Iran, manifestazione di donne dispersa con la forza

Giornata di repressione e arresti a Teheran per la festa della donna. La polizia iraniana è intervenuta in forze e ha disperso a spintoni e manganellate alcune decine di donne e giovani uomini che (dopo un tam tam diffuso via Internet) cercavano di radunarsi davanti al Parlamento per protestare contro l´arresto, avvenuto alcuni giorni fa, di altre 30 femministe. Centinaia di agenti, in uniforme, in assetto anti-sommossa o in borghese, presidiavano ogni angolo della piazza e delle vie adiacenti, molto affollate per lo shopping in vista del Capodanno iraniano, che cade il 21 marzo. E non appena i manifestanti hanno cercato di riunirsi, sono stati attaccati. Una decina di manifestanti sono stati fermati dagli agenti e poi rilasciati.

Non è la prima volta che manifestazioni femministe vengono represse dalla Repubblica islamica guidata da Ahmadinejad. Anche negli anni scorsi le manifestazioni di piazza per l´8 marzo erano state disperse con la forza. Ma non solo. Sono ancora in carcere tre delle 33 attiviste incarcerate da domenica per avere preso parte ad un altro raduno. Si tratta di tre donne considerate figure centrali del femminismo iraniano: la giornalista Jila Baniyaqub e Mahbubeh Abbas Golizadeh e l’avvocatessa Shadi Sadr, conosciuta in Iran e all’estero per aver difeso donne che rischiavano la pena di morte per aver ucciso uomini che cercavano di violentarle, oltre che per la sua battaglia contro la pena della lapidazione per gli adulteri. […]

Quel giorno gli arrestati furono una settantina. Poco dopo il movimento femminista ha avviato una campagna per raccogliere un milione di firme a sostegno delle richieste di cambiamento di alcune normative. Per esempio quelle per le quali ad una donna spetta la metà della parte di eredità dei fratelli maschi, o vale la metà la sua vita rispetto a un uomo ai fini dei risarcimenti per incidenti mortali e ancora conta la metà la sua testimonianza in tribunale rispetto a quella di un uomo. In caso di divorzio, poi, normalmente per una donna è molto difficile avere garanzie economiche, e quasi impossibile ottenere la custodia dei figli.

Il testo integrale dell’articolo è stato pubblicato sul sito de L’Unità

13 commenti

lik

E qui c’è pure gente che parla di “islamofobia”. Sono proprio i mullah iraniani ad avere inventato e propagandato il termine per tacere le critiche all’islam.

Emilio Gargiulo

L’islam non ha l’esclusiva sulla misoginia, che esiste da millenni prima dell’islam, e prospera solo dove prospera il razzismo.
Essere razzisti verso le donne, o verso un popolo, o verso un etnia, o verso un gruppo che professa una religione, è un crimine abominevole. Fomentare razzismo verso un gruppo che professa una religione, mascherandelo da esercizio della critica atea alle religioni, è una cosa immonda, degna di un criminale.

lik

Dunque l’UAAR è un’associazione cristianofoba, razzista e criminale?
Ma ti leggi quando ti scrivi????
Sembri un prete. Sono i tuoi amici mullah a mettere a morte i gay. E sappi che non ho bisogno delle tue prediche per sapere che la misoginia non esiste solo nell’islam. Con della gente come te il Vaticano ha tanti bei giorni davanti a lui.

Emilio Gargiulo

@lik: “Dunque l’UAAR è un’associazione cristianofoba, razzista e criminale?”
No sei tu a volere un UAAR così, e sei tu ad essere tale. Sei solo tu a fare razzismo, fingendoti socio dell’UAAR. Sono un membro dell’UAAR, e non sono razzista, e non conosco membri dell’UAAR razzisti. Se dimostrerai di essere socio dell’UAAR, allora ammetterò che c’è almeno un socio UAAR razzista.

lik

Io non mi fingo come socio dell’UAAR, sono fatti miei se lo sono o no, mi limito a ribadire che l’UAAR non aderisce ai tuoi metodi da terrorismo intellettuale, veramente a tentare di screditare l’UAAR è stato proprio un ex-membro che se ne è andato accusando proprio l’UAAR di islamofobia e non per quanto riguarda questo blog, da quanto ho capito. Avevo letto i suoi messaggi anti-uaar su diversi forum.
Potete leggere qui:
http://www.spazioamico.it/Atei%20di%20Palermo.htm
Le accuse di razzismo con me non funzionano perché l’islam è una religione che prevede la morte dei gay. Tu in Iran saresti dalla parte di chi lapida.

Ernesto

“Essere razzisti […] verso un gruppo che professa una religione, è un crimine abominevole.”
Che scemenza! Se tale gruppo manifesta dei comportamenti inaccettabili, è un dovere essere “razzisti” verso quel gruppo.
Come diceva Voltaire, non si deve tollerare l’intolleranza.

Il Filosofo Bottiglione

Le provocazioni di lik mi hanno portato ad alcune considerazioni

Certo il termine “islamofobo” fa schifo. Potrebbe calzare giusto ad un leghista o a qualche bagonghi di tal fatta.
D’altra parte nessuno dei nostri amici atei accetterebbe il termine di cattofobico, mentre non pochi si potrebbero orgogliosamente definire “anticattolici”. Poi possiamo elencare un’altra serie di definizioni: anticristiano, anti islamico, anti ebraico , anti induista, anti buddista, anti gioviano ecc..
Queste sono tutte meno appetibili:
1) perché alcuni di questi termini sono stati usati in contesti storici e politici che niente hanno a che vedere con la giusta avversione alla religione.
2) Perché alla cultura religiosa sono legate identità etniche e culturali e negare dio non significa voler disprezzare questo o quel popolo o la loro storia e le tradizioni
3) Perché alcune di queste definizioni non sono mai esistite e mai sono state usate.
4) Perché alcune sono addirittura ridicole e portano a supporre un leghismo terrestre contro gli abitanti di altri pianeti
5) Perché uno può essere ateo, confutare filosoficamente o ridicolizzare le religioni senza detestarle, compresa quella cattolica (quindi non essere nè cattofobico, né anticattolico)
Sulla definizione di anticattolico poi occorre dire qualcosa in più. In italia esistono ragioni storiche e culturali significative per potersi dire anticattolici. Chi si definisce tale ha quindi tutta la mia simpatia.

