DiCO, battaglia come sul divorzio

Roma – Lo scontro sui Dico si allarga, esce dalle stanze della politica e scende in piazza. Il vicepremier Massimo D’Alema due giorni fa aveva richiamato in tono conciliante la necessità di «un confronto politico e culturale non solo nel Parlamento ma anche nel Paese». Ora il presidente della Camera, Fausto Bertinotti, alza il tiro, cambia tono e propone «una grande battaglia politica e culturale in Parlamento e nel Paese sui Dico e sui diritti civili. Come ai tempi del divorzio». Il presidente propone di mettere insieme in modo trasversale «sinistra radicale e riformista, laici e liberali» per superare il problema dell’ostilità della fronda cattolica. Insomma dato che l’Unione non è in grado di trovare una soluzione politica, a causa di insanabili disaccordi al proprio interno, evoca la piazza per superare lo stallo.

Ma anche in piazza il centrosinistra arriverà diviso. Due appuntamenti sono già fissati. Il primo è quello del 10 marzo promosso dall’Arcigay a Roma, cui prenderanno parte esponenti del governo e della maggioranza, come il ministro dell’Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio. In contrapposizione è stato organizzato il Family day a sostegno delle famiglie nelle prossime settimane. Ma anche qui hanno già garantito la propria partecipazione esponenti della maggioranza e del governo, ad esempio il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Fioroni.

E la chiamata alle armi di «laici e liberali» da parte di Bertinotti non piace affatto all’opposizione. «Siamo di fronte a una vera e propria dichiarazione di guerra da parte della terza carica dello Stato ai valori del mondo cattolico, nel quale peraltro si riconosce anche una parte non marginale dell’Unione», osserva il coordinatore nazionale di Forza Italia, Sandro Bondi, che accusa Bertinotti di dimenticare «il ruolo istituzionale che ricopre». Per il coordinatore azzurro a sinistra «è tutto falso e strumentale», sottolineando come Prodi prima abbia tentato di accantonare i Dico per poi riproporli «una volta ottenuta la fiducia come nel gioco delle tre carte». E Bondi profetizza che Prodi non potrà governare a lungo «ingannando il Paese».   […]

In mezzo a questa bufera domani in commissione Giustizia del Senato prenderà il via il dibattito sul ddl. E il presidente della Commissione, il senatore ds Cesare Salvi, già boccia il testo del governo firmato da Pollastrini-Bindi perché «giuridicamente pasticciato».

Il testo integrale dell’articolo di Francesca Angeli è stato pubblicato sul sito de Il Giornale

Archiviato in: Generale

29 commenti

paolo marani

Facciamoci vedere e sentire. Andiamo tutti in Piazza Farnese a Roma il 10 marzo.
Ritento un sondaggio in questo forum: chi parteciperà?

paolo

tutto sprecato.
I dico non verranno approvati. Punto e basta. Prendete nota.

Nikky

I Dico non verrano mai approvati, infatti sono un disegno diabolico ispirato direttamente da satana! 🙂

Sydbarrett76

Il problema è che non so quanto sia giusto scendere in piazza per difendere un compromesso penosamente al ribasso: i Dico non affrontano nessuno dei problemi veri che avrebbero dovuto affrontare…..

Nikky

Si ma almeno sono un primo passo e anche le più lunghe marcie cominciano con un passo. Temo che se non verranno approvati in questa legislatura, se ne riparlerà fra una decina di anni.
Però è anche vero che se verrano approvati, probabilmente non se ne riparlerà più come nel caso del divorzio.
E una questione difficile però se nessuno fa niente non si arriverà da nessuna parte, almeno ci facciamo sentire

Sydbarrett76

@ Nikky

mah….è difficile…io temo che:

1) in ogni caso non passeranno in parlamento

2) se non passano ci vorranno 10 anni per riparlarne

3) se passassero ci vorrebbero 30 anni per ridiscuterli

forse dovremmo “far finta di niente” e continuare a chiedere una proposta di legge in merito, come se i Dico non esistessero, anche xchè di fatto non esistono…

e poi se il 10 andiamo in piazza con i Gay Gesù piange…. 😉

oz

Io forse ci sono ma devo ancora organizzarmi. Certo per far piangere Gesù val la pena di scendere a Roma 🙂

Marco G.

