Cina, boom della religione

Nelle feste del Capodanno cinese appena terminato, le moschee, i templi e le chiese si sono riempiti di fedeli. L’ultimo segnale di un risveglio religioso che sta coinvolgendo tutte le fedi e tutti i riti. L’ateismo dà qualche segno di cedimento dinanzi al bisogno di una riflessione spirituale che prima il maoismo poi la crescita economica disordinata e diseguale hanno soffocato o impedito. Il desiderio di un modello di vita più meditato e più equilibrato si è diffuso nelle campagne e da qualche tempo anche nelle città ricche della Cina. I luoghi di culto uniscono uomini e donne, soprattutto giovani, che sono protagonisti di un fenomeno interessante. L’agnosticismo maoista espressione del dominio della politica assolutista e totalizzante, se non superato, è in declino; con la religione si afferma la ricerca di una nuova identità individuale e collettiva.
Di questo processo si è accorta all’inizio dell’anno la televisione di Stato, la Cctv, quando ha mandato in onda un servizio per spiegare la crescita dei diversi culti nella società. Una tendenza confermata da una recente inchiesta svolta dall’università Normale di Shanghai. Secondo i ricercatori, i credenti (musulmani, cristiani, buddisti) in Cina sarebbero trecento milioni. I due terzi dei quali, aggiungono i due professori che hanno indagato e interpretato il campione degli intervistati, appartengono a una fascia di età compresa fra i 16 e i 35 anni. Si tratta di numeri che all’apparenza hanno il difetto di ingannare ma che trovano conforto e conferma nella realtà rurale e urbana. Le celebrazioni, i riti, le preghiere sono sempre più affollati. E quel numero, trecento milioni (quasi un cinese su quattro), non appare per niente esagerato. Le religioni offrono una parziale riparazione alle precarietà emotive determinate dal corso economico.
E sono partecipate da una massa oltre che di emarginati nelle campagne anche di protagonisti delle professioni e della aristocrazia culturale non più coinvolti dalle passioni della politica. Indicativa è la motivazione alla base del fenomeno: «La fede aiuta a superare le difficoltà e le incertezze che accompagnano lo sviluppo». E indicativa è pure la risposta dei giovani musulmani cinesi, concentrati soprattutto nella provincia dello Xinjiang, l’Ovest, per i quali più ancora della ricchezza «lo scopo dell’esistenza è il pellegrinaggio alla Mecca». Il dio Denaro ha raccolto in Cina, nell’ultimo decennio, milioni di «pellegrini». L’unico culto che ha richiamato in modo esasperato e feroce tanti fedeli è stata la spinta ad accumulare piccoli o grandi patrimoni senza rispetto delle regole, spesso nel disprezzo della comunità, dell’ambiente, delle tutele sociali. Oggi si afferma in una fascia ampia di popolazione la consapevolezza che questo modello di «miracolo» è penalizzante e non più sostenibile. La religione diventa così un riparo sicuro dagli eccessi dell’egoismo.

Fonte: Corriere.it

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46 commenti

Pantzini

> La religione diventa così un riparo sicuro dagli eccessi dell’egoismo.

Ma per favore… a parte il gioco delle cifre (1 su 4 è credente, sai che boom! Sul sito Uaar si riporta che il 50% dei cinesi è agnostico), questa è la dimostrazione che di fronte all’angoscia del futuro l’umanità si mette a pregare. Ma riflettesse e ragionasse su come risolvere i problemi!

Pantzini

Se poi i credenti fossero davvero in crescita, si dovrebbe rivedere la tesi della persecuzione dei religiosi in Cina?

enrico

x Pantzini

No, si dovrebbe riconoscere che nonostante la si cerchi di schiacciare la religiosità è un’esigenza degli uomini e non una sovrastruttura “oppiacea”.

Pantzini

Un’esigenza generale non direi: chi si iscrive all’Uaar ne è un esempio. Le spiegazioni psicologiche o sociologiche o comunque evolutive non mancano. Per esempio tendenzialmente più si è istruiti, meno si crede.

