmani. Infatti il 70% degli arabi negli USA è cristiano. Quanto ai turchi, scusa ma mi risulta che non reggono il peso numericamente negli USA nei confronti degl armeni. Stiamo parlando di fenomeni che vedranno tra una decina d’anni Amsterdam a diventare a maggioranza islamica (chiediti come mai tutto questo successo per il gay di estrema destra Pim Fortuyn). Il sud della California invece è destinato a diventare cattolico e ispanico altro che comunità mediorientali che pare tu guardi con atteggiamento folkloristico. Io penso invece sia legittimo che uno stato controlli l’immigrazione poi soprattutto tu che appunto abiti negli usa ne dovresti sapere qualcosa, visto che la politica di limitazione dell’immigrazione islamica esiste soprattutto dopo gli attentati dell’11 settembre. Senza contare il muro che viene rinforzato alla frontiera con il messico. Comunque non buttiamo la discussione su islam e immigrazione smettiamola di fare paragoni tra gay e immigrazione perché l’omofobia è trasversale in tutte le culture e in tutte le religioni. Limitiamoci all’argomento.
@ Lik
I medioorientali in Sud-California sono principalmente musulmani, perché emigrati recentemente (prima o seconda generazione). Prova a chiedere nei vari neighbourhoods persiani quanti si sono cristianizzati. Forse dovresti controllarti la composizione interna di quel 70% di cui parli, stato per stato.
Per tutto il resto, mi sembra inutile proseguire. Se dopo un terzo commento, il mio interlocutore non ha ancora capito la distinzione tra un esempio pratico per sostenere un principio di filosofia del diritto e un discorso nel merito, e basa tutta la sua replica proprio su questo malinteso, non credo che ci siano estremi per proseguire.
Generalmente non uso “prediche moralistiche” contro chi inveisce solo per il gusto di farlo, perché mi limito a interloquire con persone dalle quali mi attendo una replica ben argomentata che stimoli allo scambio culturale, senza zuffe o salti logici. Motivo per cui questa conversazione può senz’altro interrompersi qui. Come ho detto, non sono abbastanza importante per avere esegeti, ma non sono neanche abbastanza masochista da parlare ad un muro.
Grazie.
@ Marco
Io parlato di arabi non di mediorientali tu mi tiri fuori i persiani che non sono arabi. E i magrebini non sono mediorientali tu confondi il Maghreb con il Makrech. Ti mancano proprio gli elementi di base per poter discutere. Rimani pure al tranquillo dall’altra parte dell’oceano lontano dai problemi, ma evita le predicozze come i preti.
@ Lik:
So che non dovrei perdere ulteriore tempo, ma giusto per tua informazione, la definizione del G8 di Grande Medio Oriente comprende anche il Maghreb. Controlla pure. E, se invece ti rifai alla definizione originale, sappi allora che i paesi arabi fanno parte del VICINO oriente, e non del Medio (compreso l’Iraq secondo molti geografi). Per cui, ahimè, hai comunque torto.
Inoltre, se leggessi i post altrui, anziché solo le tue risposte, avresti visto che dicevo:
“Vivo in Sud California, dove le comunità medioorientali (siriane, magrebine e soprattutto persiane e turche) sono ottimamente rappresentate (e me ne rallegro)”. Nota che, come spero tu sappia, i persiani sono anch’essi islamici, per cui la mia risposta al tuo commento originale dove si parlava NON di arabi, ma di islamici (“vivendo negli USA dove l’islam è ultraminoriatario”) era pienamente pertinente. Poi tu hai introdotto, dal nulla, il concetto di arabi. Peraltro sempre nel contesto di un esempio che dubito seriamente tu abbia capito.
Che noia. Pensare di poter avere un dibattito intellettuale e doversi ridurre a questo.
Pazienza, la vita è fatta anche di occasioni mancate.
To’, fatti una cultura:
da wikipedia:
Vicino Oriente è un’espressione che propriamente andrebbe usata per indicare la regione geografica oggi per lo più arabofona che si estende dalla sponda orientale del Mar Mediterraneo all’Iraq e alla Penisola Arabica. Corrispondentemente, il termine Medio Oriente spetterebbe propriamente ai paesi dell’area ancora più a est: Iran, Afghanistan, Pakistan (è ad essa che tuttora fa spesso riferimento l’espressione francese Moyen Orient e quella inglese “Middle East”).
Il più delle volte, però, per pervasiva influenza giornalistica anglo-americana, l’area tendenzialmente arabofona (allargabile quindi a occidente, fino a includere il Marocco), viene chiamata “Middle East” Medio Oriente ma quest’uso crea inevitabilmente confusione, perché l’uso del termine “medio” o “lontano” Oriente presuppone per logica che ne esista uno “vicino” che però sui media stenta ancora ad accreditarsi.
@ Marco
Bravo proprio su wikipedia dove ci sono scritte un sacco di stronzate. Che cosa me ne frega della definizione del G8 che poi appunto parla di grande medio oriente mica di medio oriente? Ma ci hai mai parlato con dei magrebini in vita tua? Guarda che non si considerano praticamente mai mediorientali, ma o arabi o berberi, anzi sarebbe più corretto dire amazigh. Poi siamo partiti a discutere di musulmani, sei tu ad aver tirato fuori i siriani molti dei quali sono cristiani e pure gli iraniani infatti c’è proprio una chiesa iraniana a San Diego se non sbaglio. Che noia discutere con un perbenista che dall’altra parte dell’oceano da lezioni di morale di integrazione pur vivendo in un paese che limita l’immigrazione islamica e la seleziona rigorosamente. Parlaci della latinizzazione degli Stati Uniti e del sud della California che è meglio.
Firmato e fatto firmare anche alla mia mamma e la mia nonna!