L’articolo di Marco Politi, pubblicato oggi da “Repubblica” (pag. 6), è dedicato a “Bagnasco e il nuovo stile Cei”. Il vaticanista fa riferimento all’intervista al neo-presidente Cei, pubblicata ieri su “Avvenire”. Alla domanda dell’intervistatore su “quale sarà il suo stile nella conduzione della Cei?”, Bagnasco rispondeva:
Tra le molte cose lette in questi giorni, c’è una parola nella quale mi riconosco: “serenità”. Mai lo scontro, ma fermezza sui princìpi. Il Papa ci dà l’esempio: garbato nel linguaggio, ma senza cedere su quello che conta. È lo stile di chi vuole rendere il servizio della chiarezza.
Nella stessa prima pagina del quotidiano, tuttavia, compariva un editoriale di Marco Tarquinio che definiva la civile manifestazione a favore delle unioni civili, svoltasi sabato scorso, una “caciara anticlericale”. “Avvenire” è di proprietà della Cei. In cosa consisterebbe, dunque, il nuovo stile? La risposta ce la dà lo stesso Bagnasco:
Nessuna caccia alle streghe.
Dal che si deduce che, per il capo dei vescovi italiani, essere “sereni e garbati” significa non bruciare chi non la pensa come loro.
Applausi per Raffaele!
(Stavo per mettere la faccina che ride, ma mi sa che c’è da ridere mooolto amaro)
Questo è il modo giusto di trattare e pubblicare simili notizie!
Grande Raffaele!
cavolo e io già stavo a preparare la catasta uff !!! bagnasco potevi avvisarmi prima grrrrr
che dire
niente roghi, per ora
(non mi sento poi tanto tranquillo)
La catasta era un po’… bagnasca :-Z