Deve essere archiviato, perché non sussistono fatti penalmente rilevanti, il fascicolo aperto dalla Procura della Repubblica di Roma sul caso di Piergiorgio Welby morto il 21 dicembre scorso. È stato lo stesso procuratore della Repubblica Giovanni Ferrara a firmare la richiesta sulla quale prossimamente deciderà il gip, dopo aver accertato che al medico Mario Riccio […] non si può rimproverare nulla dal punto di vista penale. In un documento […] si sottolinea anzitutto «che nessun addebito debba muoversi a chi, in presenza di una impossibilità fisica del paziente, abbia materialmente operato il distacco del ventilatore automatico (cioè Riccio), in quanto l’azione è stata eseguita per dare effettività al diritto fondamentale del paziente a rifiutare il trattamento medico, al quale era sottoposto».
Secondo la Procura questo comportamento non può essere ritenuto «contra legem», e neppure «del pari appare censurabile il comportamento del medico dottor Riccio per non avere reimpiantato la ventilazione meccanica artificiale al manifestarsi della crisi respiratoria (che determinò poi la morte del paziente, ndr) poichè non sussisteva a suo carico un obbligo -di legge a mantenere in vita il paziente- poichè si era di fronte ad una situazione dove le cure erano palesemente inutili per l’impossibilità della guarigione, ma anche solo del miglioramento delle condizioni dell’infermo». «Conclusivamente -sottolinea la Procura di Roma- quindi può affermarsi che l’interruzione della ventilazione meccanica realizzava la volontà espressa da Piergiorgio Welby in esplicazione di un diritto ad egli spettante, che trova la sua fonte nella Costituzione e in disposizioni internazionali recepite dall’ordinamento italiano, ribadite in oltre in fonte di grado secondario quale il codice di deontologia medica recepito e ribadito anche dalla commissione disciplinare dell’Ordine dei medici di Cremona, la quale si è pronunciata nei confronti dell’iscritto dottor Riccio con riguardo al comportamento tenuto con il paziente Welby, che ha disposto l’archiviazione del procedimento disciplinare».
Il testo integrale dell’articolo è stato pubblicato sul sito de Il Giornale
La grandissima superiorità degli antichi spicca anche per la sua umanità verso gli ammalati, mentre il papato si è sempre accanito ad accrescere le altrui sofferenze, per meglio estorcer agli atterriti infermi e moribondi sonanti rutilanti soldoni. Dopo aver sempre dileggiato, vilipeso e rapinato gli epilettici, tuttora continua a spaventarli e ricattarli, come Sua Suinità Woitjla, grugniva investendoli con l’epiteto d’indemoniati. Al contrario, i pagani non speculavano sul dolore e l’infermità altrui, bensì ne provavano compassione e rispetto. Quanto all’epilessia, la ritenevano un male sacro, un segno di predilezione divina, di cui fece buona prova pure Giulio Cesare. In medicina e chirurgia erano assai progrediti. Possedevano rimedî efficacissimi, specie per le affezioni agli occhi. La cassetta di ferri ritrovata a Pompei prova l’altissimo livello della loro scienza chirurgica, dalla perfidia pretesca poi dannata e punita come demoniaca. Ercolano ci restituisce uno strumento per le operazioni al cervello, di cui solo ora se n’è reinventato uno simile. Usavano di norma l’anestesia, mentre i papi, sempre accaniti nel far quattrini sui sofferenti, tuttora la combattono come arma demoniaca e turpemente inneggiano al dolore salvifico (v. omonima enciclica di Woitjla). L’anestesia è stata riscoperta, dopo incalcolabili pene fatte infliggere dal clero a malati e moribondi per terrorizzarli e favorirne l’estorsione, soltanto verso la metà del XIX secolo.
Grazie Civis per questi illuminanti chiarimenti.
Non dobbiamo mai dimenticare che 1600 circa di potere della chiesa, sono davvero pochi in confronto 300.000 e più di esistenza umana in questo mondo.
Si, ma han fatto molti piu’ danni gli ultimi 1600 di tutti i precedenti 300.000!!!
Però ci si può riprendere. Mettiamo che è un momento di defaiance. ; )
Che sollievo vedere finalmente messi nero su bianco questi concetti.
La sentenza non è ancora stata emessa, ma se -come spero- la richiesta di archiviazione sarà accolta, mi chiedo: e i medici che rifiutano di staccare la spina andando contro la volontà del paziente? Non si tratta quantomeno di maltrattamenti?
Se Riccio staccando la spina ha dato “effettività al diritto fondamentale del paziente a rifiutare il trattamento medico, al quale era sottoposto […] che trova la sua fonte nella Costituzione e in disposizioni internazionali recepite dall’ordinamento italiano”, un medico che rifiuta di sospendere le cure aliena questo diritto fondamentale del paziente!
Eppure il presidente della principale associazione di medici anestesisti ha recentemente invitato i propri iscritti a fare propro questo… 🙄
In che mani…
La procura di roma, almeno nella sua parte inquirente, si dimostra piu’ avanti del paese reale.
Speriamo bene.
Saluti
Hanmar