Steve

Credo che la chiave di volta sia nella repressione della religione sotto il maoismo.

DOvunque la religione è stata repressa con la fine di quei regime (o il radicale cambiamento, come in Cina)m il risveglio è prorompente. Così è successo in tutti i paesi ex comunisti, così in Messico.

Il fanatismo si combatte con la “forza della ragione”, ovvero con la cultura, la lotta ai privilegi e con la sacolarizzazione.

Pantzini

“Prorompente” non mi risulta: vedi la pagina che ho linkato sopra. Sicuramente una parte delle popolazioni ha sofferto di non poter professare la propria credenza, ma i più hanno giustamente imputato i propri dolori al regime stesso, non certo alla mancanza di religione! Quando la caduta dei regimi non ha migliorato molto la vita di tutti i giorni, alcuni si sono rifugiati nella fede.
D’accordissimo che grazie a istruzione, cultura, benessere, la secolarizzazione aumenta: ciò avvalora la mia visione delle cose.

Steve

Io conosco dei cinesi di Hong Kong che si definiscono genericamente cristiani. Il loro rapporto con la religione è molto meno intenso del nostro. I cinesi sono molto esterofili e come per Giappone e Corea, la religione cristiana viene seguita da chi vuole “occidentalizzarsi”, quindi dalla classe media.

Fa molta presa la ritualità. Le donne cinesi e giapponesi aspirano a sposarsi col vestito bianco, i fidanzati festeggiano il S.Valentino e il Natale come occasione consumistica.

Il loro cristianesimo è più di appartenenza che un vero e proprio sentimento religioso, tanto che non è raro sentire un cinese che si ritiene, al tempo stesso, cristiano e scintoista.

Una mia amica di Hong Kong mi dice che anche in Cina e Hong Kong sono frequenti gli scandali di abusi sessuali e pedofili dei preti.

Damiano

Immagino che l’effetto novit’ possa spingere a provare nuove droghe….

@enrico

No, si dovrebbe riconoscere che nonostante la si cerchi di schiacciare la religiosità è un’esigenza degli uomini e non una sovrastruttura “oppiacea”.

Quindi, in soldoni, stai dicendo che una religione vale l’altra non è così? mi stai dicendo che tu sei cristiano solo perchè hai un bisogno interiore da soddisfare e che, per una serie ci circostanze contingenti (come il posto dove sei nato e la tradizione locale ecc), questo tuo bisogno ha trovato sfogo nel cattolicesimo.
Direi che detto questo rimane ben poco della presunta verità della tua religione.

Sarai sorpreso ma in parte ti devo dare ragione, molte persone cercano risposte facili e preconfezionate a causa di un bisogno… che però non è affatto naturale ma indotto.

carlo

Dai su la cosa che interessa di più è la possibilità di una balcanizazione della Cina con guerre di religioni e crollo dell’odiato rivale nel commercio , credo nell’incapacità di molti a pensare che la Cina ha anche un mercato interno e la spinta di chi è “invidioso” per far muovere le minoranze religiose si trova ad affrontare una spinta contraria dovuta alla voglia di benessere che molto potente. Il pragmatismo dei cinesi è ben radicato da secoli è la religione finche resta un oppio va bene, ma quando diventa scomoda come la guerra ci si può anche disfare quando si ha da perdere molti soldi

Soqquadro

I vari templi religiosi possono essere un’occasione di aggegazione (e probabilmente una delle poche) al di là della tenaglia della dittatura. Anche perchè parlare di un eccesso di egoismo individuale in Cina è uno stravolgimento completo della realtà. Tolta l’elitè politica, che ha un egoismo individuale sconsiderato (se vogliamo definire così una crudeltà inumana enorme) in Cina come in ogni dittatura.

