Quando Astrid e Myriam sono andate a iscrivere Augustine a scuola la maestra non ha battuto ciglio. Nel piccolo villaggio dell’Ardèche dove abitano, settecento anime, la loro storia la conoscono tutti e non ha mai fatto bisbigliare. Senza nessun suggerimento, l’insegnante sul registro ha sostituito la formula consueta: tuo padre e tua madre seguiranno la tua crescita..» con «le tue due mamme…» E sì: Augustine, che ha cinque anni, quando disegna la sua famiglia disegna due mamme e il gatto Ouille. Il papà no, perché Augustine non c’è l’ha. Astrid, che lavora nell’editoria, e Myrian, che è restauratrice, compongono una delle centomila, famiglie omosessuali francesi. Che sempre più hanno bambini. Duecentomila dice l’Associazione dei genitori gay, decine di migliaia accorciano le cifre semi ufficiali. Il contrasto sul numero di zeri non impedisce comunque il consenso sull’esistenza di un «gaybabyboom» che ha potentemente contribuito a trasformare la Francia senescente e con le culle vuote nel paese che ha il più alto indice di natalità dell’Unione europea, due bimbi per coppia. […]
Spostiamoci a Parigi nel decimo arrondissement. A vederli davanti a scuola dove aspettano a giorni rigorosamente alterni l’uscita della piccola Lou, Jérôme e Nathalie possono appartenere a una storia banale, di divorziati capaci di gestire senza strilli e litigi il dopo. Invece Lui è omosessuale, da tre anni vive con un compagno. Per avere un figlio grazie a un amico ha trovato lei, eterosessuale e celibe che non aveva mai incontrato l’anima gemella. Lou è nata in Belgio con l’inseminazione artificiale. Da tre anni il metodo di dividersela funziona anche perché i due genitori abitano a poca distanza l’uno dall’altro. Ma il compagno di Jérôme lo ha lasciato. Le frontiere della famiglia, la sua stessa definizione in Francia si stanno spostando ad alta velocità. Ci sono casi ancor più estremi: bambini che hanno due mamme e due padri, la madre biologica e la sua compagna, il padre biologico che ha fornito il seme e il suo compagno. Nell’opinione pubblica, occorre dirlo, è una realtà che non sembra far paura, nemmeno stupire. Nessuno grida all’antico «scandalo». È la politica, semmai, che continua a far finta di nulla, è in ritardo, resta prudenzialmente ancorata ai divieti. Ma poi, ipocritamente, accetta che la legge, passo dopo passo, insensibilmente, venga aggirata, svuotata e il costume avanzi. […] E mercoledì la Corte di appello di Amiens ha fissato un passaggio forse decisivo in questa rivoluzione silenziosa e pressoché quotidiana. Protagonista ancora un bébé Thalys come li chiamano qui, dal nome del treno che collega la Francia e il Belgio: dove si va perchè lì l’inseminazione artificiale è consentita. È il figlio di due donne, due funzionarie della Somme, che hanno formato una coppia di fatto nel 2001. Sono loro che hanno chiesto a un tribunale di autorizzare la sua adozione da parte della compagna della madre. Di riconoscere insomma per la prima volta la doppia maternità. La corte di appello, confermando la sentenza di primo grado, ha detto che è una richiesta legittima: «Il bambino è stato allevato in un’ambiente stabile e le due donne vogliono educarlo insieme. In questo modo potrà disporre di un genitore in più in conformità con la realtà del quadro familiare in cui cresce».
