“E’ veramente sorprendente trovarsi ogni giorno con una polemica che nasce quando non esiste”. Lo ha detto il vice premier Francesco Rutelli, a margine della presentazione dei lavori di restauro a piazza Farnese a Roma. “Ieri – ha aggiunto – nel colloquio all’interno della trasmissione di RaiTre ho detto una cosa che penso sia sottoscritta dal cento per cento del centrosinistra, ovvero che i Dico sono importanti, ma la priorità è l’economia. C’è qualcuno che la pensa diversamente?”.
Rutelli ha poi detto che “trovarsi addirittura sulle prime pagine di giornali come se avessi voluto aprire un altro fronte nel centrosinistra, quando si tratta esattamente del contrario, fa riflettere.” […]
Rutelli ha infine concluso dicendo che secondo lui “c’è un’errata percezione delle priorità del nostro paese che tutti, nel rispetto di ogni libertà e opinione, dovremmo ascoltare: parlo della politica – ha spiegato -, le opinioni dei nostri elettori che incontro ogni giorno e che hanno ben chiara l’agenda del governo e le priorita’ della vita del paese”.
A’ Cicoria, ma vaffan….zum 😛
Saluti
Hanmar
Rutelli è in malafede.
Il resto è silenzio.
La prova dell’infezione: fa come i preti parla a nome di tutti quando non dovrebbe.
Margherita Hack for President…
Ma, non capisco: se la priorità è l’economia dello stato, per quale motivo si danno gran parte dei soldi del’8 per mille delle persone che non hanno espresso preferenza alla chiesa e non tutti allo stato? Perchè non si fà pagare l’ici alle propietà del vaticano? Perchè si vogliono assumere altri insegnanti di religione? Per quale motivo si finanziano, in barba alla costituzione, le scuole private gestite da religiosi? Perchè non si fanno pagare al vaticano i lavori di restauro delle sue propietà? (etc. etc. etc.)
Quando si fanno leggi pro vaticano o l’esecutivo agisce favorendolo, la priorità economica che fine fa?
“i Dico sono importanti, ma la priorità è l’economia”
come sempre fai finta di non capire, caro rutelli: i tuoi elettori sono la cei, l’opus dei, ecc… e a loro non frega niente di niente dell’economia, la priorita e’ la “famiglia”.
Ammettiamo pure che le priorita’ siano l’economia e la politica estera.
Abbiamo 915 parlamentari, si devono occupare tutti di economia e politica estera?
I Dico sono così insignificanti da aver richiesto innumerevoli commenti da perte di tutti i rappresentanti della chiesa e da essere descritti come una piaga che potrebbe sconvolgere anche la vita quotidiano di chi non dovesse sottoscriverli.
Certo, sono davvero marginali, non sono una priorità, servirebbero solo a fare contenti i tre o quattro gay che circolano ancora a piede libero.
Se sono così poco importanti perchè tanto chiasso? I sondaggi poi dicono che sia tra gli elettori di destra che tra quelli di sinistra c’è un largo consenso per i Dico. Forse è questo che preoccupa la Chiesa e i filoChiesa come Rutelli.
Finito di smontare i dico con le solite vuote argomentazioni ora provano a sminuirli dicendo che tanto non interessano a nessuno e che, anche chi si dichiara favorevole ad essi, non lo fa per convinzione parsonale ma per rispetto alla libertà di scelta altrui.
E’ proprio questo il punto. Se tante pecore appartenenti al gregge cattolico sono capaci di un tale atto di rispetto per la diversità (chiamiamola così) perchè i pastori di questo gregge non ne sono capaci?
@Paolo C
Guarda che è estremamente faticoso fare più cose contemporaneamente. Non vorrai che si stanchino troppo… 🙂
@Chiara P.
hai ragione poverini. I senatori, poi, con il Senato che lavora a mezzo servizio per non far cadere il governo una volta alla settimana, ne hanno fin sopra i capelli.
@PaleAle
e non dimentichiamoci degli oneri di urbanizzazione secondaria, che i comuni d’Italia versano alle chiese. A Bologna siamo sui 700.000 euro l’anno. Fate voi le proporzioni per citta’ con dieci volte il bilancio di Bologna…
Ciao
Roberto Grendene
Comunque è vero, da materialista qual sono, non posso che essere d’accordo, i problemi dell’economia vengono prima di tutto, anche perché il nostro benessere e la stessa facoltà di dedicarsi ad una vita libera ed edonistica dipendono dal buon andamento dell’economia, ma anche da una equa distribuzione delle risorse e della ricchezza prodotta.
@ chiara p.
Hai perfettamente ragione .
Eh gia.
Er cicoria ha sempre avuto il pallino dell’economia, anche quando faceva di mestiere “il convivente” di Pannella, prima che alla sua coppia di fatto preferiva pensare alla situazione economica…
LA SUA in primis!
Bene, se la priorità è l’economia, che si faccia capillare e dettagliata informazione su quanti e quali sono gli introiti per la Chiesa.
Se la gente riuscisse a vederci chiaro, scommetto che la rivolta ci sarebbe.
Molti, troppi, che non sono affato clericali, NON sono informati dei soldi che inavvertitamente devolvono alla Chiesa, la cui massima preoccupazione è mantenerci nella più bieca ignoranza.