La rabbia e l’orgoglio del Vaticano

Ma cosa ci guadagnerà il papa a continuare a caricare a testa bassa contro la rovina della famiglia, duettando senza sosta con don Camillo Ruini? Quale lungimirante strategia si nasconde dietro la ripetizione di formulette esorcistiche la cui efficacia risulta inversamente proporzionale alla frequenza? Forse sarebbe il caso di prendere in considerazione l’ipotesi che in questi comportamenti sempre meno composti la lungimiranza non sia la componente essenziale. E sarebbe viceversa opportuno concludere che anche i signori che regnano con pugno di ferro in Vaticano sono dopotutto esseri umani, capaci come gli altri di farsi travolgere da qualche passione tentatrice. Dalla rabbia e dall’orgoglio, ad esempio, per citare una coppia emotiva cara ai teocon militanti.
Le altissime gerarchie che si scagliano un giorno sì e l’altro pure contro qualunque cedimento alla realtà di un mondo che è già cambiato appaiono davvero rinchiuse in un bunker di livore senza fondo. E poco prudentemente determinate a imitare, metaforicamente, la tecnica dei kamikaze.
La loro evidente mancanza di argomenti, solo in parte nascosta dalla reiterazione ossessiva di anatemi che puntano dritte al condizionamento pavloviano dell’opinione pubblica, si svela peraltro nel demonizzare coloro che (spesso a torto) considerano i loro avversari. Vero è che quanto a evocare il demonio sono sempre stati dei maestri, ma hanno perso un po’ di smalto da quando non dispongono più della possibilità di bruciare vivi i dissenzienti in caso di difficoltà nel confronto dialettico. Così sua santità Joseph Ratzinger è intervenuta ieri contro l’attacco alla famiglia condotto a suo dire da «lobby che hanno la capacità di incidere sui processi legislativi».
A chi avrà voluto alludere? Il primo pensiero corre naturalmente alle «potenti» lobby gay che nella storia (recente e non) abitano l’immaginario sulfureo di tribuni e dittatori in cerca di facili capri espiatori da additare al furore popolare. Se tali lobby fossero tanto capaci di incidere sulla formazione delle leggi, vien da dire, in Italia non ci troveremmo di fronte a quell’umiliante pasticcio chiamato Dico. Il papa però ha parlato al plurale, e ne consegue che le lobby possono anche essere diverse e di diverso orientamento politico, oltre che sessuale. Nell’elenco dei cattivi che tramano dietro le quinte possono ben figurare anche tutti gli eletti dal popolo che non si inchinano senza se e senza ma alle direttive della chiesa, specie se cattolici. Pericolosi sovversivi tipo Romano Prodi, Rosi Bindi o Oscar Luigi Scalfaro, che difendono i Dico, e chissà quanti altri già in partenza per l’inferno, inviati dal papa con il benestare del senatore Andreotti. La chiesa cattolica, del resto, è sempre stata abile nel trasformare il bianco in nero. E quanto più il Vaticano si comporta come una lobby minoritaria sorda alle esigenze generali, tanto meno resiste alla tentazione di rovesciare la frittata. A furia di esagerare rischia però di tirarsela in testa.

L’articolo di Gianni Rossi Barilli è apparso sul sito del Manifesto 

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29 commenti

archibald.tuttle

«lobby che hanno la capacità di incidere sui processi legislativi»

siamo a un passo minuscolo dalla retorica delle “lobby ebraiche che vogliono distruggere la germania”. comincio a chiedermi se il ratzinger non abbia sbagliato nome, pio XIII sarebbe stato molto piu appropriato.

Marco T.

Mi permetto di segnalare (se qualcuno non l’ha già fatto) le argute osservazioni di Pino Nicotra su queste questioni contenute nel suo blog su L’Espresso on line:
http://nicotri.blogautore.espresso.repubblica.it/?ref=hpblog

Aggiungo una nota di carattere filosofico (per chi mastica queste cose, si tratta di ovvietà, ma evidentemente in questa Italia vaticanizzata siamo ormai ridotti così male sul piano del pensiero critico che forse è bene ribadirle).

