“Il principio della laicita’ dello Stato non e’ negoziabile perche’ questo tema ha a che fare con la liberta’. La Chiesa merita rispetto ma un grande partito deve comunque mantenere la sua autonomia intellettuale verso tutti”. Cosi’ Fabio Mussi sul rapporto tra Stato e Chiesa, a margine della presentazione della mozione ‘A sinistra, per il socialismo europeo’, questa mattina al Teatro valle di Roma. Su questo argomento il ministro ha criticato duramente il manifesto dei ‘saggi’ per il Partito democratico, e riprendendo le parole del senatore Cesare Salvi ha detto che “il manifesto vuole fondere Illuminismo e Cristianesimo”.
Mussi: la laicità dello Stato non è negoziabile
28 commenti
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Finalmente un principio non negoziabile ce l’abbiamo anche noi! 🙂
noooooooooo, Daniele mi hai rubato la battuta! 🙂
è un principio non negoziabile perchè sancisce la libertà di tutti e non solo di una maggioranza o minoranza che si voglia, e come se si dicesse che il diritto di decidere del proprio corpo è un diritto non negoziabile, è chiaro a tutti quanti che non potrebbe essere altrimenti. Un altra cosa, non si può unire, l’illuminismo e il cristianesimo, è assolutamente folle.
Monia: 😉
Grande Mussi!!!!!!
Bravo Mussi finalmente qualcuno che dice le cose come stanno
Mi sembra che negli ultimi tempi… ma proprio ultimissimi, la sinistra abbia avuto un certo scatto d’orgoglio. Bene, aspettavamo da tempo, da troppo tempo.
Questo partito democratico vuole fondere comunisti, centristi e conindustria. Non c’entra niente né con l’illuminismo né col cristianesimo.
ma basta con questa storia dello Stato laico o laicista,
lo stato deve essere ateo.
Generale Buttiglione…non esagera’
Bottiglione, prego. Bottiglione, non buttiglione
E poi l’illuminismo è stato il primo movimento organizzato di rivolta al cristianesimo, sarebbe come unire insieme il leninismo e lo zarismo
Se hai uno stato ateo sostituisci la divinità col “partito” (una verità assoluta con un’altra)… hanno già fatto tale errore, e non ha prodotto nulla di buono.
In ogni caso l’Unione Sovietica era sicuramente meglio,adesso la Russia e le altre ex-repubbliche sono soltanto un coacervo di megamiliardari arricchitisi col petrolio contrapposti a milioni di poveracci affamati,di zoccole di prima categoria e di mafiosi:va bene la glasnost e la perestrojka,ma Gorbaciov ha fatto malissimo a sciogliere L’Unione Sovietica
@mstatus
ateo significa semplicemente “senza dio”, non “col partito”.
quindi è giusto che uno stato sia ateo, altrimenti che dio dovrebbe avere? quale e soprattutto quanti?
solo lo stato ateo è in grado di rispettare qualsiasi confessione.
in uno stato ateo i singoli cittadini sono liberi di seguire qualsiasi credo: javè, allà, budda, cristo, giove o anche la fede in un segretario di partito…
alcuni uno stato simile lo chiamano laico, io preferisco chiamarlo ateo
Che, hanno suonato le trombe nei Ds e partiti simili di sinistra?!?Evidentemente la trapanatura della minchia di Oltretevere ha raggiunto il limite se persino quei mentecatti storditi dell’Unione registrano attività celebrale con l’encefalogramma!!!!
Chiedo venia, ho mal interpretato….
Non sono d’accordo sulla terminologia che proponi, Bottiglione.
Uno “stato ateo” è un’istituzione che proclama l’ateismo come propria “opinione religiosa (=sulla religione) di stato”, e pone, almeno simbolicamente, gli atei al di sopra dei loro concittadini credenti. Un po’ quanto vorrebbero fare, specularmente, gli eminentissimi, insistendo su radici cristiane e crocifissi parificati alla bandiera italiana.
Uno stato laico invece non fa discriminazioni di nessun genere, neppure simboliche, non assume ufficialmente come propria nessuna convinzione religiosa, rimane neutro rispetto a qualunque fede. Poi naturalmente in uno stato i legislatori dovranno adottare decisioni seguendo, il più possibile, il raziocinio piuttosto che tradizione e istinto, e questo ben si adatta con il nostro essere razionalisti. Ad esempio, dovranno decidere se la ricerca sulle celule staminali embrionali vada consentita o no basandosi solo su argomenti di ragione, studiando la soluzione migliore per i cittadini, e non basandosi sui dogmi di alcuna fede. Ma questa non è una discriminazione per i credenti.
I due concetti sono ben distinti: i nomi “stato ateo” e “stato laico” mi sembrano adatti ad esprimerli.
uno stato laico ha il dovere di essere neutrale nei confronti delle religioni, e soprattutto di fare leggi per tutti i cittadini, non per una parte ma per tutti, e ciò vuol dire non seguire una morale specifica di qualche religione, non imporre questa morale agli altri, ma deve tutelare le libertà di tutti, quelle libertà che sono scritte sulla carta fondamentale dei diritti dell’uomo, e deve essere vigili in modo che nessuno si arroghi il diritto di decidere per gli altri, sopraffacendo e usando violenza.
la vera vergogna e’ che non ci sia uno stato in cui i cattolici,decine di milioni solo in Italia,vengano rappresentati,e non ditemi che c’e’ il Vaticano,che con 0,44 km quadrati al massimo ne puo’ contenere qualche migliaio
Che lo Stato sia laico o ateo non fa poi molta differenza perchè, di fatto, deve mantenere le questioni religiose fuori dall’amministrazione.
Inoltre, credo che non sia stato l’ateismo a produrre il mostro sovietico ma un’interpretazione fanatica del comunismo. Credo che, se il comunismo sovietico non avesse sostenuto l’ateismo ma una alleanza con il cristianesimo, sarebbe ancora al potere. Nella più consolidata tradizione “trono e altare”.
Mussi, hai omesso la seconda parte della frase. Tutta intera suona cosi’:
“La laicità dello stato non è negoziabile. Tranne che con il vaticano”
Ok, stato aconfessionale!
Kerry King
guardiamo in faccia la realtà: i ricchi di oggi in Russia son quelli arricchitisi grazie al partito comunista sovietico
La laicita’ non e’ negoziabile per il semplice motivo che non c’ e’ piu’ da tanto tempo.
Sono d’accordo col Filosofo Bottiglione, meglio utilizzare stato ateo! In effetti laico nella sua definizione letterale significa se non erro, “che non ha carica religiosa” ed e’ un termine troppo manipolato ultimamente dalle gerarchie religiose,come peraltro tutti ci siamo accorti.
Visto che nessuno stato moderno non puo’ parteggiare per nessuna religione, questo rappresenta un vero e proprio ateismo di fatto, quindi secondo me, stato ateo calza a pennello.
Alessio Di Michele:
Rido amaro e sottoscrivo!
oddio non sono proprio tutti ex comunisti sovietici, i nuovi ricchi Russi, semmai molti esponenti del KGB grazie a Putin occupano oggi posti di potere nello stato russo.