trotzky

In Cina non esiste neanche mezzo credente. I cinesi non hanno mai avuto nessun rapporto con l’aldilà. Il loro unico obiettivo è il benessere economico da raggiungere a ogni costo e la potenza militare per dominare il mondo.
Riportare queste baggianate su un sito che si professa ateo non si capisce a cosa miri. Vi siete inferti una pugnalata senza che nessuno ve l’abbia richiesto. Siete allo sbando, come la sinistra riformista.
Non sapete cosa scrivere? Vi siete convertiti? Volete mollare le braghe? Non avete più interesse a fare gli atei? A questo punto non me ne importa più niente. Questo è il mio ultimo post. Cancellerò la vostra icona dal mio desk top e non rinnoverò più l’iscrizione alla vostra associazione.

Lamb of God

Fai quello che ti pare, a mio avviso è una notizia degna d’interesse e può essere un buon spunto di discussione.

Emilio Gargiulo

@trotzky: si mira ad informare che il corriere della sera è il giornale più clericale che ci sia, più di avvenire e di quelli berlusconiani. Basti pensare che Magdi Allam ne è il vicedirettore.

PaleAle (Alessandro)

@trotzky
>In Cina non esiste neanche mezzo credente.

Solo ufficialmente.
Ci sarà anche un’altissima percentuale di Atei e Agnostici, ma la tua affermazione mi sembra di una tale improbabilità da sfiorare il dogma.

Preferisco dei dati (possibilimente il più verificati possibile) che non mi piacciono o che mi piacciono solo in parte, ad una verità illusioria.

Alessandro

@trotzky
>In Cina non esiste neanche mezzo credente.

Solo ufficialmente.
Ci sarà anche un’altissima percentuale di Atei e Agnostici, ma la tua affermazione mi sembra di una tale improbabilità da sfiorare il dogma.

Preferisco dei dati (possibilimente il più verificati possibile) che non mi piacciono o che mi piacciono solo in parte, ad una verità illusioria.

Pantzini

@Trotzky

Copio/incollo il footer che vedi in fondo a ogni pagina di questo blog:
La scelta delle notizie e i commenti eventualmente espressi dai curatori o dai visitatori non rappresentano necessariamente l’opinione dell’UAAR.
Dai su, già pubblicare tutte queste notizie è un lavoraccio, se ogni tanto manca il commento non saltare alle conclusioni.

enrico

x Damiano

Sei li senso religioso fosse indotto la Cina sarebbe proprio una di quei luoghi in cui nessuno dovrebbe più “sentirlo” proprio vista la persecuzioni di tutte le fedi che il regime comunista cinese ha fatto. Non ho trovato il link (riprovo più tardi) ma a me risulta che solo i cristiani (o forse addirittura solo i cattolici) in Cina sono almeno 100 milioni e, mi dispiace per il povero Trozky e per tutti voi, pare siano pure in aumento!….

Il Filosofo Bottiglione

la cina è, storicamente, un paese poco religioso. o meglio di una religiosità aperta, come le culture politeiste.
il confucianesimo corrisponde più ad una filosofia di vita che ad un atto di fede.

si può parlare di risveglio religioso dopo l’ateismo imposto dal regime comunista? non penso, in quanto il confucianesimo non è mai stato completamente abbandonato.

inoltre ha ragione chi sostiene che le forme di adesione a ritualità occidentali sono, per lo più, di tipo estetico, come è tipico delle mentalità religiose non totalizzanti.

certo, in mezzo a tutto il fermento cinese, c’è anche chi si augura l’invasione dell’unico dio, come quella che ha devastato la cultura classica dell’impero romano.

Lamb of God

E’ vero che ci sono numerosi cattolici in Cina ma là il cattolicesimo NULLA ha a che fare col nostro, visto che le religioni “ufficiali” sono contrastate ed il governo offre alla gente un innocuo surrogato. Infatti di recente sono stati ordinati un buon numero di nuovi vescovi ma queste ordinazioni non c’entrano niente col Vaticano, penso che tutti siam d’accordo nel dire che è molto comoda scomunicare un piccolo nero come Milingo e lasciar stare quando ci si scontra con la superpotenza cinese.

enrico

x lam of god

(a parte tutte le discussioni un giorno mi piacerebbe sapere l’origine dei vari nick di dei frequentatori di questo sito..)