Nel gioco linguistico del Papa, che rimanda a una particolare visione del mondo, una espressione come “diritto naturale” è perfettamente lecita ed ha un suo senso ben preciso, poiché si ricollega alla concezione per cui la Natura, essendo un prodotto della volontà buona del Dio creatore, è intrinsecamente un valore, e dunque esistono cose come fatti naturali di per sé fonti di vincoli etici e giuridici. Per Ratzinger, inoltre, il matrimonio eterosessuale benedetto dalla Chiesa è un esempio di tali fatti. Naturalmente quest’ultima tesi potrebbe essere messa in discussione e persino falsificata anche condividendo la metafisica di Ratzinger, cioè accettando le regole del suo gioco linguistico, ma non è questo che qui ci interessa. Qui voglio concedere che quello del matrimonio eterosessuale sia un corretto esempio di fatto/valore di natura. Ora mi chiedo: posto che Ratzinger ha tutto il diritto di sostenere (a casa sua) una metafisica siffatta, ha anche il diritto di pretendere che essa sia la fonte di ispirazione delle leggi italiane, ovvero la loro stessa condizione trascendentale di possibilità, come va dicendo sempre nei suoi scritti e discorsi ‘magistrali’ e persino, qualche mese fa, al cospetto del Presidente della Repubblica? La risposta di un laico leale alla Costituzione Italiana non può che essere categoricamente negativa, visto che in Italia la religione cattolica non è costituzionalmente religione di Stato.
Senza contare che la visione laica del mondo, cui si ispira anche la Costituzione italiana (se non sbaglio), non dovrebbe attribuire alcun significato all’espressione “diritto naturale”, e comunque non può attribuirle un significato nemmeno lontanamente simile a quello che essa ha nel gioco linguistico del Papa. Dal punto di vista di una visione disincantata del mondo, infatti, l’espressione “diritto naturale” è irrimediabilmente ossimorica: in natura non vi sono diritti, né fatti dotati di valore etico intrinseco. Il diritto e l’etica sono prodotti umani, non divini. Anzi, Dio stesso è un prodotto umano (“troppo umano”, aggiungerebbe qualcuno), e con lui tutta la morale religiosa – di qualsiasi confessione – che ne discende.

Come ha potuto, allora, Napolitano affermare che il Parlamento italiano deve tener conto del punto di vista della Chiesa? Mi viene il sospetto che la sua formazione culturale ‘sovietica’, sebbene rinnegata, sia ancora in azione e ottunda le sue facoltà cognitive superiori legate alla ragione critica. O il suo è puro e cinico calcolo diplomatico?

Lorenzo

sono d’accordo con Orchibald. Papa Ratzinger avrebbe dovuto chiamarsi Pio XIII (anzi, “Lo-Pijo XIII”… e sicuramente padre Georg sa perché :))
Basta con PaCS e DiCo, istituiamo anche in Italia segretari e segretarie “particolari” per tutti!

JSM

SOTTOSCRIVO IN PIENO ARCHIBALD!!!!
PROPONGO A TUTTI, IN QUESTO SITO, DI CHIAMARLO D’ORA IN AVANTI PIO XIII.

Marforio

Oremus pro Pontifice nostro Benedicto decimo sexto.
Dominus conservet eum
et vivificet eum
et beatum faciat eum in terra
et non tradat eum in animam inimicorum eius.

mstatus

Marco T: più che calcolo diplomatico è calcolo di voti, circa l’87,5% (più o meno), è cattolico (almeno sulla carta), e tutti tendono ad evitare di perdere la sedia con relativi compensi, fringe-benefits, ecc. anche alla faccia delle proprie ideologie. E poi va tenuto presente che nella gestione delle masse la massa “cattolica” più che altro per tradizione, comodità, facciata, superstizione è più facile da “gestire”, visto che già è “indottrinata” e che tende ad agire “per tradizione” più che per ragione….

orso_zen

Sono d’accordo con Marco T., il concetto di “diritto naturale” non è accettabile.

Graziano

Bravo mstatus, basta giurare sulla testa dei propri figli la veridicità di una affermazione che subito si viene creduti da questa massa di imbecilli.

RazionalMENTE.net

# archibald.tuttle scrive: siamo a un passo minuscolo dalla retorica delle “lobby ebraiche che vogliono distruggere la germania”. comincio a chiedermi se il ratzinger non abbia sbagliato nome, pio XIII sarebbe stato molto piu appropriato.
——–

Ratzinger ha fatto tesoro della sua militanza nella Hitlerjugend. Io ho fatto un paragone tra le parole di Himmler e quelle di Ratzinger quando era Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. Si veda al seguente link:
http://www.razionalmente.net/html/saggi_ratzinger.html

trotzky

Napolitano e Maledetto numero 16 stanno preparando uno Stato totalitario sostenuto dai dogmi religiosi per ottenere il consenso delle masse belanti.
E’ un disegno che fortunatamente non ha nessuna possibilità di riuscita.
Il resto è silenzio.

raphael

«lobby che hanno la capacità di incidere sui processi legislativi»
E si vede quanto incidiamo……un bel nulla o quasi
Se fosse come si dice altro che i Dico!

Pacs

“Ma cosa ci guadagnerà il papa a continuare a caricare a testa bassa contro la rovina della famiglia…..”

Niente, segue soltanto la natura del suo segno zodiacale:ariete.
E che fa l’ariete? Carica a testa bassa.
Quelli nati il 16 aprile poi sono particolarmente rigidi.
Ehi, non è che s’è fatto chiamare B16 in onore del suo giorno di nascita?
Non dimentichiamo che per gli adoratori del Sole l’astrologia è importantissima.
Peccato che non so mettere le faccine. Qualcuno mi può insegnare?

