Qui lo Dico o qui lo nego? Il dubbio attanaglia il risveglio dal coma del Prodi 1/bis e suscita baruffe interpretative che nulla di buono lasciano presagire, in caso di fiducia parlamentare, sul cemento programmatico della (forse) rediviva maggioranza. La sola certezza è che tra i 12 punti blindati che il professor Romano ha posto come condizione per prolungare ancora un po’ la sua permanenza a palazzo Chigi non compare l’impegno di governo sui diritti delle coppie di fatto. Neppure in quel tono minore che la logica della mediazione politica aveva imposto al disegno di legge sui Dico partorito appena due settimane fa. Il valoroso Mastella, con gli amici teodem, brinda all’ultima vittoria del cardinale Ruini. Mentre la testarda Rosi Bindi, con l’appoggio esterno della Rosa nel pugno, obietta che le coppie di fatto non fanno parte degli impegni futuri perché sono uno scoglio già superato dal Prodi 1 e stanno ora nella capaci mani del parlamento. Chi avrà ragione? […] Altra spia del disagio che attraversa l’Unione sull’argomento è l’assordante silenzio della gran parte della sinistra, riformista e non, ipnotizzata dallo spettro del ritorno del cavalier Silvio e disposta proprio a tutto pur di evitarlo. Così va il mondo e tanto di cappello al cardinale Ruini, che si prepara alla pensione carico di allori. Non si disperino le coppie more uxorio etero e omo, perché la storia non finisce domani e un civile conflitto sui loro diritti farà certo maturare il paese più della brutta legge che rischia di morire sul nascere. Il dramma vero riguarda tutti gli elettori laici, che a questo punto non sanno più a che santo votarsi. E si chiedono se Romano val bene una messa.
Il testo integrale dell’articolo di Gianni Rossi Barilli è stato pubblicato sul sito del Manifesto
Se si considera la storia d’Europa nel suo complesso, dal Medioevo fino ai giorni nostri, non sarà difficile concludere che sono stati commessi più crimini in nome del cristianesimo che di qualsiasi altra ideologia politica, compresa quella nazi-fascista.
Verissimo Marja, ma la gente è cieca preferisce chiudere gli occhi davanti alla verità, non approfondire ma accontentarsi delle apparenze, e rimanere ancorati alle certezze che ti offre la religione, perché se gli togli quelle certezze il loro piccolo mondo cade a pezzi. E per questo che si deve diffondere la logica scientifica che ti spinge a ricercare la verità effettiva. E poi c’è ancora chi considera l ateismo immorale, io lo definirei piuttosto semmai amorale cioè svincolato dalla morale comune.
Ora tutti hanno capito che la colpa non era l’Afghanistan, bensì il diktat imposto dalle “Signore” travestite al ricevimento dell’Ambasciata d’Italia: I PACS NON SI FARANNO MAI!
LA PAURA DELLA LIBERTA’ COME FATTORE DI REGRESSO.
L’emancipazione carica l’individuo,libero artefice del suo destino, di una immane responsabilità nei confronti di sé stesso e degli altri. Forse per questo molti, dopo decenni di lotta per la liberazione, iniziano ora ad essere tentati dall’ipotesi del ritorno ad un sistema in cui le scelte determinanti per il destino dell’individuo siano delegate alle autorità precostituite e al condizionamento di rigidi schemi morali e sociali.
