Archivi Giornalieri: venerdì, Marzo 9, 2007

Perché è necessario essere presenti in piazza Farnese, domani

La manifestazione che si svolgerà domani pomeriggio a Roma, in piazza Farnese, cade in un momento per nulla favorevole al riconoscimento delle unioni civili. Vi sono, infatti, almeno tre motivi di forte preoccupazione. Innanzitutto, il governo sembra aver deciso di buttare a mare il suo stesso disegno di legge. Non dimentichiamo che Prodi si dimise proprio il giorno in cui doveva cominciare a discutere del progetto al Senato: e non dimentichiamo che i dodici punti del successivo accordo non contemplano… Leggi tutto »

Sbattezzo su Diario

Su Diario della settimana del 9/3/07 Nella rubrica – Il conversatore brillante – Giacomo Papi segnala la campagna di Sbattezzo, il sito dell’UAAR e riporta il testo della lettera da spedire alla parrocchia. Niente male, no? Sempre su Diario a pag 56 Pacs russi Il sindaco di Mosca Jurij Luzhkov, a Londra per un incontro con i colleghi inglesi, francesi e tedeschi, alla richiesta di questi perchè spiegasse le ragioni che lo hanno spinto a impedire per il secondo anno… Leggi tutto »

Papa: “Molti contenuti tv e internet sono distruttivi per le famiglie”

CITTA’ DEL VATICANO – Molti dei contenuti che arrivano attraverso la tv e internet nella case di milioni famiglie sono “distruttivi”. Papa Ratzinger usa parole preoccupate alla riunione plenaria del Pontificio consiglio delle comunicazioni sociali. “Il mondo delle comunicazioni sociali sta cambiando rapidamente “, ha detto Benedetto XVI. “Mentre la carta stampata lotta per salvare la sua diffusione, nuove forme di media, come la radio, la televisione e internet si stanno sviluppando a una velocità straordinaria occupando rapidamente lo spazio… Leggi tutto »

Francia: 2 mila medici fanno outing sull’eutanasia

Con un appello ai candidati alle presidenziali, 2134 medici e infermieri si sono auto-denunciati per avere «in coscienza aiutato medicalmente dei pazienti a morire con decenza». E chiedono un dibattito sull’eutanasia. A pochi giorni dall’apertura di un processo contro una dottoressa e un’infermiera accusate di aver prescritto e somministrato del potassio in dosi mortali a una malata terminale che ne aveva fatto richiesta, i firmatari dell’appello chiedono la fine delle procedure giudiziarie e la depenalizzazione dell’eutanasia, a certe condizioni, oltre… Leggi tutto »

Un «generale» a capo dei vescovi

Finisce l’era Ruini, inizia l’era Bagnasco. Ma l’ufficializzazione della nomina di Angelo Bagnasco, 64 anni, ex ordinario militare e attuale arcivescovo di Genova, a Presidente della Conferenza episcopale italiana (Cei), diffusa ieri dalla sala stampa vaticana – non segna certo una svolta, né tantomeno una soluzione di continuità nella chiesa italiana. Anzi, la successione è stata tanto più misurata, e anche posticipata, proprio per rintracciare il candidato ideale, che potesse dare seguito al solco tracciato, in sedici onorati anni di… Leggi tutto »

Proposta di legge per cambiare la 194

«Non bisogna avere paura di discutere la legge 194 sull’aborto, contiene delle ambiguità che vanno chiarite e superate. Il caso di Careggi è una dimostrazione. E il dibattito non va lasciato cadere». A chiedere di mettere mano alla legge sull’aborto è il ginecologo torinese Silvio Viale, che si sta battendo anche per l’introduzione in Italia della pillola abortiva: «Come Rosa nel Pugno abbiamo presentato un progetto di legge per la revisione della 194 — spiega —. Non certo per limitare… Leggi tutto »

Una firma per non curare il feto nato vivo

Anche lui non sarebbe dovuto nascere. Anche i suoi genitori avevano scelto di rinunciare a lui, colpito da due gravi malformazioni cardiache che, secondo chi le aveva diagnosticate durante la gravidanza, erano incompatibili con la vita. Invece il bambino quando ha lasciato l’utero della mamma si muoveva, era vitale. Aveva poco più di 23 settimane. A quel punto i ginecologi hanno dovuto curarlo con tutte le terapie disponibili: tubi, farmaci per spalancare i polmoni e favorirne la maturazione, culle speciali…. Leggi tutto »

Processo o incultura biblica?

Non era l’aula del Sant’Uffizio, quella dei pittori ottocenteschi: antro tenebroso dominato da giganteschi crocifissi in cui si muovono domenicani dai volti truci, ma una luminosa sala animata da distinti signori in nero o rosso o viola, quella che ha visto svolgersi la settimana scorsa il dibattito-processo dell’Università lateranense di cui la stampa ha riferito. Il protagonista, in questo caso l’inquisito, non era né il tormentato Giordano Bruno con la camicia aperta, né l’austero Galileo Galilei oscuro in volto, silenzioso,… Leggi tutto »