I DiCO passeranno se e quando le forze politiche che li sostengono attueranno delle riforme che riescano effettivamente a far pendere dalla loro parte la bilancia degli elettori indecisi.

Putroppo i DiCO non sono come il divorzio, interessano a meno persone. Questa è una “battaglia” dove gli opposti schieramenti sono meno numerosi rispetto a quelli che preferiscono rimanere sugli spalti a fare da spettatori.

Quindi lo scenario più favorevole ai DiCO è il seguente: il governo attua le riforme tra cui quelle della legge elettorale, liberalizzazioni e politica economica consentono di ridurre la pressione fiscale e vengono accolte favorevomente dai cittadini, si torna al voto e il centro-sinistra ottiene una maggioranza che non dipende più dal Mastellurgo e dagli altri teodem… magari è un po’ utopico, ma non di più della possibilità di arrivarci con la piazza…

L'italiano metafisico

“Putroppo i DiCO non sono come il divorzio, interessano a meno persone. ”

interessano solo a 4 sodomiti viziosi e luxuriosi.
Da punire e redimere, non da tutelare

Daniela

io purtroppo non posso, ho la laurea a giorni, avrei voluto esserci. Anche se i dico sono un compromesso al ribasso, credo che la manifestazione serva per riaffermare che in italia c’è gente che vuole un paese laico e libero, e dei politici all’altezza della situazione

ProfumoLavanda

Concordo con chi è convinto che questo governo e questa classaccia politica non ci darà mai nulla,ma è pur sempre fondamentale farsi sentire SOPRATTUTTO con tranquillità,ma DETERMINAZIONE!(ci vorrebbe una manifestazione come quella che vide in piazza milioni d’italiani in difesa della legge che tutela le donne che vogliono abortire..)..
Io credo che(AHINOI!)questa battaglia sia accostabile alle precedenti per i diritti civili come il Rinascimento e l’Illuminismo al Medio Evo..gli uni chiedevano una rinascita razionale a largo raggio e in rispetto ai problemi spirituali di chiunque,per modificare e far crescere ‘assetto sociale e politico,mentre l’altro richiedeva un insana paura di fondo che trovava come unioca risposta Dio..e noi oggi,siamo nella seconda fase non certo nei primi due periodi!

L'italiano metafisico

“I Dico non verrano mai approvati, infatti sono un disegno diabolico ispirato direttamente da satana!”

Finalmente qualcuno che ragiona e ammette la diabolicità dei DICO

ProfumoLavanda

“Tutto il male dell’Italia viene dall’anarchia. Ma anche tutto il bene (G.Prezzolini)”

Quel tumore maligno che spacci per cervello ha riportato nel tuo blog una frase che potrebbe farti pensare..ma il tuo è sdavvero un tumore maligno,per questo riesci solo a produrre cattiverie ..ma è per questo che da laico ti do la mia caritas e ti perdono,speriamo solo che tu soffra meno di quanto stia dimostrando di fare.

ProfumoLavanda

Uaar,nel ripetto che dovete ad ognuno di noi utenti,potreste riportare l’italiano metafisico all’ordine?..trovo gravissimo il fatto che lui parli in questi termini e se è il caso di cacciare pure a me perchè facendo il suo gioco,ci sono andato pesante allora vi chiedo di proibire ad entrambe di postare,ma non lasciate che questo essere diffondi tanta intolleranza.Già è protetto da Splinder che nonostante la piccola petizione,pare lo voglia far stare online..

Ely

eh vabbé italiano metafisico, benché tu sia un cafone io vorrei tu fossi tutelato, si vede che faccio parte del 10%

Nikky

@litaliano metà fisico
“i Dico non verrano mai approvati infatti sono un disegno diabolico ispirato direttamente da satana.
Finalmente qualcuno che ragiona e ammette la diabolicità dei Dico”
Non so se oltre ad essere un fascistello represso, oltre a non saper scrivere in italiano, non so se sai riconoscere il linguaggio delle immagini. Ora ti spiego: 🙂 significa ironico. Non pensavo che ci forse qualcuno così scemo da approvare! Ma le vie del signore sono infinite! 🙂

Ely

punire e rdimere
italometafisico… domanda diretta: sei un escremento fascista?