È un dato di fatto, soprattutto tra le generazioni più giovani, si avverte una tendenza regressiva, l’emancipazione individuale e sociale non sono più valori trainanti, molti iniziano ad essere tentati da una vita più inquadrata in rigidi schemi sociali e morali, come era magari quella dei nostri nonni o dei nostri genitori, perché in apparenza più rassicurante, anche se meno eccitante e più monotona. Credo che chi ragioni in questo modo non solo non abbia la più pallida idea di quello che possa significare in concreto una vita del genere,in cui il destino di ciascun individuo era, salvo rare eccezioni, rigidamente segnato e programmato fin dalla nascita, in base al sesso, al censo e all’estrazione sociale, ma sia affetto da una grave immaturità caratteriale(per non dire codardia) che lo induce al rifiuto di un onere fondamentale che comporta la libertà per chi ne è titolare e cioè l’onere di scegliere assumendosi per intero la responsabilità per le conseguenze delle proprie libere scelte. In effetti, per chi non ama scegliere, la vita inquadrata in schemi sociali rigidi ed autoritari è l’ideale. È l’antidoto di ogni angoscia, di ogni preoccupazione, di ogni dilemma. Per essere liberi bisogna pensare, bisogna cercare giorno per giorno nuove soluzioni, creare ogni giorno le proprie mete e i propri valori. Bisogna continuamente ri-significare il nostro mondo e ri-configurare anche sé stessi, ma questo evidentemente non è cosa di cui tutti siano capaci o abbiano voglia. Per gli spiriti mediocri, per coloro che non amano le sfide, è molto meglio delegare alle autorità precostituite, allo stato, alle sue leggi, alle gerarchie religiose, il compito di assumere e una volta per tutte le decisioni cruciali riguardanti la propria vita e il proprio corpo. L’emancipazione, l’autodeterminazione individuale sono visti come una minaccia non solo dai titolari dei poteri forti, ma purtroppo anche da molti che a questi poteri vorrebbero, più o meno consapevolmente, essere soggetti per eludere il dramma della libera scelta. Il testamento biologico? No grazie. È una scelta troppo impegnativa, ora che sono in buona salute, stabilire se devo essere rianimato o meno in caso di grave incidente o infermità, è meglio che la scelta venga assunta dalle autorità religiose e dalla legge, in maniera uguale per tutti e dunque necessariamente in favore del mantenimento della vita, qualunque sia la sua qualità. Scegliere se costituire o meno una famiglia e con che orientamento sessuale? Che angoscia! Meglio delegare la scelta ai condizionamenti della secolare cultura patriarcale e alle autorità della chiesa. È facile per i mediocri, per coloro che amano essere pecore nel gregge del “buon pastore”, delegare alle autorità il compito di determinare il senso e l’orientamento della propria esistenza. A ben vedere, sono proprio la mediocrità, l’ottusità, la mancanza di immaginazione e di volontà ,che albergano all’interno degli individui stessi, i peggiori nemici della Liberazione.
Io ancora non riesco a capire come tanto palese razzismo nei confronti dei gay riesca a passare come qualcosa di normale amministrazione. Ho la sensazione che nella società civile ci si scandalizzi troppo poco. Spero sia solo disinformazione.
concordo in tutto con Marja tranne che sulle giovani generazioni che hanno paura di essere veramente libere. Io e molti miei amici infatti poniamo la propria autorealizzazione al di sopra di tutto. Poi se si guarda in generale il fatto che molti nonostante i crimini passati e attuali della Chiesa si ostinino a credere perchè vogliono credere in qualcosa e la loro mente non può volare verso le vette più alte questo è un altro discorso
io metterei un tredicesimo punto: che mastella perda la poltrona. Vediamo se il suo disinteressato niet si modifica
non lo capisco neanche io, razionalmente… e fa schifo, oltre che male.
RazionalMENTE scrive: Ho la sensazione che nella società civile ci si scandalizzi troppo poco.
E in più ci si scandalizza troppo per ciò che non dovrebbe scandalizzare…
e con lui anche tutti coloro i quali hanno dimostrato una chiusura non disponibile verso i diritti non riconosciuti.
che ci sia, cioè, un contrappeso ed i dico non siano solo un vuoto a perdere
Bisogna cominciare ad usare la parola RAZZISTA. Vorrei vederla nelle prossime manifestazioni dell’UAAR su striscioni e manifesti.
Il guaio è che gli Italiani sono degli ignorantoni, e l’ignoranza porta all’intolleranza, come ad esempio l’omofobia. La becera cultura cattolica non fa altro che mantenere questa ignoranza, e quindi anche l’omofobia.
Gildo:
“Ora tutti hanno capito che la colpa non era l’Afghanistan, bensì il diktat imposto dalle “Signore” travestite al ricevimento dell’Ambasciata d’Italia: I PACS NON SI FARANNO MAI!”
Sono completamente daccordo.
Non distraiamoci. se vogliamo i Pacs dovremo rompere, rompere, rompere senza stancarci.
Non diamola vinta a chi crede di avercelo messo elegantemente in quel posto.
Se il Santo Pontefice crede di invaderci giornalmenye coi suoi anatemi, noi dovremmo farci sentire giornalmente per scongiurarli.