La sentenza, accolta come rivoluzionaria dall’Associazione dei genitori gay farà giurisprudenza. Ma per ora si resta al caso per caso, alla faticosa odissea legale e aministrativa dove perfino l’impaccio linguistico e definitorio prova l’incertezza del diritto, un residuo di ipocrisia. Basta scorrere le sentenze e i ricorsi, inutilizzabile il vecchio vocabolario, padre e madre, si lavora di metafore e di neologismi: «la compagna della madre» oppure «i genitori sociali» …. la legge si può facilmente aggirare, basta nascondere la propria omosessualità e presentarsi nella domanda di adozione come celibi. Sono gli stessi servizi sociali a suggerire il trucco: «Non ci sono, in fondo, questionari dove è rischiesto di spiegare le proprie partiche sessuali». Ma è dopo che iniziano i guai e i problemi: non avendo alcun riconoscimento legale, se la madre muore, ad esempio, la compagna che con lei ha allevato il bambino fino a quel momento non ha alcun diritto a tenerlo con sé. È per questo che si avanza a piccoli colpi, erodendo la legge con le sentenze. Karine e Elodie per esempio hanno citato in giudizio la Cassa assistenza malattie di Nantes, la città dove vivono. Karine ha portato in grembo il loro bambino, Elodie di fatto svolge il ruolo di padre. Ma non le spettano i tre giorni di assenza autorizzata e le ferie pagate concessi dalla «Sécu» a tutti i padri di famiglia. «Un papa non può essere una mamma – ha argomentato il direttore – questo bambino non ha forse un padre biologico? Se lui ci chiede le ferie gliele diamo». In attesa che il tribunale si pronunci, è Elodie che aspetta a sua volta un bambino. Lei andrà in congedo maternità. E sarà Karine a rivendicare le ferie come padre. Come è complicata la nuova famiglia.
Francia: il boom dei bimbi con due mamme
33 commenti
Commenti chiusi.
non oso immaginare cosa succederebbe se tutto questo avvenisse in italia… ops dimenticavo..non potrà mai succedere in italia,il nostro è uno stato etico a sovranità limitata.. è una teocrazia 🙁
Verranno i turisti dagli altri Paesi più moderni e civili ad ammirare non solo le nostre chiese, i nostri monumenti, ma anche le nostre leggi rimaste inalterate nel tempo come pezzi d’antiquariato.
Gesù diceva “Non giudicate e non sarete giudicati” ed aveva ragione. Infatti noi che abbiamo giudicato i comportamenti sessuali altrui saremo giudicati dagli altri Paesi come un popolo di ignoranti, d’intolleranti, di razzisti, di antiquati, di incapaci, di succubi del Vaticano, di bigotti, di creduloni… Un popolo di scemi, in sostanza.
Sarò controcorrente,
ma sinceramente non capisco la pressante voglia di maternità, vedi di paternità dei gay.
Ci sono innumerevoli coppie eterosessuali che di bambini non ne vogliono sapere,
e ora i gay ci arrivano con l’inseminazione artificiale??
Il tutto mi sembra artificioso e modaiolo.
Per dirla tutta: poco sincero, e non rispettoso dei bambini.
Due o tre volte all’anno – pensandoci bene, molte di piu’ – mi viene voglia di rinunciare ad una delle mie due nazionalita’. Poi ci ripenso, e decido di mantenerla, e di lottare affinche’ anche qui si cambi.
Con questo governo, qualcosa, sia nella musica che nei suonatori, e’ cambiato. Sino all’anno scorso, non mi sarei mai immaginato che politici di governo lamentassero le ingerenze vaticane. In Francia, ingerenze simili avrebbero comportato, come minimo, la convocazione dell’ambasciatore del Regno Pontificio (il cosiddetto “nunzio”. Cosa annunci, lo sa solo lui!!), se non il richiamo dell’ambasciatore francese.
Speriamo che, continuando per la strada intrapresa, prima o poi si raggiungano le altre nazioni moderne!!
