Zapatero

Non c’è consiglio dei ministri in cui José Luis Rodriguez Zapatero non esprima il ‘su acierto’ (approvazione) per la squadra di governo che in tre anni vissuti freneticamente ha rivoluzionato il fronte sociale della Spagna. Anche quando l’opposizione gli scarica bordate di veleno per la radicalità dei provvedimenti che hanno lacerato il Paese, il premier socialista non perde occasione per motivare una équipe straordinariamente coesa. Alla fine delle riunioni, generalmente sbrigative, senza il balletto di estenuanti mediazioni, distribuisce elogi e infonde serenità. Con quella flemma dolce che negli anni della sua scalata gli valse infondatamente il soprannome sarcastico di ‘Bambi’, inteso come mancanza di autorevolezza. Se serve una correzione di tiro, il copione assegna ancor oggi le battute più arcigne a Maria Teresa Fernández de la Vega, la vicepresidente che ha saputo ribaltare le tradizioni machiste, facendo della Spagna il Paese più all’avanguardia nella difesa dei diritti femminili.
Ma anche gli avversari più agguerriti hanno capito che dietro l’apparente soavità, ‘Bambi’ nasconde convinzioni di ferro e un tasso di decisionismo impressionante. Taglia con l’accetta i nodi più controversi, scansando il rituale dei compromessi. Infischiandosene di passare in patria e all’estero (soprattutto in Italia) per un nemico dei moderati. Le cosiddette ‘derive zapateriane’ (matrimonio gay, divorzio breve, abolizione dell’insegnamento religioso nelle scuole pubbliche), che tanto spaventano i nostri conservatori, non sono le estemporanee bizzarrie di un estremista, ma la semplice esecuzione di un programma. Potranno piacere o meno, ma interpretano fedelmente i desideri del suo elettorato. […]

Il lungo articolo riguardo Zapatero è raggiungibile sul sito dell Espresso 

13 commenti

Gio

“Le cosiddette ‘derive zapateriane’ (matrimonio gay, divorzio breve, abolizione dell’insegnamento religioso nelle scuole pubbliche), che tanto spaventano i nostri conservatori, non sono le estemporanee bizzarrie di un estremista, ma la semplice esecuzione di un programma.”

Non solo! Sono anche il naturale traguardo di una società veramente laica, e quindi libera, tollerante, felice. E’ il naturale traguardo a cui l’Unione Europea intera dovrebbe guardare come obbiettivo da raggiungere.

Il Rospo

Super, Iper, Ciga, Mega, Ultra ZAPATERO
EVVIVA ZAPATERO !!!

Il Rospo

Non piace ai moderati italiani. …
Si ai moderati che, … invece “convivono”, in ‘sto schifo di paese, con :
mafia, reciclaggio mafioso, corruzione, fascisti, superstizioni ridicole e balle delle clericaglia nostrana. …
In cu_o. …

Filippo

Viva Zapatero!in italia invece per fare una legge sui diritti umani dobbiamo chiedere il permesso al capo di un altro stato….:(

ProfumoLavanda

..eehheeh…ma per Zapatero in Italia dovremmo prima arrivare all’imminente terza guerra mondiale scritta da tempo da Bush contro il medioriente,rientrare nell’iter classico del dopoguerra(fame,incertezza,carestia,si ritornerà a dare il giusto peso dei “partigiani” senza falsi revisionismi storici..una moda pericolosa di questi tempi,che vuole costringerci a vedere Mussolini ed Hitler due animaletti dolci del bosco di Bambi..)e poi forse..ma dico forse..cci sarà qualcuno che riproporrà il socialismo nel suo disegno originale che non è quello delle “ruberie craxiane” allo Stato..

Micky

Il programma di Zapatero è RIFORMISTA. Alla faccia del significato che questa parola ha assunto in Italia. Qui sembra che riformista sia sinonimo di moderato. Tuttaltro!
Viva Zapatero!

Un Socialista Europeo

Riformista. Socialista. Laico.
Se fosse riconfermato alle prossime elezioni sarebbe una vittoria senza precedenti e un segnale fortissimo per una nuova Europa, e magari un vento nuovo anche per l’Italia (come sono utopista!!! :P).

Un Socialista Europeo

So che Zapatero e` diverso da milioni di punti di vista, ma Prodi non puo` governare certo come Zapatero. Avesse da tenere in piedi una coalizione con Mastella, Turigliatto e la Binetti, probabilmente bofonchierebbe come Prodi e non avrebbe fatto quello che ha fatto in Spagna.
Mantengo una certa stima sulla personalita` di Prodi, nonostante non condivida la sua politica in molti aspetti e per questo ne sono rimasto deluso, ma ho un buon ricordo di quello che ha fatto alla Commissione Europea, anche per i diritti civili 😉
Personalmente, non lo chiamerei “minkia morta” 🙂
Meglio un cattolico adulto come Prodi che un laico devoto come Marcellino “Pane e Vino” Pera 😉

Damiano

Meglio un cattolico adulto come Prodi che un laico devoto come Marcellino “Pane e Vino” Pera

mi secca dirlo ma è vero…

Libero

Certo, avere anche noi uno Zapatero sarebbe il massimo per noi laici.

raphael

C’è la forza di chi crede in quel che fa. Non cerca quei compromessi così vicini al sentire italiano perchè sa di non saperli gestire. E con la massima tranquillità e coerenza decide su materie che per un politico italiano sono fuori da ogni priorità.

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