Prima ho sparato cifre un po’ esagerate, citavo a memoria e ho cannato. Le cifre, cercando con calma, sono queste:”La maggior parte di questi fedeli vive proprio nella provincia dell’Hebei (ce ne sono un milione e mezzo), mentre si stima che il numero complessivo dei cattolici in Cina sia di circa 12 milioni, dei quali 5 milioni ufficiali.” (http://www.lettera22.it/showart.php?id=6374&rubrica=21)

Quindi 7 (8 per alcuni) milioni di Cattolici, perseguitati, hanno MOLTO a che fare con il Vaticano….gli altri 5 milioni sono della Chiesa Patriottica accettata dal Governo che ne nomina i vescovi e che lascia relativamente in pace i sacerdoti e i credenti.

Damiano

Sei li senso religioso fosse indotto la Cina sarebbe proprio una di quei luoghi in cui nessuno dovrebbe più “sentirlo” proprio vista la persecuzioni di tutte le fedi che il regime comunista cinese ha fatto.

Ti è proprio sfuggito il punto della mia osservazione: tu dici che “la religiosità è un bisogno innato” ma allora significa che si è religiosi solo per soddisfare il bisogno e, sempre da questo punto di vista, ciò mette sullo stesso piano tutte le religioni tu, ad esempio, sei religioso non perchè abbia un senso di per sè, ma perchè hai un bisogno da soddisfare, se tu fossi nato in Iraq adesso il tuo stesso bisogno sarebbe soddisfatto dall’islam.
Forse non te ne sei reso conto, ma la tua osservazione sul bisogno di religiosità non fa che sminuire il valore proprio che le religioni stesse vorrebbero attribuire a se stesse: è come dire “esiste dio solo perchè gli uomini hanno bisogno di dio”.

Non ho trovato il link (riprovo più tardi) ma a me risulta che solo i cristiani (o forse addirittura solo i cattolici) in Cina sono almeno 100 milioni e, mi dispiace per il povero Trozky e per tutti voi, pare siano pure in aumento!….

Se è vero è solo peggio per loro, noi saremmo stupidi se abbracciassimo il comunismo così come loro sarebbero stupidi se diventassero una teocrazia (il cattolicesimo per sua natura tende alla teocrazia: Ruini & co lo stanno costantemente dimostrando).

Attendo comunque con ansia la fonte dei tuoi “dati”.

zumpappa

Finito il periodo buio del comunismo…un buco nell’acqa che va richiudendosi spontaneamente. Mica male, per un paese che tra 20-30 anni governerà il mondo.

enrico

x Damiano

I dati li avevo sballati alla grande ma nel post successivo ho messo un link.
Per quello che dici riguardo la scelta religiosa che uno fa è ovvio che sono per la massima libertà anche se sono convinto che le altre religioni siano risposte “umane” a questo bisogno e che solo il Cristianesimo sia la rivelazione che Dio ha voluto fare di sè. Questo, secondo me, non è in contraddizione con la possibilità che ogni uomo scelga una “via” che, anche se non “vera”, con cui cerca di rispondere a questo desiderio. Io credo, infine, che una “fame” esista in quanto in relazione con un “cibo”: desiderio sessuale – sesso, sete – acqua, fame -cibo, “voglia di qualcosa di buono” – Ferrero Rocher, senso di noia – divertimento, desiderio di senso – religione (vera, se la si incontra e/o la si riconosce, o “fai da te”). A questa ultima (“fai-da-te”) io accomuno le varie superstizioni come oroscopi, chiromanzie ecc.

