Nasce la carta servizi per gli ecclesiastici

 

È nata la RE Card, la carta servizi riservata al mondo religioso ed ecclesiastico, che assicura notevoli risparmi nell’acquisto di beni e servizi grazie a vantaggiose convenzioni stipulate con primarie aziende. Con questa nuova carta servizi, ogni religioso, ecclesiastico o laico che ricopra cariche presso i loro enti, potrà beneficiare di particolari risparmi nell’acquisto di beni e servizi di qualità. I vantaggi si registreranno in particolare per le bollette di luce e riscaldamento, per il costo di trasporti e viaggi per l’acquisto di generi alimentari e di consumo.
Le aziende selezionate sono Enel per la fornitura di elettricità e gas, Air One, che garantisce sconti dell’8 % sui biglietti e, per particolari categorie, tariffe flat per nazionali e internazionali; Europcar per il noleggio a breve termine di auto; Savarent, Gruppo Fiat, per il noleggio di autoveicoli di lungo termine (da 2 a 5 anni); Sanpellegrino per la fornitura di acqua e bibite; Api-IP nel settore della distribuzione dei carburanti, la Convenzione Bancaria RE che offre condizioni bancarie di vantaggio ai religiosi; Metro nella grande distribuzione organizzata per l’offerta di panieri di beni selezionati.
RE Card è riservata esclusivamente al mondo religioso ed ecclesiastico e nasce come risposta alle sue specifiche esigenze. Il suo obiettivo è il risparmio, con RE Card infatti è facile risparmiare proprio dove serve di più: bollette, riscaldamento, trasporti, viaggi, acquisti di alimentari e altri prodotti … Per garantire questo risparmio, sono stati selezionati partner autorevoli, presenti capillarmente sul territorio, disposti a concedere ai beneficiari di RE Card convenzioni non superate da nessun altro accordo, convenzioni che sono continuamente aggiornate, per offrire sempre le migliori condizioni.
La RE Card è completamente gratuita: nessun costo di attivazione, nessun canone, né oggi né mai. Tutti i costi di gestione sono sostenuti dai partner. […]

Fonte: Korazym.org

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4 commenti

alfy

bene, sanfrancesco a sto punto vorrà scendere in terra e prendere qualcuno a calci!!!
oltre ai vantaggi garantiti dalle istituzioni ora anke quelli delle aziende cn i costi scaricati alla fin fine ( come al solito) sulla generalità dei consumatori…. come dire una chiesa piu vicina alla gente: e se io nn la volessi cosi vicino che devo fare ???? ( si accetano consigli)

civis romanus sum

E invece a noi che paghiamo le tasse per mantenere anche questa nera genìa … niente !
E bravi Enel , fiat , metro , agip ecc ecc … gli fanno pure lo sconto tanto sanno che possono rientrare coi costi aumentandoli a noi che preti non siamo .

Nikky

Ma si, vaiiiiiii oltre al fatto che la chiesa non paga lici,l’acqua, viene finanziata privatamente e pubblicamente dall otto per mille, ora facciamo anche gli sconti a tutto il clero!
E noi paghiamo, come sempre.

Juan pablo

Ormai non mi scandalizzo più.La Chiesa non ha ormai nulla da invidiare ad una big company. Questa grande S.pa. non viene sostenuta come tutte le altre solo da chi “compra” il suo prodotto (segui il messaggio e ti garantiamo un posto in paradiso….) ma dall’intera collettività costituita anche da chi professa altre religioni o da chi,essendo ateo, non ne segue alcuna. Purtroppo viviamo in uno stato che di laico ha poco o nulla. La chiesa è una lobby politica ed economica che si spaccia da portatrice di un messaggio di Verità e salvezza. Gli italiani non possono scegliere di vivere al di fuori di questa verità imposta,non siamo in un paese moderno in cui tutte le voci hanno diritto di definirsi Verità perchè espressioni di emozioni,di sentimenti,di esperienze diverse. Sarà una dura lotta per otenere questo risultato,forse impossibile….Le lotte sulle unioni di fatto,sulla dignità omosessuale vanno combattute senza riserve.E’ in questi momenti che la chiesa mette in mostra il peggio di se,le proprie contraddizioni,la prorpia incoerenza con il messaggio che lei stessa diffonde. Mettiamocela tutta e rendiamo la chiesa cattolica solo una voce,non l’unica. “Non è dio che ha creato l’uomo,ma l’uomo che ha creato dio” (Feuerbach)

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