Mastella contro la Littizzetto e il suo “Eminenz”

ROMA – Rientro col botto per Michele Santoro. Il ritorno in video di «Annozero», dedicato ai Dico e segnato dalla polemica con Clemente Mastella, produce una schiuma polemica che arriva a toccare i vertici Rai. A chiamare direttamente in causa il direttore generale di Viale Mazzini Claudio Cappon e il presidente Claudio Petruccioli è proprio Mastella, protagonista di una lite in diretta con il conduttore nella puntata andata in onda giovedì. Le insistenze del ministro producono subito un risultato: si muove Cappon che «incontrerà nei prossimi giorni» il direttore di RaiDue, Antonio Marano, e Santoro «per valutare – precisa una nota – la situazione del programma in relazione ai principi di imparzialità e completezza dell’informazione nel Servizio pubblico ed alla necessità che tutti i suoi protagonisti si attengano ai precisi obblighi contrattuali nella rappresentazione di posizioni personali». Nelle stesse ore il segretario del sindacato Rai Carlo Verna auspica un «abbassamento dei toni» ai contendenti. Ma Mastella resta all’attacco.

MASTELLA ATTACCA – «La Rai – spiega il ministro della Giustizia – si deve porre il problema di cosa significa fare il servizio pubblico, in termini anche pedagogici». Commentando l’episodio che lo ha indotto a lasciare la trasmissione dopo una vignetta di Vauro, Mastella imputa a Santoro una conduzione faziosa. Poi lancio l’affondo: «Prendersela con la politica quando uno (come lui, ndr) guadagna quasi un milione di euro l’anno, è una cosa disonesta moralmente». In serata da Cortina, a margine di una festa sulla neve dell’Udeur, si produce in altre bordate. «La Rai non è Tele-Santoro». Nella polemica ci finisce anche la comica Littizzetto di Che tempo che fa. «L’anticlericalismo non paga. Per questo voglio dire anche a Luciana Littizzetto che spero che da domenica prossima non ci sia più Eminenz». Ovvero lo sketch dedicato all’ex presidente della Cei, Ruini.

SANTORO NON CEDE – «Fazioso io? E di quale fazione sarei? Io e Travaglio siamo liberi, se qualcuno vuole dirci a quale fazione apparterremmo magari ci iscriviamo» replica ironicamente Santoro. Che non ci sta a recitare il «mea culpa». Anzi. «Non abbiamo nulla di cui discolparci, sono le solite accuse, i soliti giudizi, non mi debbo difendere rispetto all’opinione che Mastella ha di me. Piuttosto – aggiunge il giornalista – posso assicurare che non guadagno un milione di euro, e quindi spererei che l’azienda lo smentisca. O, in caso contrario, che mi desse i soldi che mi si attribuiscono». Ma è interpellato da Agr che chiarisce le cifre del suo compenso: «Guadagno 250 mila euro, altro che il milione di Mastella».

REAZIONI – Intanto da tutto o quasi l’arco parlamentare piovono critiche su Santoro. Da destra e dal centro. Solo il Pdci e Italia dei Valori lo difendono apertamente. Il portavoce del governo, Silvio Sircana riferendosi alla querelle mette in guardia: «Chi ha in mano una trasmissione che fa dieci milioni di ascolto ha molto più potere di qualsiasi parlamentare». «Non ho visto la trasmissione perché ero a Bruxelles – spiega Sircana – ma Santoro ha usato un termine pesante: arroganza, un termine su cui bisogna soffermarsi». Sircana suggerisce perciò di «abolire sia gli arroganti che i martiri». […]

Il testo integrale dell’articolo è stato pubblicato sul sito de Il Corriere della Sera

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34 commenti

Kaworu

quanto guadagna mastella, per tenere in caldo il suo grosso culo?

Andrea L

Ogni giorno la censura avanza di un passettino… Se tutti i laici non si coalizzano e mettono su una stategia diversa, è la fine!

Daniele Gallesio

Povero Santoro 🙁

250mila euro diviso 13 mensilità fanno solo 19mila euro al mese più la tredicesima!