Il Filosofo Bottiglione

@damiano
@enrico

la religiosità è un moto profondo e irrazionale dell’animo umano

la religiosità degenera in religione, cioè potere delle caste sacerdotali.

i difensori delle religioni sostengono che l’uomo non possa prescindere dal rito, che discende dall’esigenza di rapportarsi all’altro, così nascono le comunità religiose. ma l’esistenza degli atei dimostra che il rapporto con gli altri non c’entra niente con dio e non abbia bisogno di essere mediato da questo o quel sacerdote.

Il Filosofo Bottiglione

cosa succederà ai cinesi? Lo sanno solo loro.

solo un partito comunista può pianificare di far diventare uno stato la più grande potenza sul mercato liberista mondiale.

se in cina stanno aumentando a dismisura i cattolici significa che il partito comunista ha pianificato di far diventare la cina il più grande stato cristiano del mondo.
così tra non molto decideranno loro le questioni confessionali e TRASFERIRANNO IL VATICANO A PECHINO. ben venga!

Steve

La divisione tra chiesa patriottica cinese e chiesa sotterranea cattolica è più di facciata che reale. I fedeli non fanno distinzioni e gli stessi vescovi patriottici spesso sono approvati dal Vaticano o ratificati.

Quanto al numero di cattolici battezzati questi in Cina sono una esigua mioranza, secondo lo stesso Vaticano, meno di 3 milioni: http://www.catholic-hierarchy.org/country/sc1.html. Però questo segnale non è da sottovalutare perché le religioni tradizionali cinesi non hanno capacità di resistenza di fronte al carrarmato cattolico. In Cina aumentano le ordinazioni sacerdotali

enrico

x Steve

A me risultano un po’ di più:

“In Cina vi sarebbero attualmente più di 12 milioni di cattolici. Nel 1949, prima dell’avvento di Mao Zedong, erano 3 milioni. Ogni anno vi si aggiungono circa 150 mila nuovi battezzati, in maggioranza adulti. Molti di questi provengono dai ceti imprenditoriali e dalle università. ” da:
http://chiesa.espresso.repubblica.it/dettaglio.jsp?id=114501

enrico

x Filosofo Bottiglione

Ci sono anche gli astemi, i vegetariani, i casti, e un sacco di gente che rinuncia volontariamente e felicemente a qualcosa che per molti altri (la maggioranza) è irrinunciabile eppure il vino, la carne e il sesso non li negano a priori… Voi fate a meno del trascendente ma questo non prova che siano gli “altri” a prendere un abbaglio!

Il Filosofo Bottiglione

@ enrico

in relatà la maggioranza, almeno in europa, è non religiosa (tra l’altro le persone praticanti sono una netta, anche se non trascurabile, minoranza).
in ogni caso ci mancherebbe altro che si neghi a qualcuno la propria libertà di espressione, sia in un senso che nell’altro!

quello che assolutamente detesto è la presunzione di ogni confessione di essere veritiera, rispetto alle altre, fasulle o “fai da te”.
ogni credo è “fai da te”, in quanto atto di fede, quindi irrazionale e personale.
nessuna fede ha un’ortodossia dimostrabile. per dimostrabile intendo ciò che discende dall’analisi razionale. puoi ora dire che credere nella validità universale del ragionamento logico sia un atto di fede. può essere, ma è l’unico strumento condivisibile dall’intera comunità umana.

Lamb of God

Francamente non ci vedo niente di strano, magari vogliono uscire dall’omologazione e sentirsi parte dei modelli occidentali od europei, rimane il fatto che su 1.2 miliardi di persone 12 milioni sono esattamente l’1%. Non mi sembra un dato degno di nota, soprattutto se riferito alla quantità di agnostici.

enrico

x Lamb of God

Mi piace pasticciare in cucina e così ho trovato questo appunto:

“percentuale lievito – tempo di lievitazione
2.5% 2 h
1.5% 3 h
0.5% 8 h
0.1% 12-16 h

La percentuale è calcolata rispetto alla sola farina.” (tratta dal sito Kucinare.it)

Se i Cristiani sono chiamati a essere “lievito della terra” direi che in Cina ce n’è il numero giusto….

da Il Pane – Un’arte, una tecnologia di P. Giorilli, S. Lauri

enrico

a Bottiglione

“puoi ora dire che credere nella validità universale del ragionamento logico sia un atto di fede. può essere, ma è l’unico strumento condivisibile dall’intera comunità umana.”

