Le privazioni, lo spirito di mortificazione, un domani mi aiuteranno ad affrontare cose più grandi. Pensi a cosa fanno le persone che vogliono mantenere la linea. Oppure a un atleta che si prepara per una gara.
Sono parole di Paola Binetti e l’argomento è l’uso del cilicio. Parole rilasciate in un’intervista sul “Sardegna”, riprese e commentate da Chiara Lalli sul blog Bioetica.
Michel Onfray ha pubblicato un nuovo libro, ancora non tradotto in italiano La puissance d’exister, Manifeste hédoniste. Manifesto dell’edonismo.
perso.orange.fr/michel.onfray/accueilonfray.htm
è il sito di Michel Onfray
Penso che per fare argine contro l’offensiva religiosa oggi sia necessaria una filosofia atea, anticlericale, politicamente impegnata a sinistra, tecnofila. Michel Onfray
http://misoprostol.blogspot.com/
Ma binettazza, quale spirito di mortificazione, dillo che sei masochista, e ti piace il dolore, non c’e’ niente di male a esserlo, ma basta che eviti di confondere il sesso con la religione, sono due cose distinte e separate. Le estasi di Santa teresa d’avila non avevano niente di mistico, ma voleva essere chiavata a sangue, per te vale piu’ o meno la stessa cosa, con in comune il fatto che non avete trovato nessuno che vi si faccia, prova a lourdes puo’ essere che avvenga il miracolo.
Binetti, non fare complimenti, se vuoi ti frusto io 🙂
Secondo me la Binetti più che di un cilicio avrebbe bisogno di una liposuzione nell’area addome, fianchi, glutei + un lifting facciale completo, magari anche un piccolo ritocco alla punta del naso…
Qualcuno di voi ha mai letto qualcosa sugli orgasmi mistici di sante psiciopatiche masochiste?
Celebri sono i deliri mistici masochistici di Teresa d’Avila, Angela di Foligno, Catrerina da Genova Teresa di Lisieux, Gemma Galgani, suor Giovanna della Croce (!) e Maria Margherita di Alacoque
Ecco l’effetto del “dardo fiammeggiante” di un “angelo” che trapassava le viscere di “santa” Teresa d’Avila:
“Gli vedevo nelle mani un lungo dardo d’oro, che sulla punta di ferro mi sembrava avesse un po’ di fuoco. Pareva che me lo configgesse a più riprese nel cuore, così profondamente che mi giungeva fino alle viscere, e quando lo estraeva sembrava portarselo via, lasciandomi tutta infiammata di grande amore di Dio. Il dolore della ferita era così vivo che mi faceva emettere quei gemiti di cui ho parlato, ma era così grande la dolcezza che mi infondeva questo enorme dolore, che non c’era da desiderarne la fine”
Ah, ecco perché Ratzinger l’altro giorno ha detto che dio è eros, si può fare sesso cerebrale pensando a dio e ai suoi angeli provvisti di un dardo infuocato…
Ragazzi, questa è matta col botto!!!!IL problema che il cilicio c’è lo sta sfrantanando lei sui cosidetti!!!!!Ma usalo x impiccarti, và….
Efficace la prosa di Santa Teresa d’Avila però 😛 , anche i gemiti eheheheh!
Un’altra santa psicopatica masochista, Maria Margherita di Alacoque si ferma alla soglia dell’ORA DELLA REFEZIONE.
Una esilarante ricostruzione del masochismo di questa mistica sensuale ricostruito dalla arguta penna di Gigi De Marchi:
Questa santa, com’è noto, fu anche l’iniziatrice del culto del Sacro Cuore di Gesù, che le appariva fiammeggiante nelle sue allucinazioni e al quale sono dedicate tutte le Università Cattoliche del mondo. Conforme a una tradizione multisecolare, in un impressionante crescendo di masochismo, Margherita, per fugare le tentazioni, si inflisse penitenze sempre più atroci. Cominciò la sua vita monastica imponendosi di bere soltanto una volta la settimana, ed esclusivamente la risciacquatura dei piatti del convento; poi s’incise sul petto, con un coltello, il nome di Gesù, ribadendo l’atroce tatuaggio, che rischiava di cicatrizzarsi troppo rapidamente, con la fiamma d’una candela; o ancora, dovendo un giorno pulire il vomito d’un malato, avvertì, come ci confessa nel suo Diario (pubblicato nel 1915 con una prefazione del papa dell’epoca, Benedetto XV, che additava in Margherita «un modello per tutti i cristiani») «un impulso irresistibile a raccoglierlo con la lingua»; e infine, trovandosi ad assistere una donna malata di dissenteria e provando un senso di disgusto, s’impose d’inghiottirne le urine e ne avrebbe perfino inghiottito gli escrementi solidi se, come ci ricorda sempre nel Diario, non le fosse apparso il volto di Gesù che amorevolmente l’ammonì e la dissuase, ricordandole che «NON ERA L’ORA DELLA REFEZIONE».
