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Segnaliamo la Casa Funeraria dell’impresa di pompe funebri SanSiro (Milano). Nella pagina che la pubblicizza troviamo scritto:

Naturalmente la Casa Funeraria è anche il luogo in cui organizzare – nel rispetto di tutte le volontà – anche cerimonie funebri non religiose, che si possono svolgere nella “sala del commiato” interna.

E’ una sensibilità che manca a tantissime amministrazioni locali, di destra e di sinistra, di sopra e di sotto che siano.

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18 commenti

giovanni

e da quando scopiazzare gli aspetti più kitsch della cultura americana è sensibilità? Ricordo che l’azienda che offre questo servizio non lo fa per sensibilità, ma per soldi. E di gente che è pronta a sborsare milioni pur di fare il funerale come in “six feet under” a Milano ne troverai sempre a bizzeffe, e il 90% di questi non andrebbe certo da questi impresari perchè atei o agnostici, ma semplicemente per essere alla moda… Anche perchè se uno si vuol fare una cerimonia funebre non religiosa la può fare benissimo nella casa del defunto, non mi pare proprio che sia illegale.

giovanni

se per questo non tutti hanno soldi da spendere per fare un funerale per un’impresa che ha tra i suoi clienti nientemeno che Sant’Agostino e il cardinale Schustera

Daniele Gallesio

Non ho esaminato i costi, però è già qualcosa che propongano una strutttura per il commiato laico.
Certo, lo fanno per soldi, ma a Genova una cosa del genere non c’è nemmeno se sei disposto a (e hai la possibilità di) pagarla.

Ritengo sia un buon segnale. Se si renderanno conto che il commiato laico ha un mercato, cominceranno ad offrirlo anche altre imprese funebri.
E quelle meno esclusive, che non possono permettersi una struttura privata, inizieranno a fare pressione sulle civiche amministrazioni per avere una sala del commiato laico pubblica.

spuci

da quello che mi risulta a Milano dovrebbe essere possibile avere un funerale laico, senza croci o icone di ogni genere. Al cimitero di Lambrate dovrebbe esserci anche uno spazio per i non credenti

Tiresia

D’accordo con Daniele: se le richieste ci sono, ci sarà anche concorrenza e abbassamento dei prezzi. Nonché abitudine ad una cerimonia diversa.
Per il cimitero mi sembra un po’ una cacchiata: come si fa a dirsi atei e poi voler conservare integro il corpo (che poi…sa’ che fine fa? Altro che integro)? Un ateo convinto sceglierebbe la cremazione; un ateo che pretende un cimitero per non credenti starebbe bene nei cimiteri dei credenti.

Enrico Greco

Al Sud siamo in alto mare, kitsch o meno, soldi o altro, è sempre un buon inizio… Le leggi di mercato faranno il resto…

cartman666

In sicilia per un ateo e’ durissima! A parte che non esiste nessuna sala del commiato, ma al limite puoi arrangiarti in casa,pero’ esiste un solo centro per la cremazione, che e’ a Palermo e i costi che chiedono sono circa 700 euro, se metti pure il costo dell’agenzia per il trasporto, insomma non dico che costi come farti seppellire al cimitero pero’ in effetti e’ una esagerazione, visto che qui la mentalita’ della gente purtroppo non e’ come a Milano.

Wirtak

Daniele Gallesio scrive:

“Certo, lo fanno per soldi, ma a Genova una cosa del genere non c’è nemmeno se sei disposto a (e hai la possibilità di) pagarla.”

Daniele, ti sei mai chiesto perché i preti ci tengono tanto a celebrare i funerali? Non certo per “puro spirito di servizio”, ma per motivi, diciamo, più terreni. Beato te che non hai mai organizzato un funerale cattolico. Che offerte devi lasciare! e tutto esentasse :-).
La concorrenza, come ha scritto correttamente Tiresia, dovrebbe portare a un abbassamento dei costi, e soprattutto a investimenti in studi di marketing, gradimento del cliente ecc. ecc., cosa a cui i cattolici non sono abituati perché hanno goduto fino ad ora di un regime di monopolio (un po’ come la telecom).
Per cui ai gestori delle Po SanSiro un grazie per il coraggio commerciale 🙂

Lorenzo

la cremazione è l’unica scelta plausibile. Tra l’altro, fertilizza la terra. Un ateo dovrebbe voler vivere nelle belle azioni il cui ricordo resta tra le persone che lo hanno amato, non in un pezzo di terra e una pietra.
Se tutti gli atei si facessero cremare, avremmo più giardini pieni di fiori dove far giocare i bambini e meno cimiteri pieni di tetre lapidi a forma di croce.

Nikky

A me piacerebbe moltissimo essere cremata, le mie ceneri sarebbero disperse nella terra, nei fiori, nei fiumi, e io continuerò a vivere con loro e con tutte le creature della terra.

Chiara P.

Basta guardare l’indicazione stradale che indica dove si trova un cimitero… Tante piccole croci!!
A me piacciono i cimiteri americani. Quelli con un prato verde e tante lapidi bianche tutte uguali. I nostri fanno davvero impressione…

Silvano

Questa fissa del farsi cremare non la capisco: perchè, un ateo non può farsi seppellire come tutti gli altri?
Non è meglio concimare la terra, invece di inquinare l’aria?
Se non avessi parenti che amano portare fiori, mi farei buttare nella raccolta differenziata dell’umido.

Nikky

@Francesco
è evidente che non sai andare oltre il tuo piccolo microcosmo
@Silvano
Certo che gli atei possono farsi seppellire ma è un pò contraddittorio farlo in un cimitero in mezzo a croci e madonne. Io personalmente preferirei essere bruciata, ma ognuno sceglie quello che più gli piace, ci mancherebbe altro.

Daniele Gallesio

Concordo con Silvano.

Se fosse possibile mi farei compostare. Il problema è che compostare la carne è difficoltoso e rischia di marcire puzzare etc.

Una mia conoscente di origini buthanesi vorrebbe che il suo cadavere fosse dato in pasto ai carnivori. Nel suo Paese sarebbe fattibile in termini pratici. Non so in termini legali.

Quello che non condivido è la segregazione dei cadaveri in casse ermetiche di zinco messe in loculi.
Preferirei che la materia che compone il mio corpo rientrasse nel ciclo vitale.

Allo stato attuale, però, la cremazione è la soluzione meno complicata per evitare questioncelle spiacevoli agli eredi come assistere alla riesumazione etc e per non rubare da morto spazio ai vivi.

Alberto

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Alberto

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