Per chi volesse leggere il seguito della pièce teatrale Acqua Minerale… l’ho appena aggiunto, eccolo qui:
http://razionalmente.blogspot.com/2007/02/acqua-minerale-e-famiglia-naturale.html
Acqua minerale e famiglia naturale. Non è legittimo? 🙂
x josephine: gli eterosessuali che non vogliono avere figli lo scelgono liberamente, mentre gli omosessuali x avere figli hanno la strada sbarrata, e anche se vogliono non sempre ci riescono. e quelli che li hanno sono oggetto di discriminazione e di pregiudizi
“Karine e Elodie per esempio hanno citato in giudizio la Cassa assistenza malattie di Nantes, la città dove vivono. Karine ha portato in grembo il loro bambino, Elodie di fatto svolge il ruolo di padre. Ma non le spettano i tre giorni di assenza autorizzata e le ferie pagate concessi dalla «Sécu» a tutti i padri di famiglia. «Un papa non può essere una mamma – ha argomentato il direttore – questo bambino non ha forse un padre biologico? Se lui ci chiede le ferie gliele diamo». In attesa che il tribunale si pronunci, è Elodie che aspetta a sua volta un bambino. Lei andrà in congedo maternità. E sarà Karine a rivendicare le ferie come padre. Come è complicata la nuova famiglia.”
Ma davvero qui si arriva a situazioni paradossali. Elodie che fa da padre al figlio di Karine sarà madre del figlio che ha concepito e Karine ne sarà il padre. Complicato. Ma i padri biologici di questi bambini sono stati solo degli strumenti per assecondare la voglia di maternità di Elodie e Karine o possono accampare in futuro dei diritti sui loro figli? Cosa potressbe succedere in tal caso? Complicato. Qualcuno vuole illuminarmi?
Cosiglierei di rapportare ogni discorso sulle problematiche del sociale al concetto evoluzionistico che vige in natura.
La famiglia patriarcale, presentata da certa cultura neo catecumenale, come esempio di “società naturale” è destinata per forza di cose a trasformarsi, se non a scomparire.
A nulla varranno i proclami dei vari teocon, teodem, Pera, Ruini, Buttiglione, Ratzinger ecc.
Contro l’evoluzione non c’è proclama che tenga , così come in natura , anche nella cultura sociale agiscono forze del cambiamento frutto di selezione .
E’ in atto una lotta per la sopravvivenza di modelli sociali e i rappresentanti della ccar ben lo sanno….come ben sanno, la storia lo testimonia, che i cambiamenti avranno prima o poi il sopravvento. Possono condurre solo battaglie di retroguardia, di rallentamento , affinchè la transizione si verifichi quando loro saranno ormai passati….ma non hanno alcuna speranza di invertire un processo che è nell’ordine naturale delle cose.
Perchè , invece di sparare condanne su ciò che non si capisce (non si vuole capire), non cerchiamo di apprendere qualcosa in più da culture e modelli che non possono che arricchirci, poichè traggono origine dalla tolleranza vera e dal vero rispetto della persona umana.
Josephine, perchè non ti chiedi se le bambine che hanno le due mamme siano più felici o meno di quelle che hanno anche un papà, magari che riempie di botte la mamma tutte le notti rientrando ubriaco dal bar???
# Joséphine scrive: Sarò controcorrente, ma sinceramente non capisco la pressante voglia di maternità, vedi di paternità dei gay.
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Sarò un conservatore, ma non capisco il tuo non capire. Il desiderio di paternità e maternità è naturale, anzi legittimo, in qualunque persona, sia essa etero o gay. Cosa c’è di strano? Per quale motivo i gay dovrebbero non averlo?
@ Ettore Alfieri
Elodie e Karine lo hanno avuto con inseminazione artificiale, dunque il padre non ha nessun diritto, dopotutto non si è costretti a donare lo sperma. Invece si pone il problema del diritto del figlio a conoscere le origini che vale poi un po’ per tutti i figli compresi quelli adottati da coppie etero. è un discorso molto complicato. Alcuni paesi (mi sembra l’olanda) hanno vietato per esempio il dono anonimo.
@ Franco Siccardi
Comunque la Francia è meglio rispetto all’italia, ma è molto indietro rispetto alle monarchie come spagna, belgio, olanda o gran bretagna. Il problema non è solo l’ingerenza o meno della chiesa, se comunque poi i politici sono lo stesso conservatori, e in francia lo sono perché esiste un conservatorismo repubblicano fallocratico. Non dobbiamo cadere nella trappola nel pensare che la chiesa cattolica sia il solo e unico problema.