secondo me le farebbe molto meglio un po’ di sano mandingo…..
@Marja: il nuovo libro di Onfray e’ stato tradotto in italiano. L’ho comprato pochi giorni fa!
Che dite, per aiutare questa psicopatica ad essere santa, cosa è meglio: un clistere (l’olio di ricino ha già avuto un significato politico) o la loperamide?
Bisogna accertare se evacuare sia un piacere o no: io ritengo che lo sia, per cui se la sofferenza fa diventare santi, per diventare santi bisogna essere stitici! 😆
Quindi bisogna farle ingurgitare una scatola di capsule di loperamide!
Binetti mettiti a 90° che iniziamo la penitenza!!!!!
Lucifero, che razza di gusti…
Eh, la Binetti…
Se fai certe cose con la tonaca sono da santificare, se le fai col vestitino di pelle nera sono da aborrire.
Come dire, due pesi e due misure.
Saluti
Hanmar
Paolino, dai libero sfogo alla fantasia e immagina quante cose divertenti si potrebbero fare alla Binetti, messa a pecoroni, senza toccarla con un dito.
A leggere tutte le affermazioni della signora Binetti, viene da pensare che abbia fatto troppa penitenza e il suo cervello (??) sia rimasto compromesso. Un esempio: “La crisi della famiglia porta anche al bullismo o alla violenza negli stadi, indebolisce i valori di solidarietà…”.
MA perchè non si fa una sana scopata e la smette di romperci i maroni?
Qualcuno ha detto alla Binetti che la cosa può essere patologica? (tanto per il mantenimento della linea quanto per il cilicio…)
ribadisco… e questa fa la psichiatra… o qualcosa del genere..
ma secondo me ha bisogno di tanti appuntamenti con Mr elettroshock…
e di una bella cella imbottita e una camicia dalle maniche MOLTO lunghe…
che pena -.-
Binetti dà proprio i numeri…
la binetti è un caso da TSO…
@ luxio
e chi se la pija? farebbe schifo pure a quella Maria Margherita di Alacoque
Se conoscete la lingua francese e volete sentire Michel Onfray nelle sue lezioni all’Università popolare di Caen, Vi consiglio il sito della radio francese (di Stato … mi preme sottolinearlo) France Culture che mette a disposizione on-line l’archivio delle conferenze.
http://www.radiofrance.fr/chaines/france-culture2/ete2006/caen/archives.php?annee=2006
Oserei dire che è una libidine…
QUESTA SERA PUNTATA SPECIALE :
BINETTA CURATA DAL DR. HOUSE !!
magari….
sì, ma il dottor House della Gialappa’s, non quello interpretato da Hugh Laurie^^…binettona, dillo che sei gelosa delle ragazze di venti anni che l’ombelico posso permettersi di mostrarlo…al limite, prova a vedere se ti prendono a lavorare in un gloryhole, così ti passa la voglia di cefali…
Trattandosi della Binetti… molto meglio il cilicio!!!! 😉
Ce la vedete coi jeans a vita bassa??? 😯
“Gli vedevo nelle mani un lungo dardo d’oro, che sulla punta di ferro mi sembrava avesse un po’ di fuoco. Pareva che me lo configgesse a più riprese nel cuore, così profondamente che mi giungeva fino alle viscere, e quando lo estraeva sembrava portarselo via, lasciandomi tutta infiammata di grande amore di Dio. Il dolore della ferita era così vivo che mi faceva emettere quei gemiti di cui ho parlato, ma era così grande la dolcezza che mi infondeva questo enorme dolore, che non c’era da desiderarne la fine”
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Ma queste porcate le diceva mezza nuda su un divano rosso mentre si strofinava la cornetta del telefono sull’ombelico?