19mila euro io non li guadagno MANCO IN UN ANNO… altro che IN UN MESE!
Ma va a lavorare!

Mangiapreti

Invece vorrei chiedere a Mastella:
1) In quale democrazia nel mondo il capo di un partito che raccoglie l’1,4% dei consensi ottiene tanto potere e visibilità?
2) Tutte lo spazio che la RAI dedica alla religione cattolica (trasmissioni, fiction, interventi, messe, servizi al TG spesso di apertura) non è fazioso?
3) Da Santoro se ne è andato dopo che le sua pseudo-argomentazioni sono state demolite: vuole controbattere oppure è scappato perché non sapeva come rispondere ed adesso fa la vittima perché non se ne parli?

Marco G.

La televisione serve soprattutto a fare sembrare intelligenti le persone ignoranti e viceversa. E’ perfetta per la faziosità e la propaganda. E’ il regno dei guitti e delle facce di tolla. L’unico modo per eliminare la faziosità dalla TV è spegnerla. Santoro l’hanno già cacciato una volta, più lo cacciano più sale la sua audience e le sue quotazioni. Cosa si aspettava Mastella? E’ uno di quelli che ha fatto le regole del sistema. Non può mica pretendere di avere sempre dei Vespa che gli strisciano ai piedi. In più la sera dopo era già da Fede a farsi leccare… le ferite!

Massimiliano

Mastella: il culo con la merda intorno! E’ scappato perchè non sapeva cosa dire, Santoro ha tutte le ragioni di dire che questi politici sono arroganti. Loro sono pagati da noi, devono rendere conto a noi e devono rispondere alle nostre domande.
Basta con questi giornalisti da interviste in ginocchio senza la minima domanda scomoda. E’ ORA DI DIRE BASTA A TUTTO QUESTO.

civis romanus sum

Grande Santoro … 250 mila euro ben spesi , non direi altrettanto di quelli assai di più che ruba allo stato quel camorrista di Mastella .

Umberto

Cosa si aspettava il filosofo di Ceppaloni? di andare in trasmissione con le domande concordate con il conduttore? in tutto il mondo i politici che vanno in tv vengono massacrati dall’intervistatore di turno, poi si è lamentato di avere davanti degli anticlericali, come! non lo sa che in Italia gli anticlericali, gli atei e gli agnostici sono tra il 20-30 %? vuole avere libertà di parola solo lui dall’alto del suo 1,4 %? ma che vada a c****e, e mi raccomando Luciana, non abbassare la guardia, picchia sodo su eminenz ed i suoi leccac**o.

Il Filosofo Bottiglione

Santoro si era surriscaldato già prima della piazzata di mastella.
mastella ha giocato due carte forti (secondo lui):
1) la chiesa buona di madre teresa di calcutta e dei preti buoni.
2) che giustificando ogni forma di convivenza si giustifica anche la poligamia.

il primo punto ormai è talmente trito che cade a pezzi da solo. ma sul secondo, non intervenendo nessuno in modo puntuale, la bordata l’ha sparata direttamente Santorone: “ma la poligamia è proibita dalla costituzione”!.
il problema è che è una cannonata dalle polveri un po’ bagnate, non tanto per il riferimento costituzionale, ma perchè va un po’ argomentata razionalmente, altrimenti ha il sapore di dogma tanto come:”la famiglia è formata da maschio e femmina!”
essendo le polveri bagante, Santoro ne ha messe molte, tanto che l’intervento è stato effettivamente sbraitante ed aggressivo nei confronti del povero (mi vien da ridere) mastella. Santoro, si sa, non è imparziale, ma è buona norma non dare mai alibi banali all’avversario.
Vauro molto spesso mi ha fatto spanciare dalle risate, ma la vignetta in questione faceva effettivamente schifo. può capitare a tutti di fare brutte battute, anche ai migliori. ERRARE E’ UMANO, ESSERE PERFETTI E’ DIABOLICO.
e lì, mastella, anzichè rispondere simpaticamente che la vignetta faceva un po’ cagare, ha pensato bene di fare la piazzata, sicuramente pensando che gli avrebbe giovato in notorietà (potrebbe guadagnare uno 0,2%).
adesso che si sente martire procede a ruota libera, attacca, fa il censore, il fustigatore dei costumi.

