Aborigeni australiani all’Alta Corte di Londra: no ai test sui nostri antenati

Una delegazione di leader aborigeni australiani e partita per la Gran Bretagna per una causa giudiziaria cruciale, in cui tentano di impedire agli scienziati di eseguire test sui resti ossei dei loro antenati.
Nella causa che inizia giovedì davanti all Alta corte a Londra, gli aborigeni del Queensland e della Tasmania vogliono impedire agli scienziati del Museo si storia naturale di Londra di usare per ricerca i resti di 17 aborigeni, che il museo ha gia accettato di restituire, ma non prima di condurre analisi del Dna, di imaging (esami per immagini) e misurazioni. Gli aborigeni sostengono che gli esperimenti sarebbero una dissacrazione dei resti e chiedono di poterli riportare al piu presto in patria. Secondo le loro credenze, l’anima di un defunto e tormentata finche il corpo non riposi nella terra nativa.

Vorrei sapere come si sentirebbero se noi disseppellissimo i corpi dei loro nonni e cominciassimo a trapanare i crani ed estrarre i denti , ha detto prima della partenza Clyde Mansell, presidente del Consiglio aborigeno della terra della Tasmania, a cui e stata affidata la custodia dei resti. Siamo stanchi degli scienziati che accampano diritti sui nostri morti , ha aggiunto.
Il governo di Canberra preme dal 2003 su quello di Londra perche siano restituiti i resti umani sottratti in Australia, dopo la pubblicazione di un rapporto britannico che raccomandava emendamenti di legge per imporre ai musei di restituire le parti dei corpi raccolte nel passato. Nel 2003, i musei e altre istituzioni britanniche conservavano resti di circa 5000 aborigeni, e da allora solo pochi sono stati restituiti. Gli scienziati sono sempre stati affascinati dagli aborigeni australiani, che vivevano nel continente decine di migliaia di anni prima dell insediamento britannico nel 1788. Durante il periodo coloniale e fino agli inizi del 20/mo secolo, gli scienziati regolarmente sottraevano teschi e scheletri dalla loro sepoltura per studiarli ed esporli.

Fonte: Unita.it

11 commenti

Ernesto

“Vorrei sapere come si sentirebbero se noi disseppellissimo i corpi dei loro nonni e cominciassimo a trapanare i crani ed estrarre i denti”
A me non importerebbe proprio nulla.

Johnny Golgotha

Se lo facessero per studiarti come un animale forse cambieresti idea… il razzismo degli anglosassoni è proverbiale, quanto sottile a volte

Nikky

Non c’e rispetto per le decisioni altrui. Se questi aborigeni non vogliono deseppellire i cadaveri dei loro antenati per i fatti loro perché bisogna costringerli? Non mi sembra che la loro decisione leda i diritti di qualcunaltro. E un po’ come costringere i testimoni di geova a fare le trasfusioni o attaccare qualcuno che non vuole a un respiratore artificiale. Perché ci deve essere sempre qualcun altro che sa quale il tuo bene e ti costringe a farlo? Questa è una democrazia autoritaria

darkzero

Una perdita per la scienza, senza dubbio, ma in effetti non me la sentirei di costringerli…

…Be’, diciamolo… Sono credenze pirla…

enrico

Ma come mai i resti di quegli uomini erano finiti come materiale zoologico qualunque in un museo Britannico proprio negli anni in cui un illustre scienziato spiegava le sue teorie? Non avrà mica a che fare con il fatto che gli scienziati di allora credevano, proprio sulla base di quelle teorie, che l’uomo bianco era superiore ai boscimani o ai pigmei? Sapete niente di un tale Ota Benga? http://en.wikipedia.org/wiki/Ota_Benga

davide

Concordo con Nikky. Fare e oltretutto scusare ciò che hanno fatto gli scienziati britannici sarebbe ne più ne meno una perfetta imitazione di ciò che fa il Vaticano in Italia, cioè volere che tutti per legge del parastato italiano siano obbligati per legge a sottostare ai loro principi fregandosene altamente se in uno stato sedicente laico esistono concezioni più o meno diverse dalla loro.
a darkzero
“Sono credenze pirla”
Vabbè che la mia visione delle cose è molto vicina al paganesimo e quindi da queste culture qui sento un forte fascino da sempre, ma non ti pare di rasentare leggermente il livello di Ratzy & Ruini? E poi per me, visto che come è noto i culti pagani non demonizzano nulla dell’uomo, il Nemico assoluto da combattere non è il paganesimo ma è il Cristianesimo

Ernesto

“Se lo facessero per studiarti come un animale forse cambieresti idea”
noi siamo animali.
Quanto al resto, nessuno costringe nessuno. Gli antenati sono morti, i loro resti non sono in terre degli aborigeni, in Islanda è stata eseguita un’indagine genetica sull’intera popolazione prelevando il sangue di tutti gli abitanti (consenzienti, ovvio) e nessuno ha gridato allo scandalo. Il vero problema è che sono superstiziosi. Non c’è nessuno scandalo.
Enrico
no, Darwin non c’entra nulla. C’entrano errate teorie scientifiche sulla razza, frutto del contesto politico dell’epoca. Se non te ne rendi conto da te è perché sei sotto il condizionamento di miti della creazione dell’età del bronzo.
Condoglianze.

Ernesto

Davide
“il Nemico assoluto da combattere non è il paganesimo ma è il Cristianesimo”
Non è solo il cristianesimo, sono tutti i miti e le religioni, che anche in questo caso stanno ostacolando il progresso della scienza.

enrico

Ernesto

Secondo te le teorie scientifiche del Novecento erano “frutto del contesto politico dell’epoca” e le teorie di Darwin non c’entrava nulla….mah! A me risultava che alla sua morte fosse ormai diventato un mito per buona parte dei suoi colleghi..

Ernesto

“Secondo te le teorie scientifiche del Novecento erano “frutto del contesto politico dell’epoca” e le teorie di Darwin non c’entrava nulla….mah!”
Le teorie scientifiche possono essere influenzate nella loro genesi da contesti politico-culturali, ma se sopravvivono alle verifiche successive sono vere, indipendentemente da come e quando sono state formulate. Questo vale per tutte le teorie scientifiche. Cosa c’entra poi il ‘900?
“A me risultava che alla sua morte fosse ormai diventato un mito per buona parte dei suoi colleghi..”
Questo è totalmente irrilevante.

enrico

x Ernesto

“cosa c’entra il Novecento”?

Ota Benga, lo spiego perchè qualcuno (molti, temo) non lo sa, era un Pigmeo esposto nello zoo del Bronx a New York insieme ad “altri” animali nel 1906 e che fu liberato da un reverendo battista (gli scienziati non avevano espresso pareri negativi o, almeno, io non ne ho trovato traccia su Internet) “perchè il darwinismo è contrario al cristianesimo e esibizioni pubbiche in suo favore non sono permesse”. Si uccise qualche anno dopo.

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