La radio ostaggio dei “progressisti”

Radio Londra. Per gli italiani che non si rassegnano a «essere di sinistra» ci vorrebbe davvero una nuova Radio Londra, che trasmetta ogni tanto «qualcosa di destra». Magari a orari prestabiliti, in linguaggio cifrato, per evitare che il nemico – il Grande fratello progressista che dilaga come un blob nei grandi mezzi di comunicazione – possa soffocare sul nascere qualsiasi rigurgito di libertà anticonformista. Perché accade questa cosa strana. Mentre infuria – giustamente – la polemica sulle faziose volgarità di Annozero, sulla Rai dei Santoro e dei Ballarò, nessuno sembra rendersi conto di un fatto drammatico: l’etere radiofonico è il trionfo del luogocomunismo progressista.

Lo è in una maniera subdola, astuta, «normale», ma proprio per questo ben più perniciosa e impalpabile. Tanto più che la radio è un elettrodomestico che sta conoscendo in questi anni una vera e propria seconda giovinezza, riconquistandosi fette imponenti di ascoltatori. La radio oggi è un potentissimo strumento di «costruzione» del pensiero collettivo. Ebbene: in questo scenario, se si esclude la mitica corazzata cattolica di Padre Livio Fanzaga – quella Radio Maria che veleggia al ritmo di due milioni di ascoltatori al giorno, senza cedere nemmeno un millimetro al politicamente corretto, e senza trasmettere un secondo di pubblicità – l’etere è letteralmente dominato dal pensiero unico progressista e laicista.

Qualche esempio, tanto per capirci. Prendiamo la Rai. Ogni giorno lavorativo della settimana che Dio manda in terra – dal lunedì al venerdì – dalle 18.00 alle 19.30 su Radio 2 va in onda da dieci anni Caterpillar, un programma di intrattenimento assai ben confezionato. In studio Massimo Cirri fa da mattatore, commentando sul filo dell’ironia i fatti dell’attualità. Da dove viene Cirri? Dalla scuola di Radio Popolare, la storica emittente milanese della sinistra. […]

Il fatto decisivo riguarda più industriale cultura di sinistra, mentalità progressista, relativismo tascabile per il popolo. È tutto un trionfo di iniziative ambientaliste ed ecologiste, di spegnimenti delle luci degli uffici e dei centri commerciali per diminuire i consumi, di solidarietà per le coppie omosex, di moralismo in salsa nichilista.

A Caterpillar si parla di politica? Ecco entrare in azione l’inviato da Montecitorio: il presidente onorario dell’ArciGay, il deputato diessino Franco Grillini. Per carità: la par condicio è salva, visto che quelli di Caterpillar concedono analogo spazio al simpatico ma sconosciuto parlamentare di Alleanza nazionale Zacchera. Ma nella sostanza è un tre a zero secco: perché quando il microfono passa a Grillini, sul filo dell’ironia si veicola agli ascoltatori la tipica visione progressista del mondo e della vita. Comunicando soprattutto messaggi subliminali, sensazioni implicite: gay è bello, la manifestazione pro-Dico è intelligente, e via arcigayzzando. I contribuenti che non la pensano allo stesso modo, direbbe Bossi, come somari tacciono e continuano a pagare. Ma non finisce qui.

Spostiamoci sul programma radiofonico di maggior successo della rete pubblica: VivaRadio2. È il trionfo di Fiorello, sul quale non c’è che dire: giù il cappello di fronte alla sua mostruosa bravura. Tutto bene se non fosse che il nostro mitico Rosario non disdegna nella sua trasmissione di esternare – tra il serio e un pochino di faceto – a favore dei Dico e delle relative manovre per equiparare le unioni omosessuali al matrimonio.

Subito qualcuno dirà: vabbè, e che sarà mai. In fondo, è solo satira, intrattenimento, programmazione leggera per passare qualche momento di svago. Non vorremo mica censurare Cirri o Fiorello. No, non vogliamo. Ma ci poniamo una piccola, semplicissima domanda: se quello stesso mattatore senza rivali che è Fiorello infarcisse le sue gag e le sue riuscitissime imitazioni con battute di segno esattamente opposto. Se cominciasse, per ipotesi, a fare dell’ironia contro i Dico; a prendere per il naso la fecondazione artificiale; se facesse satira – poniamo – contro l’ambientalismo catastrofista, o contro il pacifismo all’amatriciana. Se facesse anche soltanto un pochino di tutto questo, che cosa accadrebbe? Noi un’idea ce l’abbiamo.

Il testo integrale dell’articolo di Alessandro Gnocchi è stato pubblicato sul sito de Il Giornale

25 commenti

Marco G.

