Mastella furioso

Roma – E adesso, dice Clemente Mastella, «qualcosa è cambiato davvero». Adesso, dopo la manifestazione di piazza Farnese, «si è inevitabilmente aperto un solco, una frattura all’interno del centrosinistra» e il governo «rischia». La spaccatura è «grave e sgradevole», di quelle difficili da risaldare. Però guai a far finta di nulla, «a minimizzare» come ha fatto Piero Fassino. O, ancora peggio, a non affrontare subito il problema. «La divisione – avverte – va ricomposta in tempi brevi, altrimenti staremo insieme facendo sogni diversi. Così però non è possibile, perché bisogna avere lo stesso sogno».

Il giorno dopo, ecco il Clemente furioso. Mastella è ferito dai fischi dei dimostranti pro-Dico, ma soprattutto dalla presenza in piazza di tre ministri, Barbara Pollastrini, Alfonso Pecoraro Scanio e Paolo Ferrero. Con loro usa parole dure: «Mi dispiace che i miei tre colleghi non abbiano sentito gli ululati nei miei confronti. Mi ricordano le scimmiette, non sento, non vedo e, scusate il gioco di parole, non Dico. Ho sempre pensato che il governo fosse al riparo da questi movimenti tellurici di piazza, invece la presenza dei tre, peraltro legittima, io non l’ho proprio gradita».

Ma il leader dell’Udeur è ferito anche dall’atteggiamento del Professore, intransigente con lui e permissivo con i comportamenti dei ministri della sinistra radicale. «É intervenuto in ritardo, a cose fatte. Da parte sua sarebbe stato meglio formulare un’indicazione congrua prima: la “perplessità” di Prodi invece io l’ho vista solo quando i miei colleghi erano sul palco di piazza Farnese. Bene, vorrà dire che Romano resterà perplesso pure con me quando andrò a sfilare al Family day».

E ancora: il ministro della Giustizia, al di là del merito, non ha gradito il tono generale della manifestazione. «Sabato c’è chi ha attaccato il Santo Padre e quanti altri. Tutto ciò rischia di creare inutili e incredibili guerre. Bisogna reagire a questo anticlericalismo spudorato che viene espresso in modo sguaiato. Non si può chiedere tolleranza per sé e al tempo stesso essere intolleranti nei confronti di chi la pensa diversamente».

La parola crisi non la pronuncia mai. Mastella però rimane in trincea. […]

No ai Dico, questa dunque la frontiera di Mastella. Tanto più, conclude, che quella delle coppie di fatto non è certo un’emergenza nazionale. Prima c’è la politica per le famiglie: «Se è vero che c’è un introito fiscale enorme – osserva aprendo un altro contenzioso -, allora non si capisce per quale ragione dobbiamo fare come Paperon de’ Paperoni e tenere i soldi con noi. Se le risorse ci sono, diminuiamo la pressione delle tasse e diamo quello che abbiamo incamerato alle politiche sociali e alla famiglia. È così che si elimina il divario dal Paese, altro che Dico».

Il testo integrale dell’articolo di Massimiliano Scafi è stato pubblicato sul sito de Il Giornale

Archiviato in: Generale

27 commenti

mstatus

Mastella dimentica che atei, agnostici, relativisti, razionalisti sono continuamente oggetto di insulti e criminalizzazione da parte della clericaglia, oltre che dalle gerarchie, anche dalla superstar radiofonica di Radio Maria P.Livio, ritenuti la fonte del male assoluto e la causa di tutti i mali del mondo con conseguente condizionamento sulle masse! Se gli sta tanto a cuore la clericaglia, vada a stare in Vaticano e prenda la cittadinanza… a lui la danno sicuramente, e si faccia pagare i compensi dal Vaticano (loro hanno soldi….)

Paul

pover’uomo…..se la presenza dei 3 ministra è legittima, di cosa si lamenta? e poi perchè si può parlare male di tutti tranne che del papa? che è santo e padre solo per alcuni?? vada pure a sfilare al family day, allora si che ci sarà……da piangere..

Nikky

“Adesso qualcosa è cambiato” Beh speriamo sennò abbiamo perso mezza giornata per niente!
“bisogna avere lo stesso sogno” ovvero tutti dovete accettare i valori cattolici,e se non li riconoscete,ve li imponiamo!
“mastella è ferito” e quanti conviventi,omosessuali e laici sono offesi da lui?
“c’è chi ha attaccto il santo padre” e chiedersi il perché no, troppo difficile vero?
Chi semina intolleranza raccoglierà intolleranza.
Il nostro paese è indietro perché è bloccato da pregiudizi anacronistici.

statolaico

Mastella mistifica la realtà, le sue farneticazioni sono zeppe di falsità non mi soffermo a commentarle sono fin troppo evidenti: vorrei far notare -invece- che, mentre l’adesione dei tre ministri alla manifestazione è perfettamente in linea con il governo (che propone i dico), la sua futura sfilata al family day sarà contro il governo. E lui sarebbe un rappresentante di questo governo? Che si decida, allora.

