Bindi: “Sono convinta che i DiCo non siano peccato”

I fedeli non sono più di dodici. Gesuiti del centro di accoglienza dei rifugiati: l’affresco della fuga in Egitto è opera di uno di loro, un artista etiope. La Bindi è assorta nei gesti di sempre, il busto piegato davanti all’elevazione, il pugno che percuote il petto per il mea culpa, il ginocchio che tocca terra ogni volta che passa davanti all’altare. Non per questo ha perdoni da chiedere o colpe da rinnegare, almeno non quella. «Certo che ho sofferto. Certo che ho avuto paura di dannarmi l’anima. Ma sono convinta che i Dico non siano peccato, anzi, credo possano rappresentare semi di bene. È meglio la confusione, la promiscuità, la dispersione dell’amore? O invece la spinta a creare un legame, a dare stabilità agli affetti? Due omosessuali non possono sposarsi: non lo dice solo la Bibbia, ma l’intera civiltà giuridica. Se però prevale in loro l’ispirazione alla visione cristiana dell’amore, anziché alla sua dissipazione, da credente devo dolermene o rallegrarmene?». Oggi si manifesta per i Dico, presto si manifesterà per la famiglia. «Non credo che il ricorso alla piazza sia un bene per il Paese. Manifestare è legittimo, ma poi tocca alla politica trovare una sintesi. Un ministro è bene che ascolti dal suo posto di governo; già ci va il mio sottosegretario, Chiara Acciarini, che Dio la bene-dica… A Grillini l’ho detto: se facciamo la legge tu poi rinunci al Gay Pride? Non amo l’ostentazione. Un certo esibizionismo mi crea un po’ di fastidio e temo non giovi alla causa. D’altra parte, se vogliamo evitare che l’orgoglio gay assuma certe forme non dobbiamo chiudere gli omosessuali in un ghetto, negare loro la possibilità di una vita di relazioni». […]

Per la Bindi, la difesa della «sintesi» trovata sui Dico e da cercare su bioetica, testamento biologico, fecondazione assistita, si intreccia alla speranza in una Chiesa disposta al dialogo e alla comprensione. «L’elenco dei principi non negoziabili — da negotium, vale a dire nec otium —è lungo. Ma, come i talenti, anche i principi a volte non si difendono con l’ozio ma si investono, si trafficano, si negoziano, per trarne maggior frutto». La divisione tra cattolici, sostiene la Bindi, si è allargata tanto che «a volte sembra quasi che noi e Cl non parliamo dello stesso Gesù Cristo. Per noi è il figlio di Dio, è Gesù di Nazareth, non è una filosofia. Se Dio per parlare agli uomini si è fatto uomo, in un dato luogo e in un dato momento, come può la Chiesa non essere amica del proprio tempo, non avere una visione positiva della storia, non vedere il volto di Cristo nel volto dell’umanità? Perché a volta la Chiesa prima che evangelizzare sembra voler giudicare. Ma se Cristo ha accettato che la sua missione venisse portata avanti da noi sgangherati, la Chiesa non deve limitarsi a condannare». Dei Dico, prima del non possumus, la Bindi aveva discusso con il segretario della Cei Betori e, in Vaticano, con il ministro della Famiglia Trujillo. «L’ho invitato a ricambiare presto la visita. E spero di poter incontrare presto monsignor Bagnasco, anche privatamente. I rapporti personali sono importanti». Con la Binetti ad esempio il rapporto è ottimo. Dopo la messa, le due parlamentari dell’Ulivo si riuniscono a convegno con il nuovo presidente delle Acli Olivero: la Bindi annuncia per fine maggio la conferenza nazionale per la famiglia, la Binetti dice che non si rassegnerà a tacere ma renderà ancora testimonianza alla verità. […]

