Iran, un test su Maometto destinato ai docenti

Il test a risposta multipla su Maometto consegnato ai docenti è stato giudicato talmente “offensivo” che i parlamentari iraniani hanno chiesto che il Presidente Mahmoud Ahmadinejad porga ufficialmente le sue scuse. A Teheran, le 40 domande a risposta multipla consegnate agli insegnanti per capire il loro grado di preparazione sulle abitudini del profeta hanno fatto scandalo, tanto che persino i media governativi si sono rifiutati di pubblicarle. Lo riporta il giornale brittannico Guardian. Le domande spaziano dal colore dei capelli e della barba di Maometto, al lato sul quale il Profeta dormiva rispetto a Dio, fino a chiedere con quante dita non abbia mai mangiato, e per ogni domanda vengono proposte 5 risposte possibili. I rappresentanti degli insegnanti hanno protestato non appena il test è stato consegnato ai primi docenti, quelli della provincia di Teheran, e l’autorità locale ha subito ammesso “il cattivo gusto” dei quesiti, ritirandoli e provvedendo a riscriverli. Tuttavia, i parlamentari hanno giudicato tale iniziativa come un atto deliberato contro il sistema islamico iraniano, paragonandolo alle vignette satiriche pubblicate lo scorso anno da un quotidiano danese, che tanta rabbia suscitarono nel mondo islamico. “Qual’è la differenza tra queste domande e le caricature danesi contro il profeta?”, ha chiesto retoricamente il presidente della commissione culturale del parlamento, Emad Afrough. Il ministro dell’Istruzione, Mohmoud Farshidi, ha immediatamente chiesto scusa, ma per il Parlamento non è stato sufficiente, tanto da chiedere il ‘mea culpa’ anche del presidente Ahmadinejad.

Fonte: PeaceReporter

2 commenti

Aleramo

Il testo è un po’ ambiguo. Andando a vedere l’articolo del Guardian si conferma che, di fronte alle proteste del corpo docente a causa della natura delle domande (ma non sul fatto che si dovesse superare un test di conoscenze relative alla vita e pensiero del profeta) alcuni membri del parlamento hanno chiesto le scuse di Ahmadinejad. Il quale ha rifiutato di offrirle ma ha costretto il ministro dell’educazione a farlo. La protesta era motivata dal fatto che quelle domande in qualche modo offendevano il profeta. Ahmadinejad ha aggiunto: “L’unità, autorità e dignità della nazione iraniana nascono dal fatto di restare fedele alla degna presenza del caro profeta dell’Islam, Maometto.”
Il test serviva come esame per insegnanti candidati a promozioni ed era basato su una apprezzata biografia del profeta (sarebbe interessante leggerne qualche pagina se ci fosse in Italiano – l’autore è un tale ayatollah Tabatabai).

Pantzini

Anche per me il fatto resta ambiguo: chi si è offeso per cosa?!

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