CITTÀ DEL VATICANO – Finisce (ma finisce?) l’era Ruini e si apre, con la nomina ufficiale di ieri, l’era Bagnasco alla Conferenza Episcopale; ma non finisce la storica tensione che in maniera quasi fisiologica contraddistingue i rapporti fra la Segreteria di Stato e la Presidenza dei vescovi. Niente a che fare con la «linea» politica, in tema di vita, aborto, bioetica e famiglia; su questi punti ci può essere, al massimo, qualche lieve differenza di toni (lo si vedrà al primo appuntamento delicato, il Consiglio Permanente Cei di fine marzo), qualche accento più o meno pesante; di sicuro non una divergenza, anche perché in entrambi i casi il referente ultimo è il Papa, che le idee le ha chiare, e le ribadisce con una certa frequenza. Ma proprio come non erano sicuramente idilliaci i rapporti fra il cardinale Ruini e il Segretario di Stato di allora, Angelo Sodano, così un certo scontro di volontà si è riprodotto anche con il successore, Bertone.
E come saranno con Bagnasco? Certamente buoni, anche se non è un mistero per nessuno che il candidato preferito da Bertone era Benigno Papa, arcivescovo di Taranto. Non perché fosse più vicino a Prodi, o più flessibile sui «Dico»; ma semplicemente perché la sintonia con lui era più forte. Ed è ovvio che un Segretario di Stato tenda a formarsi la «sua» squadra. Lo ha fatto con il «Ministro degli esteri», Dominique Mamberti; lo farà con l’arrivo a Roma, imminente, di Domenico Calcagno, vescovo di Savona, in un ruolo importante nella Prefettura degli Affari Economici; lo sarà ancora di più, a metà maggio, con la nomina del nuovo Sostituto alla Segreteria di Stato, il «Ministro degli Interni» della Santa Sede. […]
La Conferenza Episcopale invece… L’autonomia dei vescovi italiani rispetto alla Santa Sede, sempre un oggetto delicato, proprio per la contiguità con il Vaticano (il Papa è Primate d’Italia) è stata fortemente condizionata per il decennio (1967-1977) in cui era Sostituto alla Segreteria di Stato Giovanni Benelli. L’autonomia è diventata molto forte con il cardinale Poletti, e naturalmente con il suo successore, il cardinale Ruini. Resa ancora più solida dal fatto che sia Poletti che Ruini erano anche (e Ruini lo sarà ancora per qualche tempo) Vicario del Papa per la città di Roma, con un accesso frequente e diretto all’«appartamento» pontificio.
Con Bagnasco si torna ad avere una presidenza Cei «periferica»; l’ultima era stata quella di Ballestrero, arcivescovo di Torino; si può ipotizzare un maggior distacco dai Palazzi Apostolici, o un qualche cambiamento di linea, soprattutto sui temi caldi (i «Dico» in primis)? Non è molto probabile. Il cardinale Ruini, come Vicario del Papa per Roma, è presidente della Conferenza Episcopale laziale, siede nel «Consiglio Permanente», e perciò manterrà tutta la sua influenza. […]
L’era Ruini finirà: ma con molta calma.
Il testo integrale dell’articolo di Marco Tosatti è stato pubblicato sul sito de La Stampa
Cambia il personaggio, ma non la politica.
…ma è ovvio non cambi nulla,soprattutto se a governare tutto è lo stile di Ratzinger che di certo non si sceglieva Don Barbero,Don Vitaliano o Don Ciotti per divulgare i suoi promo antievoluzione,antitolerranza,anticomprensione..ad un ottuso,solo l’ottuso può andar bene!
Auguro con questo post a Mons. Bagnasco la fine capacità di interpretare e di rappresentare le necessità sociali di tutti noi Cattolici Italiani, soprattutto dove è nostra esigenza la promozione dell’Istituto familiare, la difesa della vita, l’emancipazione dei deboli, l’assistenza ai bisognosi, da incentivarsi con forza secondo i sacrosanti principi della sussidiarietà.
Mi auguro un buon interlocutore con i politici che abbiamo eletto, capace di ricordare a tutti quanti, cattolici e non, l’esigenza di tutti noi italiani di vedere una volta per tutte viva una politica laica, lontana da una cultura atea e bisognosa di valori sociali in cui la stragrande maggioranza degli italiani si riconosce.
INTANTO BISOGNEREBBE CHE QUESTI SERVI DEL LORO DIO COMINCIASSERO ,
A FARE MENTE AD : COME MAI ESSENDO SECONDO LORO, IL PIANETA TERRA ,
L’UNICO CHE IL LORO DIO A FATTO , ED ESSENDO RIDOTTO COME E’ COMPRESO I SUOI
DISGAZIATI ABITANTI ED ESSERI VIVENTI DI TUTTE LE SPECIE, IN CONDIZIONI DISASTROSE . E SICURAMENTE IL DIO GLI CHIEDERA’ CONTO ,MA COME IO VI FACCIO UN PIANETA BELLISSIMO VOI NON SOLO LO DISTRUGGETE , E MASSACRATE TUTTE LE SPECIE CHE LO ABITANO ; MA INVECE DI TUONARE CONTRO I DISTRUTTORI DI SIMILE BELLEZZA COSA FATE , STATE A DISQUISIRE SE IN GAY 2 GAY UNA COPPIA DI FATTO E’
COSA GIUSTA ??? MA FATECI IL PIACERE SIETE FUORI DELLA REALTA’ SIETE FORSE
PER FORTUNA DELLE UMANE GENTI SUL VILALE DEL TRAMONTO ,VI ARRABATTATE CON QUEI POVERI PARLAMEMENTARI FANATICI HO OPPORTUNISTI, A PREVARICARE UNA POVERA ITALIA MARTIRE ,ITALIA LAICA MARTIRE OFFESA , MA MAI DOMA ,MAI INGINOCCHIATA AL VOSTRO SOGLIO W LA LIBERTA L’INTELLIGENZA E LA CULTURA ,
CHE FANNO DELL ‘ UMANITA’ UNAVERA UMANITA’ SENZA I VOSTRI PREGIUDIZZI LE VOSTRE STATUE DI PIETRA E DI LEGNO HO DI METALLO PREZIOSO ANCHE IL PIU ‘ GRANDE RITO PAGANO CONTINUATO NELLA STORIA
mi hai fatto ridere roberto: il tuo scritto è pieno di errori più di un discorso di Aldo Biscardi!