@Leo55 scrive: 18 Febbraio 2007 alle 10:51
“Josephine, perchè non ti chiedi se le bambine che hanno le due mamme siano più felici o meno di quelle che hanno anche un papà, magari che riempie di botte la mamma tutte le notti rientrando ubriaco dal bar???”
Caro Leo55 la prima parte del tuo post ha una logica molto soddisfacente però l’ultima parte che ho qui riportato mi sembra un po’ qualunquistica perchè quelle situazioni possono nascere in qualsiasi coppia etero o gay che sia.
# ettore alfieri scrive: Caro Leo55 la prima parte del tuo post ha una logica molto soddisfacente però l’ultima parte che ho qui riportato mi sembra un po’ qualunquistica perchè quelle situazioni possono nascere in qualsiasi coppia etero o gay che sia.
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No, non mi pare che situazioni simili possano nascere in egual modo nelle coppie etero e gay, innanzitutto perché i figli dei gay al pari di tutti i figli adottati o avuti mediante inseminazione, ecc. sono figli voluti e non capitati per sbaglio, in secondo luogo perché nelle coppie omo in linea di massima non c’è un più debole che subisce le angherie del più forte.
@ettore alfieri
Hai giustificato da solo il senso del mio post, le due parti del ragionamento si riferivano a concetti diversi, l’affermazione che tu definisci “qualunquista” è riferita ad una affermazione di un altro post a firma Josephine, dove si asserisce che le coppie gay non nutrirebbero desiderio di “paternità/maternità, definendo artificioso e modaiolo il senso delle loro richieste….in sostanza ho replicato ad un luogo comune con un altro luogo comune: anche se è chiaro che il modello che la cultura neo conservatrice ci propone è quello della mitica famiglia del “mulino bianco” , persa nella gioia ultraterrena della prima colazione, con la mamma e il papà eternamente sereni e innamorati……..non mi sembra che mettere in dubbio certi modelli sia da definirsi “qualunquistico.
Razio ma hai dimenticato la “debolezza” umana. Quella che a volte ti fa diventare ciò che non vorresti: egoista,irraginevole, violento/a.
Quello che esprimi credo sia una tua opinione perchè non è dimostrabile.
Per lik:
Alle ultime Presidenziali purtroppo, al secondo turno ho dovuto turarmi il naso e votare Chirac.
Visto pero’ il comportamento da lui tenuto, specie in politica estera, non e’ poi stato poi un voto sprecato.
Spero stavolta di poter votare Segoulene Royal ad entrambi i turni, proprio per rintuzzare quel onservatorismo repubblicano fallocratico.
@ Franco Siccardi
Il problema è che Ségolène Royal ha sedotto molti militanti socialisti (che in realtà si sono iscritti in massa al partito solo per lei) tenendo discorsi non politicamente corretti sull’immigrazione, sulle 35 ore e sulla delinquenza nelle banlieues. Una volta eletta come candidata dal partito socialista ha invece cambiato discorso e non si capisce bene quale siano le sue idee, appunto su questi argomenti su cui i francesi sono diventati molto esigenti. Non si capisce se ha intenzione di mettere argine all’immigrazione incontrollata che la Francia non ha più i mezzi per gestire (disoccupazione alta, debito pubblico esplosivo), per quanto riguarda i riformatori militari per mettere i giovani delinquenti sulla retta via, non saranno applicabili perché tanto la giustizia è sempre molto magnanima. Tra l’altro lei era contro il matrimonio gay, poi è stata costretta ad accettarlo. Ségolène è una donna di destra che è a sinistra per femminismo, un femminismo tra l’altro molto puritano. Piace perché incarna le contraddizioni della Francia, è infatti pacsata e madre di 4 figli, ma al tempo stesso anti-sessantottina. Comunque guardati l’imitazione di Florence Foresti.
