I farmaci generici in Italia si aprono anche alla pillola contraccettiva. È stata presentata ieri a Milano una pillola anticoncezionale a basso dosaggio, che a parità di azione rispetto al farmaco «griffato» permette un risparmio economico pari al 40%. La pillola, in commercio in Italia da circa un mese, permetterebbe alle donne che ne fanno uso di risparmiare da 53 a 87 euro l’anno, secondo le stime dell’Associazione Consumatori Utenti onlus.
«Sono passati già 10 anni da quando è stato formulato per la pillola il basso dosaggio – spiega Walter Vinci, primario di ginecologia all’Ospedale Salvini di Bollate – e questo dosaggio ha permesso una maggiore “compliance” della paziente, ovvero una maggiore propensione a portare a termine l’uso previsto del farmaco, senza abbandonarlo a causa degli effetti collaterali». La pillola generica o equivalente – aggiunge Vinci – «è il massimo in fatto di sicurezza e tollerabilità e ha un’efficacia assoluta. Senza contare i suoi risvolti economici e sociali, dato che parte della “compliance” è legata al costo del trattamento».
In tema di farmaci equivalenti l’Italia è ancora in ritardo rispetto gli altri Paesi europei. «Negli Stati Uniti – spiega Giorgio Colombo, docente di farmaco-economia all’Università di Pavia – su 100 farmaci 80 sono equivalenti, mentre in Olanda i generici sono il 44% del totale. In Italia assistiamo a una piccola crescita, ma siamo appena al 7,5%». Quella presentata ieri, comunque, non è l’unica pillola contraccettiva generica esistente; in Francia, ad esempio, ce n’è una in commercio dal 2002 e in questi quattro anni ha conquistato circa l’80% del mercato.
Arriva la pillola “generica”
2 commenti
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Ma và? LItalia è in ritardo.. chi lavrebbe mai detto, e poi chissà di chi è la responsabilità, mah!
finalmente, direi…