RTL dove la mettono? Radio Nettuno? Se quelli del Giornale che sono di destra non ascoltano neanche le loro radio cos’è, colpa degli altri? Intanto registriamo con piacere l’informazione, per una volta corretta, che Radio Maria E’ una radio di destra, e che il Giornale, per una volta autorevole, conferma questo fatto. Se conoscete altre radio di destra segnalatele pure alla redazione del Giornale che vi sarà riconoscente…

Hanmar

Buddha benedica Marconi… 😀

Credo che la distinzione tra destra e sinistra applicata alle radio sia decisamente un giochino da post pranzo di addio al celibato, quando le birre obnubilano i sensi ed ottenebrano la mente 😛

Ma quelli del Giornale non possono farla girare?

Saluti
Hanmar

machetazos

Schifo, schifo, schifo.

Quanto poi a portare radio maria (volutamente in minuscolo) come esempio in positivo… sabato mi è capitato di ascoltare una mezz’ora di trasmissione sull’inquisitore francescano Giovanni da Capestrano, in cui tra l’altro è risultato che:

– bruciare gli eretici (hussiti, in questo caso) era necessario e doveroso per mantenere la coesione sociale
– la persecuzione degli ebrei era “ben motivata” dal fatto che essi prestavano a usura

Poi sono cominciate le telefonate in studio, e il ritornello di quasi tutti gli ascoltatori era “ci vorrebbero anche oggi tanti Giovanni da Capestrano per mettere un freno allo scandalo e bla bla bla”

Se è questa l'”informazione che non cede al politicamente corretto”, se la tengano. Anzi per quanto mi riguarda, datemene 10000, di Cirri e di Fiorello, a reti unificate – e Fanzaga e i suoi estimatori se ne tornino pure a nascondersi nelle catacombe e nelle fogne, che è quello il posto che spetta ai ratti.

Il Filosofo Bottiglione

sono, ovviamente, una massa di scemenze. ma se anche fosse vero, allora facciamo cambio: noi vi diamo Radio2 e Capital e voi ci date Rai1 e Canale5.
vi conviene, visto che “La radio oggi è un potentissimo strumento di «costruzione» del pensiero collettivo”.

poi perchè mettere “costruzione” tra virgolette? non gli hanno inseganto, a questo maestro di penna, a ridurne l’uso?

Il Filosofo Bottiglione

ahimè, ho scritto “inseganto” anzichè “insegnato”.

probabilmente perchè per insegnare qualcosa ad un tipo così occorre segargli la testa in due e metterci un po’ di sale dentro.

sono i soliti errori di battitura ispirati dall’alto.

Kris

magari alla radio si fanno solo programmi progressisti perchè mentre le persone di sinistra ascoltano l’intelligentissimo caterpillar di Cirri, le persone di destra alla stessa ora stanno guardando in TV Cucuzza (anch’egli, guarda il caso, proveniente da radio popolare).
Perchè fare programmi per gente che non ascolta la radio?

civis romanus sum

Un servo del Nano da sempre genuflesso al pretame perchè colluso colla banda vaticana nello spartirsi il bottino dei soldi che rubano ai cittadini italiani poteva dire altro ?
Perchè stupirsi o commentare ?
Ciò che desta stupore è il fatto che i sinistri al potere non abbiano ancora tolto il servizio pubblico dalle mani dei clerico-fascisti . Io vedo solo informazione becera di destra , gossip su cacchine sociali presunte persone importanti chiamati vip, fiction di carabinieri e di preti e la costante presenza nei tg del tizio buffo colla papalina che strombazza odio verso chi non gli lecca il culo a tutte le ore .
Sarebbe il caso che la sinistra finisse di fare la “buonista” e si riappropriasse di quello che gli spetta : la cultura e l’informazione pubblica .

Nikky

I preti infestano a tutte le ore del giorno la tv pubblica, oltre a quella privata, il tutto infarcito da una buona dose di destra e questi si lamentano pure? Bel coraggio!
E che vogliono il monopolio dellinformazione?!
E poi radio maria! che schifo, qualche volta sento paese amorth per farmi quattoro risate! Anche se effettivamente da ridere c’è ben poco

Vassilissa

W Cirri e W Radio Popolare che è una gran radio ed ha allevato ottimi giornalisti e intrattenitori, tiè. Lerner, Ferrentino, la Gialappa, Cirri, Robecchi….
(vabbè c’è anche cucuzzo ma in ogni famiglia c’è la pecora nera) 🙄

Emilio Gargiulo

Ma pubblichiamo ancora notizie tratte da “Il Giornale”? D’accordo, una ogni tanto si può anche pubblicare, ma almeno aggiungere un commento?

Damiano

Radio Maria viene considerata di “destra” dal giornale… comincio a pensare che in italia proprio non esista distinzione tra essere “di destra” ed essere “clericale”, sulla scia della tradizione sudamericana, una destra che sia anche lontanamente laica non viene nemmeno presa in considerazione dal giornale.

Franco Siccardi

“senza trasmettere un secondo di pubblicità” radio maria (volutamente in minuscolo)?