Non sai quanto condivido (e anche il vostro amico BXVI) queste parole! Ma uso della ragione e dimostrazione “scientifica” non sono la stessa cosa! Non puoi dimostrare scientificamente un mucchio di cose che però sai essere vere! Quello che la ragione indaga con il metodo scientifico è una parte di ciò che l’uomo sperimenta nella sua vita!

Damiano

Questo, secondo me, non è in contraddizione con la possibilità che ogni uomo scelga una “via” che, anche se non “vera”, con cui cerca di rispondere a questo desiderio. Io credo, infine, che una “fame” esista in quanto in relazione con un “cibo”: desiderio sessuale – sesso, sete – acqua, fame -cibo, “voglia di qualcosa di buono” – Ferrero Rocher, senso di noia – divertimento, desiderio di senso – religione (vera, se la si incontra e/o la si riconosce, o “fai da te”). A questa ultima (”fai-da-te”) io accomuno le varie superstizioni come oroscopi, chiromanzie ecc.

E interessante l’esempio col cibo: tu stai dicendo che la gente mangia perchè ha bisogno ma nello stesso tempo sostieni che esiste un solo “vero” cibo che, essendo tu italiano, potremmo chiamare il “dio spaghetto”.
E proprio questo il punto che continua a sfuggirti, il fatto che la gente senta il bisogno di mangiare non significa affatto che esista il “dio spaghetto” o il “dio sushi”, capisci?
Stai letteralmente affermando che è l’uomo che inventa i proprio dio per soddisfare il quello che tu hai definito un suo bisogno secondo il vecchio adagio “l’uomo ha creato dio a propria immagine e somiglianza”, inverti letteralmete causa ed effetto.
Il fatto che tu snobbi il cibo “fai-da-te” degli altri non porta nulla alla tua causa in favore al “dio spaghetto”.

Poi c’è invece una uteriore osservazione sulle cifre: sembri ossessionato dalle cifre, questa è una cosa che nessun credente è mai stato in grado di spiegarmi: perchè, uno che crede nell’unico vero “dio spaghetto”, dovrebbe sentirsi confortato dal fatto che “molti mangiano spaghetti”? Secondo me è un vero e proprio sintomo di debolezza culturale filosofica: la credenza confortata dalla massa, come se una massa doppia di persone che mangiano spaghetti rendano il “dio spaghetto” più degno di essere creduto, un vero e proprio effetto gregge. Lo stesso ragionamento non può invece essere ribaltato invece per la secolarizzazione: io mi sento rallegrato quando sento che la secolarizzazione dopotutto è in crescita solo ed esclusivamente perchè questo porta a dei benefici per le mie libertà personali, non perchè abbia bisogno di “credere” che dio non esista: l’ateismo non è “credere che dio non esista” ma “non credere che dio esista” esattamente come tu “non credi che babbo natale esista” e come tu “non credi che l’oroscopo sia vero”.

Il Filosofo Bottiglione

in realtà il metodo scientifico può assere applicato in qualsiasi contesto. diciamo che non sempre ci sono le condizioni sperimentali per arrivare a conclusioni compiute o interessanti(ed esempio un fenomeno che si verifica una volta sola).
purtroppo ci sono argomenti che non hanno nessun interesse scientifico, ma hanno interesse per chi vuole tenere i popoli in stato di superstizione ed ignoranza.

visto che ho detto cose condivise da enrico e dal papa (e ne sono contento), ora dirò cose non condivise. l’inquadramento religioso è pericoloso perchè crea intolleranza. l’idolatria è considerata un male solo da chi adora l’idolo più grosso. i credo hanno tutti lo stesso valore, ma di solito, chi meno crede, più è aperto e disponibile verso le altre culture. infine il papa e i cardinali nemmeno ci credono in dio, credono invece molto nei loro scranni.