Marco G.

Comunque ripeto, Mastella ha avuto quello che cercava ma ora bisogna evitare… che ne approfitti troppo! Voleva una occasione per restare al centro… dell’attenzione e l’ha avuta, una occasione per potersi lamentare e l’ha avuta, qualcosa che gli permettesse di alzare il prezzo sia con la maggioranza che con l’opposizione, e il rischio è che abbia avuto anche quella. Non sarebbe il caso di fare in modo che Mastella torni ad essere quello che dovrebbe essere in circostanze normali, vale a dire irrilevante?

raphael

Tutto ciò rischia di creare inutili e incredibili guerre. Bisogna reagire a questo anticlericalismo spudorato che viene espresso in modo sguaiato. Non si può chiedere tolleranza per sé e al tempo stesso essere intolleranti nei confronti di chi la pensa diversamente».

La guerra l’ha dichiarata paparaz anche se, è vero, noi non si aspettava altro.
Voi cattolici comunque continuate a comandare, e noi si contesta
Il concordato è lì, è il vostro peccato originale per cui non basta una semplice confessione a redimervi

Pacs

“bisogna avere lo stesso sogno”

Qui sta l’origine di tutti i mali.

fabiomilani

Non riesco a capire una cosa: la binetti puo’ permettersi di offendere i gay, mentre chi difende i propri diritti non puo’ permettersi di esprimere il prorpio pensiero perche’ altrimenti offende i cattolici….
Non so, ma mi sembra che nell’equazione ci sia qualcosa che non quadra.
Che la Demoscrazia stia per essere sostituita dal razzismo?

Ely

Mastella è ridicolo, i tre mi nistri hanno visto, sentito e fischiato pure loro (^_^)

Ely

DONNE, in piedi:
una donna non può essere prete, tanto meno vescovo, figurarsi papa. E allora dove stanno le pari condizioni e la democrazia per la religione cattolica?

Nikky

Ely il cattolicesimo non sa neanche cosa sia la democrazia ed è per questo che vuole imporre la sua visione teocratica ovunque.
Per quanto riguarda le donne, beh non c’è tanto da dire basta leggersi le lettere di Paolo, veramente raccapriccianti, anche il decimo comandamento non è male: “non desiderare la casa del tuo prossimo. Non desiderare la moglie del tuo prossimo,ne il può schiavo,ne la sua schiava,ne il può bue,ne il suo asino,ne alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo.”

Nikky

Tra laltro proprio non capisco come ci possano essere tante donne ferventi cattoliche, e poi non è vero che se le donne sono state sottomesse per tanto tempo,un pò di colpa lhanno pure loro, come puoi adorare un dio che ti considera una proprietà esattamente come la casa,anzi di minor importanza?!
La gente ha proprio un talento per non vedere ciò che non gli fa comodo.

Enrico Greco

potremmo proporre il rogo per il papa e l’esilio a sant’elena per Mastro ciliegia (alcuni dicono che è pure ministro della giustizia italiana)…

giops

quello che dice il Mastellone non ha alcun senso… proprio nessuno nessuno

cartman666

Quel panzone parla parla, ma col cavolo che fara’ cadere il governo, e’ pressoche’ impossibile che un democristiano rinunci ad una poltrona.

Maria Rosaria

Chi diceva?:”E’ più difficile spaccare un atomo che disfarsi di un pregiudizio”? L’arroganza regna sovrana nei politici e purtroppo dilaga in ogni settore. Don Mastella perchè non comincia a vedere cosa succede nelle periferie delle città ed ora anche nei paesi? Vediamo sfilare in prima fila, nelle processione, che il ministro ama tanto, mafiosi con tanto di crocifisso o altro sul petto devoti appassionati e arroganti proprio come lui. Il suo faccione poteva anche fare simpatia ma, diamine! Non riesce nemmeno ad ascoltare i giovani che potrebbero illuminarlo su tante cose, che lui non sa o, fa finta di non sapere. NOI SIAMO INDIGNATI anche perchè lo paghiamo e profumatamente!

zumpappa

Cartman

Devo darti ragione! Ma anche dall’altra parte, pur di tenersi la poltrona son disposti a sorbirsi il Mastellone.

Dovessi paragonare Mastella a qualcuno, lo paragonerei a uno sciatore: sinistra, destra, sinistra, destra…bandierina azzurra, bandierina rossa…ehhh hop! Bandierina azzurra, bandierina rossa…

Marco G.

Ma l’ambizione di Mastella è di darsi alla discesa libera… al centro!

Gio

Mastella non ha proprio il senso della misura.. appena si fa della satira grida allo scandalo… quando invece lo scandalo è proprio lui e la sua ideologia omofobica di merda..

Massimiliano

speriamo che raggiunga al più presto “nostro signore gesù cristo….. amen”

Commenti chiusi.