Dico, il governo si spezza sul corteo per le nozze gay

Roma – L’idea è quella di scendere in piazza con almeno mezzo milione di persone il 15 maggio. La data non è confermata ma la volontà di far coincidere una grande, pacifica, manifestazione con il giorno in cui si celebra, appunto, la Giornata internazionale della famiglia, indetta nel ’93 dall’Onu, è forte. Nel frattempo il Forum delle Famiglie con tutte le associazioni cattoliche metterà a punto un Manifesto unitario e condiviso.

E se domani a Roma a sfilare con le associazioni omosessuali a favore dei Dico e per il riconoscimento dei diritti dei conviventi ci saranno i ministri dell’Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio e della Solidarietà sociale, Paolo Ferrero, un altro pezzo di governo garantisce la sua presenza al fianco del Forum delle Famiglie, che riunisce una quarantina di associazioni.

Oltre al ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, in prima fila promette di esserci pure il guardasigilli, Clemente Mastella. «Vedere che ministri del mio governo partecipano alla manifestazione di domani, mi fa ritenere scontato che io partecipi al Family day organizzato pure dal mio partito», dice il ministro della Giustizia.

Insomma è lo stesso guardasigilli a riconoscere che dentro il governo si vive un clima di pesante contrapposizione. «Tutto sembra ormai messo sul piano della sfida e alla sfida rispondo con una sfida: non sarà all’Ok Corral, ma chi la dura la vince». Di una cosa Mastella è certo: in Senato «i Dico non passano». Proprio ieri sera il ministro della Giustizia ha abbandonato, in polemica, la trasmissione televisiva Annozero condotta da Michele Santoro dedicata all’omosessualità e ai Dico. A far alzare e andare via il guardasigilli è stato un intervento del vignettista Vauro che aveva esordito dicendo che adesso la trasmissione, oltre che «dei comunisti» era anche dei «froci». […]

Il testo integrale dell’articolo di Francesca Angeli è stato pubblicato sul sito de Il Giornale

10 commenti

Flavio

I membri del governo che partecipano a o appoggiano il corteo per i Dico sono molti di più, ho segnalato alla redazione un articolo del Corriere. “Nozze gay” … ma siamo sicuri che Il Giornale sia una fonte degna?

Marco G.

In quale altro paese il ministro della Giustizia e quello dell’ Istruzione parteciperebbero a una manifestazione organizzata per promuovere il modello di famiglia proposto da una singola organizzazione religiosa? Risposta: l’Iran

lik

Marco in Iran gli omosessuali sono condannati a morte, piuttosto domandati in quale paese europeo, la battaglia per il riconoscimento delle coppie gay viene lasciata a gente come Vauro? In tutti i paesi normali, i diritti dei gay sono stati portati avanti dalla sinistra moderata (Zapatero che in economia è più a destra di prodi). Vauro che ha passato metà della sua carriera a fare vignette che paragonano gli Israeliani ai nazisti per poi condannare le vignette blasfeme su Maometto mi fa proprio ridere. Chi voleva i pacs, doveva votare la Rosa nel Pugno, e io l’ho fatto pur non essendo d’accordo con la loro politica europea. Chi pensa che invece i pacs sono secondari, la smetta poi di lamentarsi. Se la Rosa avesse avuto degli eletti in senato la musica sarebbe stata ben diversa.

Marco G.

Non ho visto Annozero, non guardo la televisione, e non leggo il Manifesto. Ma nei paesi “normali” la Giustizia e l’Educazione sono di tutti non in mano ad una sola Chiesa (neanche religione, ma proprio una singola chiesa-fazione-setta per la quale è una questione di principio distinguersi da qualsiasi altra). Essendo l’Italia (ancora) in Europa i gay evitano conseguenze troppo drastiche… ma se fossi uno studente gay, o anche un semplice cittadino gay che potrebbe avere un contenzioso con la CCAR o organizzazioni vicine alla CCAR, non mi sentirei molto tranquillo…

ProfumoLavanda

..e qui ritorniamo al solito punto:”il Giornale e Belpietro hanno la forza e la volontà di mettere in giro false notizie,visto che i DiCo non sono un matrimonio e non sono un interesse di parte,ma estesi a tutte le coppie di fatto.Purtroppo nessuno vuole rimetterlo in riga a questo..

marcodima

Io credo che non sarebbe una cattiva idea se i sostenitori dei DiCo partecipassero anche al Family Day, che sarà sicuramente un evento con una diversa (maggiore/meno prevenuta?)esposizione mediatica. Secondo me ci starebbero bene lì in mezzo dei cartelli del tipo “viva TUTTE le famiglie”, “l’elemento fondante della famiglia è l’amore, non l’eterosessualità”, “Family Gay”, etc etc… che ne dite?

Kaworu

…non sarebbe male andare al family day con cartelloni con su scritto “family gay” a grandi lettere 😀

alfy

trovo davvero eccezionale la trovata di partecipare al ” family day” anche noi gay con apositi cartelloni che esaltino la presenza nella nostra societa di famiglie ” diverse” visto che comunque la partecipazione è libera e inoltre sarebbe un occasione buona per far notare che l approvazione die DI.CO non comporta nessun pericolo per le famiglie anziallarga soltanto la sfera dei diritti a persone che adesso non possono beneficiarne

Gio

I DICO sono una cretinata fatta per accontentare i cattolici, e che nulla hanno a che vedere col giusto riconoscimento di un vera e propria UNIONE CIVILE tra omosessuali, che è il vero, unico e naturale traguardo da raggiungere per eliminare REALMENTE la discriminazione civile e MORALE degli omosessuali stessi.
Se i DICO sono solo il primo passo, ben vengano i DICO. Purchè si faccia questo benedetto primo passo. In Spagna le unioni civili tra omosessuali parificate a quelle tra eterosessuali sono una realtà, e non hanno certo distrutto la famiglia eterosessuale. Qui in Italia l’ideologia cattolica (vedi alla voce: ignoranza, omofobia, intolleranza) è troppo forte, e la paura ingiustificata dei “matrimoni gay” fa sì che essi debbano purtroppo essere introdotti gradualmente, per far capire alla gente che non c’è davvero niente da temere.

PaleAle(Alessandro)

@Kaworu
>…non sarebbe male andare al family day con cartelloni con su scritto
>“family gay” a grandi lettere 😀

😀 😀 😀

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