enrico

x Damiano

Che si possa mangiare sushi o spaghetti perchè si ha fame e scegliere (ovviamente non sempre è una scelta ma frutto di circostanze) una religione o un’altra non è confondere la causa con l’effetto….ma l’opposto: ho fame (causa) = scelgo un cibo (effetto); ho bisogno di dare un senso alla mia vita (causa) = scelgo una religione (effetto). L’uomo ha creato molte divinità (di solito a immagine e somiglianza di molti suoi difetti e talvolta dei suoi pregi) perchè non aveva (ho non ha) ancora conosciuto il vero Dio di cui è lui fatto ad immagine e somiglianza!

Damiano

@Enrico:

No, se gli spaghetti sono la religione il “dio spaghetti” è ciò che sta dietro alla religione, quindi il fatto che la gente mangi perchè “ha fame” non porta nessuna ulteriore prova al fatto che “dio spaghetti” sia più vero del “dio sushi”.

L’ultima tua frase dice tutto, fai un salto logico nel ragionamento (come è ovvio che sia in materia di dei) ovvero prendi “dio spaghetti” per vero a prescindere dal fatto che altri mangino altri cibi.

L’uomo ha creato molte divinità (di solito a immagine e somiglianza di molti suoi difetti e talvolta dei suoi pregi)

e tra questi c’è evidentemente il “dio sushi” al quale tu non credi…

perchè non aveva (ho non ha) ancora conosciuto il vero Dio di cui è lui fatto ad immagine e somiglianza!

… mentre il “dio spaghetto” è l’unico “vero”.
Ovviamente se parlo con un credente del “dio sushi” questo mi ribalterà il discorso e il dio falso, per lui, sarà il “dio spaghetti”.
Ma non è tutto: se anche tutti a questo mondo mangiassero spaghetti il “dio spaghetti” potrebbe benissimo continuare a non esistere.

Ciò che emerge dal tuo ragionamento è semplicemente che siete entrambi affamati non che uno dei due è vero e l’altro è falso nè che esistono dei rappresentati dal cibo (e quindi dalle religioni).
Il tuo ragionamento è uno di quelli che porta al relativismo totale, e se tu fossi stato un teologo cattolico nel medioevo saresti potuto finire sul rogo per aver detto una cosa del genere.
Quando ti rallegri del fatto che la gente abbia “fame” ribalti semplicemente causa ed effetto: non è la fame che rende vero il dio.

Comunque onde porre termine a questa metafora cullinaria ti dico molto chiaramente che l’ipotesi che la “fame di religioni” sia un bisogno innato è semplicemente FALSA: io, molti altri in questo sito, rappresentiamo un controesempio, senza contare poi che, come giustamente osservava qualcuno, la maggiorparte dei cossiddetti “affamati” sono semplicemente ignoranti oppure dicono di esserlo ma poi si comportano come se non lo fossero.

Il Filosofo Bottiglione

cosa significa: l’uomo è fatto ad immagine e somiglianza del vero dio? in cosa gli somiglia? nell’acido dello stomaco (visto che si parlava di cibo)? nelle croste? nella carie dei denti?
l’uomo somiglia a dio pichè è dio a somigliare all’uomo.
l’uomo ha infatti creato tante divinità, fra cui il vero dio.
chiunque può dire “il mio dio è vero e gli altri sono inventati”, ma solo un ateo può dire “per me sono tutti uguali, credete in quello che volete senza rompere le scatole”

enrico

x Damiano

Ripeti cose già dette, mi ripeterò anch’io:

1 – come la sete e la fame esistono perchè il corpo reclama acqua per dissetarsi e cibo per sfamarsi COSI’ la ricerca religiosa esiste perchè il “cuore” dell’uomo è alla ricerca di Dio (Qualcuno che dia una risposta ai vari “perchè” che si pone nel corso della sua vita);

