Milano, Teatro della Cooperativa: “Io santo, tu beato”

Al teatro della Cooperativa a Milano dal 27 febbraio al 31 marzo:

IO SANTO, TU BEATO (risate)
testo e regia Renato Sarti
con RENATO SARTI, BEBO STORTI
Delma Pompeo e i Riddle

voce registrata Daniele Luttazzi

scene e costumi Carlo Sala
musiche originali Carlo Boccadoro

produzione Teatro della Cooperativa

Da anni Renato Sarti traduce in linguaggio teatrale i grandi temi della storia e della vita (deportazione, antifascismo, immigrazione). Con la nuova produzione – che prosegue quella ricerca sul teatro comico iniziata con La nave fantasma e la regia de Ritter,Dene, Voss di Bernhard – affronta, attraverso gli elementi della commedia dell’arte e della maschera, una tra le più grandi tematiche di ogni tempo: la discrasia fra coloro che, in nome della fede e della spiritualità, prestano quotidianamente la loro opera nel sociale, e i vertici della gerarchia ecclesiastica.

Pio XII e Padre Pio si incontrano in un ipotetico aldilà. Il primo parla un latino maccheronico e ha in testa un copricapo a forma di cupola di San Pietro, il secondo si esprime in dialetto pugliese e non si separa mai dai suoi peperoni fritti. Dapprima i due rievocano alcune pagine della storia della Chiesa: inquisizione, crociate, vita dissoluta di alcuni papi, discriminazione verso le donne, recenti casi di pedofilia.
Nel frattempo, scoprono che – siccome Papa Giovanni Paolo II ha fatto 482 santi e 1338 beati – l’accesso al Paradiso è intasato e al momento è rimasto disponibile un solo posto. Dopo i convenevoli di rito, tra i due si scatena una contesa senza esclusione di colpi. Papa Pacelli, pur riconoscendo a Padre Pio le sue indiscutibili doti, non gli risparmia l’accusa di aver trasformato San Giovanni Rotondo nella Las Vegas del Gargano, alimentando un florido business paganeggiante in stridente contrasto con il voto francescano di povertà. Incalzato dalle accuse, Padre Pio passa al contrattacco: pur non negando che durante la Seconda Guerra Mondiale migliaia di ebrei, grazie all’aiuto di sacerdoti e suore, abbiano trovato rifugio presso parrocchie e nei conventi, gli rammenta il suo silenzio rispetto alla Shoah e l’avallo di importanti esponenti della Chiesa nei confronti del nazismo.
A dirimere la contesa, con l’aiuto del pubblico, arriverà Dio in carne ed ossa.

Per secoli la Chiesa ha osteggiato il teatro e demonizzato la Commedia dell’Arte, che sovvertiva i valori andando contro l’ordine costituito e il potere ecclesiastico allora dominante.
Per secoli gli attori sono stati seppelliti in terra sconsacrata, hanno visto censurati i propri spettacoli, sono stati costretti ad autentiche peregrinazioni e alla fame. Che sarà mai, dunque, se per una volta il teatro si prende una rivincita, specie se lo fa attraverso gli elementi tipici della Commedia dell’Arte, attraverso lo sghignazzo e la scurrilità, lo sberleffo e la maschera, la gestualità ed un forte coinvolgimento del pubblico.
Ben sapendo che la farsa è uno dei rivelatori più sensibili della realtà, l’obiettivo non è attaccare un sentimento profondo come quello della fede, ma piuttosto analizzare criticamente il rapporto spesso contraddittorio tra gli uomini di Chiesa che operano nel sociale e sono in prima linea fra gli ultimi della terra e i vertici della gerarchia vaticana.
Scherza con i fanti, ma lascia stare i santi: noi siamo contrari a questo tabù. Nella speranza di non incorrere nello stesso pericolo del clown Leo Bassi, che ha rischiato di saltare in aria per una bomba collocata nel teatro dove recitava una piece dissacrante sulla Chiesa, Io santo, tu beato…risate. (Renato Sarti)

In scena, oltre ai protagonisti Renato Sarti (Pio XII) e Bebo Storti (Padre Pio), ci saranno la cantante Delma Pompeo e i Riddle, per le musiche originali di Carlo Boccadoro e le scene di Carlo Sala.

www.teatrodellacooperativa.it

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13 commenti

nessuno

“Per secoli la Chiesa ha osteggiato il teatro e demonizzato la Commedia dell’Arte, che sovvertiva i valori andando contro l’ordine costituito e il potere ecclesiastico allora dominante.
Per secoli gli attori sono stati seppelliti in terra sconsacrata, hanno visto censurati i propri spettacoli, sono stati costretti ad autentiche peregrinazioni e alla fame”

Se tu conoscessi un minimo di storia del teatro inglese sapresti che questo non è assolutamente vero…

enrico

A quando una commedia dello stesso tono su Garibaldi o i Partigiani o Voltaire?