allora bisogna rispondergli: viva l’anticlericalismo!, viva “Eminenz”!

per inciso. la costituzione non mi sembra parli di poligamia ma di famiglia e matrimonio. ma soprattutto parla di eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, che non escluderebbe postmoderne forme di comunità poligamica (di cui non mi sembra ci sia richiesta tale da prevedere un ordinamento giuridico).
però di solito la poligamia è concepita a senso unico, tipo poliandria o poliginia o comunque con poteri dominante di un coniuge sugli altri: questa forma certamente e giustamente non è permessa dalla costituzione.
un Santoro più attento e meno bullo avrebbe dovuto prevedere qualcuno che argomentasse questi concetti. così mastella sarebbe rimasto, MA SAREBBE ARRIVATA DIRETTAMENTE LA SCOMUNICA.

emel

Meglio 250mila Euro dati a Santoro che le vagonate di milioni che Mastella incula allo stato per gli “amici degli amici”.

Se Santoro e’ l’unico che ha il coraggio di dare addosso ai preti, ben venga anche Santoro.

charlotte

Ma possibile che ogni volta che si parla di omosessualità devono far vedere i soliti finocchi (occhio, capite il senso della parola) iperpompati che pensano solo al fisico, lucidati come cromature di motociclette, che ballano tutti nudi o seminudi, mostrano fierezza della promiscuità, si baciano in tre o quattro assieme, si strusciano col primo che capita. E poi il tutto non in un contesto goliardico o carnascailesco stile gay pride, ma in una discoteca, con una seriosità degna di miglior causa. Ha detto intelligentemente Cecchi Paone: “E’ come se facessero vedere un club di scambisti e dicessero: ecco, questo è il mondo eterosessuale”.
Un danno enorme alla accettazione della omosessualità come cosa normale in questo paese. Santoro ha fatto di tutto proprio per far vedere che l’omosesessualità è promiscuità, confusione e stordimento, disimpegno sciocchino che in confronto le veline sono intellettuali, vacuità, viziosità e disordine generale (non solo morale), con l’unica attenzione all’aspetto fisico e all’estetica. Indubbiamente ci sono anche di questi ma la questione è che sembra sempre che siano la stragrande maggioranza, se non gli unici.
Veneziani ha osservato: “Come se facessero vedere una festa al Billionaire con le donne che ballano a torso nudo ubriache”.
Però è tutto quelo che si fa di solito vedere di queste situazioni, è proprio l’idea fuorviata che hanno i cattolici integralisti e Santoro cosa ha fatto? Ha mostrato proprio questa e pretende di farla passare per forza come “standard” incazzandosi con chi non gradisce. L’impressione è che abbia lui stesso un’idea distorta dell’omosessualità.

Kaworu

@charlotte

il fatto che la tv sia strumentalizzata è noto e risaputo.

charlotte

kaworu, ma non credi cha facendo vedere i gay in quel modo Santoro abbia fatto un favore a Ratzinger? io sono convinta di sì. i diritti non si conquistano facendo vedere il culo e strusciandosi l’un l’altro.

emel

@Bottiglione

La poligamia cattolica c’e’ da sempre:
Lui lei e l’amante, o la prostituta, o LE amanti, O LE prostitute…

Non c’e’ niente da dimostrare, come ben sa chiunque non viva con la testa sotto la sabbia.
Il punto su cui mi preme far regionare e’ questo:

Il cattolicesimo e’ basato sull’idea di un dio che tutto vede, ma nei fatti tutti i cattolici, dal piu’ infame fino al papa sono completamente tesi nello sforzo di nascondere la verita’ ai propri simili, anche quando e’ sotto gli occhi di tutti, a qualunque costo quando va contro i loro dogmi.