Come avete notato, lui si è già lasciato alle spalle la questione coppie di fatto e ha già iniziato la campagna per far cambiare la legge sull’aborto (auspicando obiezioni di coscienza) e per evitare quella sul testamento biologico (per ora sempre reclutando obiettori di coscieza).
Questo picchia duro. Attenzione. Non ha scrupoli.
Difendiamoci.
Naturalmente per un elettore laico il problema non sarà a quale santo votarsi, ma quale candidato votare, e secondo me i candidati laici non mancano, anzi, per qualche strano motivo, dei due sono proprio gli elettori laici a fare difetto. Il problema è: come mai i laici spesso votano gente che va contro i loro interessi? Esattamente quello che è successo con i DiCO. Non è vero che sui DiCo è stata detta l’ultima parola, ma è come se lo fosse, visto che l’ultima parola sui DiCO l’avranno i senatori “laici” del centrodestra… La maggioranza non poteva fare diversamente, ha passato la palla al parlamento che significa all’opposizione. Ma questa gente che continua a definirsi “laica” quando si fa dettare l’agenda mi piacerebbe proprio sapere chi l’ha votata. Proprio nel senso di sapere che faccia hanno, come vivono, cosa pensano…
Italia teocratica, bis
Prodi ha detto che riprenderà con nuovo slancio. Forse intende dire con nuovo slancio clericale?
Questo Governo è stata una gran delusione per tutti quelli che si aspettavano una vera alternativa alla destra berlusconiana.
Ma a parte aver fatto ricrescere un po’ l’economia non mi pare che abbia fatto cose “di sinistra”.
Piuttosto che assoldare fuoriusciti della CdL farebbero bene a entrare tutti in massa nella CdL. Tanto, visti i chiari di luna…
Già, che delusione questo goveno.
D’altra parte cosa vi aspettavate?
Che qualcuno dicesse: “Caro Signor (?) Ratzinger, a noi non interessa quello che lei ed i suoi adepti dite, perchè siamo dei cittadini e non dei discepoli. Grazie e arrivederci”?
Ma figuriamoci.
Non succederà M – A- I!!!!
sigh!
L’Italia si merita Berlusconi. Visto come sono andate le cose, io avrei preferito che questo Governo cadesse e si andasse di nuovo alle elezioni (esito scontato a favore del centrodestra). Gli Italiani hanno bisogno di essere coperti di merda, di raschiare con le unghie il fondo, che si è toccato già dopo i primi mesi della scorsa legislatura (Prodi bis esclusa), per altri cinque anni. Ma ce ne vorranno tanti di più perchè cambi qualcosa: dovranno crepare tutti questi politici bavosi, Andreotti in primis, e dovrà esserci un ricambio totale. Certo, a giudicare dalle nuove leve, Carfagna, Rubino, etc., c’è poco da essere ottimisti. Ma forse ci vorrà così tanto tempo che io, trentaquatrenne, non riuscirò nemmeno a godermi lo spettacolo.
Intanto i politici capaci di rispondere “non possumus” quando parlano il papa e Ruini, capaci di sostenere non solo i DiCO ma anche i Pacs sono TUTTI nel centrosinistra, TUTTI in questa maggioranza. Di questi politici ce ne vogliono di più, non di meno…
Ma la cosiddetta “società civile”, sara civile per davvero?
Il casino come dice Razionalmente è che nella nostra società ci si scandalizza poco..cioè se il clero offende i gay nessuno si scandalizza, se imitano il Papa su Crozza Italia fra poco c’è il rogo. L’unica cose è emigrare o la rivoluzione..spero che presto si faccia una bella manifestazione UAAR a Roma per i diritti civili.
se i Dico vengono discussi in parlamento, senza essere presentati come “necessita'” del governo, forse avranno l’appoggio di qualcuno da destra. Ci sara’ un 10 % non clericale anche a destra, e che cactus.
E’ possibile, e comunque la responsabilità è della destra, se vogliono essere credibili per i laici. Fare un dispetto a Prodi non giustifica farne uno ancora più grosso alle coppie di fatto italiane.
Sono d’accordo con Lucifero. L’italia si merita il Berlusca. E’ il politico piu’ rappresentativo della massa di ignoranti, superficiali, teledrogati e fintocattolici che costituiscono la gran parte del popolo italiano.