Lamb of God

Direi che Padre Pio si presta molto meglio alla presa per il culo, dopo tutto è un impostore falso come l’ottone, mentre per quel che riguarda Papa Pio XII è cosa buona e giusta sfotterlo perchè in pochi ne conoscono le reali caratteristiche.

JSM

enrico,
scirvetela voi cattolici se riuscite a fare satira su voltaire……. auguri!!!
non ti viene in mente che se si riesce a fare ironia o satira su figure come padre pio e pacelli è perchè il loro stesso comportamento ha offerto molti interessanti spunti???

da buon cattolico capisco che ti dia fastidio una figura come Garibaldi ma che ti hanno fatto i partigiani?? solamente i filo fascisti possono avercela con i partigiani in quanto tali….

Rudy

# enrico scrive:
27 Febbraio 2007 alle 10:33

A quando una commedia dello stesso tono su Garibaldi o i Partigiani o Voltaire?
—————–

Perchè sono già esempi provvisti di grande autoironia, mentre ai credenti (del clero o della “base”) manca totalmente la critica del sarcasmo; poi, se permetti, fa più scompisciare dal ridere la verginità della madonna rispetto all’orbita dell’elettrone o alla caduta del fascismo (o perlomeno spero che qualcuno abbia riso liberatoriamente dopo).

Vassilissa

enrico
Stanno preparando uno spettacolo sulle foibe, ti può bastare come rappresaglia?
Io ho visto La Nave Fantasma e ti assicuro che per portare in scena una storia come quella ci vuole tanto coraggio e un cuore grande così, e un alto senso morale.
Altro che musicol su padre pio (quello ufficiale non quello di Bebo.)

enrico

Io non ce l’ho in particolare con nessuno, io non ce l’ho ne con Garibaldi, nè con i partigiani, nè con Voltaire: è qualcun altro che ce l’ha con Padre Pio e questo o quel Papa!
Sarebbe comunque divertente sputtanare un po’ Voltaire padre di Liberè Egualitè e Fraternitè e proprietario di navi per il commercio di schiavi…
Ma quello che volevo sottolineare è che prendere per il culo figure della Chiesa è uno sport, prendere per il culo figure care a altre religioni e al mondo laico è tabù. Dove la vede Rudy l’ironia di Garibaldi o dei partigiani non lo so proprio!!

Lamb of God

Per quanto mi riguarda non ci sono figure laiche intoccabili e chiunque a questo mondo può far della satira su ogni personaggio storico che più gli piace, in questo campo la libertà d’espressione è d’obbligo, ma solo a qualcuno pare dar parecchio fastidio come recenti sbotti hanno ampiamente dimostrato. Mi pare scontato che personaggi seriosi ed austeri come il Papa o Ruini si prestino molto bene, così come in passato si son prestati bene Giovanardi o Scalfaro, ed in questo campo un pò di autoironia potrebbe aiutare un pò.
Per quel che riguarda Pio XII sono state dette e scritte un mare di tesi, tutto ed il contrario di tutto, io ritengo fosse semplicemente razzista nei confronti delle altre religioni come tutti i Papi, e se questa sua avversione si è manifestata anche in un periodo storico così delicato non è certo un atto da grande uomo (o Santo). Tutto qui.

Vassilissa

x tutti
alla stesura del testo di Io santo, tu beato hanno collaborato persone come don Gallo e Alex Zanotelli, non degli atei mangiapreti direi.

Lo scopo è far riflettere sul ritorno di alcuni aspetti della fede di tipo medievale, miracolistica, pagana che senza dubbio rispondono a un bisogno di una grande massa di gente. Cosa trascina così tanti pellegrini ad idolatrare statue di gesso e a comprare limoncelli, comodini e addirittura sturacessi di padre pio. Dove va la fede?

Quindi andiamoci piano a sparare sullo spettacolo e dichiararlo solo anticlericale.

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