Il matrimonio e’ santo, poi se vai a puttane va bene, basta che lo fai di nascosto.

La moglie e’ da difendere, poi se ti fa schifo stare con lei puoi anche avere l’amante, basta che la porti a casa e che i figli non la vedano (tse’).

L’omosessalita’ e’ male, poi se lo pigli in quel posto ogni tanto quando sei ubriaco va bene, un “momento di debolezza della carne”, basta che non si veda in giro.

Rubare e’ contro le leggi di dio, ma se nessuno ti ha visto (o ha visto la tangente)…

La pedofilia e’ male, ma se la fa un prete, l’importante e’ che non si sappia in giro.

emel

…ma se dio esiste dovrebbe vedere tutto, no ?

AVra visto anche Wojtila quando ha rifiutato di consegnare Marcinkus allo stato italiano perche’ fosse processato ? …o quando si e’ rifiutato di dare seguito alle rogatorie del governo degli stati uniti contro i vescovi pedofili ?

…oops quello l’abbiamo visto anche noi 🙂 non c’e’ bisogno di nessun dio.

Marco G.

Cecchi Paone è stato troppo educato, come al solito: avrebbe potuto citare Rocco Siffredi come icona eterosessuale (più consona anche allo stile dei vari Calderoli, Tremaglia, Storace…)

Daniele Gallesio

Sono d’accordo con Charlotte.

Se anche i “difensori” dei gay non sanno mostrare altra immagine dei gay che gli esibizionisti a torso nudo che slinguano a casaccio… siamo messi bene.
E sono troppo pochi i gay e i gay-friendly che protestano.

Se in un ipotetico “paese dei gay” (avete presente “Il paese dei ciechi” di HG Wells?) facessero vedere in TV un documentario per istruire il popolo su cosa è l’eterosessualità e si vedessero solo gang-bang e creampie… che idea si farebbe l’opinione pubblica?

Per me vedere in pubblico un bacio etero o omo è la stessa cosa.

Però come non apprezzerei una scena pornosoft etero in mezzo alla strada con una tipa in microbikini che lecca i capezzoli al suo tipo in boxer, così non apprezzo la stessa scena interpretata da due uomini o da due donne.

Però quando si parla di eterosessualità l’icona è la famigliola del Mulino Bianco con Mamma e Papà fighi ma morigerati nei costumi e figli allegri, vivaci, belli, ma educati e rispettosi.
Quando si parla di omosessualità l’icona è sempre un gruppo di disinibiti esibizionisti che slinguano ‘ndo cojo cojo…

Sarebbe ora di darci un taglio!

Kaworu

@charlotte

si si lo credo, quel che ho scritto voleva avere un tono sul rassegnato 😉

purtroppo sono convinta che se anche si facesse un pride tutti vestiti normalmente come quando si va al lavoro / all’università e ci fosse solo UNO vestito di rosa/piume/paillettes, TUTTI i tg inquadrerebbero solo lui.

la pubblicità del nuovo panorama però mi è sembrata carina. “il mondo sta cambiando” o una roba così, e facevano vedere due ragazzi normalissimi tenersi per mano a sottintendere che sono una coppia (mi stupisce che non sia già stata censurata).

Daniele Gallesio

Kaworu:

purtroppo sono convinta che se anche si facesse un pride tutti vestiti normalmente come quando si va al lavoro / all’università e ci fosse solo UNO vestito di rosa/piume/paillettes, TUTTI i tg inquadrerebbero solo lui.

È probabile di sì.

Però se questa manipolazione la fanno Vespa o Fede… e vabbèh… capisco la rassegnazione.

Quando invece la fa Santoro, che a parole sarebbe gay-friendly… io mi inca**o di più che quando la fanno quelli che contestano apertamente l’omosessualità.

zumpappa

Perché cavolo Mastella non fa cadere questo governo miserabile…non l’ho ancora capito. Boh…!

emel

>Se anche i “difensori” dei gay non sanno mostrare altra immagine dei gay che gli esibizionisti
>a torso nudo che slinguano a casaccio… siamo messi bene.
>E sono troppo pochi i gay e i gay-friendly che protestano.