il cilicio però no, Rosy non lo porta. «L’ascesi mistica è una cosa seria, e anche le privazioni del corpo. In Quaresima ad esempio non mangio dolci e non bevo vino, tranne la domenica. Ma la penitenza non va ostentata, si fa con amore, usando simboli che il mondo possa capire; non si può pensare che il mondo d’oggi comprenda il giovamento del cilicio. Gesù ha detto: « Quando digiunate non siate mesti, anzi profumatevi il capo. La penitenza vera è quella interiore, che non esclude anzi impone la gioia». In effetti Rosy Bindi, ora che ha pregato e si è spiegata, ha un volto fresco, un sorriso luminoso; solo chi non si intende di donne può pensare che non sia bella. «Io ho rinunciato a farmi una famiglia mia per precisa scelta di vita. Non sono state le disavventure, è stata una decisione legata alla mia fede. Per questo ho esitato prima di accettare il ministero della Famiglia, io che non ne ho una. L’ho detto a Prodi. Lui ha insistito, e forse ha avuto ragione. Perché la mia mancanza di esperienza mi spinge a una grande umiltà, a dare ascolto a tutte le storie, prima di trovare una sintesi. Non ho manifestato per i Dico, ma non credo affatto siano morti. È vero, al Senato Salvi ha cercato di affossarli, mancano i voti di Mastella che adesso vorrebbe pure cacciare di nuovo Santoro, il centrodestra non sembra disposto al dialogo. Ma credo che molti parlamentari dell’opposizione siano favorevoli. Il voto segreto ci premierà. E la Chiesa forse saprà suggerire senza imporre, correggere senza condannare».

Il testo integrale dell’articolo di Aldo Cazzullo è stato pubblicato sul sito de Il Corriere della Sera

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5 commenti

Fancy

In passato ho sempre disprezzato Rosy Bindi per la sua bigottaggine, ma ora devo riconoscere la sua intelligenza e la sua apertura mentale, al cui confronto certi politicanti di “sinistra” dovrebbero solo nascondersi

Marco

Pensiamo solo che in paesi civili come quelli scandinavi, con queste dichiarazioni e questa mentalità Bindi sarebbe in partiti di destra estrema (mentre Binetti sarebbe in galera per istigazione all’odio). Finché non ci sarà chi avrà il coraggio di andare chiaramente contro i dettami del Vaticano e limitarne le ingerenze nella nostra vita politica, l’Italia non avrà mai una statura politica che si rispetti.
Per fortuna questi giorni stanno per concludersi. Già solo quest’anno Svezia, Islanda e lo stato di New York approveranno con ogni probabilità il matrimonio omosessuale (e tengo sempre le dita incrociate sulla vittoria della Royal in Francia). Con ogni probabilità l’Irlanda, l’Uruguay, la Colombia (e forse anche il Cile) approverà un progetto di legge per le unioni civili. E a breve la stessa cosa si dovrebbe verificare anche negli USA, indipendentemente da chi diventi il prossimo presidente. Staremo a vedere quanto potrà sopravvivere l’omofobia dei cattolici italioti.

Nikky

E invece si cara rosy, la convivenza e lomosessualità sono peccati perché lo dice ratzinger, ovvero il rappresentante di dio sulla terra a cui spetta linterpretazione della bibbia. Perciò stando alla tua religione hai contribuito a un vizio mortale e finirai allinferno. Se non ti sta bene cambia religione o lasciale perdere.
Cmq c’è una bella confusione fra sfera pubblica e privata.

archibald.tuttle

“Certo che ho avuto paura di dannarmi l’anima.”

allora vai a zappare la terra e lascia fare il lavoro di ministro a chi non ha paura di farlo. se nel programma c’e scritto che bisogna fare sta legge, per quale motivo si da l’incarico a qualcuno che ha un evidente conflitto di interessi? il cattolicesimo e’ sempre piu incompatibile con le cariche istituzionali.

Francy by Toscana

Il cattolicesimo è incompatibile con moltissime cose..cmq cosa cavolo ci fa la BIndi nella sinistra? Ha ragione Marco, dovrebbe essere nella destra estrema..paura di dannarsi l’anima..roba da manicomio!

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