2 – se esiste chi è “nella pace dei sensi” non significa che non esista il desiderio sessuale ERGO se tu (e molti altri) non sentite un bisogno di senso non significa che questo bisogno non lo sentano altri (e che la sua risposta esista) che, tra l’altro sono numericamente piuttosto rilevanti (NON sono ossessionato dalle cifre, rettificavo un tal Trozky che diceva che in Cina non ci sono cristiani…)

3 – se quando ho un desiderio cerco ciò che me lo soddisfa non vuol dire che mi sono “creato” un desiderio perchè ipotizzo che si possa soddisfare con qualcosa che mi sono, nuovamente, “inventato” io… ovvero, se l’uomo da sempre ha percepito (pur senza averne una chiara visione) la presenza di entità trascendenti io (come dò per scontato che a un desiderio corrisponda qualcosa che lo possa soddisfare) ne deduco che è RAGIONEVOLE pensare che questa percezione corrisponda a una realtà. E che questa realtà si sia, in certo momento della storia e in un certo luogo, rivelata in Gesù.

Il Filosofo Bottiglione

@ enrico

dici:
“L’uomo ha creato molte divinità (di solito a immagine e somiglianza di molti suoi difetti e talvolta dei suoi pregi) perchè non aveva (o non ha) ancora conosciuto il vero Dio”

dici:
“l’uomo da sempre ha percepito (pur senza averne una chiara visione) la presenza di entità trascendenti io (come dò per scontato che a un desiderio corrisponda qualcosa che lo possa soddisfare) ne deduco che è RAGIONEVOLE pensare che questa percezione corrisponda a una realtà. E che questa realtà si sia, in certo momento della storia e in un certo luogo, rivelata in Gesù.”

primo:
poichè molti uomini non hanno percepito l’esistenza di entità trascendenti deduco che è RAGIONEVOLE pensare che queste entità non esistano.

secondo:
l’uomo ha sempre concepito entità sovrannaturali dove non riusciva a darsi una spiegazione logica. molto spazio è stato tolto loro dalla conoscenza, in particolare dalla conoscenza scientifica. cosa c’è oltre il mistero assoluto? ti lascio il tuo dio, ma tu lasciami il mio stupendo Nulla.

terzo:
gesù e il vero dio sono veri per te, ma non potrai mai dimostrarlo a nessuno che non abbia la tua stessa fede. poi lo dici anche tu: il vero dio non si è manifestato a tutti subito. la storia è lunga: E’ RAGIONEVOLE che non si sia ancora manifestato. il resto, gesù compreso, è tutta roba “fai da te”.

quarto:
con la presunzione del “vero dio” le chiese tendono a trasformare in sentimento pubblico un sentimento privato, cercando inevitabilmente di imporlo a tutta una collettività, alimentando così il potere delle diaboliche caste sacerdotali.

se i cinesi cercano un alito di libertà non credo proprio che la via sia quella del vaticano

enrico

x Filosofo bottiglione

Con la presunzione che Dio non esista si sono fatti COMUNQUE grossi guai (conosci qualche regime ufficialmente ateo che non fosse una dittatura? – NON sto dicendo che NON ci siano state dittature religiose-)

“se i cinesi cercano un alito di libertà non credo proprio che la via sia quella del vaticano”

…vedremo….;)

Il Filosofo Bottiglione

@ enrico

le dittature le fanno i dittatori e chi li manda al potere. per loro va bene indifferentemente il dio o il non dio, basta che gli serva ad opprimere qualche nemico, possibilmente tra il popolo.

cosa combineranno i cinesi

…speriamo di vederlo…

Neopagano

I cristiani in Cina sono comunque una lieve minoranza rispetto all’ammontare di buddhisti, taoisti e… islamici. Dalle statistiche di febbraio 2007 in Cina ci sarebbero 300 milioni di credenti, di cui 200 milioni buddhisti e taoisti, 40 milioni cristiani e 20 milioni islamici. C’è chi specula che gli islamici siano addirittura 100 milioni.

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