…non chiamerei Santoro “difensore dei gay”.

archibald.tuttle

Silvio Sircana riferendosi alla querelle mette in guardia: «Chi ha in mano una trasmissione che fa dieci milioni di ascolto ha molto più potere di qualsiasi parlamentare»

ma sircana si rende conto di quello che dice? la rai e’ sempre stata controllata direttamente dalla politica. la maggior parte delle trasmissioni sono vergognose, e in parlamento di guardano bene dal privatizzarla. ci vuole una faccia di bronzo enorme da parte dei politici per lamentarsi del potere delle delle trasmissioni rai.

. «Non ho visto la trasmissione perché ero a Bruxelles – spiega Sircana – ma Santoro ha usato un termine pesante: arroganza, un termine su cui bisogna soffermarsi»

allora prima di giudicare guardatela, razza di ARROGANTE: ha cominciato mastella dando del SACCENTE a un cittadino che ha fatto una domanda PIU CHE LEGITTIMA.

Daniele+

Mi scuso se ripeto cose già dette ma vado un po’ di fretta e non ho avuto modo di leggere tutti gli interventi.
La trasmissione di santoro io ho avuto modo di seguirla, nonostante le sirene tentatrici di CSI su italia 1. (su mediaset fanno programmi INTERESSANTI solo quando altrove ne fanno di INTELLIGENTI, non so se l’avete notato; ma è un’altra questione).
Qui segue un resoconto delle mie impressioni.
La prima parte ha ferocemente criticato il Gobbo di Montecitorio per la sua equazione omosessuale=pedofilo, ricordando i trascorsi mafiosi del senatore a vita, seguiti da un completo e impietoso resoconto dei casi di pedofilia nella chiesa (compresi i tentativi del vaticano di insabbiare la cosa). Ben fatto.
poi è stata la volta di mastella: oggettivamente un notevole esempio dell’arte circense italiana: EQUILIBRISMO POLITICO. Quello che ho avuto modo di capire è stato che per quanto lo riguardava non aveva obiezioni a una legge sulle convivenze a patto che non si chiamasse “LEGGE SULLE CONVIVENZE”, fosse smembrata e i pezzi appiccicati surrettiziamente ad altre leggi. Il tutto col contrappunto blandemente critico di un sindaco gay & cattolico.
Non che la cosa mi piacesse, ma il punto cardine di qusta maggioranza è COMPROMESSI AL RIBASSO.
Quindi mi aveva quasi convinto. Poi come un fulmine la battuta sulla “trasmissione di froci comunisti” che ha denudato il re. Usare una battuta volgare per esplicitare i pregiudizi che altri anno cercato di nascondere con eleganti perifrasi è una cura all’ipocrisia vecchia come il mondo.
Si è passati poi alle immagini di repertorio sul gay-pride di Roma: Qui dò la mia piena solidarietà agli amici gay offesi dal voyeurismo morboso della televisione. Per fortuna il tutto è stato messo a posto dall’intervista a una signora lesbica italo-francese (giovedi cadeva l’otto marzo, incidentalmente).
La signora convive con la sua compagna da ben venticinque anni, grazie alle leggi francesi hanno potuto vedere riconosciuta la loro unione; grazie a quelle del belgio avere una bambina: l’europa è un altro mondo rispetto a noi.
Riporto le frasi della signora perchè dicono già tutto:
“Il gay pride è il carnevale: non si giudica una comunità da ciò che fà a carnevale, dovendo nascondersi il resto dell’anno” e poi: “Metà dei partecipanti al gay pride sono lesbiche, gli organi di informazione fanno vedere sempre e solo gay maschi.” Parole giustissime.
Chi appartiene a una minoranza forte ha molte più possibilità di far valere i suoi diritti quando minacciati.
Oggi sosteniamo gli amici gay perchè è giusto, ma loro non si dimentichino oggi delle lesbiche e magari nemmeno delle coppie di fatto etero. Come spero che domani non dimenticheranno chi non può accedere all’eterologa, chi portatore di malatie genetiche non può fare la diagnosi preimpianto, chi non può morire con dignità e chi non può fare ricerca per la salute di tutti.
Grazie.
PS. Forza Luciana i politicanti ti censurano, ma la gente è con te!

