LIMA. Il Cardinale Juan Luis Cipriani Thorne ha inaugurato il Congresso-Seminario “Diagnosi e prospettive per la Nuova Evangelizzazione in America Latina”, che si svolge nell’auditorium nella Casa dei Padri Passionisti nel distretto de La Molina di Lima (Perù).
All’evento, che si concluderà l’8 marzo, partecipano Cardinali, Arcivescovi, Vescovi, sacerdoti e laici intellettuali e dirigenti di attività pastorali e sociali dell’America Latina in vista della preparazione della V Conferenza Generale dell’Episcopato Latinoamericano, che si terrà in Brasile dal 13 al 31 maggio e verrà inaugurata da Benedetto XVI.
Nelle sue parole inaugurali, l’Arcivescovo di Lima e Primate del Perù ha affermato che l’America Latina ha davanti a sé importanti sfide, comprese situazioni difficili, di fronte all’assedio delle ideologie, di errate concezioni teologiche, e all’insufficienza di sacerdoti e religiosi in grado di assistere la moltitudine di fedeli e la presenza aggressiva delle sette.
Il presule ha indicato che il relativismo e l’utilitarismo sono già arrivati in queste terre, anche se non con l’aggressività che si constata in Europa e nei Paesi economicamente sviluppati.
“Ideologie che escludono qualsiasi principio morale che sia valido e vincolante di per sé. Una vera campagna che promuove un costante attacco contro la vita, dal suo concepimento alla fine naturale; contro l’istituzione del matrimonio di un uomo e una donna per tutta la vita; contro la famiglia come cellula fondamentale della società; contro la donna in nome di un femminismo ideologico. Situazioni estremamente dannose che disconoscono la legge naturale”, ha spiegato.
L’Arcivescovo di Lima ha segnalato che nonostante questa realtà l’America Latina presenta un panorama di speranza come eredità della sua profonda tradizione cristiana e delle espressioni di pietà popolare così diffuse in tutti i Paesi. L’identità cattolica dei popoli latinoamericani, ha osservato, è una realtà che richiede responsabilità.
Il porporato ha aggiunto che la presenza della Chiesa nell’istruzione è un fatto positivo, anche se sicuramente la sua proposta si è indebolita notevolmente cedendo alla pressione di una falsa apertura relativista. “La credibilità della Chiesa nella sua funzione di maestra della fede e il suo accompagnamento ai nostri popoli genera ancora fiducia, soprattutto tra i più bisognosi”.
L’Arcivescovo della capitale peruviana ha sottolineato tra le grandi sfide della Chiesa in America Latina quella di una salda identità cattolica della proposta per migliorare la formazione e l’educazione delle persone a tutti i gradi dell’istruzione.
In questo importante compito, ha affermato, è necessario proclamare integralmente il Messaggio di Salvezza, affinché arrivi a impregnare le radici della cultura e si incarni nel momento storico latinoamericano attuale. “Lasciamoci alle spalle i complessi di inferiorità di fronte alle ideologie relativiste, materialiste e i rispetti umani per il fatto di voler essere ‘alla moda’”, ha osservato. […]
Il Cardinal Cipriani ha concluso segnalando che “il segno inequivocabile di questa Nuova Evangelizzazione è la profonda pietà mariana” e che “l’arma principale continua ad essere la recita del Santo Rosario”.
Il testo integrale dell’articolo è stato pubblicato sul sito Zenit.org
è ormai chiaro che per la Chiesa qualsiasi ideologia escluda i principi assurdi e talora perfino disumani della dottrina etica cattolica è privo di morale
http://chatmouvais.blog.espresso.repubblica.it/vilipendium/
Sono molto preoccupato di questa nuova evangelizzazione, Visto i precedenti!
iste, iste, iste, ismo, ismo, ismo.
Ma basta!
Ratzy parla così, e tutti dietro come pecoroni.
Questi latino-americani: sono cosi’ materialisti che pretenderebbero di mangiare tutti i giorni !
Ohibo’ ! E poi, giustamente, la chiesa deve smettere di credersi inferiore ai relativisti atei & agnostici: semplicemente E’ OBBIETTIVAMENTE inferiore, E QUINDI PUO’ TRANQUILLIZZARSI. E poi un suggerimento per i vescovi: volete ridurre le fila dei perfidi atei ? Incoraggiate l’ uso del preservativo, cosi’: meno persone = meno possibili vittime del relativismo.
(Io cio’ provato, magari ci cascano).
laicista
relativista
materialista
nichilista
si potrebbe fare un ista rap…
E ancora accusano la sinistra di “parlare per slogan”. E questi di Razzinga & C cosa sono?
Il gran ciarlatano di Lima dovrebbe invece preoccuparsi della concorrenza, vale a dire le criminali sette fondamentaliste protestanti, che con il beneplacito dell’amministrazione Bush cercano di colonizzare una seconda volta quel continente, e giungono al punto di distruggere le poche testimonianze della civilta’ nativa sopravvissute alla colonizzazione cattolica (non eran d’oro, quindi non interessavano….) perche’ simboli di un “culto pagano”.
“Ideologie che escludono qualsiasi principio morale” significa che escludono qualsiasi principio cattolico? allora mi associo…