“Auguro con questo post a Mons. Bagnasco la fine capacità di interpretare e di rappresentare le necessità sociali di tutti noi Cattolici Italiani, soprattutto dove è nostra esigenza la promozione dell’Istituto familiare, la difesa della vita, l’emancipazione dei deboli, l’assistenza ai bisognosi, da incentivarsi con forza secondo i sacrosanti principi della sussidiarietà.
Mi auguro un buon interlocutore con i politici che abbiamo eletto, capace di ricordare a tutti quanti, cattolici e non, l’esigenza di tutti noi italiani di vedere una volta per tutte viva una politica laica, lontana da una cultura atea e bisognosa di valori sociali in cui la stragrande maggioranza degli italiani si riconosce.”
A me sbalordisce l’arroganza di alcuni cattolici come Francesco..si pongono a modello superiore di tutto(loro sanno,loro dicono,loro fanno e poi so boni solo a rubà soldi nelle casse dell’offertorio!) anche se poi si velano di un “verbo” falsamente pacato e modesto che lascia il tempo che trova,visto che dal momento in cui hai la presunzione di porti al di sopra di tutto non sei poi quell’umile pastorello che vuoi far credere agli altri..av Francè,ma a te chi te lo dice che la “metà degli italiani” è come te?..ma da dove la cacci questa falsa idea?…ma adesso uscisse che pure te sei n’altro padreterno infallibile?..e già,quà tra talebaini mussulmani e cattocristiano un altro esaltato ci mancava!..
Ma quale assistenza fa la chiesa..QUALE???..commerciano sui bambini negli orfanotrofi(dati solo a quelli che sono proprio amici della congrega..caso personalem,quindi nessuno può smentirmi!),usano la buona fede della gente,ma sono i primi a non credere nelle loro di promesse(tant’è che casi di preti che stuprano le loro “pastorelle perdute” o i preti pedofili sono allì’ordine del giorno e negarlo significa non voler vedere i fatti..),hanno tutto spesato e fanno la vita dei pashà..ma a cosa volete eregervi?..COSA???..io credo che la chiesa cambierà assetto quando comincerà a fare dell’umiltà e non della presunzione l’unico verbo vincolante tra loro ed i fedeli,ma dal momento che la marea di contraddizioni,tra cui il pretendere l’umiltà dagli altri senza averla prima in sè,trionferanno è ovvio che i Bagnasco,i Ruini,i paini vari potranno solo nuocere al paese e la mondo..
Rispondo velocemente a profumo di lavanda.
Io non sono nè un santo nè un fintosanto. Sono uno che nella vita, suo malgrado, ha spesso dei comportamenti poco coerenti.
Se scorro i precetti in cui credo, davanti ad ognuno ho da fermarmi, da riflettere, da capire che sono ancora lontano. Ciononostante, esame di coscienza che mi faccio o che mi fai a parte, credo, prima che nei miei preti o nelle mie suore (che sgarrano quanto me), in un insegnamento educativo che Madre Chiesa può ed ha il dovere di dare.
Mi auguro e mi augurerò per sempre di poter vivere in una società dove i valori che mi impegno (con poche performances) di vivere siano largamente riconosciuti e dove appaia naturale che i valori di relazione irrinunciabili siano quelli che ho sciorinato nel mio precedente post.
Io non sono uno meglio di te. Credo solo di credere in qualcosa di migliore.
Per quello che riguarda le mie convinzioni sulle percentuali io cerco sempre di guardarmi attorno. Credo che tu possa immaginare il tipo di amicizie che ho… per onestà non posso metterle in media. E’ molto più coerente guardare le abitudini dei miei vicini di casa, dei miei condomini al tempo dell’università (finita tre anni fa), dei miei colleghi di lavoro: la gente riconosce nella Chiesa un vaolre..l’Italia è un Paese Cattolico che così vuol restare… lo sappiamo sia io che te. Quelli che alla Messa non ci vanno vorrebbero riavere la volontà di andarci.
L’Italia è un paese di smidollati non di atei
Per quello che riguarda la tua esperienza personale… io le ho avute tutte contrarie.
Ho fatto esperienze con vari preti ma, a parte il fatto che ognuno ha caratteri più o meno sopportabili (come gli altri umani), nulla da dire.
L’assistenza che fa la Chiesa: Fa il numero di telefono della tua Parrocchia con una richiesta di aiuto. Poi vedrai che assistenza può fare la Chiesa.
Io, in quanto Cattolico, faccio parte della Chiesa. Forse è solatanto un aspetto caratteriale, ma non mi sono mai tirato indietro dall’assistere i bisognosi. La Chiesa assiste chi è in difficoltà, e questo lo sai.