Stefano

Ci risiamo eh?! Le solite frasi “non mi è piaciuta la trasmisione anche se non l’ho vista” oppure “ha detto quella tal parola quindi chiudiamo tutta la trasmisione” il tutto condito con i vari fazioso, irresponsabile ecc.
Nessuno si è accorto che Mastella con alcune sue dichiarazioni ha commesso degli illeciti nonchè delle violazioni dei diritti umani visto e consideraro che sono state dichiarazioni fatte da un ministro del governo.
Per la storia della Littizzetto mi viene solo da ridere per il fatto che non si è incazzato il diretto interessato (Ruini ovviamente) ma si è andato ad incazzare l’ultimo di passaggio!

Marco

Condivido in buona parte quanto detto da Charlotte, ma mi sento di fare una precisazione importante rispetto al suo messaggio.

Ciò che dovremmo ribadire non è che gli omosessuali “meritino” l’adeguamento dei loro diritti agli eterosessuali perché la stragrande maggioranza di essi sono comunque “gente normale”.
Non sono d’accordo con il messaggio subliminale che i diritti dovrebbero essere meritati. E purtroppo – e me ne scuso con Charlotte se ho mal interpretato il suo messaggio – troppo spesso sento tirare in ballo argomentazioni di altra natura, quasi a “giustificare” l’omosessualità.
Il punto per me è molto più semplice. Sinché i diritti di un individuo non ledono gli altri, è giusto riconoscerli. L’omosessualità è una condizione che non lede nessuno, e come tale deve avere piena legittimità. Il matrimonio omosessuale è una relazione stabilita tra due individui che non ha alcun riflesso di danno sulla vita altrui, e come tale deve essere legittimata al pari di quello eterosessuale. La genitorialità omosessuale è una scelta che, fino almeno a quando non si provi il contrario (e sfido chiunque a provarlo), non danneggia i figli, e come tale deve essere legittimata.
Troppe volte sento dire che non si debbano condannare gli omosessuali, perché la loro non è una scelta. Ma cosa significa? Che se lo fosse non avrebbero più diritto agli stessi diritti? O che, se l’omosessualità fosse una scelta, avrebbe forse meno dignità dell’eterosessualità?

Il diritto è tale a prescindere, e vale per chiunque, a prescindere da presunti “meriti morali”.

Mi batterei a favore del riconoscimento del diritto degli omosessuali (così come di ogni altra variante sessuale) di sposarsi e avere figli, anche se questi ultimi fossero, in via puramente teorica, anche tutti superficiali, promiscui, vacui, distorti, viziosi, “confusi” o quant’altre sciocchezze sento continuamente in bocca a molti omofobi, clericali e no (ovviamente, onde evitare malintesi, non mi sto riferendo a Charlotte). Mi batterei a favore del riconoscimento del diritto degli omosessuali di sposarsi e avere figli, anche se l’omosessualità fosse una scelta conscia, e non una variante naturale dell’orientamento.
Mi batterei a favore di questi diritti anche se l’omosessualità e le altre varianti fossero veramente relative ad una sparuta minoranza (e, sia chiaro non credo davvero che lo sia). E, per quanto trovi aberrante e infamante il fatto che qualcuno ancora possa definire l’omosessualità una malattia, dirò di più, mi batterei a favore degli stessi diritti anche se lo fosse.

E del resto, nessuno mai si sognerebbe di dire che le veline, o gli uomini più alti di 2 metri e 20, o le persone affette da qualche malattia, possano perdere il diritto a sposarsi e avere dei figli. O qualunque altro diritto.