Stefano Chiaudano

@Nikky: battuto sul tempo. Sto troglodita non sa neanche riconoscere l’ironia. Un problema comune a tutti i bigotti, quello di prendere tutto (troppo) sul serio.

Enrico Greco

Solidarizzo con ProfumoLavanda, se potessi ucciderei quell’essere riluttante di Italiano metafisico, ma visto che non posso farlo (per ovvi motivi materiali e coscienziosi) almeno impeditegli di postare…

in risposta @ItalianoMetafisico
anche se non rientri nella tua ipotetica fascia del 10% di italiani che vogliono i DiCO ricorda che per fortuna il 90% degli italiani non la pensa come te, esistono pure cattolici moderati. Non so però se consideri peccatori pure loro…
P.S.: spera solo che non ti conosca mai di persona…

Ely

@ Enrico Greco

italometafisico sarà uno di quelli che “il duro lo fa ar cesso”, nel senso che se lo incontrassi dal vivo non oserebbe fare/dire quello che scrive qui… ben protetto dietro un monitor… eh sì, proprio un tipo coraggioso…

Francy by Toscana

Italiano metafisico vorrei sapere cosa ne pensi della Binetti che si mortifica con il cilicio e la disciplina. La consideri una deviata o una semplice fervente religiosa? Vorrei una risposta se puoi.

Marco G.

No, non può, il metatisico è come i piccioni: arriva, la fa, e se ne va

civis romanus sum

Per manifestare in piazza ed avere spazio nei tg dovremmo essere un milione.
Purtroppo ormai in Italia se non appari in tv non esisti , quindi avere il potere sull’informazione è essenziale , ai fascistelli clericali basta non filmarla e tutta la manifestazione è resa inutile .
E’ fondamentale avere il possesso di reti di informazione nazionale , senza questo rimarremo sempre al buio . Pressare su questo governo è inutile fanno a gara come il precedente a leccar culi di prete .
Fondiamo una cooperativa atea agnostica razionalistica con a capo L’uaar e chi vuole e facciamoci assegnare una frequenza , quindi compriamoci una rete tv e spariamogli tutti i giorni la Hack , Oddifreddi , film come in morte del papare etc etc …
O questa via o la rivoluzione armata .

Nino Salamone

A proposito dell’attenzione dei politici verso la religione.
Credo si possano elencare parecchi motivi. Alla rinfusa:
1) il cattolicesimo è l’unica ideologia forte rimasta in campo e quindi un elemento più influente del passato sulla costruzione delle appartenenze. Naturalmente, ciò non implica affatto una maggiore religiosità (nel privato ciascuno continua a fare quello che vuole infischiandosene di precetti e comandamenti), ma certo una maggiore attribuzione di consenso a forze politiche (Forza Italia compresa!) formalmente attente ai desiderata della gerarchia acclesiastica.
2) L’Italia è sede del potere temporale, fortemente presente sul territorio attraverso parrocchie, oratori, associazioni ecc. La fine dell’associazionismo militante dei partiti ne ha accresciuto peso e influenza politici.
3) Papa G.P. II ha fortemente spettacolarizzato la religione facendone uno strumento di consenso anche politico, più o meno come il calcio o il festival di Sanremo.
4) La contrapposizione all’Islam implica la costruzione di una identità occidentale (cfr. Fallaci) abbastanza condivisa, e di tale identità la religione tradizionale è componente assai importante.
5) Insieme alle ideologie forti del Novecento, lo stato-nazione ha cessato di essere un fattore di mobilitazione. La chiesa può mobilitare senza chiedere nulla di più che un piacevole viaggio a Roma in occasione di incoronazioni o funerali papali, giubilei ecc. Con ciò entra a far parte della società dello spettacolo (Debord).
6) La TV amplifica enormemente la presenza della Chiesa nella realtà virtuale, e se anche il cittadino comune non apprezza particolarmente la canzone, trova di suo gradimento il cantante o i cantanti. Meglio non metterseli contro…
Si potrebbe continuare, magari approfondendo, ma ho già rubato troppo spazio.
Nino Salamone

Commenti chiusi.