Il creatore aveva dimenticato qualche gene

Agli Europei sono bastati 7mila anni per ‘imparare’ a digerire il latte. E’ questo il risultato di uno studio dell’University College of London, pubblicato dalla rivista Proceedings of the National Academy of Science, in cui è stato analizzato il Dna di 8 scheletri di uomini vissuti nel Neolitico. In nessuno dei campioni, datati da 5500 a 5000 anni prima di Cristo, è stato trovato un gene indispensabile per poter tollerare questo alimento. La tolleranza al latte è permessa da un gene specifico che nell’uomo si ‘spegne’ a 3-4 anni di età. Questo gene permette la produzione di un enzima, la lattasi, in grado di degradare il lattosio, lo zucchero principale presente nel latte. Secondo i ricercatori, il fatto di non aver trovato il gene in nessuno degli otto individui fa pensare che fosse totalmente assente nella popolazione europea. […] Questa è un’altra prova del fatto che la pastorizia ha favorito lo sviluppo del gene – conferma Olga Rickards, esperta di Antropologia molecolare dell’università Tor Vergata di Roma – le popolazioni che hanno iniziato ad allevare gli animali hanno continuato a bere latte anche in età adulta. Questo ha fatto sì che venissero favoriti gli individui che avevano mutazioni del Dna in grado di sintetizzare la lattasi. Il tempo di fissazione di questa mutazione, cioé in cui è diventata predominante è molto breve, ma è plausibile”. […]

Testo integrale del lancio d’agenzia sul sito ANSA

Archiviato in: Generale

19 commenti

Pantzini

Ora ci vuole qualcuno che dica che bere latte è contro natura 😀

Lamb of God

Mi piacerebbe sentire i luminari che sostengono l’ID cosa ne pensano.

RazionalMENTE.net

Però la Bibbia contraddice l’idea del disegno intelligente. Infatti il Dio della Bibbia non è affatto onnisciente. Dopo ogni creazione, Dio si rendeva conto che era cosa buona. E dopo il diluvio universale si rese conto addirittura di aver fatto una megacazzata, infatti promise a se stesso di non farlo più.

Stefano Chiaudano

@Razionalmente
Infatti si parla di disegno intelligente, non cosciente. Visto che ascolti Guccini, hai presente ne “La Genesi” come viene creato l’universo?
Come dire: intelligente a posteriori.

🙂

Vassilissa

BELLISSIMA 🙂
chi stava cercando la emoticon che sbatte la testa al muro? Kaworu?

Tornando all’articolo: è lo stesso che per un enzima per digerire l’alcol che i popoli del vecchio mondo hanno nei millenni sviluppato ma che manca totalmente nelle popolazioni amerinde. Infatti l’introduzione di alcolici ebbe effetti devastanti.

Nikky

Beh questa è una notizia abbastanza vecchia, ricordo che ce lo avevano spiegato al liceo, tra laltro la prof di scienze (e di fisica anche !), era una ciellina, ma aveva tralasciato le conseguenze di ciò, strano..

civis romanus sum

Qualche tempo fa l’evoluzionismo era finalmente accettato da quasi tutti anche dai ciellini , è solo in questi ultimi anni che ci si sta avvitando in un vortice di ignoranza medioevale dal quale rispuntano fuori ignobili teorie come il disegno intelligente .
Ai fautori dell’ ID rispondere come fece Mussi , un “comunista ” che rispetto , che dal maiale Ferrara , spia della cia ex sindacalista lercio traditore dei lavoratori che fidavano in lui, si espresse così : ” Se penso che il mondo sia frutto di un disegno intelligente credo sia venuto proprio una bella porcata , se invece penso sia frutto del caso lo ritengo una cosa meravigliosa.”

Il Filosofo Bottiglione

RazionalMente dice:
“non è affatto onnisciente, dopo ogni creazione, Dio si rendeva conto che era cosa buona”

hai proprio ragione, infatti il dio della bibbia era come un gran omone, molto incazzoso e anche piuttosto cialtrone (infatti cambiò continuamente idea su quanta gente ammazzare a Sodoma e Gomorra).
Assomigliava più ad un Giove senza corte divina che all’etereo metafisico dipinto dai papacci odierni.
osservando come sono disordinate ed imprecise le strutture viventi vien da pensare che, se proprio non sono frutto del Caso, solo un dio così cialtrone possa averle concepite.

ve l’ho fatto diventare quasi simpatico, vero?
pensate allora a come ha preso per il culo Giobbe così la simpatia vi passa subito.

Bruna Tadolini

Una precisazione che non cambia nulla alla discussione in corso ma che è doverosa per la verità scientifica.

La notizia come riportata è OVVIAMENTE sbagliata poichè tutti i mammiferi che usano il latte per allevare la prole DEVONO avere il gene in questione (altrimenti i neonati morirebbero di dissenteria!!!). Questo gene può essere “acceso” o “spento” in diversi momenti della vita dell’individuo (solo nell’infanzia o anche in età adulta) e per permettere questo controllo il gene possiede in più dei pezzi di DNA che possono variare. E’ di questi pezzi che parla l’articolo!

Che almeno la divulgazione scientifica sia …scientifica!

Damiano

@Bruna

Guarda che c’era scritto nel testo dell’articolo…

Jean Meslier

La tolleranza al latte è permessa da un gene specifico che nell’uomo si ’spegne’ a 3-4 anni di età. Questo gene permette la produzione di un enzima, la lattasi, in grado di degradare il lattosio, lo zucchero principale presente nel latte. Secondo i ricercatori, il fatto di non aver trovato il gene in nessuno degli otto individui fa pensare che fosse totalmente assente nella popolazione europea.

Se non ho capito male, il gene cui si fa riferimento è quello che codifica la lattasi. Lo stesso gene, si dice, era assente negli individui esaminati. Evidentemente Bruna dice che non può essere assente quel gene, che permette a tutti i mammiferi di digerire il latte nei primi anni di vita, ma semmai sono i geni che ne controllano l'”accensione” o lo “spegnimento” a non corrispondere a quelli della popolazione attuale.

Tra l’altro, ora che ci penso, io il latte lo digerisco bene solo se bollito. O comunque appena aperto: il giorno dopo mi procura fastidi. 🙂

Bruna Tadolini

Proprio così! E i pezzi di DNA che ne controllano l’accensione o lo spegnimento tecnicamente non sono definiti come geni.
Scusate la precisazione, ma non sopporto l’approssimazione ed il non rispetto degli altri, soprattutto quando l’interlocutore si spaccia per quello che ti spezza il pane della scienza….ed almeno dilla giusta!

Il peggio sono quelli (tantissimi ed ignorantissimi) che chiamano codice genetico (che è uno ed uguale per tutti gli organismi viventi sulla terra) l’informazione genetica che è invece propria di ciascuno…….Finchè Jurassic Park che ci fa vedere una bellissima sequenza del codice genetico di un dinosuaro…..pazienza, ma..

Commenti chiusi.