Cribbio, la sua devozione ha fatto infervorare anche me!! Sento del fuoco sulla punta del mio dardo… ahem… 🙂
RazionalMENTE.net (Nota: il tuo commento è in attesa di essere approvato)
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Attenderò pazientemente 🙂
Maria Margherita di Alacoque era davvero disgustosa, coprofila, urofiliaca, degustatrice di vomito…
Comunque la liposuzione è più dolorosa del cilicio, soprattutto se effettuata senza anestesia e se nei giorni successivi all’intervento non si assumono antidolorifici. Certo di controindicato, nell’ottica della Binetti, c’è che dopo tutta questa sofferenza consegue un miglioramento dell’aspetto fisico e questo non va bene, perché la sofferenza per essere davvero santa deve essere fine se stessa!
La Binetti potrebbe scrivere il manifesto odinista…;-)
Notare che il papa modello di Ratzinger, Benedetto XV, nel pubblicare il diario della coprofila allucinata masochista Maria Margherita di Alacoque la additò ad esempio per tutti i cristiani…
la Binetti col cilicio?
che sporcacciona!
quasi quasi mi diventa simpatica
Non capisco perchè Binetti e compagnia dicono che bisogna soffire..gente coprofila con gravi perversioni mentali viene fatta santa ed additata ad esempio..non lo capisco..sarà perchè sono agnostica o perchè loro sono malati e coglioni a indicarci gente così come sante?? Allora tutti quelli che vanno nei posti per sado masochisti sono santi, come funziona? Binetti, fatti una cura di sesso, poi se non ti basta, camicia di forza e stanza imbottita!
x Voltaire: purtroppo non conosco il francese, ma mi sono documentata abbastanza per conoscere Michael Onfray, che è davvero un grande!
E Francy, mi associo!
🙂
Ma chi è quel represso che ha proposto la candidatura della Binetti?
Mandiamoli tutti sul Monte Athos………….così si sfogano e non rompono più i timpani!!!!!!!
Il dramma vero ,è che i teo-dem si rendono conto che il mondo è cambiato ,ma non accettano il cambiamento per dogmi religiosi che nella vita privata loro stessi non rispettano.
lei e i suoi accoliti mi fanno schifo!
pensano solo al sesso degli altri,non vi sembrano dei maniaci da far sorvegliare?
ma quando la Binny prende i soldi non le frega se se a pagarle lo stipendio sono le tasse pagate dai peccatori, magari prima di pagarle hanno……ed hanno ancora le mani impiastricciate! pecunia non olent…….vero Binny?
ma se l’omosessualità e’ una malattia (secondo la Binetti) che si puo’ curare…perche’ non si fa curare anche lei?
DEVIATA E’ DEVIATA!
Quindi…sotto con gli elettrchoc, possibilmente con un voltaggio prossimo ai 380.
E poi se proprio vuole infliggersi del dolore puo’ sempre venire a casa mia che quando ritorno dall’ufficio ho sempre voglia di prendere a pugni qualcuno!
Sapore di sale, sapore di mare… Mi toccherà mettere l’ombelico di fuori, tirar giu’ la pancetta con una dieta da fame… Curiosamente (sic), la ns mitica dottoressa Binetti equipara mezzi di tortura medioevali ad attività sportive, cure di bellezza, atteggiamenti seduttivi di femmine quali i tacchi a spillo… Vi è dunque (forse) un legame fra la sua vanità femminile e il masochismo praticato in nome di ideali religiosi? Ed a cosa si lega la vanità se non proprio alla sessualità di un individuo? Il passo successivo, logico direi, è che la dottoressa Binetti è solo una masochista che, per procurarsi del piacere, arreca a se stessa del dolore… La religione non c’entra proprio un tubo, e con un misto di perifrasi paranoidi è lei stessa a dirlo…
Bello, Welby sotto processo (assolto dalla commissione etica), Binetti libera, ritenuta capace di intendere e di volere di esercitare da neuropsichiatra infantile… L’rdine degli psichiatri dorme…