Hanmar

duepunti + parentesi = 🙂
duepunti + P = 😛
duepunti + D = 😀

Poi si tratta solo di provare varie combinazioni

Saluti
Hanmar
B)

Il Filosofo Bottiglione

@ Marco T

forse non è un caso che Enrico Berlinguer, ad una domanda sul rapporto tra il suo partito ed il cattolicesimo, rispose che il PCI era il secondo partito cattolico in italia.

comunque credo che ormai il papa, se fosse una persona seria, dovrebbe scomunicare Prodi, la Bindi, Marini ecc. nel mazzo ci metterei anche Rutelli, così, per farci due risate.

Jean Meslier

Come ha potuto, allora, Napolitano affermare che il Parlamento italiano deve tener conto del punto di vista della Chiesa? Mi viene il sospetto che la sua formazione culturale ’sovietica’, sebbene rinnegata, sia ancora in azione e ottunda le sue facoltà cognitive superiori legate alla ragione critica. O il suo è puro e cinico calcolo diplomatico?

La seconda che hai detto, cui aggiungerei una sorta di ‘sindrome da sdoganamento’.

Sottoscrivo in pieno l’articolo di Gianni Rossi Barilli, e aggiungo che b16 mostra una buona dose di vigliaccheria nel denunciare fantomatiche lobby che vogliono distruggere la famiglia senza prendersi la briga di dire chiaramente 1) quali sono queste lobby, 2) in che modo intendono farlo e magari anche perché.

E’ chiaro che ce l’ha (anche) con gli omosessuali, ma allora perché non li nomina esplicitamente? Correttezza politica? Ciò vuol dire che non ha più il coraggio di “gridare la Verità” per la paura di essere tacciato di omofobia? Ahi ahi benedetto, ti stai rammollendo…

Marco T.

Su “Libero” di oggi c’è un articolo di Antonio Socci che dall’incipit (prelevato dal sito del giornale) si preannuncia inconsapevolmente e strepitosamente comico, in pratica uno dei migliori esempi del becero e patetico gesuitismo cui può condurre l’odierno cattofascismo teo-con (nel senso francese di “con”, come nota Umberto Eco nell’ultima “Bustina”) de noiantri:

“È giusto fare l’elogio degli “incoerenti”. Cioè di quei politici che da giorni sono bersagliati con sberleffi e insulti perché sono contro i Dico pur avendo una situazione familiare irregolare. Secondo me – e, come vedremo, secondo il pensiero cattolico – la loro “contraddizione” non è un motivo di “poca credibilità”, ma l’esatto contrario: è un argomento di maggiore credibilità, è una prova di maggiore serietà e responsabilità. Meritano ancora più stima di un politico che si schierasse contro i Dico avendo una situazione familiare perfettamente regolare (dal punto di vista cattolico). Mi spiego. Si sente dire e si legge: i leader del centrodestra sono tutti separati, divorziati e risposati, come fanno a schierarsi contro i Dico e a dichiararsi paladini del valore della famiglia? Questa critica, politica e morale, è superficiale, totalmente sbagliata.”
http://www.libero-news.it/libero/LF_showArticle.jsp?edition=&topic=4896&idarticle=80384139

Ora, siccome non sono (ovviamente) abbonato a quella cacca di giornale, né intendo buttare via un euro per comprare la versione cartacea, c’è qui qualche benefattore in grado di riportare l’intero articolo? Gliene sarei eternamente grato. Non vorrei perdermi la mirabile argomentazione del noto pasionario della Madonna e di tutte le encicliche papali. 😀

Hanmar

Ma tu perdi tempo a leggere soc’mel (nel senso romagnolo del termine… :P)?

Saluti
Hanmar

Marco T.

Grazie, Meslier!!
Oggi mi si era bloccato lo stomaco a causa dei carciofi ripieni, ma la lettura integrale dell’articolo di Socci ha avuto un effetto miracoloso.

P.S. Complimenti per la scelta del nickname.:)

dv64

Socci mi fa lacrimare dal ridere tutte le volte che lo leggo, ammetto che in alcuni passaggi è addirittura superiore al mio idolo Paolo Villaggio.
Quindi, ad esempio, un politico genocida che considerasse negativamente la soppressione di essere umani innocenti è meritevole di ancora più stima e credibilità da parte del simpatico Antonio di un politico che, dichiarando le stesse cose, le abbia poi messe anche in pratica non uccidendo alcun essere vivente?
Ditemi che ho capito male per favore, altrimenti casco dalla sedia rischiando di farmi male…

PS: by the way, NATURALMENTE il fatto che questi politici concubini siano poi quelli che MAI scalfirebbero la montagna di assurdi privilegi di cui gode ingiustamente la chiesa cattolica in Italia non ha MINIMAMENTE condizionato l’illuminato Antonio nella fase di stesura di questo articolo…

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