FANTASTICA 🙂 http://www.youtube.com/watch?v=aeF6sMaG1IM
Tra l’altro il presentatore della trasmissione Laurent Ruquier è gay.
in italia non accadranno mai cose del genere… purtroppo i figli di coppie omosessuali che già ci sono, sono figli solo della “concepitrice” anche se entrambe contribuiscono nell’allevamento del bambino…
a me non sembra una scelta egoista.
allora, quando fa comodo, tutti a dire “ah ma non facciamo figli, bla bla bla”.
quando le coppie omosessuali fanno figli “ah ma sono egoisti”.
decidiamoci.
per conto mio, in un futuro (diciamo intorno ai 30 anni, quando avrò si spera casa, lavoro e compagna. e sarò via dall’italia) non mi dispiacerebbe diventare madre.
Secondo me i gay non dovrebbero avere dei figli semplicemente perchè non è biologicamente corretto…Non dico che non si possa fare, in ogni caso non penso si possa chiamare un bambino FIGLIO di due gay, dato che non è figlio biologico…Poi alla fine facciano come vogliono, in nome della libertà…di sicuro non mi metto contro queste decisioni, ognuno fa come vuole, e soprattutto non mi schiero come la Chiesa, in nome della famiglia(da che pulpito, parlano di famiglia e non possono sposarsi e fare sesso)…
@ Metal_Head:
“non penso si possa chiamare un bambino FIGLIO di due gay, dato che non è figlio biologico…”
Allora non bisogna chiamare figli nemmeno gli adottati da coppie etero.
Eppure giuridicamente lo sono.
>Ci sono innumerevoli coppie eterosessuali che di bambini non ne vogliono sapere,
>e ora i gay ci arrivano con l’inseminazione artificiale??
>Il tutto mi sembra artificioso e modaiolo.
>Per dirla tutta: poco sincero, e non rispettoso dei bambini.
>
eccheccoioni…
ma e’ possibile che in questo paese di merda tutto quello che passa per la capacita’ o la necessita’ di fare o di essere altro che non il liquame passato a catechismo debba essere spacciato come artificioso o modaiolo.
Ma sentili… due gay non e’ giusto che crescano un figlio perche’ non e’ biologicamente corretto.
Se e’ giusto che una coppia di bigotti sterili cresca un figlio che non appartiene a loro, e’ allo stesso modo ***biologicamente corretto*** che lo faccia anche una coppia di lesbiche o di gay, tanto piu’ se il figlio in questo caso e’ veramente figlio di uno dei due. NO ?!?
Avete bisogno di un corso di formazione al ragionamento elementare per riuscire a validare un sillogismo che un bambino di 5 anni non ha problemi a riconoscere?
Ammettete piuttosto la vostra incapacita’ di ragionare senza la morale cattolica che vi ottenebra l’intelletto.
I preti di figli non ne hanno fatti, non ne faranno mai (e meno male pure che se escono scemi come loro…), e sono GLI ULTIMI che hanno titolo a parlare di figli, famiglia o sessualita’, ma il va sans dire… le scimmie parlanti tutte a pendere dalle loro labbra in cambio della bufala della vita eterna.
Cara emel secondo il tuo ragionamento, allora, per parlare di omicidio bisogna essere assassini?
🙂
…e per parlare del tuo dio ? Posso farlo anch’io che non ci credo o puo’ farlo solo un prete ?
…vedi come e’ facile girare la frittata ?
E chi ti impedisce di parlare del “mio” dio? Ma che paragoni proponi emel?
>Ma che paragoni proponi emel?
…dello stesso tenore dei tuoi:
Per parlare di omicidio non c’e’ bisogno di aver ammazzato un uomo. No.
Ma per insegnare matematica c’e’ bisogno di averla prima studiata con profitto, qui invece siamo al caso del bullo ignorante che non vuole studiare ma dopo essersi autoproclamato professore pretende di insegnare ai suoi compagni a far di conto.