Ma se e’ tutta pubblicita’ per il vaticano 24 ore su 24!!!

machetazos

“senza trasmettere un secondo di pubblicità”

@Franco Siccardi: guarda che in un certo senso è vero: su r.m. si fa propaganda 24 ore su 24, ma non c’è un secondo di pubblicità.

Però:

1) intanto il Fanzaga viene a battere cassa almeno tre volte al giorno con gli ascoltatori – “cari amici, noi non facciamo pubblicità, viviamo solo delle vostre donazioni, tutto fa brodo anche se è poco, prego intestare a CC1234567 etc”… ora io magari sono uno che pensa male, ma mi sembra strano che un’emittente possa aver ottenuto una simile copertura/diffusione solo con le libere donazioni – specie visto chi e cosa ci sta dietro…

2) tutte le trasmissioni di catechesi condotte dal Fanzaga funzionano più o meno come i corsi di Scientology: lui scrive un libro sull’argomento X, la casa editrice glie lo pubblica, dopo uno o due mesi inizia su r.m. la trasmissione di catechesi a puntate sull’argomento X – ovviamente strutturata sul’impianto del libro stesso, che il Fanzaga raccomanda ripetutamente di acquistare 😉 e calcola che il tipo di libri ne ha scritti circa una cinquantina, dal ’98 a oggi.

No comment.

Lamb of God

Ascoltare Radio Maria, Wanna Marchi o i cartomanti delle 3 di notte è la stessa identica cosa: circonduzione d’incapace.

Perchè lo stesso che si beve le solfe pretesche è portato a credere nei sassi della teleimbonitrice, come nei maghi e nelle carte del nostradamus di turno.

raphael

Sarà ma intanto le campane suonano, i crocifissi sono sempre appesi, le processioni si susseguono una dopo l’altra, l’ora di religione è cattolica, i cappellani sono cattolici, i finanziamenti alla chiesa cattolica sono anche nostri ecc ecc

Che la radio non sia proprio tutta di sinistra? E comunque di quale sinistra si parla?

Emilio Gargiulo

Nessuno di voi ha mai ascoltato Zapping, condotta da Forbice, secondo solo ad Emilio Gede?

ALESSIO DI MICHELE

Io sono un seguace delle “3L” (liberale, liberista, libertario), e come tale, prendendolo in cuffia sia da questa destra che da questa sinistra, ho l’ autorevolezza per citare l’ intervento che ho fatto al congresso nazionale dei miei compagni di credo politico, tenutosi l’ altro ieri in una cabina pubblica della Telecom: “a destra fatevene ‘na ragione: non avete e non avrete mai Altan, De Andre’, Ellekappa, Fossati, i 3 Guzzanti, Marcore’, Vauro, i 99 Posse, … etc. etc…. Nun ce pijate d’ aceto.

Marco G.

Infatti, la destra manca di senso dell’umorismo, non c’è niente da fare. Il perchè non lo so, e non me ne vado certo ad inventare uno, non voglio sembrare fazioso… 😉 Però è così.

Lamb of God

Tutta la destra italiana messa assieme non vale un pelo del naso di Chirac, un presidente che con pregi e difetti ha fatto della laicità un valore imprescindibile. Onore a lui.

Giuseppe C.

Proprio un grande giornalista l’estensore di questo enorme cumulo di sciocchezze!

E’ inutile ribattere puntualmente a tutte le caz**te schifosamente clericali che infarciscono ‘sta schifezza di articolessa…
Si potrebbe dire che il direttore di Radio2 e’ uomo di destra (e ultracattolico, e’ sottinteso).
E con cio’?

Caterpillar e’ un programma interessante e ben fatto.
Non si puo’ dire lo stesso di tanti programmi televisivi e radiofonici della stessa RAI.
Tg che oscillano tra gossip e protesi vaticana;
garruli programmucoli con ospite fisso Albano, padrepio, preti varii, veline e pu*tane vippose (vedi oggi la cronaca giudiziaria su VALLETTOPOLI).

Siamo sput*anati in mezza Europa per la nostra tv tits & asses (and priests). Siamo a livello dei quotidiani spazzatura britannici.
La gnocca mi piace, ma dal vivo.

La RAI e’ quella tale e quale dell’infausto governo della Cdl.

Ecco 2 belli esempi di radio (cattoliche):
la mitica corazzata cattolica radio maria in Italia;
radio marija in Polonia che irradia antisemitismo e fiancheggia il governo bigotto-conservatore dei gemelli malefici.

Giuseppe C.

Damiano scrive:
12 Marzo 2007 alle 16:10

Radio Maria viene considerata di “destra” dal giornale… comincio a pensare che in italia proprio non esista distinzione tra essere “di destra” ed essere “clericale”, sulla scia della tradizione sudamericana, una destra che sia anche lontanamente laica non viene nemmeno presa in considerazione dal giornale.

Concordo totalmente.

malex

Ma perché riportare notizie di un giornaletto umoristico come Il Giornale? Io a volte lo sfoglio per farmi quattro risate.

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