@ Marja
Purtroppo ‘credere’ è più facile e comodo che ‘pensare’.
Questo vale, a mio parere, praticamente sempre.
Come continuare a vivere con i propri genitori anche a 30 o 35 anni e rinunciare a mettere su casa per conto proprio (anche per due giovani che lavorano senza essere precari, quindi se finanziariamente possibile).
Però ciò significa rinunciare a un certo benessere (almeno materiale), assunzione di maggiore responsabilità, confronto praticamente quotidiano con problemi, piccoli e meno piccoli, che altrimenti vengono gestiti e risolti dai genitori.
Io credo che una parte del problema da te illustrato sia anche riconducibile all’incapacità di molte persone di effettuare e/o strutturare un ragionamento, a livello verbale e soprattutto scritto, anche su temi non necessariamente complessi. Come pure alla carenza di letture (cronica in Italia).
Non credo che si possa fare granchè contro questo fenomeno sociale, almeno non in tempi brevi.
Si può a mio avviso concentrare il nostro impegno nel dimostrare che se molte persone, per mediocrità e/o comodità scelgono in un determinato modo o delegano la scelta, ciò non significa che altre persone debbano sottostare alle stesse scelte o debbano rinunciare alla loro libertà di scegliere.
Io credo che una parte, magari piccola, dei benpensanti ci odia non tanto perché professiamo libertà di pensiero, di coscienza e di scelte di vita, ma perché attraverso le nostre azioni e i nostri interventi risulta loro chiaro a cosa stanno rinunciando come persone nate ‘libere e uguali’.
Allora si arrabbiano ancora di più, così come un bambino che, per una qualche ripicca, decide di non prendere parte ad una gita di famiglia o di scuola, poi si arrabbia ancora di più vedendo che gli altri si divertono un mondo.
Concordo pienamente con le tesi da te esposte.
Non è accettabile che i politici italiani non abbiano un mandato limitato, come accade in tutti gli altri paesi democratici. Invece da noi per avere un ricambio generazionale i politici devono crepare, ed è una cosa assurda. A mio avviso dopo cinque anni finita una legislatura se ne dovrebbero andare tutti a casa
concordo con nikky.
in alternativa si potrebbe buttare dello zyklon b in parlamento e poi far le pulizie, per garantire un ricambio di politici…
visto come stanno le cose ora, non sarebbe un male.
Abbiamo un Governo di centrosinistra che si comporta esattamente come un Governo di centrodestra. Io in questo Governo non mi riconosco e non rinnoverò il mio voto.
Avremo di nuovo Berlusconi? Evidentemente ce lo meritiamo e se lo meritano quelli che hanno tradito gli elettori.
Abbiamo un Governo di dementi schiavi del Vaticano, schiavi degli USA, che di sinistra non hanno esattamente nulla.
Non hanno fatto una legge per il conflitto d’interessi né prima, né dopo. Non hanno fatto una nuova legge elettorale, se ne fregano dei cittadini…
Poi si sorprendono perché i giovani si disaffezionano alla politica?
Se la coalizione non regge la colpa non è certamente di Turigliatto. La colpa è di tutti gli altri che sono degli autentici incapaci.
Kaworu scrive: in alternativa si potrebbe buttare dello zyklon b in parlamento e poi far le pulizie, per garantire un ricambio di politici…
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Dovrebbe averne una certa scorta Ratzinger. In alternativa possiamo chiedere a Putin… sempre che non lo abbia usato già tutto coi ceceni.
@razionalmente
concordo in toto…
La legge elettorale è stata fatta per creare questi problemi.
Se ci fosse stato un premio di maggioranza anche per il Senato, come per la Camera,
la sinistra potrebbe governare tranquillamente.
Io odio profondamente questa sinistra, e ha deluso tutte le mie aspettative. Però, dal punto di vista economico Berlusconi ha fatto una miriade di danni, e con questa finanziaria le cose si stanno riequilibrando. Perciò io non auguro all italia un governo di destra anche se la maggior parte degli italiani se lo merita
Siete proprio sicuri che il non-voto sia l’ iniziativa più degna della R di UAAR (=Razionale?)
