Vita da pretino a Roma: teologia, pallone e pub

D’inverno è ancora buio quando viene celebrata la messa. Gli studenti arrivano in oratorio alla spicciolata e con la borsa dei libri appoggiata all’ingresso della cappella. Se l’assemblea liturgica è monolingue, la celebrazione avviene nell’idioma corrispondente, altrimenti si va sul latino, come si faceva una volta e come fa ancora oggi il Papa. Comincia così la giornata dei diciassettemila studenti delle 23 università pontificie di Roma: una minoranza se paragonata ai quattrocentomila delle università laiche, eppure una presenza peculiare. Sono seminaristi, diaconi, sacerdoti, religiosi, laici consacrati.
I romani, abituati da millenni al loro andirivieni, li classificano come «pretini», senza ulteriori distinguo. Sono gli «Andrea» del film di Saverio Costanzo, ragazzi che hanno lasciato «il mondo e le sue seduzioni» per seguire una vocazione religiosa, di cui il soggiorno romano costituisce l’ultimo segmento formativo, il più importante, quello che li porterà all’ordine sacro, li condurrà al dottorato teologico e li specializzerà – in molti casi – in una di quelle discipline tanto settoriali quanto indispensabili alla vita della Chiesa. Un esempio: «missiologia», cioè la materia che studia la modalità di annunciare il Vangelo ad altre culture senza ferirle. Grandissima scuola.
Gli studenti provengono da 170 nazionalità e parlano altrettante lingue. I professori che li attendono in aula – oltre duemila in tutto – si sono arroccati sull’italiano per secoli ma molti ormai si sono arresi all’evidenza della koinè inglese. La provenienza da tutte queste culture ha affinato i metodi didattici, così da poter insegnare l’aramaico a chi parla dialetti caraibici, il greco antico ai melchiti che parlano l’arabo, il latino agli africani, l’ebraico ai giapponesi e ai filippini, l’accadico e le altre lingue dell’Assiria ai copti dell’Etiopia e agli americani del Maine. […]

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8 commenti

Franco Siccardi

La missiologia?
Ma se e’ cosi’ facile!
Una sola frase:

“noi abbiamo ragione, voi avete torto, lo ha detto dio.”

Pacs

Missiologia: uno studio sui missili.
E’ quello che portano in testa papi, cardinali e vescovi.
Più sali le gerarchie più ne sai sui missili. E come arrivare al Cielo.

downlow

Franco Siccardi scrive:

6 Marzo 2007 alle 14:59
La missiologia?
Ma se e’ cosi’ facile!
Una sola frase:

“noi abbiamo ragione, voi avete torto, lo ha detto dio.”
—————————–

Magari fosse così! Purtroppo Ratzinger afferma: “noi abbiamo ragione, voi torto, l’ho detto IO!

Chiara P.

Non avevo mai sentito parlare di missiologia. La definizione poi è davvero divertente:”la materia che studia la modalità di annunciare il Vangelo ad altre culture senza ferirle”.

Sono davvero preoccupati di non “ferire” le altre culture o piuttosto stanno studiano il modo di non farsi prendere a calci?

civis romanus sum

In missione … ma nei campi a raccogliere pomodori o in miniera a cavar carbone.

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