Dico di sì

Il ministro per le Pari opportunità Barbara Pollastrini (Ds): «I Dico sono una proposta saggia per il Paese. Non c’è nessuna polemica, ma solo ci sono diversi punti di vista. Sarebbe stato strano se la ministra per le Pari opportunità non fosse stata qui ad ascoltare persone che hanno speranza di regolarità».

Il ministro della Famiglia Rosy Bindi (Dl): «La manifestazione a Roma sui Dico potrebbe anche far male alla legge perchè se si esagera nell’esibire le ragioni contro gli altri, forse questo potrebbe anche rendere più difficile il percorso».

Franco Grillini (Ds): «Non è Ruini che decide cos’è famiglia e nemmeno Mastella, ma sono i singoli individui… Chi straparla di morale, di natura, di famiglia al singolare deve sapere che sulle proposte di legge sui diritti dei conviventi c’è anche in italia un’ampia maggioranza favorevole dell’opinione pubblica».

Piero Fassino, segretario dei Ds: «Nessun passo indietro sulle coppie di fatto. Saranno avviate nuove politiche per la famiglia».

Oliviero Diliberto, segretario del Pdci: «Non chiedo altro se non il rispetto del programma…».

Marco Rizzo (Pdci): «È ora di dire basta alle ingerenze della gerarchia ecclesiastica nelle vita politica italiana, è giusto scendere in piazza per dare più diritti alle persone».

Vladimir Luxuria (Rifondazione comunista): «Abbiamo vinto le elezioni grazie ad un programma in cui c’era un capitolo, per quanto breve, dedicato proprio alle coppie di fatto. Di più, credo che questo argomento sia stato proprio uno spartiacque, durante la campagna elettorale, fra la coalizione di centrodestra e quella di centrosinistra».

Enrico Boselli (Rosa nel pugno): «Quella per riconoscere i diritti dei conviventi «è una battaglia dura, ma ho fiducia che si possa vincere».

Il ministro per l’Attuazione del Programma Giulio Santagata (Ds): «Il governo sui Dico ha fatto il suo dovere. La parola ora è al Parlamento». […]

Achille Occhetto: «È giunto il momento di difendere la laicità dello Stato. Ritengo siamo tornati paurosamente indietro rispetto alle acquisizioni della sinistra ma anche della Dc di De Gasperi, con una continua commistione tra i legislatori e gli interventi delle gerarchie ecclesiastiche».

Il vicepremier Francesco Rutelli (Dl) chiarisce che il provvedimento rientra nel programma di governo «ma la priorità economica e sociale è garantire il potere di acquisto delle famiglie o un lavoro non precario per i giovani».

Daniele Capezzone (Rosa nel pugno): «Non c’è dubbio, purtroppo, che un pezzo di Cdl sta tenendo un comportamento illiberale in materia di unioni civili: e a mio avviso, questo atteggiamento chiuso non corrisponde ai sentimenti di quella parte dell’elettorato».

Marco Pannella (Rosa nel pugno): «Sono felice di avere partecipato alla manifestazione. Spero di continuare a “seminare” per un allargamento progressivo dei diritti umani».

Il sottosegretario alla Giustizia Luigi Manconi (Ds): « «Nella domanda di riconoscimento giuridico delle unioni di fatto oltre ad un bisogno sociale c’è anche una istanza morale».

Ministro per la Solidarietà sociale Paolo Ferrero (Rifondazione comunista): «È questa una grande manifestazione per i diritti. Dentro al programma dell’Unione c’era scritto che bisognava fare un’estensione dei diritti.» […]

Franco Giordano, segretario di Rifondazione comunista: «È necessario batterci per riconoscere le coppie di fatto, è una questione di civiltà, non si può fingere».

Il ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio (e segretario dei Verdi): «Inviterei la destra italiana, visto che siamo sotto l’ambasciata francese, a fare un salto a Parigi ed a vedere come si fanno le politiche sui Pacs e la famiglia. La verità è che abbiamo una destra illiberale, che non fa neanche quello che le altre destre europee fanno».

Il centrodestra parla di «governo in confusione». Tuttavia, «quei poveracci hanno qualche diritto – commenta il leader leghista Umberto Bossi – gli omosessuali hanno pur dei diritti che devono essere riconosciuti per legge, ma se sono gli stessi diritti della famiglia tradizionale è il caos… È doveroso e giusto riconoscere qualche diritto anche a loro».

Il testo integrale dell’articolo è stato pubblicato sul sito de L’Unità

Archiviato in: Generale

6 commenti

ProfumoLavanda

Per onestà va detto che Bossi ha detto tutt’altro che “quei poveracci”..ha detto che “anche i gay hanno bisogno dei diritti,ma non possiamo parificarlo ad un matrimonio”..questo l’ho sentito dalla sua voce a Rai Uno e Rai Tre..

asd

i DICO sono una cretinata fatta per accontentare i cattolici, e che nulla hanno a che vedere col giusto riconoscimento di un vera e propria UNIONE CIVILE tra omosessuali, che è il vero, unico e naturale traguardo da raggiungere per eliminare REALMENTE la discriminazione civile e MORALE degli omosessuali stessi.
Se i DICO sono solo il primo passo, ben vengano i DICO. Purchè si faccia questo benedetto primo passo. In Spagna le unioni civili tra omosessuali parificate a quelle tra eterosessuali sono una realtà, e non hanno certo distrutto la famiglia eterosessuale. Qui in Italia l’ideologia cattolica (vedi alla voce: ignoranza, omofobia, intolleranza) è troppo forte, e la paura ingiustificata dei “matrimoni gay” fa sì che essi debbano essere introdotti gradualmente, per far capire alla gente che non c’è davvero niente da temere.

lik

@ Asd

Guarda che anche in Spagna i diritti sono stati introdotti gradualmente. Prima che Zapatero estendesse il matrimonio alle coppie dello stesso sesso, già diverse regioni negli anni ’90 avevano riconosciuto le coppie di fatto etero e omo (Paesi Baschi, Catalogna ecc.). Poi piano piano queste regioni hanno cominciato ad aprire all’adozione dopo la sentenza di un tribunale della Navarra che legalizzava l’adozione gay in quella regione. Inoltre già negli anni ’90 in Spagna le donne single avevano accesso all’inseminazione artificiale e i single tout court all’adozione. Per cui era possibile per una coppia gay adottare anche se poi solo uno dei partners veniva riconosciuto come il genitore. Lo stesso è successo in altri paesi Gran Bretagna, Francia dove l’adozione per i single è legale. Infatti una delle battaglie più intelligenti che è stata condotta in tutti questi anni è quella della Dalila di Lazzaro per l’adozione single. Peccato, sarebbe stato un primo passo.

Commenti chiusi.