La Bibbia e il dollaro conquistano l’Africa

Quando voi lavorate per la vostra azienda siete sacerdoti di Dio» proclama spavaldo il pastore Kenneth Ulmer alla folla, che gli risponde con amen e alleluja che hanno il fragore del tuono. Ulmer è in missione: che significa una predica oggi a Randburg, banlieue di Johannesburg in Sud Africa e poi via, domani in Uganda, in Kenya, in Nigeria. Folle vibranti nel continente più povero del pianeta, che vive con un dollaro al giorno, sono pronte a farsi convertire dai suoi capitalistici sermoni: «Ascoltatemi, il Businnes può essere un destino e condurre al regno di Dio». E infatti la setta evangelica di cui Ulmer è un tenore, a Los Angeles ha creato una florida azienda «per fare soldi senza vergognarsene».

Qui ha trentamila fedeli, la più grande congregazione dell’ex paese dell’apartheid. Fa arrivare dagli Usa uomini di affari che investono nei paesi africani, soprattutto quelli ricchi di materie prime e petrolio, e porta in America ragazzi che frequentano il «seminario». Che però assomiglia sl centro di formazione di una multinazionale e cura soprattutto il corso di leadership. Nel 1900 in Africa si contavano otto milioni di cristiani. Oggi sono 400 milioni: grazie alle sette protestanti, in grande maggioranza statunitensi. Sono loro, con l’Islam, le forze più dinamiche del continente. I due grandi evangelizzatori stanno cambiando l’anima dell’Africa, quotidianamente: spesso usando gli stessi mezzi, la semplicità del messaggio e la forza dei salvadanai, sostituendosi agli Stati che non esistono o sono putrefatti da violenza e corruzione. […]

A Nairobi gli evangelici hanno duramente lottato contro una mostra che illustrava, con ossa di ominidi, l’evoluzione. In Zimbabwe sono a, fianco a Mugabe nella sua ossessione senile di perseguitare gli omosessuali. In Uganda scoraggiano la diffusione dei preservativi per limitare l’aids , invocando la pratica della astinenza. Li guida una convertita di spicco, la moglie del presidente-padrone Museweni, il grande amico africano di Bush. Appunto.

 Fonte: laStampa.it

3 commenti

civis romanus sum

Yomo kenyatta , primo presidente della repubblica keniana disse :
Quando i missionari vennero da noi loro avevano la bibbia e noi la terra ,
dopo 50 anni noi abbiamo la bibbia e loro hanno la terra .

Bruna Tadolini

….perchè le religioni sono uno strumento evolutivo/culturale che favorisce il successo del gruppo che le professa …..

Franco Siccardi

Quello e’ almeno sincero e dice apertamente lo scopo di tutti i ciarlatani di tutte le religini: spassarsela a sbafo sulle spalle degli iddioti.

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