Guatemala, un Nobel candidato alle presidenziali

Non più tardi dell’agosto scorso Rigoberta Menchù aveva confidato al manifesto la sua intenzione di entrare in politica. E, alla testa di un partito indigeno costituito ad hoc, di volersi candidare a presidente della repubblica del Guatemala. Ma i piani della Nobel per la pace guatemalteca rimandavano alla elezioni generali del 2012.
In queste ultime settimane Rigoberta è stata però oggetto di forti pressioni da parte delle due formazioni della sinistra guatemalteca, che le hanno offerto di essere la loro candidata già nelle ormai imminenti presidenziali del prossimo settembre. La prima a farsi avanti pubblicamente è stata Nineth Montenegro, deputata popolare e storica attivista per i diritti umani, promotrice di «Encuentro para Guatemala». Ma la leader indigena avrebbe ricevuto una proposta anche da parte della ex guerrigliera Urng, oggi convertitasi in partito politico. Rigoberta ha annunciato di volersi candidare in un’intervista al quotidiano guatemalteco Siglo XXI, ma neppure in una conferenza stampa successiva ha rivelato per quale partito effettivamente si candiderà. Probabilmente confidando nelle prossime settimane di riuscire a coagulare intorno a sé un’ampio consenso che vada oltre le stesse fragili e litigiose organizzazioni politiche della sinistra. Per coinvolgere almeno tutta l’area della società civile organizzata guatemalteca.
Oltre alla propria candidatura, Rigoberta ha lanciato ufficialmente il movimento politico indigeno Winaq che in 15 dei 23 dialetti maya parlati in Guatemala significa «integrità dell’essere umano» […]

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Un commento

gianni

ammiro rigoberta menchù perchè in occasione di una visita pastorale di gpII in sud america,ebbe a dire rivolta la papa che parlava di rievangelizzazione dell’america che di evangelizzazione ne era bastata una

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