Poi, sull’islam recente si può aggiungere che molti regimi islamici sono nati da movimenti di liberazione.
questi movimenti si facevano forza di un’identità culturale: l’islam.
così spesso si sono rovesciati governi oppressivi e stranieri (con l’aiuto sovente di altre potenze straniere) sostituendoli con regimi confessionali di brutalità infinita.
Questo la dice lunga sulla lungimiranza di usare un’identità religiosa come baluardo.
Il polverone sollevato da lik apre una notevole questione: la differenza tra la teoria e la politica.
La teoria è molto semplice: la religione è un’assurdità, i poteri religiosi sfruttano l’ignoranza dei popoli e più un regime è confessionale, più è oppressivo.
Nella prassi però devi tener conto che di religione sono più o meno intrise le culture dei popoli, che le stesse religioni hanno elementi che richiamano al riscatto degli umili o degli sfruttati (non ultima quella cristiana).

In fin dei conti noi siamo qui ad incazzarci, mentre i cittadini persiani (credenti e non credenti) sono continuamente perseguitati dagli schifosi aiatollà e i loro luridi pasdaran.

Semmai a qualcuno venisse in mente di rispondermi, due cose: non mi sono appena scolato un bottiglione di vino e non sono lik.

Emilio Gargiulo

@Bottiglione: “Semmai a qualcuno venisse in mente di rispondermi, due cose: non mi sono appena scolato un bottiglione di vino e non sono lik.”

Come si fa a non apprezzare una colclusione così?
Concordo con ciò che scrivi. Un ragionamento equilibrato rischia sempre di sbandare, si regge su un equilibrio sottile e delicato.

“In fin dei conti noi siamo qui ad incazzarci, mentre i cittadini persiani (credenti e non credenti) sono continuamente perseguitati dagli schifosi aiatollà e i loro luridi pasdaran.”

Voglio proprio evitare questa cosa. Se mai dovesse avvenire una rivoluzone religiosa in italia, sicuramente sarebbe una controrivoluzione cattolica, come la controriforma seicentesca, o il fascismo, che, ricordiamolo, fu la reazione preventiva ad una fantomatica ed improbabile rivoluzione comunista che sarebbe dovuta accadere in italia. Purtroppo si prepara il clima per una controriforma di resistenza ad una fantomatica invasione culturale islamica, che esiste solo nella mente perversa e criminale di chi vuole un italia schiava del vaticano.
Il termine “islamofobia” farà anche schifo, ma se devi indicare la merda, io dico merda.

Emilio Gargiulo

@Ernesto: Essere critici, ma non razzisti. C’è differenza. Non sono razzista verso chi stupra le bambine, ma ritengo che debba marcire in galera. Non sono razzista verso i cristiani, ma ritengo che la religione gli ha fritto il cervello. Sono vittime, che possono a loro volta diventare carnefici, perché non sanno quello che fanno.

Lamb of God

Un applauso strameritato al nostro Filosofo di quartiere, solo una cosa: il termine “bagonghi” dove lo hai pescato? Mi domando solo se sia del tuo patrimonio regionale od a diffusione nazionale, qui dalle mie parti è associato ai nani.

PS: io sono anticlericale e razzista verso ogni forma di vaneggiamento metafisico, anche la più pacifica, però non mi permetterei mai di muovere anche solo un dito per limitare la loro libertà di esser dei creduloni.

Il Filosofo Bottiglione

@lamb of good

devo essere sincero, l’etimologia di “bagonghi” mi sfugge.
la prima volta che l’ho sentito era usato da un mio amico per riferirsi ad un personaggio leghista che avevamo coinvolto, parecchi anni or sono, in un talk show della nostra università paesana.
il mio amico, il cosiddetto “Ideologo Meglio” mi contestava la presenza del “bagonghi della lega”, che avevo contattato io.
fortunatamente ho insistito sull’utilità di tale presenza, infatti ha riempito la platea di tali scemenze da trasformare la serata in un evento di curiosità antropologica.
infine anche il mio amico “Meglio” ha ammesso il mio estro nella scelta del “bagonghi della lega”
da allora i suoni “bagonghi” e “lega” hanno mantenuto, per me, questa torbida simbiosi.
d’altronde presentano una interessante affinità acustica.

per il momento non so dire altro, ma chiederò al più presto qualche informazione più precisa allo stesso Ideologo Meglio

un saluto

Il Filosofo Bottiglione

@lamb of good

comunque, senza scomodare l’Ideologo Meglio, è sufficiente affidarsi al vocabolario: bagonghi è il nome proprio di un celebre nano da circo, quindi è usato in modo figurato per persona che vale poco, buffone.

lik

Emilio Gargiulo
“Il termine “islamofobia” farà anche schifo, ma se devi indicare la merda, io dico merda.”

Che per te i gay siano delle merde me ne ero accorto, infatti li hai dimenticati nel tuo elenco: “Essere razzisti verso le donne, o verso un popolo, o verso un etnia, o verso un gruppo che professa una religione, è un crimine abominevole.”

Per te il rispetto della religione è più importante del rispetto degli omosessuali, tra l’altro l’islam ad esempio prevede la MORTE per noi.

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