Cosi’ va meglio ?
In ogni caso, guarda… a me se il prete parla a chi vuole ascoltarlo liberamente non frega molto, se invece parla ex-catedra pretendendo attenzione e millantando contatti divini a giustificazione della sua autorita’ universale, NO, non va +bene.
Alla fine tutta qui e’ la faccenda.
Se l’Italia non e’ uno stato di poveri straccioni come l’IRAN (che NON era prima di Khomeini ) e’ perche’ il papa non comanda piu’.
Voi siete liberi di mantenerlo e rispettarlo e quando lui fara’ lo stesso con noi otterra’ lo stesso rispetto, che peraltro non mi sembra mancasse per gli ultimi due papi italiani. (due/tre, dipende dai punti di vista, visto che Marcinkus ve ne ha fatto fuori uno).
a voi sembra più responsabile una coppia di lesbiche diciamo benestante che conscia del fatto di poterlo mantenere e poterlo far crescere senza fargli mancare nulla, mette al mondo un figlio, o una coppia etero che avendo magari già 4 figli, il marito disoccupato o con lavoro precario e la moglie casalinga, ne va a fare un altro per sport o ignoranza dei metodi contraccettivi?
ditemi voi.
io penso che sia più da apprezzare una coppia che avendoci ragionato sopra, decide di mettere al mondo un figlio.
sono da apprezzare anche le coppie etero che agiscono così, ovviamente.
di certo un figlio di omosessuali non sarà mai un “figlio di un preservativo bucato”. e questo gioca tutto a vantaggio del bambino.
che sarà decisamente più voluto e desiderato.
Io sono libertaria, volre o non volere figli sono scelte individuali, per me l’importante è che non ci siano ostacoli alla possibilità di realizzare i propri desideri e che la realizzazione di questi non causi sofferenza altrui.
Ho visto tante coppie eterossessuali con figli scoppiarsi e poi uno dei due cognugi passare “dall’altra sponda”, madri che devono crescere i figli da sole per eterosessualissime cause, come le vedovanze o abbandoni. Ma con la buona volontà (che è necessaria per tutti i rapporti umani, non solo quelli più “eccentrici”) si vive bene se lo si vuole. Per questo è stupido inventarsi ragioni sociali per non voler dare diritti a chi dovrebbe averli.
Sarà che io sono cresciuta in una società, quella ligure, completamente matriarcale per necessità. In un ambiente in cui fino a due generazioni fa quasi tutti gli uomini vivevano di navigazione e le famiglie stabili erano composte unicamente da donne e bambini. Il risultato non mi sembra affatto disprezzabile.
# Metal_Head scrive: Secondo me i gay non dovrebbero avere dei figli semplicemente perchè non è biologicamente corretto…Non dico che non si possa fare, in ogni caso non penso si possa chiamare un bambino FIGLIO di due gay, dato che non è figlio biologico
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Devi dirlo a Rutelli che ha un figlio adottivo. Spiegaglielo che suo figlio non è un vero figlio e spiegalo anche al figlio. Spiegalo a tutti quelli che adottano bambini e ai bambini adottati.
@Pacs + RazionalMENTE
Chiarisco che io sono a favore dei Dico, era solo una “pulce nell’orecchio” quella che ho postato, una considerazione…
Ovvio che poi dal lato pratico è irrealizzabile, è ovvio che non si può andare da Rutelli a dirgli una roba del genere…
Qui in italia si contano tra i 3 e i 6 milioni di bambini con genitori omosessuali, secondo la prima ricerca quantitativa “Modi di” http://www.modidi.net
Riassunto e considerazioni sull’articolo di Diario “Avere due mamme (o due papà)” .
Bel casino di storia…poveri ragazzi.
‘sti poveri ragazzi, zumpappa, crescono tranquilli e felici.
anche se ai cattolici questo non piace 😉
secondo me, non è così
lo scompanso c’è e non può non risultare
Perché lo dice il papa?