Certo, è giusto che la società sia informata, e il più possibile, di cosa sia veramente l’omosessualità (e più in generale la sessualità, argomento sul quale esiste una penosa ignoranza collettiva) e del fatto che esiste probabilmente una larga maggioranza di persone omosessuali che hanno condotte di vita che potrebbero essere ascritte ad una norma statistica di popolazione. Ma il diritto, in uno stato laico, DEVE prescindere da queste considerazioni.

papa Nazinger

Quando vidi la Lattizzetto baciare Baudo a Sanremo pensai, questo è il genere di merda di cui si nutrono le nostre casalingne.
Poi, a tempo debito, eccoli entrambi schierarsi contro il Vaticano.
Forse questo è un passo avanti ma è un piccolo passo del quale personalmente non so accontentarmi, non mi sentirò mai rappresentato da gente così grossolana, degni rappresentanti del giusto mezzo tra politicamente scorretto e nazional popolare.

asd

I cattolici si dimostrano per quello che sono: intollerante e antidemocratici. E Mastella ne è il prototipo perfetto.
Sono insofferenti alla satira, non c’è niente da fare. Questa è una delle tante cose che prova l’antidemocraticità insita nelle ideologie religiose.

Pacs

Una domenica di qualche tempo fa, durante quel vomitevole momento che si chiama l’Arena, all’interno di Domenica in, si parlava di satira religiosa. Tra gli ospiti, che hanno convenuto all’unanimità che si poteva prendere in giro chiunque tranne il papa, c’era Mastella che ha difeso a spada tratta la Littizzeto:” Non toccatemi Lussy, è bravissima, qualunque cosa dica è la mia preferita”.
Adesso è cambiato il vento eh Clem?
Ma va, va…

FaberIptius

Credo che Marco abbia espresso il pensiero più corretto in tema di diritti e di omosessualità. Bravo Marco, concordo pienamente con te!
Non aggiungo altro dal momento che il tuo pensiero è ineccepibile. In questo sito, nonostante il suo dichiarato orientamento, non ho mai trovato espressa più compiutamente la laicità del libero pensiero, ovvero nei termini elementari e lineari (e così dovrebbe sempre essere) di massima libertà individuale limitata unicamente dal principio di non-lesione altrui. Alla faccia del “diritto naturale” invocato da Mastella, che nella sua testa significava semplicemente “quello che ci dice paparazzo & co.”

yrevo

>asd scrive:

>10 Marzo 2007 alle 16:09
>I cattolici si dimostrano per quello che sono: intollerante e antidemocratici. E Mastella ne è >il prototipo perfetto.
>Sono insofferenti alla satira, non c’è niente da fare. Questa è una delle tante cose che >prova l’antidemocraticità insita nelle ideologie religiose.

No Alt, mi permetto di suggerirti di non fare di tutta l’erba un fascio.

Ti porto la mia piccola esperienza, sono spostato in chiesa, cattolico e praticante.

Io, cattolico e praticante, ho scelto liberamente di aderire a alcuni dogmi religiosi e stili di vita, tuttavia si tratta di una scelta personale, mia e di mia moglie.

Rendere legge di stato un dogma religioso, significa obbligare le persone ad aderirvi, sempre secondo me.

Una legge laica, come i dico, lascia la libertà di scelta di coscienza.
Poi la chiesa ha il diritto di dare indicazioni, e se tu sei cattolico le segui, se no, non le segui, PUNTO!.

Esistono i dico, se tu sei cattolico non li fai, se tu non sei cattolico e/o li ritieni confacenti alla tua situazione di coppia, aderisci, hai scelta!.

In questo meccanismo io vedo la libertà di scelta, altrimenti no.

Io o certe idee ma esistono persone differenti, e tutti meritano rispetto, se tutto si fa nel principio che la libertà finisce dove inizia quella dell’altro.

Questa è la mia opinione, di cattolico e praticante, quindi non siamo tutti come hai descritto, magari tutti – 1, ma comunque non siamo tutti intolleranti e bigotti.

Poi, personalmente su Mastella, tralasciamo i commenti che è meglio, non l’ho votato e mai lo farò, e riguardo alla satira ti dirò una cosa, adoro la Letizietto e il mio mito è Luttazzi….

Saluti.

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