Non so fino a che punto il merito del risveglio dell’economia dipenda da questo governo,piuttosto che da fattori ciclici, gia’ presenti prima dell’insediamento di questo governo (con questo non voglio dire che sia merito di berlusconi.) Questo governo ha invece alzato le tasse per tutti, aumentato la burocrazia a dismisura, e questo con Visco me lo aspettavo, dove mi ha deluso e’ invece sulla laicita’, nonostante la presenza della rnp, una piccola cricca di fanatici teodem, ha praticamente bloccato tutto il possibile. Complimenti a quello …….. di Ruini, ci ha fregato ancora una volta.
X cartman666: invece Berlusconi aveva il vizietto di abbassare le tasse ai ricchi (cioè a se stesso e ai suoi compagni) e se una parte del paese non paga quel tot che può permettersi,i soldi che non entrano nel governo vanno a scapito dei servizi (sanità,istruzione), poi Visco è passato x lo stron di turno perché ha messo il ticket al pronto soccorso, ma questa è stata una diretta conseguenza del governo di destra.
Poi sono daccordo con te che la ripresa dell economia non dipende da cinque mesi di Prodi, ma di certo neanche a Berlusconi.Di sicuro con la sinistra l economia continuerà a migliorare mentre con la destra peggiorerà e peggiorera anche la sanità l istruzione i trasporti ecc ecc.
Scusa Nikky, mi spieghi in che cosa consiste il “riequilibrio” che questa finanziaria ha portato? Ma le hai viste le buste paga dei lavoratori dipendenti? Chi ha trovato in busta 50 euro in più, con l’aumento delle addizionali comunali (cui i comuni sono stati obbligati dal taglio dei trasferimenti alle amministrazioni locali) si ritroverà poi un rincaro certamente superiore.
Ma poi non parliamo in terza persona, parliamo di noi! Io non so che lavoro tu faccia, ma comunque ti consiglio di rifarti bene i conti, per non avere poi brutte sorprese.
Io da pensionato, ho visto la mia pensione invariata, me ho già fatto i conti e ciò che dovro al fisco in generale, supera l’ammontare dell’anno passato.
Forse il riequilibrio è dovuto ai mille auro l’anno che dovrà pagare in più il proprietario di una barca da quattro milioni? Contento te!
X Francesco M. Palmieri: la finanziaria pesante di questo governo si è resa necessaria per risollevare litalia dal debito pubblico,causato dalla destra. Quando la situazione economica migliorerà,anche le tasse diminuiranno. Personalmente io studio e mi mantengo facendo la giornalista e noi giornalisti non ce la passiamo bene da tanto. Ma in cinque anni di Berlusconi ho visto prima il mio liceo cadere in pezzi e poi la mia facoltà e
ora si è potuto fare qualcosa grazie ai finanziamenti statali. Preferisco pagare momentaneamente un pò più di tasse per dei servizi decenti perché diminuendo le tasse, soprattutto a chi può pagarle, penalizza i servizi perchélo stato non ha abbastanza denaro.
Nikky
guarda che il debito pubblico viene da 50 anni di governi democristiani, non l’ha inventato Berlusconi. Che poi queste tasse servano a migliorare i servizi pubblici permettimi di avere più di un dubbio. Mentre ritengo molto più probabile che servano a continuare a mandare la gente in pensione a 55 anni.
E lascia che ti dica che il sottoscritto è andato proprio in pensione a quella età perchè la legge me lo consentiva e il mio datore di lavoro mi ha “convinto”.
Io avrei potuto continuare a lavorare per altri 10 anni, e invece “me la spasso” si fa per dire, a spese tue perchè le pensioni le pagano coloro che sono ancora a lavoro, con le loro tasse, appunto.
Scusami se te lo ripeto: contento te!
Francesco M. Palmieri:
Il debito pubblico non è stato inventato da Berlusconi,ma ha contribuito a incrementarlo.A cosa servirà la finanziaria lo potremo vedere fra qualche anno,le mie e le tue sono solo congetture. Poi trovo giustissimo che una persona che ha lavorato una vita e ha accumulato abbastanza contributi da poterlo fare,vada in pensione a 55anni. Tu magari ce la facevi benissimo a continuare a lavorare mentre c’e parecchia gente che arriva a 55anni logorata dal lavoro ma che non può permettersi la
pensione. Poi proprio perché le pensioni sono un peso sia per la destra che per la sinistra, sarà sempre più difficile andare in pensione a quell età, chi vuole letà minima a 57, chi a 58, chi lo scalone..